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Speciale decreterà il trionfatore della puntata nell’Arena Campari. I vincitori dei sei episodi si
guadagneranno un posto nella finalissima e la possibilità di conquistare il premio prestigioso
riservato al vincitore assoluto di Mixologist: un master di sei mesi con un pool di docenti di altissimo
profilo, e un tour come Guest Bartender al fianco dei migliori professionisti.
Hundred to go su Fox, di Bmw: serie TV prodotta da Fox in collaborazione con BMW Italia in
ü occasione del centenario del BMW Group. Un’ambientazione futuristica e un cast di prestigio. Una
sfida contro il tempo e un futuro perfetto, ma non troppo. Questi gli ingredienti della nuova
produzione con la regia di Nicola Prosatore.
Artisti del Gusto di Illy: Un messaggio di passione e cultura attraverso le storie vere di dieci Bar illy,
ü di dieci baristi e del loro impegno quotidiano, spesso sconosciuto e nascosto dietro la preparazione
di ogni tazzina di caffè illy; un nuovo modo di comunicare il mondo illy attraverso le storie di chi ne
condivide i valori e, da protagonista, aiuta a diffonderli: baristi, consumatori, certo, ma soprattutto
persone. In dieci puntate di dieci minuti ciascuna Artisti del Gusto condurrà lo spettatore in
un esperimento unico di spettacolo televisivo dove protagonista è la realtà autentica di ognuno dei
dieci bar. Persone e personaggi, situazioni, segreti, sorprese, usanze, piccole indiscrezioni e consigli
affrontati con un taglio documentaristico, grazie al contributo dell'Università del Caffè di Trieste che
ha visto i propri esperti coinvolti in prima linea per svelare tutti i segreti del caffè.
Dall'informazione al racconto, secondo lo stile di National Geographic.
Nail lab con Mikeligna di Pupa
ü Un giorno per te con Pantene
ü La casa degli Assi di PokerStars
ü
Collaborazione Azienda-media
Contenuti vs format: Il brand fornisce contenuti d’interesse generale per format e programmi
ü preesistenti e pertinenti (es. Com’è fatto). In questo modo le emittenti possono ospitare contenuti
di qualità senza doverli pagare, mentre le aziende possono trasmettere contenuti di marca senza
dover acquistare lo spazio televisivo, limitando la spesa alla sola produzione.
Programma vs denaro: Il brand produce un programma che un canale televisivo acquista
ü vantaggiosamente a prezzo di costo.
Tipi di Branded content
Produzioni cinematografiche: film promossi da grandi brand
Armandino e il madre, Questione di gusti, The Wholly Family e L’Alchimia del Gusto promossi da
ü Pasta Garofalo
The lives of the saints promossa da Meltin’Pot: il marchio denim, infatti è il produttore esecutivo del
ü film britannico “The Lives of the Saints” (Le vite dei santi), scritto da Toni Grisoni, per la regia
congiunta della Rankin/Dazed Film & TV e di Chris Cottam. Secondo Augusto Romano, il cinema è lo
strumento di comunicazione perfetto per Meltin’Pot perché è in grado di trasmettere al pubblico
messaggi complessi di un certo fascino. Superando i canonici approcci di product placement
l’immagine del marchio favorisce il successo del film, ed il film quello del marchio. Meltin’Pot ha
esteso i propri mezzi, si è trasformata, si è inventata un nuovo orientamento e ha costruito un
progetto che l’ha posta all’apice del mercato, un po’ più vicina al cielo.
Lezioni di Cioccolato promossa da Perugina: i corsi per diventare cioccolatieri sono fatti
ü nell’accademia Perugina
Branded spaces: spazi fisici sponsorizzati dai brand
Lezione 10
Il Real Time Marketing comprende tutte le attività di promozione che fanno leva sulla capacità
ü aziendale di rispondere velocemente ad eventi e stimoli esterni. Può riguardare forme d’interazione
immediata con il pubblico connesse al Social Media Management e al Customer Relationship
Management (es. rispondere ai commenti sui canali social), ma anche analisi predittive
automatizzate connesse all’ecommerce (es. le raccomandazioni di Amazon), comunicazioni
geolocalizzate (es. i Branded Pin e i Media PopUp sulle mappe di Waze) e live streaming di eventi di
marca o sponsorizzati.
Il Newsjacking è una delle applicazioni del Real Time Marketing. La sua specificità consiste nel fatto
ü che l’azione in tempo reale è riferita all’attualità e alla cronaca. Il newsjacking può riguardare sia
attività nello spazio fisico (Oakley/Operaciòn San Lorenzo, Festival di Sanremo/Ceres), che di
comunicazione, e può essere applicato sia nelle relazioni pubbliche, e quindi rivolto a giornalisti,
blogger e influencer, sia al pubblico generico. Newsjacking: dirottamento delle notizie per fini
commerciali.
In questo secondo caso è solitamente denominata Instant Advertising e basata sul live twitting.
ü L’Instant Advertising è dunque una tecnica pubblicitaria che sfrutta l’attualità e la cronaca per
esprimere concetti connessi all’universo di marca. Avvenimenti politici e culturali, ricorrenze e fatti
di costume diventano una risorsa creativa plasmabile per veicolare un messaggio che strizza l’occhio
alla contemporaneità generando condivisione e buzz. All’interno della produzione di instant ads si
distingue tra risposte creative a breaking news imprevedibili e messaggi pianificabili in anticipo per
eventi programmati (festività, manifestazioni sportive ecc.) Presente occasionalmente fin dagli albori
della pubblicità, questa tecnica ha conosciuto un notevole sviluppo con l’avvento dei media digitali
e dei social network, che hanno drasticamente ridotto i tempi tecnici necessari alla produzione e
distribuzione dei messaggi.
Instant advertising
Campari con lo Sputnik del 1958
ü Wolkswagen Beetle con il primo uomo sulla luna del 1969
ü Black&Decker sulla beffa di Modigliani del 1984
ü Barilla sui mondiali del 2014 cavalcando il fatto che Suarez aveva morso Chiellini
ü Ferrero Rocher sull’eclisse di sole
ü Durex sulla manifestazione contro l’expo di Milano del 2015
ü Ceres sempre sulla manifestazione contro l’expo di Milano del 2015
ü Warsteiner sul nuovo film di StarWars del 2015
ü Ceres sulla partita Roma-Feyernoord del 2015 in cui gli olandesi devastano la barcaccia
ü Norvegian.com sulla separazione di Brad Pitt da Angelina Jolie
ü Algida sul nuovo film di StarWars del 2015
ü Benetton sullo sbarco degli emigrati
ü Benetton sull’Aids
ü Ceres sulla partita Roma-Feyernoord del 2015 in cui gli olandesi devastano la barcaccia
ü Norvegian.com sulla separazione di Brad Pitt da Angelina Jolie
ü Ubi banca sull’arresto di Lapo Elkann
ü Snikers sui mondiali del 2014 cavalcando il fatto che Suarez aveva morso Chiellini
ü Durex riguardo la dsicussione sul vestito bianco e oro o nero e blu
ü PlayStation sull’eclisse
ü Barilla sulla ricorrenza del capodanno
ü
Lezione 11
Native Advertising
In termini di comunicazione è una sorta di rivoluzione copernicana: dall’attirare l’attenzione e farsi notare al
rendersi indistinguibili. Deve essere totalmente adattata nella forma e nel contento al sito che la ospita. deve
camuffarsi non è interrupton marketin perché segue il flusso di lettura.
Forma di advertising online che assume l'aspetto dei contenuti del sito sul quale è ospitata, cercando di
generare interesse negli utenti. L'obiettivo è riprodurre l'esperienza utente del contesto in cui è posizionata,
sia nell'aspetto che nel contenuto. Al contrario della pubblicità tradizionale che distrae il lettore dal
contenuto per comunicare un messaggio di marketing, il native advertising cala completamente la pubblicità
all'interno di un contesto senza interrompere l'attività degli utenti, poiché assume le medesime sembianze
del contenuto, diventandone parte, amplificandone il significato e catturando l'attenzione del consumatore.
Nello specifico, il Native Advertising è un metodo pubblicitario contestuale che ibrida contenuti e annunci
pubblicitari all'interno del contesto editoriale dove essi vengono posizionati (sia dal punto di vista grafico sia
dal punto di vista della linea editoriale), indicando chiaramente chi è l'inserzionista che 'sponsorizza' tale
contenuto. È distante dal Pubbliredazionale, che invece cerca di mascherare contenuti pubblicitari come
articoli editoriali su prodotti o servizi.
Contenuti native: La Native advertising è un termine ombrello che comprende la sponsorizzazione di
contenuti molto differenti quali: Video, Post e articoli, Video, Immagini, Infografiche, Playlist musicali,
Elenchi, Link a siti web. I contenuti possono essere creati dal publisher (ad es. su Forbes, BuzzFeed), dal brand
(ad es. per YouTube, Vine, Instagram), o congiuntamente, e possono essere distribuiti solo su pc (ad es. con
Forbes o Tumblr), solo su mobile (ad es. con Pulse o Foursquare), o su entrambi (ad es. con Buzzfeed,
Outbrain e i principali social network).
Piattaforme di native advertising
Editori/Publisher: Siti editoriali che pubblicano contenuti a cadenza regolare (The New York Times,
ü Forbes, The Huffington Post, BuzzFeed , Mashable; in Italia Corriere della Sera).
Piattaforme pubblicitarie/Content Platforms: Content distribution platforms: provider tecnologici
ü che consentono di distribuire gli stessi contenuti su più siti partner. solitamente come link
“raccomandati” verso il sito stesso o verso il web, raccolti all’interno di elementi grafici
dell’interfaccia (widget) e posti in un’area delimitata adiacente al feed. I contenuti sono targettizzati
per mezzo di cookies e personalizzati sulla base dei clic precedenti o del contesto della pagina
(Outbrain, Taboola). Content recommendation platforms: piattaforme che consentono di inserire i
contenuti negli spazi organici dei siti associati, nella main page o nel feed (Nativo, Sharethrough).
Motori di ricerca: Consentono di mostrare i messaggi sponsorizzati nella parte alta o sul lato destro
ü delle pagine dei risultati di ricerca.
Social network: Tutti i principali social network offrono la possibilità di inserire messaggi promossi
ü da un brand all’interno del flusso.
Formati nativi: IAB – interactive advertising bureau
La Native advertising non è un formato di per sé; al contrario assume l’aspetto degli specifici formati nei quali
è inglobato (paid search, in-feed ads, etc.).
Gli endemic in-feed sono contenuti promozionali scritti dall’editore, talvolta in collaborazione con il
ü brand. Compaiono nel feed e sono chiaramente etichettati come link a contenuti sponsorizzati. Si
presentano inframezzati ai normali contenuti non sponsor