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MULTIPLI DI MERCATO SULL'ENTERPRISE VALUE

I multipli calcolati sul prezzo non considerano una voce di bilancio delle imprese industriali che riveste grande importanza: la posizione finanziaria netta. L'Enterprise Value (valore d'impresa), è misurato come il valore complessivo di un'azienda e corrisponde alla capitalizzazione di borsa a cui viene sommato l'indebitamento finanziario netto, oppure sottratta la liquidità netta.

LEZIONE 7) I DATI MACROECONOMICI

L'analisi della cornice macroeconomica è propedeutica ad ogni scelta di investimento. Le scelte dei responsabili di politica monetaria (BCE e FED) e di politica fiscale (i singoli Governi ed i Ministri delle Finanze, basti pensare ad esempio a Malta, che pur essendo all'interno dell'UE è un paradiso fiscale) influenzano i mercati finanziari e le decisioni di investimento degli operatori privati o istituzionali. Le relazioni economiche fra le maggiori aree economiche.

Dal pianeta vanno scrupolosamente monitorate ogni giorno. È quindi importantissimo seguire i dati macro, e vedere i dati macro anticipatori, di sentiment. La domanda che ci poniamo ora è: come analizzare un dato macro?

Bisogna vedere le aspettative degli analisti, verificare se sono state confermate o no, e controllare la variazione media, tendenziale e congiunturale.

Gli indicatori servono a prevedere l'evoluzione del ciclo economico, vale a dire l'evoluzione delle fluttuazioni sistematiche nel tempo delle variabili macroeconomiche (come ad es. il PIL, la produzione industriale, la disoccupazione etc). In altre parole, l'attività economica varia con ritmi di diversa intensità, così a periodi di prosperità e piena occupazione seguono periodi di stagnazione o di recessione, che implicano solitamente forte disoccupazione e sottoutilizzo della capacità produttiva.

È dunque importante capire in che fase del ciclo economico siamo.

Quali sono le aspettative per il futuro. Esistono diversi modi per suddividere il ciclo economico; il discorso più complesso è capire QUANTO DURA il ciclo economico, cioè se sono fluttuazioni di breve periodo o di lungo periodo. L'analista finanziario deve porsi a metà fra la fluttuazione di breve e di lungo periodo. Ci sono asset allocation con time frame che oscillano dai 5 ai 10 anni. La lunghezza del ciclo e le sue oscillazioni possono essere riassunte in 4 principali tipologie:

  1. FLUTTUAZIONI STAGIONALI DI BREVE PERIODO = Non superiori all'anno ed identificabili con periodi ben precisi (ad es. quello natalizio in cui aumentano i consumi, o quello estivo in cui aumentano i flussi turistici etc)
  2. FLUTTUAZIONI DI MEDIO PERIODO = È il ciclo che più comunemente siamo portati ad osservare. In genere, il periodo di recessione dura 1-3 anni, mentre quello di ripresa dura circa 3-6 anni. Le pressioni inflazionistiche iniziano dopo il punto

diminimo e si protraggono ben oltre il punto dimassimo. “depressione”Il termine viene utilizzato per periodidi 3-5 anni che presentano saggi di crescita“recessione”negativi; viene usato per indicareperiodi brevi, di solito due trimestri di crescita“contrazione/rallentamento”negativa, mentreviene usato per individuare fasi con tassi di crescitapositivi, ma inferiori a quelli degli anni precedenti(la situazione attuale della Germania).

3. CICLI DI LUNGO PERIODO, che di solito simanifestano ogni 2-3 cicli medi (es. settore dellecostruzioni)

4. CICLI MOLTO LUNGHI, legati sostanzialmente arivoluzioni tecnologiche che danno un’impronta adun’era (introduzione dell’uso dell’acciaio,introduzione della ferrovia etc)

Non tutti gli indicatori hanno la stessa importanza. Distinguiamo:

LEADING INDICATORS = Sono gli indicatori che destano pià attenzione tra gli operatori. Hanno ilindividuare in anticipo le fluttuazionicompito dieconomiche.

Sono indici che manifestano una tendenza al ribasso prima che sia raggiunto il punto di massima espansione del 68 ciclo, ed una al rialzo prima che sia stato raggiunto il punto di massima contrazione.

COINCIDENT INDICATORS = Mostrano un’evoluzione che coincide con il ciclo economico, dando una conferma dell’effettivo andamento dell’economia.

LAGGING INDICATORS, detti anche indici ritardati perché si muovono in ritardo rispetto al ciclo.

I Lagging ed i Coincident indicators sono ampiamente ignorati dal mercato in quanto NON hanno natura anticipatrice.

I più importanti Leading Indicators sono:

  1. PMI
  2. PMI manifatturiero (ex indice ISM manifatturiero)
  3. PMI non manifatturiero (ex indice ISM non manifatturiero)
  4. Consumer Confidence Index (Indice di fiducia del Conference Board)
  5. Consumer Sentiment Index (Indice di fiducia del Michigan)
  6. IFO Business Climate Index
  7. IFO World Economic Survey
  8. Indice di fiducia dei consumatori (Consumer Confidence Index)
  9. Indice ZEW

(Indicator of Economic Sentiment)10. Leading Economic Indicator (Superindice economico) 6970772

In periodi di crisi economiche, teoricamente bisogna obbligazioni a tasso fisso, perché vengono dati soldi dalle BC. Inoltre, in periodi di crisi, investo in: azionario, food & beverage e health care ed oro. In questo periodo di crisi l’oro sta comunque scendendo, perché gli USA vanno bene, ed il valore dell’oro è molto legato agli USA. E’ poi opportuno investire in titoli di Stato e strumenti ad elevata liquidità. Un’altra mossa da fare in periodi di crisi, può essere quella di andare short sui mercati per vendere e comprare 73

LA POLITICA MONETARIA E FISCALE

La politica monetaria viene determinata dalle banche centrali e consta di diversi obiettivi. Ogni banca centrale ha diversi obiettivi, a seconda della propria congiuntura. La politica monetaria influenza maggiormente la parte a breve della curva dei tassi di interesse: l’andamento

deitassi a lungo riflette l'andamento dell'economia. La politica fiscale, ossia andare a incidere sulla spesa pubblica e sulle tasse, può impattare sulle seguenti variabili macroeconomiche: domanda aggregata, allocazione delle risorse, distribuzione del reddito.

CHI BENEFICIA DELL'↗ LIQUIDITA'? DOMANDA ESAME: Senza dubbio il settore bancario, azionario ed i settori ciclici, che ripartono quando riparte l'economia. Per quanto riguarda le obbligazioni, l'aumento della liquidità porta ad un ↗P ed una conseguente ↘rendimento. Quando c'è aumento di liquidità, c'è da privilegiare il tasso fisso. Una volta che l'economia si riprende la BC ritira liquidità, aumentando quindi i tassi di interesse.

(74LEZIONE 8) LEOBBLIGAZIONI

Un titolo obbligazionario è un titolo rappresentativo di un rapporto di credito/debito fra un emittente (debitore) ed un investitore (creditore). Le obbligazioni sono

prodotti finanziari utilizzati dagli emittenti per raccogliere debito utile a finanziare la propria attività di impresa. L'emittente può essere: uno Stato; un'azienda; enti pubblici e autorità locali; enti nazionali o sovranazionali.

Le obbligazioni sono definite da regole contrattuali che definiscono i flussi di cassa che servono a retribuire e restituire il capitale. Possono quindi essere senza cedola (zero coupon), oppure prevedere il pagamento di una cedola periodica, che può essere a sua volta a tasso fisso o variabile.

PREZZO TEL QUEL = CORSO SECCO + RATEO, in cui:

  • Corso secco = Prezzo al quale è quotato il solo capitale di un titolo a reddito fisso;
  • Rateo = Ammontare degli interessi maturati dalla prima data valuta all'ultima data di godimento;
  • Tel quel = Cs + Rateo. I titoli ZC non avendo cedole quotano al TQ.

TITOLI A TASSO FISSO

Il TRES è il tasso che eguaglia il prezzo Tel Quel di un titolo a tasso fisso al

valore attuale dei flussi futuri attesi cui il titolo dà diritto. Il TRES rappresenta una media dei tassi di interesse per le diverse scadenze dei flussi di cassa: esso si basa sull'assunto di reinvestimento delle cedole ad un tasso costante e pari al TRES. Inoltre, si assume che il titolo venga portato a scadenza e che la curva dei rendimenti sia piatta ed immutabile nel tempo (in realtà è inclinata positivamente o negativamente).

TITOLI A TASSO VARIABILE

Per questi titoli non esiste un indicatore matematico come il TRES perché non si conoscono i valori cedolari futuri del titolo.

TIPOLOGIE DI RISCHI

a) RISCHIO DI PREZZO = La variazione dei tassi può influenzare il prezzo dei titoli. Tasso di interesse e prezzo dei titoli sono correlati negativamente: ad un aumento dei tassi corrisponde una diminuzione del prezzo. La variazione dei tassi incide sulle obbligazioni a tasso variabile con un adeguamento delle cedole, mentre sulle obbligazioni a tasso fisso con un adeguamento del prezzo.

I titoli a cedola fissa infatti non modificano i flussi periodici, e la variazione dei tassi di interesse di mercato comporta un adeguamento del prezzo.

QUALE VARIAZIONE DI PREZZO INTERCORRE SULLE OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO?

Quanto minore è la durata dell'investimento, tanto minore è il tempo in cui il titolo è stato esposto ai rischi di mercato. A tal proposito, enunciamo il Duration: "vita concetto di essa rappresenta la media finanziaria del titolo, ed è pari alla media delle scadenze di pagamento dei flussi del titolo, ponderate per il rapporto tra il valore attuale del flusso periodale e il prezzo tel quel del titolo". È usata comunemente come indicatore di rischio per le obbligazioni: maggiore è la Duration, più è elevato il rischio, più il prezzo è soggetto a variazioni.

7b) RISCHIO DI CREDITO = È legato alla capacità di un emittente di pagare le cedole periodiche e di rimborsare il capitale.

scadenza.Il Rating è la misura principale per valutare talerischio, e si riferisce all'emittente e all'emissione. Puòcapitare che questi due rating non coincidano fra diloro, e ciò può dipendere: dal tipo di garanziasottostante all'emissione o dalla tipologia del titolo(senior o subordinato). Un'obbligazione è considerataInvestment Grade dalla BBB in s

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Publisher
A.A. 2020-2021
148 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giova__p di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategie di trading e copertura dei derivati e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cuniberti Giovanni.