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PENSIERO POLITICO dell'ANTICHITÀ
La POLITICA ha la sua origine nella Grecia classica all'interno della Pòlis.
- Essa è intesa come spazio comune in cui si discute nell'AGORA.
In questo senso la politica nasce come conflitto tra i cittadini - POLITICA DEMOCRATICA.
- Si va a costituire così l'ASSEMBLEA che esercita una DEMOCRAZIA DIRETTA.
- Si passa al modello delle RAPPRESENTANZE ma il sistema degenera e sorge una CRISI.
PLATONE
Nel IV secolo a.C. le città erano segnate da una crisi che rendeva impossibile un sistema di valori comuni.
Platone si propone di fondare la politica sulla FILOSOFIA poichè il sapere filosofico conosce il Bene e quindi anche il bene dell'intera città ideale.
L'opera in cui si impegna in questo dialogo politico è "LA REPUBBLICA."
Il dialogo politico ha inizio con la questione della GIUSTIZIA come virtù politica per eccellenza. La città è una struttura complessa e differenziata: in questo senso la giustizia è garanzia della condizione con cui vengono ricoperti e svolti i ruoli sociali.
- GIUSTIZIA = elemento che collega grazie al sapere filosofico le caratteristiche dell'animo umano DESIDERIO AGGRESSIVITÀ RAGIONE con la gerarchia politica.
PRODUTTORI - CUSTODI - FILOSOFI
Platone porta avanti una POLITICA FILOSOFICA OGGETTIVA e la sua oggettività consiste proprio nel concetto di giustizia.
La giustizia è la virtù che rende possibili tutte le altre virtù.
Per spiegare come i filosofi vedono e conoscono il Vero e il Bene Platone ricorre al MITO della CAVERNA
Ci sono degli uomini prigionieri in una caverna, i filosofi sono coloro che riescono a liberarsi delle catene uscire all'esterno e scoprire gli oggetti veri e la luce del Sole che li illumina. I filosofi tornano nella caverna poi insegnano la verità a tutti gli altri e liberarsi dell'errore.
All'opposto della giustizia è la ribellione di una singola parte alla totalità.
LA DEGENERAZIONE dello STATO
La degenerazione dello Stato avviene secondo Platone attraverso 4 fasi:
- 1 - TIMOCRAZIA
- 2 - OLIGARCHIA
- 3 - DEMOCRAZIA
- 4 - TIRANNIDE
Il processo degenerativo comincia dai governanti che corrompendo la loro natura filosofica cadano nelle tentazioni del desiderio ed inizieranno a dividere la terra e i beni. Arrivato dall'uomo timocratico (in cerca di onori) si passerà all'oligarchia (il governo dei ricchi). Questa classe verrà spazzata via da una rivoluzione dei poveri la democrazia che però si corromperà da sola diventando anarchia che getterà il popolo alla tirannide.
Il progetto politico di Platone è tutt'altro che utopico perchè necessario.
I° Limite
A questo proposito Tommaso afferma che la volontà politica degli uomini ha valore di legge solo in quanto osserva delle leggi naturali. Ciò significa che la legge non deve esprimere l'arbitrio di un singolo ma deve obbedire al bene comune.
• La sollevazione del popolo è riconosciuta da Tommaso come DIRITTO di RESISTENZA contro un TIRANNO che è la forma di potere peggiore.
II° Limite
Tutti devono partecipare in qualche modo al governo. Il governo di uno deve essere anche il governo del migliore poiché eletto da tutti e tutti possono essere eletti.
JEAN BODIN
Giurista e uomo di grande cultura, la sua opera principale è: I SEI LIBRI dello STATO
all'interno di questo trattato sul diritto pubblico viene analizzata la crisi dello Stato e dell'autorità per poter compiere una restaurazione.
Restaurazione basata sulla SOVRANITÀ ASSOLUTA è l'anima dello Stato.
all'interno del libro è definistra "quel potere assoluto è perpetuo che è proprio dello Stato"
- PERPETUO - perché non sottoposto a vincoli temporali
- ASSOLUTO - perché non riconosce alcuna istanza superiore
- SGANCIATO - dalle leggi dei suoi predecessori e dalle leggi che egli stesso ha fatto
- INDIVISIBILE - perché unitaria
- INALIENABILE
Gli unici limiti della sovranità sono rappresentati dal DIRITTO DIVINO e NATURALE, dalle LEGGI FONDAMENTALI del REGNO ed infine dall' AUTONOMIA ed INTANGIBILITÀ della PROPRIETÀ PRIVATA.
- Per Bodin il modo migliore per gestire la sovranità è la MONARCHIA, egli è del tutto contrario alla forma di stato mista che considera dannosa per l'unitità e l'assolutezza dello Stato.
- Boddi distingue tra le forme di Stato che rappresentano il soggetto della sovranità e le forme di governo che possono essere molteplici.
- All'interno dei 6 libri Bodin prende in considerazione le FORME di GIUSTIZIA:
GIUSTIZIA GEOMETRICA GIUSTIZIA ARITMETICA GIUSTIZIA ARMONICA
- Si esercita nell' aristocrazia dove c'è una divisione disuguale del potere.
- Si esercita nella democrazia dove c'è una divisione uguale di tutto.
- Si esercita nella monarchia dove c'è una cerchia dei ceti e quindi sarà adeguata ai rischi uniti e profiti ai peric.
LOCKE
Anche John Locke fa parte dei contrattualisti ma applica importanti variazioni rispetto ad Hobbes.
L'obiettivo politico di Locke è la rivoluzione antiassolutistica.
Locke pone le basi del liberalismo con la partizione della funzione del potere e il rispetto dei diritti naturali.
I trattati sul governo sono le sue due opere importanti:
- Il primo trattato ha come obiettivo di battere l'assolutismo cattolico
- Il secondo trattato ha come obiettivo di sconfiggere gli esiti assolutistici del contrattualismo.
Primo trattato
Questo primo trattato è scritto contro l'opera di Filmer - Il Patriarca
- Filmer
- Secondo lui nessun uomo nasce naturalmente libero ma è sempre soggetto alla monarchia di un re.
- Il potere del re è legittimato da due principi: autorità paterna conferita da Dio ad Adamo, proprietà di tutte le cose del mondo conferita da Dio ad Adamo.
- Tutto questo è stato poi passato da Adamo ai Patriarchi e al re.
- Locke
- Egli afferma che Adamo non ha avuto alcun potere giurisdizionale sulle cose.
- Dio ha dato ad Adamo solo l'esistenza.
- Poiché se Dio avesse dato la regalità ad Adamo essa sarebbe stata trasmissibile ai suoi eredi ovvero vorrei scusarsi a meno che Dio non abbia dubitato il potere assoluto a qualcuno facendolo re sugli altri.
Come per Hobbes il potere politico è legittimato dalla ragione umana non da Dio!
Secondo trattato
In questo trattato stabilisce le caratteristiche del suo modello politico assolutistico.
- Stato di natura
- Locke come Hobbes parte dalla spiegazione dello stato di natura che è una condizione naturale dell’uomo all’interno della quale l’uomo è governato da una legge naturale razionale secondo cui nessuno non deve nuocere a vicenda e non devono considerarsi all’interno di una gerarchia.
- Ciascun uomo è deputato all’esecuzione della legge in questo maniera può prendere.
DIRITTO DI AUTODIFESA = il diritto che può governare qualcuno purché si ritiene ledere qualcuno a causa di un’ingiustizia.
La VOLONTÀ GENERALE
è l'unico elemento su cui si basa un patto d'equità. Il patto di Rousseau è un patto d'associazione e non di sottomissione.
che ha come fine
- DISALIEANAZIONE
- creazione di una COMUNITÀ
che si ottiene solo con
- l'alienazione totale di tutti i diritti dell'uomo che vengono ceduti alla comunità, che cede in cambio libertà civile.
La volontà generale alla base del patto presenta alcune caratteristiche:
- RETTA
- INFALLIBILE
- GIUSTA
- INDISTRUTTIBILE
- INDIVISIBILE
- INALIENABILE
Per Rousseau, qualunque sia la forma di governo, la costituzione deve essere DEMOCRATICA e REPUBBLICANA.
Per la funzione legislativa esistono dei commissari che propongono le leggi ma al popolo spetta l'ultima decisione.
Per questo riguardo la creazione della costituzione Rousseau ha introdotto la figura del DEMIURGO legislatore che può solo consigliare e proporre al popolo.
Questa figura descritta da Rousseau è una forma di Stato il GOVERNO invece non deriva da un patto ma è un CORPO INTERMEDIO.
Esistono 3 forme di governo:
- DEMOCRAZIA quando l'esecutivo è nelle mani del popolo
- ARISTOCRAZIA quando l'esecutivo è nelle mani di una minoranza
- MONARCHIA quando l'esecutivo è nelle mani di uno solo.
L'unità dello Stato dipende dalla religione, una RELIGIONE CIVILE ridotta a semplici dogmi ed interamente controllata dallo Stato.