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CLIMA E POPOLAZIONE

Tra il 1700 e il 1800 in Europa si consumano più energie rinnovabili rispetto che in Asia

e dopo l’inizio dello sfruttamento del carbone progressivamente le macchine

sostituiscono gli uomini. L’Asia rimane arretrata invece e l’energia sfruttata è

principalmente quella umana. Interessante però, dopo questa premessa, è che

comunque l’andamento demografico tra Asia ed Europa è sostanzialmente lo stesso.

Dal 1800 a oggi si sta verificando un innalzamento esponenziale della temperatura

globale , ciò ha portato a un aumento demografico.

Dal 1550 al 1700 invece si verifica un calo sensibile delle temperature con

conseguenti cattivi raccolti, cui nel ‘600 si aggiungono turbolenze politiche e

rivoluzioni.

Gli astronomi dell’epoca hanno rilevato una minore attività delle macchie solari che

porta a una diminuzione della potenza dei raggi solari che giungono a terra, a ciò si

aggiunge un’eruzione vulcanica avvenuta nel 1646 che rilascia nell’aria uno strato di

polveri sottili che creano un filtro per i raggi solari.

LA FAMIGLIA TRA EUROPA E ASIA

In Europa occidentale:

Matrimonio tardivo con successiva residenza neolocale;

 Alta percentuale di servi (circa il 10% delle famiglie ne possiede), che troviamo

 anche presso i contadini ricchi;

Alta percentuale di celibi e nubili;

 Alta percentuale di mortalità infantile (nel 1700 il 18% dei bambini moriva in

 Regno Unito);

Famiglie nucleari.

Un tempo si riteneva che la natività controllata in Europa occidentale fosse la chiave

del successo economico, in quanto garantiva un equilibro tra popolazione e risorse,

questo mito è stato poi progressivamente sfatato.

In Europa mediterranea

Matrimonio in età più giovane, senza residenza neolocale che da vita a famiglie

 allargate;

Alta percentuale di mortalità infantile;

 Bassa percentuale di celibi e nubili;

 Forte senso dell’onore e controllo sulla donna;

 Più spiccato senso della famiglia.

La tipologia di famiglia allargata è legato alla pratica agricola della mezzadria: il

proprietario conferisce il capitale (terreno, bestiame) al contadino e il ricavato viene

diviso a metà. La mezzadria richiede molto lavoro e implica la necessità di una

struttura famigliare più ampia.

Interessanti sono i dati catastali che indicano anche la composizione famigliare,

crediti, debiti e valore delle mezzadrie, i titoli di stato per gli investitori.

In Asia

In Cina il modello famigliare è vicino a quello dell’Europa mediterranea, inoltre anche i

matrimoni avvengono in giovane età, ma il tasso di fertilità femminile è molto ridotto

rispetto all’Europa. Anticipando il matrimonio in Cina abbiamo una natività comunque

pari a quella europea.

L’AGRICOLTURA

In Europa troviamo climi diversi tra il Nord e il Sud, il primo più freddo e piovoso e il

secondo più mite e secco. Di conseguenza troveremo anche terreni differenti, i terreni

nordici sono più pesanti e fertili a causa delle numerose piogge, mentre quelli

meridionali saranno più leggeri e asciutti e di conseguenza meno fertili. Un situazione

come questa porta anche a rendimento per ettaro differente, che al nord è

naturalmente maggiore.

Uno strumento fondamentale per l’agricoltura è l’aratro: solleva la parte umida sul

fondo del terreno portandola in superficie e permettendo così ai semi di attechire

meglio.

L’aratro si differenzia per tipo di terreno: al nord ne troveremo di più pesanti, perché il

terreno è umido, mentre al sud ne troveremo di più leggeri, perché il terreno è più

asciutto. Per trainare un aratro più pesante ci vorrà ovviamente la forza di un animale

più grosso e pesante. Nel nord Europa è ad ogni modo più semplice nutrire degli

animali più grossi per trainare l’aratro in quanto il rendimento dei terreni è maggiore e

può sfamare uomini e animali. Infine avere un maggior numero di animali di

allevamento consente alle popolazioni del Nord Europa di avere anche maggiori

quantità di letame, ottimo fertilizzante naturale.

Nel XVI secolo la Sicilia era il grande granaio italiano: i costi di importazione di grano

dall’Egitto e dalla Sicilia erano minori rispetto che importare dal Nord Europa.

La forma contrattuale per la lavorazione del terreno in epoca moderna è senza dubbio

la mezzadria. E’ necessario tenere in considerazione non solo i vantaggi economici

della terra ma anche il suo significato sociale. La terra costituisce una fonte di reddito

molto più sicura rispetto al commercio, tanto che in età moderna molti commercianti

diventano proprietari fondiari, ma essa è anche uno staus simbol.

Come già accennato, nel sistema a mezzadria il ricco mezzadro proprietario affitta la

sua terra a famiglie di contadini che la coltivano e in seguito il ricavato dalla vendita

dei prodotti viene spartito tra le due controparti. In alternativa il mezzadro fa lavorare

la sua terra a dei contadini salariati.

Il proprietario terriero deve sostenere i costi di controllo del lavoro svolto da parte di

un fattore, nel caso in cui il terreno sia lontano dalla sua residenza.

LA CORSA ALLA TERRA

A partire dal 1500 le élites urbane nobili e i mercanti si dedicano all’acquisizione di un

gran numero di terreni sottraendoli ai contadini. Vi sono tre ragioni fondamentali a

questo fenomeno:

a) Elevazione dello status sociale.

b) Aumento del prezzo dei cereali di 4/5 volte in confronto ai prezzi industriali che

diminuiscono, quindi risulta più vantaggioso investire nella terra.

c) Acquisizione di diritti giurisdizionali. In Francia, ad esempio, il proprietario

acquisisce il diritto di riscossione delle imposte sull’uso mulino per la macina,

oltre che esercitare bassa giustizia. All’epoca era molto diffusa anche la vendita

di titoli nobiliari come il barone.

Nascono con la corsa alla terra i primi patrimoni immobiliari. I contadini rappresentano

la classe meno fortunata, si indebitano e nel caso non possano pagare il debito sono

costretti a cedere il terreno in garanzia.

Venezia è un ottimo esempio per l’analisi del fenomeno della corsa alla terra. A partire

dal 1400, i patrizi, che detenevano il controllo sulla città ed erano mercanti,

acquistano terreni in terra ferma, nel trevigiano ad esempio; in questo modo essi

riescono ad ovviare al problema della concorrenza inglese e francese nel

Mediterraneo. Se i nobili diventano proprietari terrieri, al contrario numerosi cittadini si

danno al commercio marittimo.

LO SFRUTTAMENTO DELLA TERRA NEI VARI PAESI EUROPEI

Le zone più fertili del mondo sono: Eurasia, parte della Spagna, Italia, Balcani, parte

della Provenza, parte dell’America del Nord, America del Sud, parte del centro Africa,

Corea, Asia, Siberia. Analizziamo la situazione in Europa.

La Spagna: possiede un basso indice di fertilità. Considerevole è l’intervento

 dell’uomo nel Sud, dove i Moriscos coltivano il riso attraverso un sistema

intensivo fino alla Reconquista.

Renania: si tratta di una regione tedesca che confina con la Francia, troviamo

 tre grandi aree:

La maggese: terreno a riposo durante la rotazione triennale;

Colture invernali;

Colture primaverili.

In questo territorio vi è un forte coordinamento tra i villaggi, che coltivano

attraverso pratiche condivise. Dalle fonti è emersa anche la presenza di prati,

orti, boschi e terreni edificati e una forte integrazione tra terreni privati e

comunitari.

Francia: nel Meridione e nella Bretagna si utilizzano ancora le tecniche

 medievali e la rotazione biennale, nel Nord esistono agricolture senza maggese,

industriali e foraggere.

“I contadini di Linguadoca”

Ne Ladurie scrive che nel XVIII secolo il settore

primario rompe il ciclo maltusiano, in quanto riesce a sostenere l’aumento

demografico. Tuttavia, la tesi della rivoluzione agricola francese nel 1700 è stata

largamente confutata: le rese non erano superiori ai periodi precedenti, forse

addirittura diminuite a pari di prodotto pro-capite.

Fiandre: rivoluzione agricola con l’introduzione di colture leguminose e

 foraggere, queste ultime infatti non solo nutrono gli animali ma aumentano la

fertilità del terreno. enclosures:

Regno unito: fenomeno delle le aree agricole comune vengono

 recintate e passano in mano a privati trasformandosi in aziende agricole.

Germania: la struttura del paesaggio agricolo si caratterizza per terreni disposti

 in lunghe strisce parallele, accorpate ma allo stesso tempo disperse mediante la

parcellizzazione generazionale del terreno.

Volendo trarre una conclusione generale, tra il 1500 e il 1800 non in tutta l’Europa si

verifica una crescita della produzione agricola. Nei Paesi Bassi, ad esempio, si passa

da 100 contadini che sfamano 177 persone a 277 contadini, ma la crescita non è

uguale in altre parti dell’Europa, in Francia passiamo da 138 a 170 contadini nel

medesimo rapporto, in Italia addirittura da 133 a 129 e in Spagna da 114 a 125.

LA PROPRIETA’: RAPORTI GIURIDICI DI PRODUZIONE

Esistono tre tipologie di proprietà territoriale.

1. Feudale ed ecclesiastica: sono ambedue proprietà inalienabili.

Il feudo è gestito in parte dal signore e in parte dai servi, i quali, in cambio di

benefici, sono sottoposti ai diritti giuridici che il signore esercita sulla terra,

come la riscossione delle imposte sullo sfruttamento del terreno (corvé).

I terreni ecclesiastici sono legati alla cessione di questi da parte dei signori pre

mortem alla chiesa al fine di redimere la propria anima. I principali beneficiari

della cessione sono i monasteri e le abbazie gestiti dall’élite ecclesiastica o dalle

famiglie patrizie

2. Contadina o borghese: i contadini rendono il terreno a prestito secondo due

modalità:

Credito su garanzia:

Credito livellario: il contadino che necessita di denaro si reca da una persona

chiedendo un prestito e mettendo come garanzia il terreno, il creditore affitta la

terra al contadino e il prezzo dell’affitto è pari al debito che deve pagare. Si

tratta di una finzione per evitare il reato d’usura.

3. Collettiva o comunitaria: è la proprietà più diffusa nell’Europa moderna e deriva

dall’usurpazione delle terre dei privati contadini da parte della borghesia. Ne

esistono tre tipologie:

beni demaniali: territori di uso comune, parte del patrimonio dei villaggi;

beni civici: beni privati con servitù di uso pubblico;

beni collettivi o vicinali: beni comunali, partecipante agrarie e regole.

LA DIFE

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Publisher
A.A. 2017-2018
10 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DONATA98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna d'Italia e d'Europa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Pezzolo Luciano.