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la FRAMMENTAZIONE DI TUTTO IL SAPERE CONTEMPORANEO, POLITICO, SOCIALE ECC. Bisogna
correre ai ripari, creare un rinnovamento e scremare ciò che si deve trasferire alle generazioni successive, bonificare
tutto in tutti i campi. Le generazioni attuali sono più deboli e vanno tutelate, si stanno prendendo il risultato del
processo di industrializzazione globale, alfabetizzazione di massa. Bisogna creare un processo culturale più ampio
siamo in una nuova era storica. Ci vuole una nuova rotta pedagogica. Gli esseri umani sono macchine perfette e super
complessew l’uomo è l’unico in grado di costruire artificialità ( intesa come costruzione di nuove intelligenze artificiali
bioconvergenza= intelligenza artificiale non biologica e biologica). Ma l’uomo è l’unico che può rispetto agli altri
animali che può oltre ad usare un unico tipo di linguaggio, attraverso la natura e la cultura noi siamo ciò che siamo. La
RAGIONE CI distingue, vi è una interazione tra il codice genetico individuale e l’ambiente evolutvo, però individualità
non coincide con autonomia. L’educazione è la cosa più importante del mondo per gli esseri umani, essa raffina e
potenzia le esperienze , le capacità di ragionamento , essenziali per l’autonomia, e solo attraverso una qualche forma di
istruzione possimao realizzare la nostra individualità. IL POST UMANO è LA FASE DELL’IBRIDAZIONE della
trasformazione, al centro di tutto tecnologia, (una nuova soggettività post-umana o iper-umana) sfida tra tecnofobi e
tecnofili. (tecnofobi= se ne fanno scudo per oopeorsi al mutamento, quasi impauriti, i tecnofili= giustificano la
liberazione dell’uomo dalla sua essenza naturale): la natura umana è generica cioè potenzialità e apertura al mondo.
L’uomo crea e deve e può vivere, è la sua natura ha la capacità di creare attraverso e attingendo dalla relazione e alla
relazione. Nel post moderno l’educazione è totalmente modificata, come già detto per le tante trasformazioni ma non
sipossono perdere le speranze e la fiducia, purtroppo è in crisi anche la formazione in famiglia (che è
fondamentale)nella scuola e nella comunità per cui i nuovi formatori devono adottare nuove strategie, la formazione
avviene ormai in contesti non fomrali a volte assurdi CYBER-SPAZIO, MICROSOFT, CAOTICI CENTRI
COMMECIALI si richiede un cambiamento educativo senza precedenti DA QUI NASCE L’ EXO-PEDAGOGIA O
PEDAGOGIA ATERNATIVA.
Capability approach
E’ l'approccio delle capacità che concerne una teoria economica concepita nel 1980 come un approccio per l'economia
del benessere. In questo metodo, Amartya Sen riunisce differenti idee che sono state finora escluse o insufficientemente
formulate dai metodi tradizionali di economia del welfare. Il focus principale del metodo capacità è su quello che le
persone sono capaci di fare (cioè, in grado di).
Differenza sostanziale tra il pensiero di Terzi e quello di Sen?
Conuque no perché Sen parla delle capacitazioni e dei funzionamenti e Terzi parla della capacitazione ugualnebte
ritenendo la capacita di insegnamento fondamentale e poi classifica i funzionamenti ma entrambi parlano della capacità
km mezzo ke serve all uomo per completare se stesso e arrivare alla felicita
1 lezione
L’individui come membro di una società non può non essere educato; l’educazione implica
comunque una reciprocità con l’altro, per cui vi è sempre il bisogno, in un tempo come il nostro di
considerare l’educazione tra una società e un individuo sociale. Vi deve essere rispetto, ne
processo educativo e formativo, per ogni piccolo organismo sociale, o della società, non vi è una
contrapposizione ,tra singolarità e pruralità ma vi è TOTALITA.
L’educazione è il punto d’incontro di molteplici fattori che coinvolgono più civiltà, culture. Vi è una
interazione tra innovazione e tradizione, per adeguare i processi educativi sia alle culture differenti
che ai tempi differenti. Le pratiche formative avvengono in contesti formali, informali e non formali,
per far circolare tra tutti gli uomini gli eventi e gli avvenimenti dell’educazione sociale e civile.
Per Margiotta per esempio la scuola è il contenitore organizzato dei valori di una comunità, in cui si
guidano gli orientamenti e la condotta, e dove le attività formative accompagnano la costituzione
dell’identità di individui, popoli e nazioni. Oggi la formazione è sempre più complessa per diversi
motivi, dalla problematica del raggiungimento degli obiettivi tradizionali alla specializzazione degli
strumenti tecnologici. Non si può non fare formazione.
Le teorie sono varie per quanto riguarda storia sociale dell’educazione e la sua definizione
esempio la lotta tra dominati e dominanti (Margiotta); dominazione dell’ambiente ( Florens d’arcais)
( Santoni Ruguiu) l’evoluzione della storia sociale dell’educazione è la funzione centrale dello
sviluppo sociale, inoltre essa ( l’evoluzione della s s dell’e) si deve adeguare alle dinamiche delle
strutture sociali di cui si occupa. ( Focoult) introduce il concetto di dispositivo e di rete, come
legame tra vari elementi eterogenei, cioè un intreccio di elementi. Ecc.( Levy strauss) bricolage un
insieme di differenti tendenze, talvolta in contraddizione, frammenti di eventi che uniti si strutturano
per creare.
Amartia Sen propone un approccio alla storia sociale dell’educazione molto significativo “Capability
approach” cioè le capacità rappresentano le opportunità e libertà per realizzare una società
formativa, attraverso un rapporto dinamico tra opportunità e risultato, capacità e funzionamenti.
Per Amrtia sen con l’alfabetizzazione si crea dialogo, si favoriscono accrodi sociali, le persone
ampliano gli orizzonti e si stimola il confronto con l’alterità. L’educazione è anche empowerment da
la possibilitàò alle persone svantaggiate di emergere di organizzarsi, stimola gli effetti
interpersonali. L’educazione è un beneficio per l’espansione delle capacitazioni della libertà
umana. Ma la libertà umana ( libertà politica, libertà di struttura economica, libertà di opportunità
socilai, garanzia e trasparenza, sicurezza e protezione. Insegnatni e formatori anche in contesti
poveri cioè poco attrezzati possono fare molto, accettando il loro ruolo di cittadini per contribuire a
creare un mondo migliore, formando altri cittadini. Per rispetto anche a chi prima di noi ha lottato
per questo. Amrtia sen individua le capacità di base come l’insieme di tutte le capacità. La capacità
di essere educati è fondamentale per tutte le altre capacità (leggere e scrivere, usare il linguaggio,
funzione discorsiva, stabilire relazioni, perseguire interessi e obiettivi, comprendere feomenti
tecnologici e scientifici, esercitare educazione fisica ecc)
Vicomte avanza nel ’76 attraverso la pubblicazione della “educazione sociale o pubblica” ma
anche educazione domestica speciale alcune riflessioni: In merito all’educazione sociale o
pubblica vi sono tre categorie da tutelaree proteggere:bambini , donne e persone che esercitano
una funzione meccanica, essi attraverso la conoscenza, attraverso l’istruzione pubblica sviluppano
i loro talenti nascosti e si allontanano da ciò che è male. L’istruzione pubblica va sempre sostenuta
da quella fondamentale che è quella familiare.
(Lorenzo Milani) egli sosteneva che l’educazione sociale era in pericolo e andava tutelata; perché
minacciata dall’individualismo, da barriere e dallo svantaggio prodotto dal progresso: Egli
promuovevala formazione per far emergere socialmente e culturalmente la cittadinanza,
promuovendo anche la DIVERSITA’, partendo sempre dalle radici storico-sociali e valoriali. La
formazione riguarda tutti e quindi la formazione è vero che si relaizza nel contesto/percorso
scolastico ma considerarlo il futuro percorso di vita. Creare dunque, scambiio
socio/economico/culturale. Se si semina bene nella crescita sociale ed individuale cresce anche il
benessere del paese. Milani insegnava linguaggi, la realizzazione di un progetto educativo sociale
vince tutto: emarginazione, aiuta la relazione: il tutto realizzato in due areee formative didattica
orientativa e insegnamento a mediazione sociale. L’educazione combatte l’insicurezza sociale e
civile e da alle persone la percezione di sostegno effettivo nelle situazioni di difficoltà.
La storia sociale dell’educazione è la storia di tutti del pluralismo culturale, riconoscimento dei diritti
umani in prospettiva globale e transdisciplinare.
Lez 2
Nella ricerca della storia sociale dell’educazione, si sempre cercati di individuare la strada giusta
per il futuro, ma se non si conosce il passato questo non può accadere nel giusto modo. Purtroppo
la storia sociale dell’educazione si incrocia con la storia personale degli storici ( vita , esperienza
dell’uomo che studia la storia). La storia non è un gioco di causa effetto, ma è una ricostruzione del
passato attraverso delle fonti,perché chi fa storia deve correggere le informazioni del passato che
sono deformate, anacronistiche, mitiche, falsate dall’intervento della memoria collettiva;perché
dallo storico si esige l’imparzialità e si pretende l’obiettività.In questo senso lo storico può, e anzi
deve, perseguire l’imparzialità mettendo sul tappeto tutte le fonti di cui viene a conoscenza, senza
trascurare quelle che non gli paiono sulla stessa lunghezza d’onda dei suoi intendimenti e delle
sue ipotesi» (Sorcinelli 2009, 11). Purtroppo però la SOGGETTIVITA DELLO STORICO NELLA
realizzazione della ricostruzione storica c’è, ed è impossibile che ciò non accada. Per quanto
voglia lo storico deve per forza attingere dalle sue conoscenze. Le fonti sono sempre una
ricostruzione epistemologica dello storico (approccio scientifico, con un pizzico di personale). Lo
storico interpreta ed è un mediatore dei fatti di cui viene a conoscenza attraverso le fonti. Egli
lavora con una critica interna e una critica esterna, avvalendosi , nel caso della storia sociale
dell’educazione delle altre scienze (discipline). L’indagine storiografica del passato educativo delle
collettività è un mezzo fondamentale per arrivare alla nostra società, molti storici sono partitit dalla
micro-storia, cioè la storia del quotidiana, cercando di far capire come è importante comprendere il
(quotidiano del passato, i comportamenti