vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Pericolosità e prevenzione nella psichiatria
In ogni caso la pericolosità va accertata caso per caso. Per quanto concerne l'insufficiente prevenzione va detto che la psichiatria ha dei limiti sulle possibilità di previsione della futura condotta violenta di una persona normale, figuriamoci di un malato di mente. E non può che rispondere con prognosi riservata ossia gravata da molte incognite se richiesta di esprimere il giudizio sulla probabilità di commettere nuovi fatti previsti dalla legge come reati che è il concetto di pericolosità sociale previsto dal nostro codice penale l'art 203.
Relazione tra intelligenza e criminalità
Il ritardo mentale si caratterizza per un insufficiente sviluppo dell'intelligenza rispetto alla media, che comporta inadeguatezza o incapacità nell'adattamento sociale. Tale capacità dipende dall'entità del disturbo; vi sono forme lievi e forme gravissime per le quali l'autonomia è impossibile anche.
Per le funzioni più elementari. Le cause del ritardo mentale sono di natura biologica, insorgono fin dalla nascita e impediscono il maturarsi dell'individuo. Le alterazione celebrali sono provocate da malattie varie, da infezioni dell'encefalo, da anomalie cromosomiche.
Per quanto concerne il rapporto tra intelligenza e criminalità, nel caso di insufficienze gravissime, il rapporto è nullo perché questi malati non partecipano alla vita sociale e non hanno opportunità di commettere reati. Ad es. i portatori di handicap meno gravi spesso diventano strumenti della criminalità organizzata, sono vittime di sfruttamento, quali il vagabondaggio e la prostituzione. Se commettono reati questi sono di scarsa rilevanza: furti senza astuzia, atti osceni sui minori.
Dal ritardo mentale deve tenersi distinta la demenza, che deriva dal deterioramento progressivo che interviene dopo la maturità; si manifesta con perdite di memoria, di interessi.
Sotto l'aspetto criminologico la demenza può dar luogo a comportamenti disturbanti, a condotte impulsive, a reati sessuali di minore gravità. Si tratta in ogni caso di una delittuosità poco rilevante.LE PSICOSI
Con il termine psicosi si può definire qualsiasi malattia mentale che ponga l'individuo nell'incapacità di comprendere adeguatamente il significato della realtà in cui vive. Molteplici sono le manifestazioni del fenomeno psicotico come delirio e allucinazione.
Il delirio è un disturbo dei giudizio che consiste nella formazione di idee e convincimenti in netto contrasto con la realtà. Vi è delirio di persecuzione, quando lo psicotico è convinto contro ogni evidenza che altri stiano tramando contro di lui. Nel delirio di influenzamento, il malato è convinto che in qualche modo altri influenzino il suo pensiero. Nel delirio di riferimento, lo psicotico crede che gli altri si riferiscano a lui in
modo malevolo, parlando sottovoce, alludendo. L'allucinazione invece è la convinzione di vedere, udire o avere altre percezioni senza che in concreto esista ciò che si percepisce. Il malato ad es. può vedere animali o figure inesistenti. Le allucinazioni oltre che visive e uditive, possono essere anche tattili, olfattive e gustative.
LA SCHIZOFRENIA
La schizofrenia è una malattia mentale grave, di solito a decorso cronico o recidivante, caratterizzata da una metamorfosi globale di tutta la personalità che modifica radicalmente l'opinione che l'individuo ha di sé e del mondo. Ai fini criminologici è importante distinguere 2 fasi della schizofrenia: 1) la fase attiva; 2) la fase residuale o cronica. La fase attiva è caratterizzata da deliri e allucinazioni; in questa fase è probabile che si verifichino azioni violente su persone o cose.