Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Storia sociale dell'educazione - Appunti Pag. 1 Storia sociale dell'educazione - Appunti Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia sociale dell'educazione - Appunti Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia sociale dell'educazione - Appunti Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

la FRAMMENTAZIONE DI TUTTO IL SAPERE CONTEMPORANEO, POLITICO, SOCIALE ECC. Bisogna

correre ai ripari, creare un rinnovamento e scremare ciò che si deve trasferire alle generazioni successive, bonificare

tutto in tutti i campi. Le generazioni attuali sono più deboli e vanno tutelate, si stanno prendendo il risultato del

processo di industrializzazione globale, alfabetizzazione di massa. Bisogna creare un processo culturale più ampio

siamo in una nuova era storica. Ci vuole una nuova rotta pedagogica. Gli esseri umani sono macchine perfette e super

complessew l’uomo è l’unico in grado di costruire artificialità ( intesa come costruzione di nuove intelligenze artificiali

bioconvergenza= intelligenza artificiale non biologica e biologica). Ma l’uomo è l’unico che può rispetto agli altri

animali che può oltre ad usare un unico tipo di linguaggio, attraverso la natura e la cultura noi siamo ciò che siamo. La

RAGIONE CI distingue, vi è una interazione tra il codice genetico individuale e l’ambiente evolutvo, però individualità

non coincide con autonomia. L’educazione è la cosa più importante del mondo per gli esseri umani, essa raffina e

potenzia le esperienze , le capacità di ragionamento , essenziali per l’autonomia, e solo attraverso una qualche forma di

istruzione possimao realizzare la nostra individualità. IL POST UMANO è LA FASE DELL’IBRIDAZIONE della

trasformazione, al centro di tutto tecnologia, (una nuova soggettività post-umana o iper-umana) sfida tra tecnofobi e

tecnofili. (tecnofobi= se ne fanno scudo per oopeorsi al mutamento, quasi impauriti, i tecnofili= giustificano la

liberazione dell’uomo dalla sua essenza naturale): la natura umana è generica cioè potenzialità e apertura al mondo.

L’uomo crea e deve e può vivere, è la sua natura ha la capacità di creare attraverso e attingendo dalla relazione e alla

relazione. Nel post moderno l’educazione è totalmente modificata, come già detto per le tante trasformazioni ma non

sipossono perdere le speranze e la fiducia, purtroppo è in crisi anche la formazione in famiglia (che è

fondamentale)nella scuola e nella comunità per cui i nuovi formatori devono adottare nuove strategie, la formazione

avviene ormai in contesti non fomrali a volte assurdi CYBER-SPAZIO, MICROSOFT, CAOTICI CENTRI

COMMECIALI si richiede un cambiamento educativo senza precedenti DA QUI NASCE L’ EXO-PEDAGOGIA O

PEDAGOGIA ATERNATIVA.

Capability approach

E’ l'approccio delle capacità che concerne una teoria economica concepita nel 1980 come un approccio per l'economia

del benessere. In questo metodo, Amartya Sen riunisce differenti idee che sono state finora escluse o insufficientemente

formulate dai metodi tradizionali di economia del welfare. Il focus principale del metodo capacità è su quello che le

persone sono capaci di fare (cioè, in grado di).

Differenza sostanziale tra il pensiero di Terzi e quello di Sen?

Conuque no perché Sen parla delle capacitazioni e dei funzionamenti e Terzi parla della capacitazione ugualnebte

ritenendo la capacita di insegnamento fondamentale e poi classifica i funzionamenti ma entrambi parlano della capacità

km mezzo ke serve all uomo per completare se stesso e arrivare alla felicita

1 lezione

L’individui come membro di una società non può non essere educato; l’educazione implica

comunque una reciprocità con l’altro, per cui vi è sempre il bisogno, in un tempo come il nostro di

considerare l’educazione tra una società e un individuo sociale. Vi deve essere rispetto, ne

processo educativo e formativo, per ogni piccolo organismo sociale, o della società, non vi è una

contrapposizione ,tra singolarità e pruralità ma vi è TOTALITA.

L’educazione è il punto d’incontro di molteplici fattori che coinvolgono più civiltà, culture. Vi è una

interazione tra innovazione e tradizione, per adeguare i processi educativi sia alle culture differenti

che ai tempi differenti. Le pratiche formative avvengono in contesti formali, informali e non formali,

per far circolare tra tutti gli uomini gli eventi e gli avvenimenti dell’educazione sociale e civile.

Per Margiotta per esempio la scuola è il contenitore organizzato dei valori di una comunità, in cui si

guidano gli orientamenti e la condotta, e dove le attività formative accompagnano la costituzione

dell’identità di individui, popoli e nazioni. Oggi la formazione è sempre più complessa per diversi

motivi, dalla problematica del raggiungimento degli obiettivi tradizionali alla specializzazione degli

strumenti tecnologici. Non si può non fare formazione.

Le teorie sono varie per quanto riguarda storia sociale dell’educazione e la sua definizione

esempio la lotta tra dominati e dominanti (Margiotta); dominazione dell’ambiente ( Florens d’arcais)

( Santoni Ruguiu) l’evoluzione della storia sociale dell’educazione è la funzione centrale dello

sviluppo sociale, inoltre essa ( l’evoluzione della s s dell’e) si deve adeguare alle dinamiche delle

strutture sociali di cui si occupa. ( Focoult) introduce il concetto di dispositivo e di rete, come

legame tra vari elementi eterogenei, cioè un intreccio di elementi. Ecc.( Levy strauss) bricolage un

insieme di differenti tendenze, talvolta in contraddizione, frammenti di eventi che uniti si strutturano

per creare.

Amartia Sen propone un approccio alla storia sociale dell’educazione molto significativo “Capability

approach” cioè le capacità rappresentano le opportunità e libertà per realizzare una società

formativa, attraverso un rapporto dinamico tra opportunità e risultato, capacità e funzionamenti.

Per Amrtia sen con l’alfabetizzazione si crea dialogo, si favoriscono accrodi sociali, le persone

ampliano gli orizzonti e si stimola il confronto con l’alterità. L’educazione è anche empowerment da

la possibilitàò alle persone svantaggiate di emergere di organizzarsi, stimola gli effetti

interpersonali. L’educazione è un beneficio per l’espansione delle capacitazioni della libertà

umana. Ma la libertà umana ( libertà politica, libertà di struttura economica, libertà di opportunità

socilai, garanzia e trasparenza, sicurezza e protezione. Insegnatni e formatori anche in contesti

poveri cioè poco attrezzati possono fare molto, accettando il loro ruolo di cittadini per contribuire a

creare un mondo migliore, formando altri cittadini. Per rispetto anche a chi prima di noi ha lottato

per questo. Amrtia sen individua le capacità di base come l’insieme di tutte le capacità. La capacità

di essere educati è fondamentale per tutte le altre capacità (leggere e scrivere, usare il linguaggio,

funzione discorsiva, stabilire relazioni, perseguire interessi e obiettivi, comprendere feomenti

tecnologici e scientifici, esercitare educazione fisica ecc)

Vicomte avanza nel ’76 attraverso la pubblicazione della “educazione sociale o pubblica” ma

anche educazione domestica speciale alcune riflessioni: In merito all’educazione sociale o

pubblica vi sono tre categorie da tutelaree proteggere:bambini , donne e persone che esercitano

una funzione meccanica, essi attraverso la conoscenza, attraverso l’istruzione pubblica sviluppano

i loro talenti nascosti e si allontanano da ciò che è male. L’istruzione pubblica va sempre sostenuta

da quella fondamentale che è quella familiare.

(Lorenzo Milani) egli sosteneva che l’educazione sociale era in pericolo e andava tutelata; perché

minacciata dall’individualismo, da barriere e dallo svantaggio prodotto dal progresso: Egli

promuovevala formazione per far emergere socialmente e culturalmente la cittadinanza,

promuovendo anche la DIVERSITA’, partendo sempre dalle radici storico-sociali e valoriali. La

formazione riguarda tutti e quindi la formazione è vero che si relaizza nel contesto/percorso

scolastico ma considerarlo il futuro percorso di vita. Creare dunque, scambiio

socio/economico/culturale. Se si semina bene nella crescita sociale ed individuale cresce anche il

benessere del paese. Milani insegnava linguaggi, la realizzazione di un progetto educativo sociale

vince tutto: emarginazione, aiuta la relazione: il tutto realizzato in due areee formative didattica

orientativa e insegnamento a mediazione sociale. L’educazione combatte l’insicurezza sociale e

civile e da alle persone la percezione di sostegno effettivo nelle situazioni di difficoltà.

La storia sociale dell’educazione è la storia di tutti del pluralismo culturale, riconoscimento dei diritti

umani in prospettiva globale e transdisciplinare.

Lez 2

Nella ricerca della storia sociale dell’educazione, si sempre cercati di individuare la strada giusta

per il futuro, ma se non si conosce il passato questo non può accadere nel giusto modo. Purtroppo

la storia sociale dell’educazione si incrocia con la storia personale degli storici ( vita , esperienza

dell’uomo che studia la storia). La storia non è un gioco di causa effetto, ma è una ricostruzione del

passato attraverso delle fonti,perché chi fa storia deve correggere le informazioni del passato che

sono deformate, anacronistiche, mitiche, falsate dall’intervento della memoria collettiva;perché

dallo storico si esige l’imparzialità e si pretende l’obiettività.In questo senso lo storico può, e anzi

deve, perseguire l’imparzialità mettendo sul tappeto tutte le fonti di cui viene a conoscenza, senza

trascurare quelle che non gli paiono sulla stessa lunghezza d’onda dei suoi intendimenti e delle

sue ipotesi» (Sorcinelli 2009, 11). Purtroppo però la SOGGETTIVITA DELLO STORICO NELLA

realizzazione della ricostruzione storica c’è, ed è impossibile che ciò non accada. Per quanto

voglia lo storico deve per forza attingere dalle sue conoscenze. Le fonti sono sempre una

ricostruzione epistemologica dello storico (approccio scientifico, con un pizzico di personale). Lo

storico interpreta ed è un mediatore dei fatti di cui viene a conoscenza attraverso le fonti. Egli

lavora con una critica interna e una critica esterna, avvalendosi , nel caso della storia sociale

dell’educazione delle altre scienze (discipline). L’indagine storiografica del passato educativo delle

collettività è un mezzo fondamentale per arrivare alla nostra società, molti storici sono partitit dalla

micro-storia, cioè la storia del quotidiana, cercando di far capire come è importante comprendere il

(quotidiano del passato, i comportamenti

Dettagli
A.A. 2013-2014
13 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher erica.depasquale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia sociale dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Minello Rita.