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III. Il termine "germanico" e i popoli indoeuropei
Con il termine "germanico" si intende un insieme di popoli indoeuropei stanziati in area danese, oltre il Reno e il Danubio, fino a Carpazi e Caucaso, che premevano sul limes dell'impero. Tacito scrive "La Germania" nel II secolo d.C.
Ma perché questi popoli riuscirono a sfondare il limes renano-danubiano chiedendo di godere della condizione di federati dell'esercito romano? Questo ha cause geograficamente lontane: nel centro dell'Asia, infatti, vivono popolazioni nomadiche che basano la loro sopravvivenza sull'allevamento di cavalli, cammelli, ovini e caprini e hanno necessità di spostarsi. Nel II secolo a.C., a causa di un raffreddamento climatico, queste popolazioni si spostano in cerca di nuovi pascoli, premendo sull'Estremo Oriente e sull'Estremo Occidente: non è solo un problema occidentale! L'impero romano risponde costruendo i valli: il vallum di Adriano tra Romania e Bulgaria, il vallum sul Mar Caspio e il vallum di Adriano in Britannia.
contenere le incursioni celtiche; in Cina si risponde con la muraglia cinese del 220-30 a.C. (il problema è sentito prima) di 6500 km ca.; nelle fonti cinesi si conoscono anche come Unni (usi e costumi simili: combattenti a cavallo), ma è grazie a loro che la Cina stringe contatti pacifici con queste popolazioni e sviluppa gli scambi, inizialmente di cavalli per implementare l'esercito cinese. Dal punto di vista occidentale è diverso: non sono i popoli ad insistere sul limes, vi è una sorta di catena, i Latini li conoscono come Sciiti e Sarmati e i Greci come Daci (attorno al Mar Nero), i Germani giungono per primi, tra questi, entro il limes, ma l'uno pressa l'altro e tutto pressa Roma. Sciiti e Sarmati si collocano tra l'VIII e il III secolo a.C. e sono importanti per tanti motivi, tra cui per l'abilità nell'utilizzare il cavallo, cosa che i romani ammirano e temono; l'archeologia ha rinvenuto tumuli sciiti in Dalmazia e inCappadocia: si spostano. I Sarmati combattono anch'essi a cavallo, ma pesantemente armati, sono i primi a costruire armature con guaine di ferro, bronzo e cuoio per difendersi da quelle popolazioni della steppa che combattono con le frecce: l'esempio della cavalleria sarmatica sarà riprodotto dalla cavalleria occidentale, sono i primi ad utilizzare l'elmo e la corazza (i comuni italiani faranno diventare le armature più leggere grazie all'aiuto delle galee). L'idea del cavaliere a cavallo è importante per il Medioevo perché i romani si confrontavano continuamente con popolazioni che combattevano a piedi (germanici, celti liguri - i celti del centro della Gallia utilizzavano il cavallo ma con armatura leggera) = cavallo + armatura pesante. Barbaro: βάρβαρος, simulava il tentativo di queste popolazioni di parlare greco e latino (βάρβαρ: farfugliare), ma i romani li ammirano per.Il loro coraggio, per la loro severità dei costumi e per la loro lealtà in guerra, non a caso li accolgono nell'esercito. Nota sulle loro divinità: Pantheon diviso in Asi (divinità celesti, es.: Thor) e Vani (divinità terrestri, es.: Freia, dea della fertilità), il concetto di Ragnarock (distruzione) verrà utilizzato nel X secolo dai missionari cristiani per evangelizzare questi stessi popoli (raffronto tra Thor, appeso ad un albero, frassino o tassino, e Gesù Cristo, appeso al legno della Croce). La loro organizzazione sociale è semplice: gruppi di famiglia con rapporti di parentela che formano le sipe, le sippen formano un villaggio (pagus, in latino), tutto è comunitario e la società è divisa tra: uomini liberi, semi liberi e schiavi; ciò lo si conosce da fonti longobarde, divisi in uomini liberi (arimaldi), semi liberi e schiavi. Attorno alla metà del IV secolo, i responsabili
dell'ingresso dei germani nel limes sono gli Unni (Alamanni, Svevi, Burgundi, Franchi, Goti: Ostrogoti - occidentali - e Visigoti - orientali -), i primi che si presentano sono i Visigoti, autori, nel 378 d.C., della battaglia di Adrianopoli, disfatta e morte dell'imperatore d'Oriente Valente; nel 379 d.C. Graziano stabilisce così Teodosio al trono d'Oriente e favorisce la cristianizzazione definitiva dell'impero. Teodosio si dimostra tollerante con queste popolazioni: un comandante goto viene assassinato dai Tessalonicesi e, per evitare ulteriori attacchi dei Visigoti, l'imperatore fa uccidere 7 mila Tessalonicesi; contro ciò intervenne Ambrogio, vescovo di Milano, che impone scuse pubbliche dell'imperatore = i germanici non possono più essere tenuti a bada, devono essere integrati. Arcadio nasce nel 377, Onorio nel 384: nessuno dei due ha più di 20 anni, devono avere un co-reggente, Stilicone. Egli cerca di trovare unaconciliazione con i barbari, li conosce poiché è un vandalo che da tempo vive nell'impero, leale a Teodosio; agisce, inoltre, per evitare che i due si facciano la guerra che è inevitabile: tra i due muore Arcadio. Le battaglie del 402 e del 403 tra i Goti e Stilicone devono essere ricordate, successivamente Onorio fa giustiziare Stilicone con tutta la sua famiglia per paura che possa prendere il potere sull'Occidente = scelta errata: nove anni dopo, i Visigoti arrivano a Roma con Alarico e compiono il primo sacco di Roma nel 410 a.C., non c'è più la valida guida di Stilicone. Il sacco non è devastante come è descritto da Agostino di Ippona (chiedendosi perché Dio lo abbia permesso), ma Alarico, cristiano-ariano, aveva rispetto per i luoghi sacri e non si impossessò di quelle ricchezze, anzi sembra che abbia reso omaggio alle tombe di Pietro e Paolo. Con la morte del successore di Alarico, Ataulfo, i Visigoti vanno via.
dall'Italia e sostituiscono i Vandali in Spagna, dove creeranno una scrittura loro propria: la visigotica, scrittura molto stretta e allungata. Unni: non sono una popolazione germanica, si conoscono quelli stanziati attorno agli Urali, sono guidati da Attila (flagello di popoli e di Dio), di educazione greca, era a capo soltanto di una federazione; il generale Ezio ebbe il compito di affrontarlo: lo vinse nel 451 d.C. in Gallia e la vittoria fu esaltata dagli scrittori occidentali che aumentano le fattezze barbariche al nemico. La vittoria porta, però, Attila a scendere in Italia, dove giunge a Verona e, nel 452, si arresta sul fiume Mincio: è stato bloccato dal papa, Leone I, ma di ciò non si ha alcuna certezza. Pochi anni dopo, nel 455, si fanno avanti i Vandali di Genserico che piombano su Roma con un terzo sacco per l'uccisione dell'imperatore Valentiniano III (situazione di politica interna drastica), la ricchezza cristiana è un potente faro per iresistere all'avvento di questi due popoli. Loro costituiscono lì in Britannia l'eptarchia.
I Franchi (coraggiosi, uomini liberi), sono germani, si stanziano tra Germania e Gallia, sono una federazione di tribù con re comune; si attribuiscono numerose scorrerie attorno al Reno ai Franchi occidentali al fiume (i Sali), i Franchi orientali al fiume (i Ripali). Il loro sovrano più importante, responsabile della loro conversione al cristianesimo, è Carlo Magno.
Gli Ostrogoti, Teodorico, loro sovrano, sconfigge Odoacre nel 483 d.C., egli governerà a lungo, fino al 526 d.C.; il suo obiettivo era quello di trovare una forma di convivenza tra Latini e Germani, la quale non si realizza sotto il suo governo, ma soltanto successivamente sotto i Longobardi: il suo regno romano-barbarico è caratterizzato dalla cura dei barbari per la parte militare e dei romani per la parte amministrativa e politica. Si permettono i matrimoni misti, ma i due popoli
Differiscono nelle forme di sussistenza, nelle forme legislative e nel credo religioso. Nel mondo germanico, ad esempio, si è convertito al cristianesimo, ma con una propria dinastia. La Bibbia è stata tradotta in goto per diffondere l'arianesimo, anche se tra i Visigoti rimane un nucleo cattolico nella penisola iberica con il vescovo Isidoro. Inoltre, Teodorico desidera mantenere buoni rapporti con l'imperatore d'Oriente, anche se in Occidente si comporta come una sorta di vice imperatore (come dimostrano le lettere di Cassiodoro). Non si definisce mai imperator, ma rex; la sua pretesa regale non si basa più sull'etnia, ma sul territorio, su cui insistono sia i Goti che i Latini. Tuttavia, tra questi due gruppi c'è anche una separazione religiosa, con gli ariani separati dai cattolici. Di conseguenza, il governo ha un'opposizione interna e persiste anche un residuo di paganesimo. Teodorico diventa sospettoso nei confronti di chiunque gli stia intorno e fa uccidere Boezio e Simmaco, due letterati.
La sua successione è tragica: la figlia Amalasunta è esclusa, il nipote Atalarico muore, Cassiodoro governa per un po' come prefetto pretorio, ma deve intervenire il nuovo imperatore d'Oriente, Giustiniano; egli inizia a dar vita una serie di guerre con i Goti (narrate da Procopio di Cesarea): guerre greco-gotiche che devasteranno l'Italia, ma senza grossi risultati perché alla fine giungeranno i Longobardi. Lezione 4Costantinopoli: la Roma d'Oriente
In Oriente, le città più ricche e popolose sono in contatto con circuiti commerciali molto ampi che portano le spezie dall'India e vi sono parti della via della seta; importante la presenza del Mar Nero, detto il "lag di Costantinopoli", in uso esclusivo fino al 1202-1204 (IV crociata). Bisanzio, fino alla presa veneziana, predilige il greco al posto del latino e si afferma come civiltà nuova: la bizantina, con la quale l'Europa ha continuamente a che fare.Poiché le città italiane instaureranno lì i propri fondaci; la prima cosa che muta a Costantinopoli è la figura stessa dell'imperatore: l'imperatore romano veniva divinizzato, questo non è più possibile.