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Acquisto di un macchinario e mitigazione del rischio derivante dall'oscillazione dei tassi di interesse
Al 13/12 devo acquistare un macchinario e per l'acquisto dovrò indebitarmi (in quella data vado in banca a chiedere un finanziamento). In genere, il tasso applicato dalla banca è l'Euribor + spread. Conosco lo spread, però non sono certo dell'Euribor che pagherò dal 13/12 in poi. Come posso mitigare il rischio derivante dall'oscillazione dei tassi di interesse? Posso stipulare un FRA, che mi permette di scambiare in t0, su un determinato ammontare, un tasso forward. Questo strumento lo stipulo per coprire i rischi di tassi di interesse. Mi serve per avere una certezza sui flussi. L'Euribor, quindi, non è più un'incertezza in quanto l'ho determinato. L'Euribor è detto anche tasso risk free, in quanto è il tasso di remunerazione/di funding della banca. Sono riuscito a bloccare quel tasso e asterilizzare il rischio Euribor sul mio bilancio. Il tasso spot dipende dal fixing del giorno.
quello che rilevo giornalmente. Il tasso che mi applica la banca è legato all'andamento della curva ad oggi dell'Euribor3M (può essere anche 6M o 1A -> tenor della curva) ed è legato anche alla scadenza. Nel corso del periodo del forward cambierà la curva stessa dell'Euribor. ESEMPIO: ipotizziamo che tra t0 e t1 ci sia una data intermedia di reporting (es. devo chiudere un bilancio). In questa data voglio determinare il fair value di quel forward. Cosa devo guardare in quella data per capire il fair value del mio strumento? Ipotizziamo che vengano fatte manovre sulla politica monetaria che modificano la struttura dei tassi a termine, vanno a modificare e incidere sulla curva che ho determinato in t0 (può essere più ripida o più piatta rispetto all'annuncio fatto). In t1/2 avrò due tassi: il tasso spot a t1/2 e un nuovo tasso forward. Il fair value è il delta tra il nuovo tasso forward e il tasso forward cheavevodefinito in t0. In t0 ho bloccato il FWD a -0,33. Dopo una settimana c'è un annuncio con cui si intende continuare la politica espansiva (i tassi di interesseSCENDONO) -> come sarà il fair value? Il fair value sarà NEGATIVO, perché io ho fissato in t0 -0,33, quando se non avessi fatto nulla, dopo l'annuncio mi sarei finanziato ad un tasso minore (ad esempio, -0,4). Se l'annuncio riguarda la fine della politica espansiva, quindi l'inizio di una politica restrittiva (i tassiAUMENTANO) -> il fair value del mio FRA sarà positivo, perché ho bloccato il tasso fwd a -0,33, in luogo di un tasso di mkt a -0,1.
Caratteristiche principali di un FRA:
- Notional amount: capitale nozionale di riferimento;
- Trade date: data di stipula del contratto (t0);
- Settlement date: data di regolamento del differenziale (t1);
- Maturity date (nel nostro caso coincide con t1);
- Calculation period;
- Fixed rate: tasso fisso stabilito alla data del
contratto;- Floating rate: tasso variabile rilevato alla fixing date (-> data in cui viene rilevato il tasso floating);- Fixing date;- Settlement amount: importo che viene liquidato tra le parti calcolato come la differenza tra i tassi fx e fl rilevati alla data sul capitale (nel nostro esempio:- 100.000*(-0,33)*(-0,4) oppure (-0,1)).
Scopo: sterilizzare il rischio di tasso, il rischio derivante dalle oscillazioni dell'Euribor.
Una banca può fare attività di brokeraggio, cioè può interporsi tra due soggetti dove uno vuole determinare ex ante un Euribor (acquistare) e l'altro è disposto avendere Euribor. Se la banca stipula due forward, uno con la società industriale (che vuole coprire il suo finanziamento di qui ad un mese) e uno con un intermediario finanziario (stesso strumento, ma di segno OPPOSTO) -> la banca sta coprendo esattamente i due strumenti, dove per la società sto scambiando unfisso contro variabile, mentre
per l'intermediario scambio un variabile contro fisso. Le due posizioni generano posizioni speculari, ma l'attività di brokeraggio consiste di guadagnare uno spread dall'attività di intermediazione. La posizione di rischio della banca è chiusa, a prescindere dall'andamento dei tassi. Si lascia sempre un margine per quanto riguarda la broker fee. La banca non è più esposta all'Euribor, ma è esposta solo al rischio di credito: se ho due strumenti che si chiudono uno con l'altro, il rischio che mi rimane è quello di credito, cioè questo "gioco" funziona fintantoché entrambe le controparti mi pagano. Se una delle due dovesse fallire, avrei solo un flusso e mi mancherebbe l'altro che va a copertura del flusso speculare.
ESEMPIO: un cliente si rivolge alla banca accettando di acquistare un FRA 3*6 del 4,5% su 10.000$ sull'Euribor. Un altro cliente è disposto a vendere lo
caratterizzerà un'operazione di investimento o finanziamento a tasso variabile.Caratterizzerà un'operazione di investimento o finanziamento a tasso variabile. Collego un'operazione a tasso fisso all'effettivo andamento dei tassi di mercato. Come calcolo il differenziale (D):
D = [S*(TF%-TV%)*(ACT/360)]/[1+(TV%*(ACT/360)]
Se il differenziale è maggiore di 0, sarà pagato da colui che paga fx e incassa fl. Se è minore di 0, sarà pagato da colui che paga fl e incassa fx.
ESEMPIO
Differenze tra un FRA e un Future: i flussi sono nei confronti del mercato. Sono tutti e due contratti forward, ma cambia il luogo di contrattazione. Il FRA è tra due controparti, con il future ho un rapporto diretto nei confronti del mercato (scambio dei flussi giornalmente con una CCG e regolo giornalmente i margini). Con il FRA non ho nessun flusso fino alla maturity date, con un future ho flussi giornalieri di regolamento del margine. Il FRA è un accordo bilaterale (OTC), mentre il future è regolamentato su mercati organizzati.
I tassi di riferimento, in genere, possono essere uguali (principalmente quello a 3M). Nel FRA stabilisco ex ante qual è la settlement date e quindi stabilisco una data per la liquidazione del differenziale. Nel future non sono io a dettare questa "clausola contrattuale", ma il mercatoregola giornalmente i margini del derivato. I future, essendo regolamentati, hanno durate standard (di solito 4 per anno, quindi trimestrali), mentre per i FRA sono concordate ad hoc.
I derivati creditizi (credit derivatives) vengono impiegati sia ai fini di hedging, sia ai fini di trading, per mitigare o assumere specifiche posizioni sul rischio di credito di determinate controparti. Ciò significa che attraverso dei derivati di credito sto mitigando, in una strategia di brokeraggio, il rischio di credito (rischio che la controparte non mi paghi).
ESEMPIO: acquisto un BTPI (BTP legati all'inflazione) e lo tengo nel portafoglio titoli in banca. Oggi lo compro a 102 e domani vale 103.
Quali sono le variabili che influiscono sulla variazione di valore? L'inflazione, lo spread (il rischio di credito dell'Italia -> differenza tra rendimento dei titoli italiani e il rendimento dei titoli riskfree: BTP - BUND), rischio di tasso (il BTP paga una cedola basata sull'Euribor, o comunque la quotazione di quel BTP dipende dal livello dei tassi attuali). Ho una serie di rischi a cui sono esposto quando acquisto il titolo. Se ho intenzione di mitigare o di speculare su uno di quei rischi, in particolare sul rischio di credito, lo strumento adatto è il credit derivatives. I credit derivatives consentono di sterilizzare il rischio di credito senza ricorrere ad una garanzia reale o di tipo personale (non ho bisogno di stipulare con un'assicurazione un contratto ad hoc per il rischio di default). È un derivato "tradizionale", ma il regolamento (generazione dei flussi) non è legato ad un determinato fixing dei tassi, ma al verificarsi.di un c.d. credit event. Gli elementi principali sono:- Credito sottostante: rapporto di credito a cui è correlato l'evento creditizio (nell'esempio il mio credito verso lo Stato);
- Evento creditizio: credit event che genera/scatena il payoff e quindi i flussi -> default, deterioramento del rating (es. pagamento dei flussi al declassamento dello Stato italiano), mancato pagamento su specifiche obbligazioni;
- Regolamento della posizione in caso di default: pagamento da effettuare in cui la controparte dovesse fallire.
- Protection buyer: soggetto che trasferisce il rischio e si assicura dallo stesso (chi acquista il titolo e ha, quindi, acquisito il rischio e vuole proteggersi dallo stesso). Paga un premio (simile a quello assicurativo) per ottenere protezione sul rischio di credito;
- Protection seller: chi
Vende protezione. Incassa il premio e lo paga in caso di evento di default;
- Soggetto finanziato: il debitore (lo Stato italiano).
- Total rate of return swap (TROR)
Il venditore della protezione riceve i pagamenti generati da un'attività di riferimento (titoli obbligazionari o prestiti) senza procedere all'acquisto delle attività, maversando alla controparte acquirente un cash flow ottenuto applicando ad un nozionale di riferimento un indice di mercato maggiorato o diminuito undeterminato spread.
Il TROR prevede il c.d. meccanismo di repricing: mi copre sempre dal default (come accade su un CDS), ma alla fine ho questo meccanismo che qualora si siaverificato un deprezzamento l'acquirente è tenuto a versare alla controparte la differenza tra il valore finale e quello alla stipula del contratto (viceversa se siapprezza).
ESEMPIO: ho acquistato il BTP e contestualmente, poiché crediamo che l'Italia sia sull'orlo di un credit event,
stipuliamo un TROR. Scambio i flussi rilevanti da quelBTP (che sono legati al prezzo. Se > spread -> < prezzo). Tutte le cedole che incasso e tutti i flussi generati dal titolo verranno incassati dal total return receiver (protection seller), che sulla base del nominale del mio titolo (es. 100.000€ di BTP) mi pagherà l'Euribor + un determinato spread. Lo spread dipe