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Capitolo II - L'età eroica

1. L'Autostrada del Sole.

Con la realizzazione della grande struttura viaria le aree di servizio assumono una visibilità prima sconosciuta e diventano un fenomeno nazionale.

Le autostrade essendo isolate dai centri abitati hanno bisogno di strutture che rispondano ad ogni necessità dell'automobilista come ristoranti, bar, bazar ecc.

Si progettano aree di servizio ogni 40km, intervallate con aree di parcheggio adibite alla semplice sosta. La Società Concessioni e Costruzioni Autostrade non ha però il denaro necessario per costruire bar, ristoranti e bazar ed inoltre queste strutture non sono contemplate dalla convenzione con l'Anas per cui anche volendo non potrebbe realizzarle.

Si decide allora di procedere solo all'esproprio delle aree fornendole di svincoli con l'autostrada e, mentre per tutte le attrezzature dell'area si sarebbero invitate le compagnie petrolifere a partecipare ad una specie di.

appalto-concorso. La società Autostrade avrebbe ricevuto in compenso una percentuale su tutto il venduto e alla scadenza della concessione si sarebbe ritrovata con una serie di aree perfettamente attrezzate.

Le aree di servizio vengono, dunque, affidate mediante gare alle quali partecipano le principali ditte petrolifere operanti sul mercato nazionale invitate a presentare offerta di aumento sui canoni in concessione stabiliti dalla società Autostrade. Spetta poi alle petrolifere cercare intese con le industrie alimentari per la realizzazione e la gestione dei punti ristoro.

2. Il Mottagrill. La compagnia petrolifera inglese BP trovò l'intesa con la Motta che all'epoca era un'azienda dolciaria già bene avviata nel settore alimentare e poiché il marchio autogrill apparteneva a Pavesi, l'intesa coniò il neologismo "Mottagrill". Il locale venne realizzato dall'architetto Melchiorre Bega che vantava una grande

esperienza nell'architettura pubblicitaria mentre la ristorazione proposta era di tipo nazionale e proponeva piatti tipici della vicina Emilia Romagna come tortellini e lasagne. I prezzi non economici erano giustificati dalla genuinità e dalla qualità del servizio. 3. L'autobar. L'arrivo della Motta sul mercato autostradale spinge l'Agip a cercare la collaborazione di Alemagna che è da sempre il naturale competitor di Motta. Rispetto ai concorrenti, gli autobar propongono un modello di consumo più sobrio in cui, per esempio, non è previsto il servizio al tavolo. Anche le stazioni di servizio sono estremamente più sobrie anche dal punto di vista architettonico presentando un'estetica poco sfarzosa. Lo scopo delle stazioni Agip è quello di differenziarsi dai modelli copiati dall'America per rappresentare uno stile italiano nella ristorazione autostradale. Perno di questa immagine è la qualità del servizio.

1. La pulizia dei locali e dei servizi igienici nonché la professionalità dei gestori. Aspetti di cui Mattei si occupa personalmente con un'attenzione maniacale.

2. L'autogrill a ponte. Al modello Alemagna-Agip fa da concorrente quello Esso-Pavesi. Il successo di questa intesa si deve all'intraprendenza dell'architetto Bianchetti che importò dall'America l'innovativo autogrill a ponte. In questo punto ristoro il menu era elaborato con la supervisione dell'Istituto di fisiologia dell'Università di Milano al fine di proporre pasti che si adeguassero alle alte velocità e alle numerose ore al volante.

3. Grazie alla struttura a ponte, che copriva con un solo edificio entrambi i sensi di marcia, questo tipo di autogrill portò al connubio Esso-Pavesi un forte abbattimento dei costi ed inoltre l'interesse dimostrato dagli automobilisti fu notevole decretandone il successo.

4. La Motta copiò questa struttura.

realizzando il Ponte d Cantagallo a due km da Casalecchio di Reno, il quale ancora oggi è l'autogrill a ponte più grande d'Europa. Il ponte di Cantagallo fu realizzato dall'architetto Bega che lo progettò come un'enorme insegnapubblicitaria con pareti vetrate e una copertura la cui forma richiamava la M di Motta. Sul piano della strada si trovavano pasticceria e un self service dei prodotti Motta, mentre al piano superiore si trovavano ristorante e tavola calda. Inoltre, nel complesso trovarono posto anche una rivendita di libri, giornali e souvenir, un'agenzia della Banca Commerciale Italiana e l'Ufficio dell'Ente Turismo di Bologna. 5. Il business della ristorazione autostradale. Gli autogrill riscossero un grande successo in pochissimo tempo, tanto che nell'arco di pochi anni i loro redditi si quadruplicarono. L'autostrada era diventata un mercato pubblicitario privilegiato, una sorta di vetrina che, come la televisione,

permetteva di operare su scala nazionale. Dato l'alto tasso di incremento del traffico autostradale e l'importanza delle aree di esercizio intese come mezzi pubblicitari, iniziò la corsa alla conquista delle posizioni sulle nuove arterie che provocò un rialzo incontrollato delle offerte sui canoni concessori. Il vantaggio per i concessionari di tali aree era quello di ricavare degli utili da tale attività e allo stesso tempo di ammortizzare i costi degli impianti reversibili che alla scadenza della concessione sarebbero passati gratuitamente alla Società Autostrade.

CAPITOLO III

IL CAROSELLO DELL'AUTOSTRADA

1. Mobilità, identità, consumi.

Tra gli anni Cinquanta e Sessanta l'Italia, grazie al boom economico e all'aumento del reddito nazionale, entra a tutti gli effetti nell'età dei consumi. I consumi e i luoghi di consumo, in quanto elementi che contraddistinguono il territorio urbano e la modernità,

Diventano espressione di modelli culturali e strumenti di socializzazione. Anche gli autogrill fanno parte di questo processo. Insieme ai grandi magazzini essi entrano nella schiera di quei luoghi che legano ad ogni consumo una forte componente di gratificazione estetica come se "comprare qualcosa in quel luogo" facesse sentire le persone importanti.

Nel 2000 non mangeremo più... Attraverso gli autogrill il cibo tende ad attenuare la sua connotazione fisiologica a vantaggio di quella culturale: i consumi alimentari extradomestici aumentano insieme al reddito facendo divenire alimenti e ristorazione uno status socioeconomico per la serie "dimmi cosa compri e ti dirò chi sei".

Un consumo modernizzante. L'autogrill è un luogo di consumo legato all'automobile e quindi alla modernità. È un luogo di consumo dove possono accedere solo i viaggiatori moderni cioè gli automobilisti che percorrono le autostrade per

Lavoro o per turismo. L'autogrill è in definitiva il luogo per la sosta del viaggiatore al passo con i tempi. Qui ancora una volta si trova il legame tra identità e consumi.

Saluti da Firenze. La possibilità di comunicare ad altri di aver partecipato a quel rito di modernità è anche affidata alle cartoline promozionali messe in vendita negli esercizi autostradali. La tipologia di cartolina cambia da un autogrill all'altro. Alle cartoline degli autogrill Pavesi raffiguranti famigliole felici, si contrappongono quelle degli autogrill Motta raffiguranti uomini d'affari come a voler dire "la sosta è una cosa seria" o quelle dell'autogrill Agip le quali prediligono panoramiche aeree della stazione di servizio. Quale che sia la tipologia della cartolina la sua funzione è sempre la stessa: quella di voler dire agli altri "io c'ero!"

Il cliente Pavesi. Un'indagine campionaria informa che per

Tutti gli anni Sessanta la maggior parte dei clienti degli autogrill sono uomini d'affari mentre solo un terzo di essi è in viaggio per turismo e solo un decimo è accompagnato da bambini. Quindi nonostante le pubblicità degli autogrill siano rivolte alle masse e non al singolo che può spendere in realtà per tutti gli anni Sessanta si verifica il contrario. Tuttavia l'impegno degli autogrill nei confronti delle masse è testimoniato dalla costituzione dei camion grill cioè autogrill appositamente pensati per i camionisti in cui questi ultimi possono sentirsi a loro agio e riposare in tutta tranquillità.

Inaugurazioni e simbolismi. Gli autogrill sono spesso stati inaugurati da autorità politiche e religiose. Ad esempio il cardinale Lercaro intervenuto all'inaugurazione dell'autogrill di Cantagallo, paragona l'imponente struttura ad un punto di sosta citato nel vangelo. Questa similitudine è il

Segno evidente dell'armonia tra religione e modernità. Nelle celebrazioni laiche invece, l'autogrill viene celebrato come esaltazione dell'autostrada e della velocità palpabile nel concreto osservando dalle grandi vetrate le automobili che sfrecciano. Ma allo stesso tempo, incarnando il sacro momento della sosta, l'autogrill diventa anche una fuga e un rifugio da quella frenetica modernità fatta di orari da rispettare e di attimi fuggenti.

La "bella di Lodi" e "Il pollo ruspante". L'autogrill è stato anche protagonista di diverse opere cinematografiche e letterarie nelle quali lo si dipingeva come emblema di una modernità apocalittica. In un autogrill di Frascati si svolge, ad esempio, una scena del film Una giornata decisiva di Dino Risi in cui Nino Manfredi partecipando ad una gita aziendale, durante una sosta all'autogrill si fionda meccanicamente insieme a tutti gli altri clienti verso

l'acquisto dei peluche. In Ro.Go.Pa.G. altro film fatto di episodi firmati da Rossellini, Pasolini, Gregoretti e Godard, si affronta, nell'episodio Il pollo ruspante di Gregoretti, il tema del condizionamento dell'uomo nel mondo moderno descrivendo una sosta all'autogrill di una famiglia in gita con tanto di pranzo consumato al tavolo. In questo film Gregoretti attribuisce all'autogrill un valore simbolico esplicito sottolineando come tutto, dai cestini riempiti di cose inutili al pasto standardizzato, renda l'uomo come un automa che ha dimenticato la sua facoltà di essere libero dagli schemi. Infine nel racconto La bella di Lodi scritto da Arbasino, si racconta la storia d'amore fra Roberta, ragazza della borghesia lombarda e Franco, meccanico di un garage Agip dell'Autostrada del Sole allo scopo di rappresentare il presente che è sì critico ma non necessariamente apocalittico. In queste rappresentazioni insomma sembraolo di punto di riferimento per i viaggiatori in cerca di una pausa durante i loro spostamenti. L'Autogrill è diventato un'icona dell'ospitalità e della ristorazione lungo le autostrade di tutto il mondo. L'idea di creare un luogo di sosta e ristoro lungo le strade risale agli anni '20, quando l'imprenditore italiano Mario Pavesi ebbe l'intuizione di aprire un bar-ristorante all'interno di una stazione di servizio. Nel 1927, Pavesi aprì il primo Autogrill a Milano, sulla strada per Como. Negli anni successivi, l'Autogrill si è espanso rapidamente, aprendo nuovi punti vendita lungo le principali autostrade italiane. Negli anni '50, l'azienda ha iniziato a espandersi anche all'estero, aprendo nuovi Autogrill in Europa e negli Stati Uniti. Oggi, l'Autogrill è presente in oltre 30 paesi nel mondo, con migliaia di punti vendita che offrono una vasta gamma di servizi e prodotti. Oltre ai classici bar e ristoranti, gli Autogrill offrono anche negozi di souvenir, librerie, aree giochi per bambini e molto altro. L'Autogrill è diventato un simbolo di qualità e convenienza per i viaggiatori, offrendo cibo di alta qualità e servizi efficienti. Grazie alla sua presenza diffusa lungo le autostrade, l'Autogrill è diventato un punto di riferimento per chiunque abbia bisogno di fare una pausa durante un viaggio. Inoltre, l'Autogrill ha saputo adattarsi alle nuove tendenze e alle esigenze dei consumatori, offrendo sempre più opzioni di cibo sano e biologico, oltre a prodotti locali e regionali. In conclusione, l'Autogrill è molto più di un semplice bar-ristorante lungo le autostrade. È diventato un'associazione che accompagna l'immagine dell'autogrill fino ai giorni nostri, offrendo ai viaggiatori un punto di riferimento per una pausa piacevole e ristoratrice durante i loro spostamenti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
13 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sidney81 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Gissi Alessandra.