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DI NEGOZIAZIONE DEI COMPRATORI=>
1)POTERE quanto più forte è il potere
di negoziazione dei compratori tanto più debole la posizione dell’impresa. I
compratori hanno potere di negoziazione in presenza delle seguenti condizioni:
-Pochi di loro acquistano una parte rilevante della produzione dell’impresa
-Il prodotto o il servizio offerto dall’impresa non è diverso da quello dei concorrenti
-I costi sostenuti per passare da un fornitore all’altro sono bassi
-È possibile l’integrazione verticale a monte
-Il valore di quanto il compratore acquista è una quota modesta dei costi totali del
compratore stesso
DI NEGOZIAZIONE DEI FORNITORI=>
2)POTERE i fornitori di materie prime,
componenti, servizi possono agire sulla competizione in un settore alzano i loro
prezzi o abbassando la qualità o dando la preferenza all’una o all’altro. I fornitori
sono in questa pozione quando:
-I compratori di un settore sono molti ma i fornitori sono pochi
-I prodotti offerti dai fornitori non hanno sostituti
-Il valore dei prodotti o dei servizi acquistati presso un certo fornitore è una quota
rilevante dei costi totale dell’impresa che acquista
-La marca del fornitore ha un’elevata capacità di attrazione
DI PRODOTTI SOSTITUTIVI=>
3)MINACCIA Se il compratore può passare
facilmente da un prodotto a un altro che lo sostituisce, le sue capacità di
negoziazione aumentano. La minaccia competitiva dei prodotti sostitutivi deriva
dalle seguenti condizioni:
-L’esistenza di un tetto di prezzi che un settore può applicare al proprio prodotto
-La forte pressione della concorrenza
-Le difficoltà o i costi che i clienti di un settore affrontano per passare da un
prodotto all’altro
DI NUOVI CONCORRENTI=>Spesso
4)MINACCIA l’impresa che entra in un
settore cambia il quadro della competizione, i nuovi entrati sono attratti soprattutto
quando i margini di profitto sono elevati e le barriere sono basse. Le principali
barriere sono le seguenti:
-Economie di scala -Differenziazione dei prodotti
-Accesso alla tecnologia -Switching cost
-Accesso alla distribuzione -Svantaggi di costo indipendenti dalla missione
-Intervento dello stato
TRA I CONCORRENTI
5)RIVALITÀ => L’intensità della concorrenza agisce sui
profitti medi di settore, Porter indica una serie di fattori che la rendono più o meno
intensa:
-Numero di concorrenti -Caratteristiche del prodotto
-Ritmo di sviluppo -Struttura dei costi
-Barriere all’uscita. -Rivali differenti
-Capacità operativa -Posta in palio
Il modello delle 5 Forze é un utile strumento di analisi del settore, ma presenta
anche vari punti di debolezza:
-Concentra l’attenzione sull’esistente, su come costruire e difendere le barriere
-Non considera il vincolo della domanda
-All’interno di un settore le differenze di redditività sono più forti che tra settori
diversi
-Rappresenta l’interazione tra clienti e fornitori come un gioco a somma zero, ma
sempre più spesso cliente e fornitore collaborano
-Ignora lo stato così come il ruolo dell’innovazione e della creatività
-Parte dal presupposto che i compratori e i fornitori siano una minaccia
-Parte dal presupposto che i compratori abbiano lo steso grado di importanza
delle altre forze
IL MODELLO DEL CICLO VITA DEL SETTORE =>Con l’uso di questo modello
l’analista intende rispondere alla domanda: come cambiano le strategie e le
capacità di competere negli stadi di evoluzione del ciclo?
-Fase 1: Embrionale=> La domanda è bassa, principalmente alimentata da
utilizzatori che spuntano sulla ricerca del lavoro. I prezzi sono alti in quanto
l’impresa o le imprese che innovano non sono ancora in grado di realizzare
economie di scala.
-Fase 2: Sviluppo=> l’uso del prodotto si diffonde, la domanda cresce, i prezzi
scendono in quanto le imprese realizzano economie di scala e si affrontano anche
attraverso la distribuzione. Le barriere in questo stadio sono più basse e la
reazione delle imprese già esistenti è debole. La difesa dei concorrenti è affidata
principalmente al marketing.
-Fase 3: Shake out=> Mentre i, mercato si avvia alla saturazione entrano nuovi
concorrenti attratti dai buoni risultati ottenuti dalle imprese presenti. Questo stadio
di forte turbolenza prende il nome di shake out.
-Fase 4: Maturità =>Dopo lo shake out il settore entra in uno stadio di contrazione
o di crescita tendete a zero. La domanda è rappresentata soltanto dalla
sostituzione di vecchi prodotti. Per evitare la crisi le imprese mirano ad abbassare i
costi e a creare fedeltà alla marca.
-Fase 5: Declino=> Se il calo della domanda non si ferma il settore è abbinato al
declino. I motivi possono essere vari, cambiamenti sociali, cambiamenti
demografici, innovazione tecnologica o la concorrenza internazionale.
Capitolo 6 (Vantaggi competitivi, Creazione
• di valore, Segmentazione, Posizionamento
e Riposizionamento)
Per competere con successo l’impresa deve mettere in campo vantaggi
competitivi superiori a quelli dei rivali, ma per individuare e sostenere tali vantaggi
deve anzitutto individuare chi sono i suoi rivali, quali sono i loro punti di forza/
debolezza, quali sono le loro strategie e come attuare delle risposte a tali strategie.
Dopo aver costruito il profilo dei principali concorrenti, occorre fare un confronto
tra loro e la nostra impresa. Una tecnica frequentemente usata consiste nel definire
i fattori chiave per il successo nell’arena competitiva e nel valutare quanto siano
temibili i principali competitor. Per capire quali concorrenti meritano un’analisi il
metodo migliore è partire dal lato della domanda , chiedendo ai clienti quali
concorrenti prendono in esame le loro scelte. Il punto di arrivo di questa analisi è la
costruzione di una o più mappe di percezione della competizione, con le quali
l’impresa può rispondere a due domande: quale rivale dobbiamo affrontare in un
certo mercato/segmento? Qual’è la nostra posizione competitiva nell’attrarre
clienti e nel rispondere alle loro attese?
Gli aspetti da perder in considerazione sono numerosi:
-Strategie=> l’analisi delle strategie usate in passato può fornire utili indicazioni
di vantaggi competitivi=>
-Fonti lo scopo è individuare quali delle particolari
attività di un concorrente forniscono valore al cliente e sono quindi la fonte di un
vantaggio competitivo
obiettivi=>
-Loro se le imprese concorrenti mirano allo sviluppo delle quote di
mercato adotteranno strategie aggressive. Se il loro obiettivo è la creazione di
valore per gli azionisti possono decidere investimenti in nuovi impianti per ottenere
risultati a medio lungo termine.
-Risorse=> sono un’importante indicatore per determinare la capacità dei
concorrenti insieme ai risultati ottenuti in passato
prodotti e servizi=>
-Portafogli le caratteristiche dei prodotti e dei servizi che i
concorrenti offrono attualmente sul mercato sono un altro indicatore efficace di
confronto dei costi=>
-Struttura sono però informazioni difficili da ottenere
e sviluppo=>
-Dimensione la quota di mercato e il ritmo di sviluppo delle vendite
sono un indicatore efficace del potenziale concorrente.
e posizionamento e cultura
-Immagine -Organizzazione
all’uscita
-Barriere
Dalla definizione dei confini dell’area competitiva può emergere una grande varietà
di strategie. Quanto è più ampia l’arena competitiva tanto più forti possono essere
le differenze, che spesso sono rilevanti rispetto a fattori come tecnologia, qualità
dei prodotti, politica dei prezzi e canali di distribuzione.
Alcuni gruppi strategici agiscono meglio di altri, il fattore principale è l’esistenza di
barriere alla mobilità, che ostacolano il passaggio da un gruppo strategico ad un
altro. Il successo o il fallimento della strategia non è soltanto il risultato delle azioni
o la presenza delle barriere, ma anche la riduzione dei prezzi può diventare una
guerra.
Coevolution=> È un concetto mutuato della biologia evolutiva. La conclusione a
cui si giunge con un’analisi ispirata a questi principi è che in un mondo dominato
dall’innovazione, la metafora del confronto testa a testa per anticipare la risposta
dei rivali e per designare un vincitore tende a perpetuare le scelte del passato
piuttosto che liberare nuove idee.
Come abbiamo già ricordato l’obiettivo principale del l’analisi del contesto
competitivo è cercare di prevedere l’evoluzione futura della concorrenza e quindi le
reazioni dei concorrenti a un cambiamento sul mercato. Ci sono cinque tipologie di
risposta attuata nei confronti di potenziali nuovi concorrenti:
-Rappresaglia=> punendo i concorrenti che attaccano il leader può condizionare il
comportamento dei potenziali nuovi concorrenti
-Reazione lenta alle sfide=> quando il fattore trainante di una strategia dei rivali è
la moda, la reazione del leader può essere lenta.
-Incapacità di rispondere=> se un’impresa attacca un leader presente sull’intero
territorio nazionale praticando forti sconti in un’area geografica limitata, il rivale
non ha possibilità di rispondere.
-Risposta selettiva=> l’impresa non deve rispondere a tutti gli attacchi, ma soltanto
ad alcuni.
-Risposta non prevedibile=> alcune imprese danno al mercato risposte
indecifrabili, difficili da prevedere.
L’ambiente competitivo può essere scrutato sotto vari profili e il punto di arrivo è il
potenziale compratore. Ogni compratore ha attese ed esigenze proprie, dopo
averle individuate l’impresa configura segmenti di mercato che hanno attese simili
e possono essere serviti con lo stesso marketing mix.
L’obiettivo dell’impresa é la customer satisfaction mediante la creazione di valore
per il cliente. Per capire quali fattori agiscono sulla creazione di valore è necessario
orientare l’analisi in tre aree:
di carattere economico=>
1)Benefici l’impresa crea valore dal punto di vista
economico per il cliente quando i benefici che questi trae dall’acquisto sono
valutati superiori al costo. Le fonti di questo beneficio sono: costo di acquisto,
l’uso del prodotto o di un servizio, i costi di manutenzione e riparazione e i costi
sostenuti per passare a un altro prodotto.
di carattere psicologico=>
2)Benefici molti prodotti e servizi rispondono ad
attese di carattere psicologico, sono apprezzati da chi ha parti