vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INTRODUZIONE
Si è soliti far iniziare il 2° conflitto mondiale col settembre 1939, infatti, il 1° di quel mese la Germania attaccò la Polonia, scatenando la reazione immediata di Francia e Inghilterra. Inizialmente Italia, U.S.A e Giappone proclamarono la propria neutralità, per entrare solo successivamente, rispettivamente: il 10 giugno 1940, il 7 dicembre 1941 e poi gli americani l'8 dicembre sempre del 1941.
CAUSE
Tradizionalmente, si attribuisce tutta la responsabilità dell'esplosione del 2° conflitto mondiale ad Hitler e alla sua brama espansionistica. È corretto però tener presente anche tutta un'altra serie di cause:
- Hitler non agì da solo, ebbe infatti il quasi totale appoggio degli industriali, dello Stato maggiore e dell'insieme della popolazione tedesca.
- Ebbe una certa responsabilità anche Mussolini che, svolgendo la funzione di mediatore tra Hitler e le nazioni democratiche, non...
Dunque il 1° settembre 1939 invase e occupò in sole tre settimane la Polonia. Il 3 settembre entrano in gioco anche Francia e Inghilterra, mentre la Russia scende in campo solo il 17 settembre reclamando quanto gli spettava dall’accordo con la Germania, cioè metà Polonia. Mentre la Russia occupava Lituania, Lettonia ed Estonia, la Germania nel 1940 riusciva ad occupare la Danimarca e la Norvegia zone molto utili per un duplice scopo: occupare strategiche basi navali per accerchiare l’Inghilterra e impadronirsi di importanti scorte di materie prime.
Il 10 settembre 1940 la Germania decise di attaccare direttamente la Francia e, passando attraverso il Belgio, il Lussemburgo e l’Olanda, puntare direttamente su Parigi. L’operazione militare fu approntata con tale abilità tattica che i 350.000 soldati anglo – francesi dovettero ritirarsi e rifugiarsi a Dunkerque. Parigi veniva occupata il 14 giugno e la Francia veniva divisa in due.
Parti: a Nord sotto la diretta occupazione tedesca, a Sud sotto il controllo di un governo collaborazionista con sede a Vichy, con a capo il maresciallo Petain. L'armistizio fu firmato il 22 giugno nella stessa località, il villaggio di Rethondes.
L'Italia era rimasta fuori dal conflitto, avendo il Consiglio dei ministri proclamato il 1° settembre 1939 la "non belligeranza". Le ragioni di un simile atteggiamento erano fondamentalmente tre: l'impreparazione dell'esercito, logorato dalle campagne di Etiopia e di Spagna; l'insufficienza delle risorse industriali e la conseguente dipendenza dall'estero; l'esistenza di un accordo segreto fra Italia e Germania, che prevedeva un rinvio della guerra per ambedue i contraenti di almeno tre anni e che Hitler non aveva rispettato. Un altro valido motivo era inoltre costituito dal fatto che il governo tedesco non aveva mai interpellato quello italiano prima di prendere le sue pericolose iniziative.
e nello stesso vagone ferroviario che nel novembre 1918 avevano visto la delegazione tedesca piegarsi al diktat dei vincitori di allora.Nel frattempo, il 10 giugno, Mussolini, dal balcone di palazzo Venezia annunciava ad una folla plaudente l'entrata in guerra dell'Italia. Mussolini credendo che la guerra stesse volgendo al termine, desideroso di sedere al tavolo dei vincitori decise di entrare in guerra comandando un attacco contro i francesi; si sarebbe trattato di un atroce errore di calcolo! L'offensiva sulle Alpi, sferrata il 21 giugno in condizioni di netta superiorità numerica contro un avversario praticamente già sconfitto, si risolse però in una grande prova di inefficienza. Non diversamente andarono le cose in Africa settentrionale, dove l'attacco lanciato in settembre contro le forze inglesi in Egitto dovette arrestarsi per l'insufficienza dei mezzi corazzati. Incominciava a farsi chiaro che l'Italia si stava ostinando a
voler condurre una guerra parallela che non era in grado di affrontare come gli avvenimenti dei mesi successivi avrebbero ampiamente dimostrato.- Annientata la Francia, il Führer rivolse all'Inghilterra proposte di pace, convinto, se non altro, di far vacillare il fronte interno inglese e di esautorare il governo britannico, passato dal maggio 1940 dalle mani di Chamberlain a quelle ben più solide di Winston Churchill. Ma il premier britannico, sostenuto da un forte consenso popolare, lasciò cadere le assurde proposte di pace di Hitler, che avrebbero messo il continente europeo nelle mani del nazismo. L'intera macchina bellica tedesca fu quindi concentrata contro la Gran Bretagna. Purtroppo l'ipotesi della Germania di una guerra lampo fallì miseramente anche questa volta, infatti tra agosto e settembre i tedeschi tentarono la mossa decisiva: invadere l'Inghilterra (operazione leone marino). Lo scontro che ne seguì fu però per i
Tedeschi il primo fallimento carico di tragiche conseguenze, infatti la guerra si trasformava in guerra d'usura destinata a durare altri 3 anni con il coinvolgimento di milioni di persone. Quella ingaggiata dalla Germania contro l'Inghilterra fu la prima grande battaglia aerea della storia. Per circa tre mesi la Luftwaffe, l'aviazione tedesca, fece continue incursioni in territorio britannico, prima contro obiettivi militari, poi contro i principali centri industriali, poi anche contro centri urbani: Coventry fu completamente rasa al suolo. Gli attacchi tedeschi furono però efficacemente contrastati dalla contraerea degli aerei da caccia della Royal Air Force, Raf, che si valeva fra l'altro di un ottimo sistema di avvistamento radar. All'inizio dell'autunno apparve chiaro che nonostante le perdite umane e le distruzioni materiali subite, l'Inghilterra non era stata piegata e l'operazione "leone marino" veniva rinviata a tempo indefinito.
La tenace resistenza inglese aveva ottenuto un successo determinante, soprattutto dal punto di vista psicologico, imponendo alla Germania la prima battuta d'arresto.
Il 27 settembre 1940 la Germania, l'Italia e il Giappone avevano firmato a Berlino il cosiddetto Patto Tripartito che assegnava alla Germania l'egemonia sull'Europa continentale, all'Italia il dominio del Mediterraneo e al Giappone il controllo dell'Asia meridionale e insulare. Queste tre potenze sarebbero state i pilastri del cosiddetto Nuovo Ordine, ispirato ai princìpi razzistici del nazifascismo.
Da parte loro gli italiani cercarono di contribuire alla causa del Nazi-fascismo portando avanti la propria guerra parallela che ebbe un andamento disastroso. Gli italiani attaccarono gli inglesi nel Mediterraneo e in Africa, ma i successi conseguiti furono davvero modesti, tanto che la Germania dovette aiutare i nostri eserciti. Nell'ottobre 1940 l'esercito italiano,
Muovendo dall'Albania attaccavaimprovvisamente la Grecia. Questa offensiva, decisa senza adeguata preparazione e senza alcunagiustificazione plausibile, si scontrò con una resistenza molto più dura del previsto. Alla fine dinovembre i greci passarono al contrattacco e gli italiani furono costretti a ripiegare in territorio albanesee a schierarsi sulla difensiva. Tra la fine del 1940 e la primavera 1941 gli italiani dovettero accettarel'aiuto dei tedeschi sia in Africa orientale, dove fu impossibile resistere agli inglesi che occuparonoEritrea, Somalia ed Etiopia, che nei Balcani.
Il 1941 e il 1942 furono anni di grandi offensive:
- Poiché non riusciva ad assestare il colpo mortale nel cuore del Commonwealth, Hitler concepì allora ilpiano di costringere l'Inghilterra alla pace annientando la Russia. Così, Hitler attaccò improvvisamente la
2 Le premesse "filosofiche" del Nuovo Ordine si trovano nel Mein Kampf, dettato
da Hitler fra il 1924 e il 1926. Rifacendoci a quel testo possiamo dire che il Nuovo Ordine prevedeva la spartizione del mondo fra poche nazioni ritenute degne di esercitare la sovranità. I Tedeschi, popolo di signori, avrebbero naturalmente avuto il primo posto, ma a ciascuna delle nazioni privilegiate sarebbe stato riservato un grande spazio, nel quale esse avrebbero esercitato la loro guida, usando dei popoli sottomessi - costituiti da sottouomini - come schiavi, oppure eliminandoli senza altro, mediante la fame, la sterilizzazione, i campi di sterminio. Agli Ebrei spettava il primo posto nella gerarchia dell'annientamento: essi dovevano essere uccisi in massa secondo le modalità della soluzione finale. Russia il 22 giugno 1941 (operazione Barbarossa), immediatamente seguito dall'Italia e dagli altri stati vassalli. Egli pensava che, prima dell'inverno, il grosso del potenziale militare e industriale sovietico sarebbe stato liquidato, ma i fatti smentirono.di organizzare una resistenza più efficace. La battaglia di Mosca fu una delle più cruente della Seconda Guerra Mondiale, ma alla fine i russi riuscirono a respingere l'attacco tedesco e a infliggere una pesante sconfitta alle forze naziste. Questa vittoria segnò un punto di svolta nella guerra e dimostrò che l'Unione Sovietica era una potenza da non sottovalutare.direagire e lanciare la loro prima offensiva. Anche in Russia la guerra si trasformava in guerra d'usura in cui l'elemento decisivo diventava la capacità di compensare rapidamente il logorio degli uomini.