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EATprossimo, alla quasi certezza di non avere un futuro più in là
Il ventre gonfio è un qualcosaILcomune dei rachitici, di chi è stremato e che si riempie d'acqua. Il capitolo "Iniziazione" èEN Bstato riformato nella seconda edizione e parla di uno dei pochi italiani che vengono citati.IAIn questo racconto Levi cerca informazioni sul campo, rendendosi conto del fatto cheR Cnessuno ha tempo e pazienza, che ci sono gruppi appartenenti a lingue diverse. Si faERIDriferimento alla torre di babele, che doveva essere costruita per raggiungere Dio il quale,O Mper bloccarne la costruzione, feci modo che ci furono lingue diverse. Quando Levi autorizzòST Ma farne una riduzione teatrale, si creò allo Stabile di Torino una compagnia con attoriOprovenienti da diverse zone d'Europa, cosa mai più fatta. Si è comunque rinunciato a mettereTE Cin scena il campo, trovando come soluzione quella di un monologo anche seL'autore rifiutava tale termine. O LEZIONE 4NAL DI QUA DEL BENE E DEL MALE Parodia di un titolo di Nietzsche. Si dice che Nietzsche sia stato l'ispiratore dell'ideologia nazista. Levi in questo capitolo vuole sottolineare che più che la costruzione del superuomo i nazisti puntano alla costruzione del sotto uomo i vestiti quando si rompevano venivano sostituite da altre casacche, questi vestiti non venivano lavati, alla faccia delle epidemie di pidocchi. Né "La tregua" un personaggio riesce a vendere una camicia con un rettangolo di stoffa tagliato sulla schiena. Gli ungheresi erano i più protetti in questi campi, il governo ungherese non aveva permesso che gli ungheresi venissero deportati nei campi. Nonostante ciò una delle preoccupazioni dei nazisti fu quella di annientare gli ebrei ungheresi. C'era un flusso tale nei campi che cambiò la predominanza linguistica, facendo prevalere quella ungherese. Le camicie venivano vendute,
quelle usate, e il prezzo cambiava in base allasituazione, come ad esempio il cambio della stagione o l'arrivo di una nuova fornitura. Kapòderiva dalla pronuncia francese del termine kapos che erano coloro che gestivano il campo.C'erano gerarchia dei kapos, il kapos di blocco e il kapos della baracca. Bruno Vasari, concui il docente ha organizzato un convegno sulla Shoah, rifiutava la vergogna di essere 6sopravvissuto. Lui nel campo aveva il compito della pulizia dei pozzi neri, un lavorodisgustoso che però gli consenti di avere una razione supplementare di cibo che gli consentìdi sopravvivere. Il tabacco diventerà fondamentale per Levi, sarà grazie al tabacco che Leviriuscirà a sopravvivere al campo. All'interno del campo Levi troverà dei cilindretti e nonriesce a capire che cosa sono. Fanno delle scintille e il suo amico Alberto gli rivela che nellevicinanze c'è una fabbrica per fare accendini. Quindi loro
Riescono a ottenere del pane in cambio di queste pietre. Luce d'Eramo, figlia di un gerarca fascista, scappò per andare in Germania per vedere se davvero gli ebrei venivano internati e si fece internare a Dachau dove rientrerà come lavoratrice civile ma gli cadrà un muro addosso che la renderà paralitica a vita.
Bianca Guidetti Serra, amico di amica di Levi, cercò di fargli avere una lettera e un pacco di doni per Natale tramite Lorenzo, un muratore che lavorava nel campo ed era un civile e non un internato, che Levi aveva conosciuto durante uno dei suoi servizi, dove doveva tirare su del cemento. I doni però non vennero consegnati, probabilmente a causa di una spiata.
Il Mahorca non era vero e proprio tabacco ma una corteccia trattata e lavorata che veniva usata al posto del tabacco. Tutte queste informazioni per far capire come ci si riduce in questi campi, in cui la legge non è quella di essere
solidali con i propri compagni ma semmai di poterli portare via qualcosa. Un campo che propone una morale legata al furto, a riconoscimento della gerarchia degli altri. L'economia del lager si apre anche ai civili, entrano in contatto con persone esterne del campo, anche se è una cosa vietata, per scambiarsi pezzi di tabacco o altro. In questo brano di esempi Levi ne fa molti. Levi è l'unico scrittore che utilizzava ancora l'avverbio quivi. Per molti versi, la vita nel campo rappresenta l'economia classica. Il capitolo successivo si intitola "I sommersi e i salvati", come il romanzo che scriverà anni dopo. Anni dopo Levi definirà la teoria dei livelli intermedi, dove specifica che anche nei lager c'era una zona di permeabilità, di corruzione sia del bene che del male. Levi non parla di quello che non ha visto e che non sa, non parla degli esperimenti di Mengele, e considera l'esperienza nel campo come un'esperienza di vita.Campo come appunto un qualcosa che voleva mutare sia l'esperienza biologica che sociale. Può sembrare quasi un etnologo, un qualcuno che osserva degli animali e fare delle esperienze. Parla del lager come di una sperimentazione, un esperimento estremo dove si cerca di trasformare i prigionieri in peggio, in cose o in animali. Lui che non ama le distinzioni nette, in questo capitolo invece una distinzione netta la fa fra i salvati e i sommersi. Sono due concetti che riprende dalla lirica di Dante. I sommersi sono coloro che vanno a finire nei forni. Afferma che nella vita normale la differenza fra salvati e sommersi si nota di meno, perché gli uomini non si trovano soli, mentre si fa più evidente all'interno dei campi dove i prigionieri sono soli. All'interno di questo brano arriva anche alla prima descrizione dei musulmani, che marciano e faticano in silenzio. Fa la tassonomia dei metodi di salvarsi senza diventare capo, e ne fa degli esempi. Quando parla
della Galizia fa riferimento al territorio vicino alla Russia, non al territorio spagnolo. Levi descrive la vita di Alfred l che riuscirà a conquistarsi il suo ruolo facendo sacrifici e la cui vita, nonostante potesse sembrare più tranquilla rispetto a quelli di altri, ma nascondeva nei momenti difficili. Levi definisce il mondo nel campo di concentramento al contrario. Un mondo adatto al personaggio di Elias, delinquente ma che all'interno del campo risulta una persona normale come tutti. Diventa l'essere perfetto per quel luogo. Un Elias che forse riesce a immaginare un mondo diverso quando ascolta un ragazzo che, tramite espedienti, riesce a suonare un violino. C'è un altro personaggio inquietante, Henri, molto più furbo e consapevole rispetto a Elias. Fu scritto un libro da una persona sopravvissuta ad Auschwitz che si era riconosciuta nella figura di Henri, a difesa di quello che trovò nel romanzo di Levi. Henri si occupava del traffico di.Merce proveniente dagli inglesi che avevano abbandonato il campo. Giovanni Antonio Bassi detto Sodoma era un pittore del 400 vercellese. Il suo soprannome di Sodoma non derivava quasi sicuramente da un discorso sessuale ma quanto a un discorso di rappresentazione delle sue opere. Di Henri, personaggio non certamente positivo, Levi dice che comunque gradevole discorrere con lui nei momenti di riposo. Un uomo che sa Levi essere ancora vivo ma che non desidera rivedere. Anche in questo brano non c'è una gerarchia, ci sono i 4 modi per salvarsi: diventare musulmani, chi riesce ad usare il proprio corpo per impietosire, chi riesce a gestirsi la vita in questa situazione in maniera furba intelligente come Henri, e chi invece riesce a sopravvivere in modo un po' più animalesco come Elias. Levi sopravvisse perché riuscì ad entrare nel laboratorio di chimica ma soprattutto grazie a una zuppa mangiata che gli fece prendere la scarlattina che lo ricoverò in infermeria.
evitandogli il viaggio della morte ad Auschwitz.
In questi racconti non c'è una scena madre, ma la descrizione della degenerazione dell'uomo
dovuta alla sopravvivenza. Cosa molto diversa rispetto a ciò che viene poi fatta nelle
trasposizioni cinematografiche. Narrano l'essenzialità della distruzione dell'essere umano,
l'abbassamento dell'umanità.
Levi fu mandato in un sotto lager di Auschwitz gestito privatamente da una ditta esterna che
pagava lo stato un tot per ogni schiavo che utilizzava. Ancora lì non c'erano le camere a gas,
anche se facevano le selezioni per mandarli a Birkenau. I kapos erano dei criminali.
Ricordiamoci che la lingua tedesca all'interno delle caserme e dei campi era un tedesco
particolare, un tedesco fatto da espressioni volgari. Gianfranco Contini ed Ernst Robert
Curtius, uno italiano e l'altro tedesco, il secondo ha scritto
letteratura europea e medioevolatino dedicata a Dante e alla letteratura latina e alla cultura europea. Contini ricorda l'incontro con Curtius che gli fa il cenno con il dito, come descritto nel libro di Levi, dicendogli di ricordarsi che Dante era un grande investigatore. In questo caso, il gesto era un cenno di insegnamento, una sorta di ordine di sentire, di eseguire, di ascoltare. In quella situazione di sfinimento, loro che erano stati selezionati come chimici dovevano intanto lavorare e faticare trasportando sacchi, ed ebbero la notizia di fare l'esame di chimica in tedesco davanti a un triumvirato ariano. Di sicuro procura altra tensione questa situazione. In questa situazione, i tedeschi comunicano con i prigionieri in francese. Anche in questo pezzo viene fuori il discorso di non cercare di comprendere, un ragionamento che era venuto fuori in un racconto precedente quando Levi cercò di prendere fuori dalla finestra un pezzo di ghiaccio per dissetarsi, e il soldatotedesco gli disse la stessa cosa. L'interesse primario di Levi appunto non è quello di spiegare il perché sono stati costruiti i lager ma il loro funzionamento interno. Quando Levi si definisce troppo civile vuole sottolineare la difficoltà che ha nel campo, e non avere un proprio spazio, il non avere una privacy, il fatto di dover defecare piuttosto che mostrarsi nudi ai compagni. Lei vi afferma che chi aveva fede aveva probabilmente un motivo in più per aggrapparsi alla vita. Gli altri sono gli uomini colti che hanno qualche cosa in più è che gli dà il coraggio di resistere. La presenza del rabbino è come sottolineare la voglia di chi ha cultura di resistere, di provare a trovare una situazione per mig