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SOCIETÀ INGLESE DAI TUDOR AGLI STUART

All‘età del regno di Elisabetta Tudor, i punti di forza dello stato inglese risiedevano:

  • In una politica d’equilibrio, di compromesso tra la regina e il parlamento: le classi rappresentate nella Camera dei Comuni (la nuova nobiltà, la gentry, la media e la piccola nobiltà) erano disposte ad accettare le scelte religiose e politiche della regina a condizione che si permettesse loro di governare le campagne e le città; grazie a questo compromesso la gentry aumentò la sua ricchezza fondiaria e il suo potere economico, consolidò il rapporto con la corte, conquistò i seggi alla Camera dei Comuni assumendo un ruolo sempre maggiore nella vita politica inglese rispetto alla camera dei Lord, quella della grande aristocrazia.
  • Nella capacità di favorire anziché ostacolare mutamenti e trasformazioni sociali utili per evitare lo scoppio della rivoluzione: La società inglese
Formattazione del testo

Nell'età di Elisabetta può essere rappresentata come un sistema a sei gradini divisi in due piani:

  1. Al Primo Piano: i lavoratori dei campi, i braccianti, gli operai
  2. Il Primo Piano: i possessori di terre di proprietà signorile o fondiaria. Comprende anche i borghesi.
  3. Il Secondo Piano: i pubblici funzionari, gli avvocati ecclesiastici
  4. Il Secondo Piano: l'elite della gentry (media e piccola nobiltà). Comprende anche i pari e l'aristocrazia di rango più elevato.

Dai Tudor agli Stuart:

Siccome la regina Elisabetta Tudor non lasciava eredi perché era nubile e non aveva figli, le successe Giacomo I Stuart, figlio di Maria Stuart e re di Scozia, sotto il quale si realizzò l'unione tra Inghilterra e Scozia.

Il suo regno fu un periodo di forti contrasti tra la dinastia degli Stuart e la società civile inglese proiettata verso il cambiamento che investirono tutti gli ambiti della politica:

  • La Religione
  • Economia
finanza; politica estera; rapporto tra re e Parlamento. AMBITO RELIGIOSO: Al modello della chiesa anglicana, sostenuto da re Giacomo si opponeva il modello del puritanesimo diffuso nella società inglese, che si ispirava a un modello di società fondata sul primato dell'individuo, della sua religiosità, delle sue autonome scelte. Era un movimento insieme religioso e politico. AMBITO ECONOMICO: L'Economia inglese era in espansione ma la gestione statale dello sviluppo economico era carente. L'imposizione fiscale sulla rendita fondiaria, che avrebbe dovuto far aumentare la vendita di terre ai privati fu terreno di scontro tra il re e il parlamento contrario ad ogni imposta fondiaria e così il bilancio dello Stato segnava un forte squilibrio tra entrate ed uscite. POLITICA ESTERA: Dopo che Filippo III re di Spagna aveva firmato la pace con l'Inghilterra, In Inghilterra molti mercanti, navigatori ed esploratori sognavano l'espansione commerciale ecoloniale britannica con l'attacco al cuore del grande impero spagnolo reso ancora più potente dopo l'annessione del Portogallo. Ciò alimentò contrasti tra Filippo III e Giacomo I. RAPPORTO TRA RE E PARLAMENTO Il conflitto tra il Parlamento e il Re era alimentato dalla corruzione dell'apparato di governo il cui centro era costituito dal favorito di Giacomo, Villiers duca di Backingam, che aveva il potere sulla distribuzione dei privilegi economici, sulla vendita di uffici e titoli nobiliari contro il cui potere si oppose la camera dei Comuni. LA REAZIONE DI CARLO I Gli anni del regno di Carlo I Stuart coincisero con la guerra dei 30 anni che causò l'inasprimento dei rapporti tra Spagna e Inghilterra e il conflitto tra queste due potenze anche per il fallimento del matrimonio tra Carlo Stuart e la figlia del re di Spagna. Dunque Carlo I Stuart regnò durante la guerra tra Spagna e l'Inghilterra. A causa dell'invio da parte del

Re inglese di rinforzi militari agli ugonottifrancesi, esplose il conflitto antifiscale tra il re e il parlamento: Il Parlamento promise al re di approvare la sua richiesta di denaro per far fronte alla guerra solo se avesse riconosciuto la limitazione del potere assoluto. (1628) con La PETITION OF RIGHT del il parlamento dava consenso a ogni forma di imposizione fiscale straordinarie, l'attribuzione solo ai tribunali ordinari dell'emissione dei mandati di cattura. Scattò la reazione di re Carlo in diversi settori. La reazione politica: nel 1629 egli sciolse il parlamento e diede vita a un governo personale formato da lui stesso, dal Consiglio privato e dalla Camera Stellata, che aveva il potere di giurisdizione sui reati di lesamaestà e per l'eliminazione degli oppositori. Il controllo del potere fu affidato al conte di Strafford. La reazione religiosa: Il re nominò arcivescovo di Canterbury il vescovo Laud, determinando il connubio tra Chiesa e stato.

Il ripristino del prestigio dei vescovi; la formazione della proprietà ecclesiastica; le repressioni e le persecuzioni dei puritani costringendoli all'emigrazione. La reazione economica e sociale. Il re concesse nuovi monopoli, estese la vendita di titoli nobiliari, offrì incentivi per l'irrigidimento corporativo, rafforzò il rapporto tra sovrano e Lord, alta aristocrazia, causando divisioni sociali tra i Lord e la Gentry, tra i cattolici e tra i mercanti. Ma per la realizzazione di una riforma in senso assolutistico all'Inghilterra mancano dei requisiti indispensabili: un esercito permanente; una burocrazia affidabile; l'unità religiosa; il credito finanziario a lungo termine e fonti indipendenti di denaro.

Il conflitto tra Inghilterra e Irlanda fu causato da motivi religiosi, economici, sociali e finanziari. Gli Scozzesi erano calvinisti e si opposero subito alle decisioni del re Carlo e dell'arcivescovo Land.

dell'imposizione del sistema di culto e dell'organizzazione ecclesiastica inglese episcopalista. Gli scozzesi dichiararono guerra a re Carlo che poteva ricorrere al parlamento con il quale però era in conflitto per aver respinto la petition of right. Nel 1640, quando il re convocò il Parlamento per richiedere stanziamenti finanziari, il Parlamento a sua volta chiese al re l'abolizione della shipmoney (la tassa sulle navi) e la conferma della petition of right. Dopo pochi giorni Carlo I sciolse il Parlamento che fu detto appunto per la sua breve durata "CORTO PARLAMENTO". Quando fu convocato un nuovo Parlamento (detto LUNGOPARLAMENTO perché si protrasse sino al 1653), il re ne fu isolato. Tra corto e lungo parlamento, l'esercito inglese era stato sconfitto ripetutamente dalle truppe scozzesi che dettarono le condizioni della tregua. Il sistema politico inglese subì diversi contraccolpi. Strafford (primo ministro) fu accusato di.

tradimento e fu giustiziato

Conflitti tra Cattolici e puritani:

Sotto Edoardo VI ed Elisabetta, alcuni paesi di religione cattolica, avevano visto lo sviluppo della religione protestante e così emersero conflitti religiosi tra cattolici e calvinisti, protestanti che furono massacrati dai cattolici. 103

Il Partito dei puritani con la paura che si potesse ritornare alla religione cattolica nel 1641 passò in parlamento una mozione detta LA GRANDE RIMOSTRANZA che considerava nemici dell'ordine sociale e politico inglese gli appartenenti alle sette religiose cattoliche, i vescovi e il clero corrotto.

Nel 1641 l'Irlanda era in rivolta: si trattò di una violenta insurrezione di massa dei proprietari terrieri e dei contadini anglo-cattolici contro i protestanti inglesi e l'amministrazione autoritaria dello Strafford.

Di fronte all'estendersi della rivolta il parlamento rivendicò i pieni poteri militari e il comando della repressione.

Nel 1642 Carlo

reagì e tentò di arrestare i capi dell’opposizione parlamentare ma Non ci riuscì e lasciò la capitale.

Il Conflitto istituzionale tra re e Parlamento sfociò in una guerra civile.

LA PRIMA RIVOLUZIONE IN INGHILTERRA (1642-60)

Il periodo della PRIMA RIVOLUZIONE INGLESE che va dal 1642-1660 Può essere diviso in 4 fasi:

1 FASE della Guerra civile (1642-49).

Nel 1642 dopo la fuga del re da Londra nella società inglese si formarono due schieramenti:

Lo SCHIERAMENTO DEL RE comprendeva: l’aristocrazia, la chiesa• anglicana, i grandi proprietari nobiliari.

Lo SCHIERAMENTO PARLAMENTARE comprendeva gli esquires• della gentry, professionisti, mercanti, artigiani e i ceti che popolavano le aree limitrofe di Londra come industriali.

Nel 1642 la cavalleria fedele a re Carlo composta prevalentemente da aristocratici si scontrava con l’esercito del parlamento detti teste rotonde comandato da Cromwell che alleato con la Scozia, nel 1645

riuscì a sconfiggere i realisti (esercito del re) a Naseby e Lang Port. Nel 1646, re Carlo, sconfitto, si arrese anche agli scozzesi e si consegnò al parlamento di Londra: la fase più cruenta della guerra civile si concludeva. Lo stato inglese e la chiesa episcopale erano stati distrutti; il vescovo Laud fu condannato a morte e tutti i tribunali del re furono aboliti. Cromwell escluse (bisogna dire epurò) dal parlamento tutti i presbiteriani, lasciandovi solo i suoi fedelissimi. Il re fu processato e condannato per alto tradimento e venne giustiziato: cadeva anche il principio del diritto divino dei sovrani e iniziava il principio di sovranità politica proveniente dal popolo. Fase 2 (1649-53): Dalla proclamazione del commonwealth al protettorato di Cromwell. Cromwell e il parlamento dichiararono decaduta la monarchia inglese. Sostituirono il consiglio privato con il consiglio di stato e abolirono la camera dei lord. Nel 1649 fu proclamata la repubblica unita di Inghilterra.

Scozia e Irlanda (commonwealth) in cui si crearono divisioni per le questioni del suffragio: I Livellatori, appartenenti alle sette religiose che predicavano la democratizzazione della società che volevano il suffragio universale e una Costituzione repubblicana che garantisse l'uguaglianza tra i cittadini, chiedevano l'elezione a suffragio universale di un nuovo Parlamento. Per paura del ritorno dai Paesi Bassi del re, il figlio di Carlo I, Carlo II Cromwell perseguì una precisa strategia: In politica interna promosse la salvaguardia del diritto di proprietà, la libertà religiosa e l'indipendenza della chiesa dallo stato, l'eliminazione di tutte le posizione estremiste. In politica estera perseguiva l'unificazione del paese attraverso la soluzione militare del problema irlandese e scozzese.

105 I costi

Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
190 pagine
26 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rod75 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Fiorelli Vittoria.