Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI NELLE STRATEGIE DI CRESCITA: LA
TEORIA ISTITUZIONALISTA
Le istituzioni influenza il portafoglio di azioni strategiche di un'azienda
Le organizzazioni sono il risultato di un adattamento all'ambiente istituzionale, esistono in un
ambiente che le sottopone a pressioni, con regole e requisiti a cui queste devono conformarsi
per avere legittimità; sono inoltre dotate di inerzia strutturale, nel senso che tendono a
mantenere i propri comportamenti legittimati.
strategia è un outcome dell’interazione delle istituzioni con le organizzazioni
Quindi la ; le scelte
organizzative sono dettate da diverse pressioni esogene associate a meccanismi legate a tre
pilastri:
Regolatorio: guida le azioni tramite la minaccia di sanzioni.
Normativo: insieme di valori e norme (organizzazioni professionali).
Cognitivo: insieme di assunzioni condivise.
Definizione di ISTITUZIONE: raccolta di regole del gioco e principi non codificati, che
definiscono un limite di condotta alle aziende e riducono l’incertezza nell’ambiente.
Caratterizzati da elementi regolativi, normativi e culturali, capaci di assicurare stabilità e senso
di appartenenza. Dunque includono ogni forma di vincolo formale (regole scritte) o informale
(codici di condotta, convenzioni).
ISTITUZIONI FORMALI: promuovono/ostacolano azioni con politiche di gestione del mkt
ISTITUZIONI INFORMALI: valori cognitivi guidano decisioni manageriali (empire building)
PRESUPPOSTI DELLA IBV:
• Razionalità imperfetta delle scelte degli attori:
Le istituzioni agiscono come moderatrici dell’incertezza, condizionando gli attori tramite la
definizione di norme di comportamento e stabilendo la legittimità delle azioni.
• Istituzioni formali ed informali agiscono come strutture compensatorie:
Laddove i vincoli formali sono meno forti, quelli informali agiscono da riduttori dell’incertezza
fornendo schemi di riferimento e legittimità alle scelte di managers e decision makers.
Il processo di istituzionalizzazione:
•Comportamenti individuali o partiche sociali, si ripetono in modo regolare così da essere
considerate istituzioni, cioè strutture relativamente stabili.
•Sia comportamenti formali che informali possono istituzionalizzarsi.
•Trasforma espressioni di differenze personali/organizzative in aspetti strutturali delle
organizzazioni formali.
→ Ciò porta un rafforzamento di organizzazioni informali che possono influenzare quelle formali,
può portare il primato delle organizzazioni sull'individuo, incentivare meccanismi di
cooptazione, adeguamenti e allineamenti alle pressioni delle istituzioni.
APPROCCIO NEOISTITUZIONALISTA
Si sviluppa negli anni 70 spostando l’analisi verso campi organizzativi (invece di soffermarsi
a livello di organizzazione e comunità di riferimento).
Le organizzazioni accettano raccomandazioni di comportamento, poiché queste assumono lo
stato di miti razionalizzati: cioè regole che non si basano su prove empiriche ma legittimate
dalla convinzione di essere efficaci, verso cui le organizzazioni tendono a conformarsi, per
segnalare all'esterno la loro conformità e avere legittimità (anche se a volte tale conformità può
essere solo superficiale poichè contrasta l'efficienza tecnica), dando luogo a comportamenti
isomorfici*.
*Isomorfismo: Processi con cui organizzazioni dello stesso tipo tendono ad assomigliarsi,
adottando strutture, strategie, e processi simili, aderendo a miti ambientali . Man mano che il
campo organizzativo evolve l’istituzionalizzazione fa sì che i modelli di comportamento
assumano valore e diventino regole legittime all’interno dei campi organizzativi,
tipicizzandosi e differenziandosi da altri modelli di comportamento.
Vi sono 2 tipi di isomorfismo:
Competitivo: le pressioni verso l'omogeneizzazione derivano alla competizione tra le
organizzazioni sul mercato, che determina una selezione tra le più adatte.
Istituzionale: la pressione deriva dalla competizione tra le organizzazioni per ottenere
legittimità istituzionale, quindi guadagnare posizioni di mercato; tale processo è definito
istituzionalizzazione, che fa sì che i modelli di comportamento assumino valore e diventino
regole legittime all'interno dei campi. Si può diffondere tramite 3 meccanismi distinti:
Isomorfismo coercitivo: pressioni in/formali sulle org. da parte di altre dello stesso campo.
Normativo: le org. sono motivate a rispettare obbligazioni sociali, fondando le proprie decisioni
strategiche su basi cognitive comuni e uniformandosi a regole di comportamento.
Mimetico: le organizzazioni sono motivate dall’imitazione dei comportamenti di successo.
ATIVO E IL CONCETTO DI ISOMORFISMO
CAMPO ORGANIZZ
Insieme di diversi tipi di organizzazioni e soggetti che si influenzano reciprocamente.
Ne fanno parte tutte le organizzazioni che costituiscono un settore riconosciuto della vita
istituzionale (fornitori, acquirenti, produttori, soggetti che regolamentano l'attività).
Tutti gli elementi che vi appartengono sono oggetto e soggetto delle pressioni il cui risultato è
l'isomorfismo. L’istituzione agisce a livello dell’individuo, dell’organizzazione, del campo e
della società intera.
LE ISTITUZIONI, I PROBLEMI E L’ORDINE DI MERCATO
Le istituzioni sono chiamate a fornire risposte efficaci a 5 tipologie di problemi di mercato:
1) Asimmetrie informative: A cui “l'istituzione dell’approvazione e della verifica” può rimediare
tramite la richiesta di informazioni che gli attori non possono chiedere, la definizione di
comportamenti non corretti, l'adozione di ranking.
2) Asimmetria di potere: “l'istituzione della restrizione” agisce come limitatore del potere di
mercato dei partecipanti (antitrust).
3) Attuazione dei contratti: “l'istituzione dell’enforcement” definisce le conseguenze di
comportamenti scorretti e punisce eventuali trasgressioni (deve essere equa e credibile).
4) Problemi di incentivi allo scambio e alla produzione: a cui rimediano 'istituzione che
assicurano l'imprenditorialità e l'iniziativa e assicurano il sostegno agli incentivi.
5) Problemi legati all’'azione collettiva: La presenza di esternalità necessità di un'azione a
livello collettivo, ma il free riding o l'assenza di coordinamento la può limitare creando problemi
di mkt, in tal caso istituzioni di coesione e aggregazione possono garantirla.
→ Le Istituzioni possono regolare i problemi di mercato attraverso meccanismi di market
ordering e agendo a livello privato, sociale ('azione collettiva dell'attore e di chi agisce con
esso), statale (autorità estensione dello Stato).
LE RISPOSTE STRATE GICHE ALLE PRESSION ISTITUZIONALI
Le organizzazioni possono avere diverse risposte strategiche rispetto alle pressioni:
Oliver identifica 5 possibili strategie (a loro volta attuabili con tattiche diverse).
Strategie Tattiche Esempi
Accettare Abituarsi Seguire norme invisibili date per scontate
Imitare Imitare i modelli istituzionali
Ottemperare Obbedire alle regole ed accettare le norme
Compromesso Bilanciare Bilanciare le attese di stakeholders multipli
Minimizzare Conciliare gli elementi istituzionali
Contrattare Negoziare con gli stakeholders istituzionali
Evitare Occultare Mascherare la non-conformità
Tamponare Allentare l’attaccamento istituzionale
Fuggire Cambiare obiettivi o attività
Sfidare Ignorare Ignorare norme o valori espliciti
Sfidare Contestare le norme e i vincoli
Attaccare Assaltare l’origine della pressione istituzionale
Manipolare Obbligare Importare costituenti importanti
Influenzare Modellare valori e criteri
Controllare Domincare processi e vincoli istituzionali
L’INSTITUTION BASED VIEW
differenza di profittabilità
L’IBV Spiega la tra imprese ponendo l'attenzione su un determinato
tipo di extraprofitto: le rendite di influenza: profitto conseguito grazie al fatto che le regole
del gioco sono disegnate per favorire un attore economico o un gruppo di attori.
Quindi si consegue laddove un attore ha facoltà di influenzare le istituzioni, oppure laddove le
istituzioni abbiano regole poco chiare.
→ Infatti può accadere che le istituzioni non riescono ad essere efficaci e possono fallire
determinando situazioni in cui problemi di mkt diventano patologie.:
L'istituzione fallisce quando è assente rispetto a un determinato contesto (si possono creare
situazioni di vantaggio per alcuni attori economici) oppure quando c'è inefficienza strutturale e
procedurale dell'istituzione.
Il market ordering fallisce a causa dell'inadeguatezza a livello: di scala (quando il meccanismo
di enforcement non è adeguato al mkt), di tecnologia (quando sviluppi tecnologici creano delle
possibilità non previste dall'istituzione), di misurazione (attiene alla difficoltà di misurare o
definire la performance di servizio dell'istituzione).
La complementarietà istituzionale è assente quando manca il Fit tra il mkt, l'istituzione e il
meccanismo di mkt che tale istituzione utilizza.
LA GENERAZIONE DEGLI INFLUENCE-BASED RENTS
In generale le strategie a disposizione delle imprese per rispondere ai vincoli istituzionali
Possono essere raggruppate in 2 diverse categorie (intenti):
1) AVOIDANCE STRATEGIES: volte ad eludere l’istituzione:
- Ritardare: Ritardare entrata di un'istituzione (es prolungare discussione sul suo ruolo)
- Sostituzione: Formalizzazione di meccanismi di ordine di mercato alternativo su cui l'impresa
può ottenere un maggior controllo.
- Disarmare: le imprese cercano di privare l'istituzione di poteri (es riducendone lo scopo).
- Arbitraggio regolatorio: le imprese evitano il controllo dell'istituzione selezionando una località
geografica dove operare in cui vi sia un quadro istituzionale più favorevole.
- Travestimento: eludere il controllo dell'istituzione modificando il proprio scopo cosi da non
ricadere nel controllo dell'istituzione.
2) MANIPULATION STRATEGIES: volte a manipolare le istituzioni.
- Sovversione: possibilità di utilizzare l'istituzione per fini per cui non è stata progettata, anche
opposti, (x es:si intende in maniera fungibile lo scopo dell'istituzione).
- Inedia: Mira a privare l'istituzione di risorse che la alimentano o utilizzarle per l'impresa.
- Gestione della percezione: mina la reputazione dell'istituzione limitandone anche l'efficacia.
- Cooptazione e cattura: influenzare la capacità decisionale dell'istituzione (es con corruzione,
raccomandazioni di lobby)
- Proliferazione istituzionale: creare istituzioni alternative