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IL SISTEMA DUALISTICO
Il sistema dualistico: il consiglio di sorveglianza
Gli organi di governance del modello dualistico sono:
- Assemblea dei soci (azionisti)
- Consiglio di sorveglianza
- Consiglio di gestione
- Organo di revisione contabile esterno alla società
Il consiglio di gestione è pressoché identico al consiglio di amministrazione del modello tradizionale,
almeno due dei componenti vengono eletti dal consiglio di sorveglianza.
In questo sistema cambia il ruolo della vigilanza, non vi è più un collegio sindacale ma vi è un CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA (almeno 3 membri nominati dall’assemblea) che si posiziona tra l’assemblea ed il consiglio
di gestione. Questo nuovo organo oltre ad avere un ruolo di vigilanza svolge anche un’attività strategica.
Attività svolte dal Consiglio di Sorveglianza:
- Nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione (ne determina il compenso)
- Approva il bilancio di esercizio
- Stesse funzioni del collegio sindacale, ovvero vigila sull’osservanza della legge e dello statuto, sul
rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo
amministrativo e contabile
- Controlla se le azioni del consiglio di gestione sono prese con responsabilità
- Denunzia al tribunale se vi sono irregolarità (inadempimento doveri amministratori)
- Riferisce per iscritto una volta all’anno all’assemblea l’attività di vigilanza svolta
In sintesi unisce le funzioni del collegio sindacale con quelli dell’assemblea ordinaria
Quando è presente una frammentazione elevata di soci, il legislatore ha deciso di sovrapporre un consiglio
di sorveglianza tra la moltitudine dei soci e il consiglio di gestione. Questo nuovo organo nuovo organo
rappresenta direttamente i soci ed è uno strumento sia per vigilare che per applicare le strategie.
In poche parole è un mezzo che garantirebbe ai migliaia di azionisti di tutelare in modo più frequente i loro
interessi.
Il primo atto del consiglio di sorveglianza è di nominare gli amministratori. Successivamente nelle adunanze
periodiche si riuniscono alcuni consiglieri di sorveglianza divisi in COMITATI.
5 comitati importanti:
- Comitato di controllo interno e rischi: svolge le attività del collegio sindacale
- Comitato delle nomine: indirizzo che valuta i curriculum delle società controllate
- Comitato bilancio: approva il bilancio
- Comitato delle parti correlate
- Comitato remunerazione manager: esprime pareri e costruisce le “gabbie” degli stipendi degli alti
manager dando i giusti parametri (bonus e premi)
l’IMRESA E IL SUO AMBIENTE
Concetto di sistema impresa:l’impresa è un sistema costituito da un insieme di risorse e di attori legati tra
loro da relazioni orientate alla realizzazioni di determinate attività.
Il sistema impresa fonda la sua esistenza e il suo processo evolutivo su due fondamentali:
- patrimonio genetico: costituisce quello che l’azienda è adesso, e si basa e deriva da tutti gli
atteggiamenti e movimenti avvenuti nel passato (spinta imprenditor.,risorse dispon.,relazioni)
- progetto strategico :quello che l’azienda vuole diventare (vision e mission,strat compet).
Proprietà autopoietica: questa proprietà che im processo evolutivo dell’impresa sia il risultato della
particolare configurazione che in ogni impresa assumono 3 elementi: patrimonio di risorse, modalità
utilizzo delle risorse, modo in cui l’impresa interagisce con l’ambiente.
Ambiente in cui opera l’impresa:
L’ambiente è rappresentato dagli attori e dai loro comportamenti. Ogni attore ha un ruolo, con diritti e
doveri. Essi agiscono in un ambiente considerato come:
- ambiente esteso: rappresenta il complesso di condizioni e di soggetti che caratterizzano la realtà in
senso ampio.
- Competitivo: costituito da quegli attori e condizioni che più direttamente influenzano il
comportamento strategico dell’impresa: concorrenza nel settore, minaccia nuovi entranti, beni
servizi con medesima funzione, potere fornitori e acquirenti. (5 forze di porter)
- specifico del business: rappresenta quella parte dell’ambiente che riguarda esclusivamente l’area di
business dell’impresa: portafoglio con una sola BU in cui l’ambiente specifico tende a identificarsi
con l’ambiente competitico dell’impresa; portafoglio estremamente diversificato dove vi saranno
tanti ambienti specifici quanti sono i business dell’impresa.
STRATEGIE DI CRESCITA
Strategia verticale: Integrarsi verticalmente lungo la filiera produttiva (insieme di lavorazioni conseguenti
che vengono effettuate per trasformare un certo ammontare di materie prime in un prodotto finito e
collocarlo sul mercato), quindi seguono il processo che va dal fornitore di beni (input) alla
commercializzazione (output).
- A monte: l’impresa assume il controllo di uno step antecedente nella filiera (fornitori)
- A valle: assume il controllo di uno step successivo nella filiera (distributori)
Criterio del costo: l’impresa tende a realizzare al suo interno tutte quelle attività che realizzano un
determinato output a un costo inferiore al prezzo che essa sosterrebbe se acquistasse quello stesso output
sul mercato. Cp (costo prod interna)+ Ca (costi gestione)</>/= P (p acquisto stesso output)+Ct (cost transaz)
vi è una comparazione tra il costo se faccio io con il costo se acquisto da terzi.
Vantaggi:
- Sui costi di produzione: aumento di attività interne all’impresa porta un vantaggio derivante dal
collegamento fisico tra le varie fasi del processo produttivo; assenza di costi di transazione
- Sulle modalità di creazione di valore: controllo di ogni fase; creare prodotti unici, evitare fughe info.
- Sul controllo delle dinamiche competitive: controllo dei propri concorrenti (a monte); controllo sui
distributori (a valle)
Svantaggi:
- Perdita di economie di scala e esperienza: se si aumentano le attività non si raggiungono livelli di
efficienza ed efficacia elevati,
- Costi di amministrazione e coordinamento: costi di influenza, costi per coordinare il maggior
numero di attività, gestione della localizzazione attività produttive
- Costi di struttura produttiva:aumento investimenti fissi e minore flessibilitò; generare
scorte/eccessi; dotarsi di risorse e competenze nuove.
Diversificazione:
Realizza una quota significativa del proprio volume d’affari in settori diversi da quello di origine. La strategia
di diversificazione ha l’obiettivo di sviluppare la presenza competitiva in una molteplicità di settori non
necessariamente correlati, delineando le condizioni organizzative e operative utili a tal fine:
- Conglomerate: espansione dell’impresa in settori sostanzialmente privi di alcun collegamento
industriale o di mercato
- Correlata: espansione in ambiti competitivi che sono connessi in relazione a fattori che hanno
rilievo strategico ed economico
Criteri di Intensità di correlazione tra settori:
- Intensita: esprime quanto i settori sono tra loro legati strategicamente ed economicamente
- Direzione: verticale quando la divers. viene effettuata verso settori a monte o a valle; orizzontale
quando è effettuata verso settori che condividono con quello di origine uno stesso macro-mercato
o una stessa applicazione tecnologica
- Fattori di espressione della correlazione stessa: fattori di mercato quando vengono sovrapposti 2
mercati di riferimento; fattori tecnologico-produttivi quando viene sfruttata la stessa tecnologia.
Fattori che spingono verso la diversificazione: sfruttamento di risorse e competenze eccellenti fuori dal
settore di origine; sfruttamento economie di scopo, sviluppo di un mercato interno, disponibilità di risorse
da investire, aumento del potere di mercato dell’impresa, riconversione industriale, mancanza di
opportunità di crescita nel settore di origine, riduzione del rischio.
Internazionalizzazione:
Espandersi verso società di paesi esteri. Sarà ancora più difficile perché avrò rapporti con management
differenti ma soprattutto con legislazioni diverse dalla mia che bloccano queste tipologie di operazioni per
difendere il territorio da arrivo di stranieri.
Perché internazionalizzare:
- Fattori interni: connessi allo sviluppo delle risorse interne e della posizione competitiva ( acquisire
vantaggi competitivi determinanti dalla presenza all’estero, sfruttare all’estero i vantaggi del
mercato di origine, ricercare all’esterno nuovi vantaggi competitivi).
- Fattori esterni: connessi all’adeguamento o allo sfruttamento degli stimoli provenienti
dall’ambiente rilevante (grado internazionalizzazione dei mercati, riduzione dei costi di trasporto
tra aree geografiche diverse, saturazione del mercato locale).
Investimenti diretti all’estero:
- market seeking: finalizzati a entrare in mercati che hanno elevati tassi di sviluppo e nei quali
l’impresa internazionalizzata può sfruttare significativi vantaggi competitivi rispetto a quelli locali
- natural resource seeking: svolti ad assicurare all’impresa un accesso privilegiato alle risorse cruciali
per il processo produttivo
- low cost seeking: caratterizzati dall’insediamento di determinate attività della catena del valore in
aree dove la loro realizzazione è meno costosa
CORPORATE GOVERNANCE
Definizione: complesso di norme che regolano la gestione delle società quotate e i rapporti di queste con il
mercato borsistico.
Elementi: riconduzione al diritto societario (norme e regolamenti); sinonimo di governo societario
(piramide del controllo strategico).
Aspetti: trasparenza, protezione degli azionisti, CDA efficiente, include relazione tra tutti gli stakeholder
Obiettivi: compensazione tra interessi divergenti; monitorare il rapporto azionisti-management, risolvere il
problema dei costi di agenzia.
Teoria dell’agenzia: esprime la relazione contrattuale tra:
- principale: è la persona o gruppo che assume un agente affinchè presti servizio nel suo interesse
con la delega di potere decisionale
- agente: persona o gruppo di persone assunto dal principale per prestare servizio nel suo interesse
Problemi tra agente e principale: (più la società è frammentata e più ci saranno problemi.
- discrezionalità dell’agente: l’agente può stabilire in modo indipendente come perseguire l’interesse
- asimmetria informativa: l’agente ha più informazioni del principale
- remunerazione indipendente dal risultato: remunerazione fissa
Corporate governance nei paesi a economia avanzata:
Meccanismo di corporate governance attraverso proprietà e controllo ai grandi azionisti; sorgono due
problematiche: collusione manager/grandi az