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NORME

Le norme sono più specifiche e socialmente imperative dei valori. Possiamo dire che le norme applicano i valori. Inoltre, anche se le norme possono essere altamente interiorizzate allo stesso modo dei valori, risultano formulate in maniera socialmente imperativa, ovvero una norma viene generalmente enunciata sotto forma di obbligo o di un'imposizione.

La sua efficacia sociale dipende soprattutto dalla presenza di una sanzione. A differenza dei valori, la cui efficacia deriva dall'operare escluso di sentimenti interiorizzati, la norma per essere efficace deve essere rinforzata da forme di controllo esterno. La norma che impone, ammette o vieta un certo comportamento prevede quindi una punizione, ovvero una sanzione negativa, per chi non vi si conforma, o un premio in caso di conformità, ovvero una sanzione positiva.

Le norme sociali possono distinguersi in norme costitutive e norme regolative. Le prime costituiscono, ossia definiscono e creano una pratica che, quindi,

ma piuttosto della loro struttura e del modo in cui vengono applicate. Le norme giuridiche, ad esempio, sono generalmente più formali e vincolanti perché sono create e applicate da un'autorità legale, come un governo o un tribunale. Al contrario, le norme della morale quotidiana o dell'interazione sociale possono essere meno formali e vincolanti, ma comunque importanti per la convivenza e il rispetto reciproco. Le norme possono anche essere distinte in base al loro contenuto. Ad esempio, ci sono norme che regolano la moda, l'etichetta, la morale e il diritto. Ognuna di queste categorie ha regole specifiche che guidano il comportamento e le aspettative sociali in quel determinato ambito. In conclusione, le norme sono regole che governano il comportamento umano e la società. Possono essere formali o informali, statuite o consuetudinarie, ma tutte svolgono un ruolo importante nel mantenere l'ordine e la coesione sociale.

Perché non è detto che la morale quotidiana sia meno influente.

CREDENZE:

Le credenze sono convinzioni espresse da individui e gruppi, basate su dati di fatto o atti di fede. Sono proposizioni descrittive della realtà. Le credenze stabiliscono che cosa è la realtà attorno a noi, affermano quello che la realtà è. Esempi sono l'affermazione che lo stress fa male o che la terra è rotonda.

A volte le credenze possono anche mostrare diversi gradi di contraddittorietà: le credenze possono basarsi su ciò che si sa e sulla logica, oppure sull'accettazione di una certa rappresentazione, il cui significato è vago. Un esempio di quest'ultime è la credenza dei bambini a Babbo Natale: la sua esistenza non è provata, eppure i bambini ci credono. Credenze incoerenti possono dunque sussistere nel senso comune e nella vita quotidiana senza che si abbia contraddizione o paradosso.

Credenze e norme sono

è condiviso da una comunità. I simboli possono essere parole, gesti, immagini o oggetti che hanno un significato convenzionale e vengono utilizzati per comunicare concetti complessi o astratti. Ad esempio, la croce è un simbolo universale del cristianesimo e rappresenta la morte e la resurrezione di Gesù Cristo. Allo stesso modo, il cuore è un simbolo dell'amore e della passione. I simboli possono essere interpretati in modi diversi da diverse persone o culture, ma hanno comunque un significato condiviso all'interno di un contesto specifico.gli individui sono in grado di esprimere, ma senza svilupparne i ragionamenti o le argomentazioni. I simboli, inoltre, non veicolano semplicemente informazioni, ma sono significanti associati a significati taciti. Questa associazione non è arbitraria o convenzionale. Il significante e il significato non sono legati da una relazione chiara: il simbolo è ambiguo e a volte non facilmente comprensibile, la relazione tra il simbolo e il suo significato richiede un lavoro di mente, di interpretazione, non avviene automaticamente. Queste quattro componenti (valori, norme, credenze e simboli) risultano tra loro integrate in gradi di maggiore o minore coerenza, e sono analizzabili a livello oggettivo o soggettivo e a partire dal loro carattere implicito o esplicito. Dimensione di coerenza: Le proposizioni culturali differiscono soprattutto sul piano della coerenza. I sistemi culturali non sono qualcosa di completamente integrato e unitario. Un sistema culturale può essere ordinato, maquesto non significa che non presenti contraddizioni o incongruenze. La coerenza di un sistema culturale non è necessaria per l'integrazione sociale, ossia per l'uniformità dei comportamenti e per l'ordine sociale. Aspetti contraddittori e conflittuali non si trovano solamente tra gruppi diversi, ma possono essere presenti nello stesso gruppo, senza che ciò intacchi la validità del sistema culturale nel suo insieme, né produca effetti disgregatori sul piano sociale. Nella società industriale moderna la cultura è sempre più indeterminata: orienta meno rigidamente i comportamenti, consente più alternative, è più flessibile. La crescita della complessità sociale, dovuta alla diffusione dei trasporti e delle comunicazioni, ha come esito un aumento della differenziazione simbolica si moltiplicano le possibilità di scelta dell'individuo, il che produce aumento del senso dellalibertà ma anche incertezza, ma ci si confronta anche con modelli culturali contrastanti nel corso della quotidianità, che genera forme di conflitto di identità e dissonanze di tipo cognitivo. Esempio: le donne si ritrovano in una situazione di conflitto tra il modello competitivo di tipo professionale e quello della cura e dedizione alla famiglia e ai figli. Inoltre, in condizioni di complessità sociale, la cultura collettiva è caratterizzata da un'alta indeterminazione e da una situazione di eccedenza culturale, che quindi porta a una sempre minore unificazione e integrazione culturale. Dimensione oggettiva e soggettiva: La cultura è oggettiva nel senso che il suo significato è accessibile e comunicabile anche a chi non appartiene alla collettività, indipendentemente dalle intenzioni soggettive dei singoli. Ciò non esclude che alla cultura sia attribuibile anche una dimensione soggettiva quando si fa riferimento alle.significati che i simboli culturali possono avere in sé stessi. Questo perché ogni individuo interpreta e attribuisce significato in base alle proprie esperienze, conoscenze e contesto sociale. Nel processo di appropriazione culturale, le dinamiche psicologiche giocano un ruolo fondamentale. Gli individui filtrano e elaborano le informazioni culturali in base alle proprie emozioni, bisogni, desideri e credenze personali. Questo significa che il significato di un valore, simbolo o credenza può variare da individuo a individuo. La cultura, quindi, non è solo un insieme di segni oggettivi, ma anche una costruzione soggettiva che si forma nella mente di ogni individuo. Le rappresentazioni mentali degli individui costituiscono ciò che essi intendono e interpretano delle rappresentazioni e dei simboli culturali. È importante sottolineare che le interpretazioni personali non sono necessariamente corrette o universali. Ogni individuo ha la propria prospettiva e comprensione del mondo, influenzata da fattori personali e sociali. Pertanto, è fondamentale essere consapevoli della diversità di interpretazioni e rispettare le prospettive degli altri.cultura rispetto alla struttura sociale. La cultura può influenzare la struttura sociale attraverso i suoi valori, norme e simboli, ma allo stesso tempo la struttura sociale può influenzare la cultura attraverso le sue istituzioni e le relazioni di potere. I simboli culturali sono elementi che rappresentano significati condivisi all'interno di una determinata cultura. Possono essere oggetti, gesti, parole o immagini che hanno un significato specifico per un gruppo di persone. Ad esempio, la bandiera nazionale è un simbolo culturale che rappresenta l'identità e l'appartenenza a una nazione. I simboli culturali sono convenzionali nel senso che il loro significato è stabilito e condiviso all'interno di una cultura. Questo significa che le persone che fanno parte di quella cultura comprendono il significato di quei simboli e li interpretano nello stesso modo. Ad esempio, un gesto come il pollice alzato può avere significati diversi in culture diverse: in alcune culture può significare approvazione, mentre in altre può essere considerato offensivo. La comprensione dei simboli culturali è importante per poter interagire in modo appropriato all'interno di una cultura diversa dalla propria. Quando si è consapevoli dei significati dei simboli culturali, si può evitare di commettere errori di comunicazione o di comportamento che potrebbero essere considerati offensivi o inappropriati. In conclusione, la cultura è composta da dimensioni esplicite e implicite, e i simboli culturali sono elementi che rappresentano significati condivisi all'interno di una cultura. Comprendere e rispettare i simboli culturali è fondamentale per una corretta interazione all'interno di una cultura diversa dalla propria.cultura e considerando il rapporto tra cultura e società come un rapporto bidirezionale, ossia come un rapporto di influenza reciproca. La cultura dipende da come è strutturata la società, ma allo stesso tempo le concezioni del mondo e i valori indirizzano l'azione sociale. L'evoluzione sociale inoltre ha comportato l'affermazione progressiva della cultura nella vita sociale. Essa crea un sistema culturale più differenziato e più stabile, con un contenuto sempre più ricco e diversificato. La diffusione della scrittura, ovvero il passaggio dal discorso orale alla parola scritta, l'affermarsi del diritto, l'emergere di scuole, musei, televisione, fanno sì che la cultura diventi più stabile e permanente. La cultura quindi si rafforza e si diffonde a un pubblico sempre più vasto. La cultura può essere definita una "bussola" che orienta il comportamento: dà senso alle nostre azioni e

Un ordine alla nostra esperienza. L'ordine culturale serve per colmare la carenza dell'organizzazione istintuale dell'uomo. Negli animali le conoscenze sono impresse nei loro geni e il comportamento giusto si produce automaticamente. L'essere umano è al contrario manchevole, non ha un'organizzazione istintuale, e quindi è per lui necessaria una costruzione culturale che gli fornisca quelle strutture stabili che biologicamente gli mancano. La cultura è quindi un'interrotta costruzione sociale sottoposta al mutamento, ed è una condizione necessaria.

Le caratteristiche principali della cultura sono la sua variabilità e il suo relativismo: i modi di pensare e di agire sono molteplici e differenti. Ciò che è bizzarro, strano, esotico in un luogo è normale, familiare, scontato in un altro. I mondi culturali sono relativi.

Per l'antropologo o il sociologo che si apprestano a studiare una cultura, che

può essere del tutto estranea alla propria, è fondamentale non affrontarla con dei pregiudizi, applicando schemi concettuali e categorie prodotte dal proprio gruppo o società. Adottare una prospettiva relativa.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
42 pagine
3 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irene.riste di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Studi culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Bartoletti Roberta.