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Alessandro Magno
Il sogno di Alessandro Magno era la "comune concordia", cioè concordia tra Oriente e Occidente, ad esempio tramite matrimoni che fece lui stesso e che voleva facessero i suoi generali con mogli orientali. Tuttavia Perdicca non proseguirà la sua politica. La salma del Magno intanto, che era stato imbalsamato a Babilonia dagli egiziani (e pare volesse egli stesso essere seppellito in Egitto, a Siwa), fu infine portato ad Alessandria. Quindi con la sua scomparsa si perde la sua idea di comune concordia che però rimane negli orientali dove si sviluppa una forte grecità: gli uomini greci al comando hanno mantenuto con pratiche endogamiche il loro lignaggio. Alessandro voleva portare il modello greco in Asia, soprattutto attraverso poleis: fonda circa 18 Alessandrie (erano più avamposti militari che città). In esse c'erano giochi olimpici, il ginnasio; in alcune zone dell'India arrivò addirittura il pensiero di Platone.Omero, Sofocle. Da Alessandro inpoi il greco divenne la cultura di ogni orientale che aspirasse a delle cariche prestigiose.Tutto questo a Occidente non esiste.Sulla morte di Alessandro si è pensato al veleno, per ordine di Antipatro (rimasto in Europa) perché non si fidava di lui, conscio dell'odio verso di lui di Olimpiade. Per altri il mandante fu Aristotele:suo nipote fu accusato della congiura dei paggi e venne ucciso, quindi come vendetta. Tuttavia i più sostengono la morte naturale: queste febbri possono essere dovuto ad arsenico (anidride arseniosa)o altri veleni, ma più probabilmente si pensa a pancreatite (troppo vino) o malaria. La madre reagì facendosi morire.Diodoro dice che per due anni si preparò il carro funebre: da Babilonia parte verso l'Occidente (per molti storici è improbabile il desiderio di farsi seppellire a Siwa). Si parla di Egitto perché è Tolomeo a creare l'idea di legittimare il suo
Potere in Egitto: sarebbe stato portato a Menfi, anticacapitale del regno, e sepolto alla maniera macedone; in seguito il corpo traslato ad Alessandria.
DORI: Non compaiono nell'Iliade. Si parla di una razza dorica in storici del Novecento. I dori per eccellenza sono gli spartani: dal carattere fortemente militaresco; ma è una visione comune del precedente retaggio storico. Nel dopoguerra si studia in modo più approfondito e si scopre che non ci sono tracce specifiche su di loro. Anche linguisticamente, nel Miceneo ci sono tracce doriche, segno di una vicinanza con i micenei.
L'elemento dorico è già presente, subisce un'evoluzione: dopo la guerra di Troia (dice Tucidide) c'è una frammentazione della civiltà micenea; non riporta invasioni esterne ma parla di migrazioni e tra queste ci sono i dori.
La madrepatria dei dori sarebbe nella Grecia del nord: da lì verso il centro e poi verso il sud della Grecia. Ma i dori si definiscono tali.
quando arrivano nel Peloponneso, prima no: ecco perché non si trovano tracce ad esempio nei cataloghi. Un popolo dunque fortemente miceneizzato (non sono perciò loro che distruggono i palazzi micenei). Tra Tardo Elladico ed Età del Ferro si registra che tutti i siti conosciuti nel Peloponneso vengono abbandonati; c'è vivacità invece nelle isole (Cipro, Cicladi, Creta). Inizia a comparire un particolare tipo di ceramica, diversa da quella micenea perché più povera (modellata a mano, cotta poco) che coincide appunto con la devastazione micenea. Ma non ci sono prove o elementi per identificare i portatori di questa ceramica grezza. Viene rintracciata anche nei mercati fuori Grecia assieme a quella raffinata micenea: prova che i dori già convivevano con i micenei. Alcuni ipotizzano che siano ceramiche prodotte da schiavi, ma difficile che possa affiancarsi alla ceramica dei padroni; non si può però escludere la presenza di.Molti artigiani stranieri con reciproche influenze. L'ipotesi più probabile è che la barbarian ware (la ceramica grezza) sia stata importata già prima e si sia integrata nel mercato. Altra credenza diffusa è l'introduzione del ferro dei dori. In realtà a Oriente la metallurgia era già sviluppata. Gli unici manufatti che potrebbero indicare migrazioni da nord a sud, cioè dei dori, sono alcuni tipi di spade e lance: in realtà potrebbe essere solo un contatto culturale, non necessariamente con spostamento. Quindi sicuramente ci sono state persone che da nord si sono spostate a sud mescolando le culture e le tecnologie, ma si tratta probabilmente di artigiani con le loro famiglie. Un altro mutamento è l'aspetto funerario: deposizioni individuali, inizia a comparire l'incinerazione. La causa è l'impoverimento della società e della forza politica: non sono più necessarie le grandi tombe.
monumentali e multiple.
TYRANNOSNon è una parola greca, forse di origine asiatica. Introdotto da archilogo (“colui che impressiona”), significa genericamente “signore”. Quando compare in Grecia (nel VII aC) non ha una connotazione negativa, è solo un signore carismatico, potente.
La caratteristica comune è di non sopravvivere alla 3 generazione. Sono aristocratici che si fanno promotori delle istanze del popolo; lasciano spazio allo stato oplitico, cioè a chi può combattere. Si sviluppa di solito in seguito a una crisi agricola nella quale il grande proprietario opprime i piccoli, insieme al malumore degli artigiani che non avevano voce in politica. Quindi il tiranno si appoggia sulle masse. In seguito a scontri sociali si eleggeva un pacificatore: si trasferiva il potere a un singolo individuo che una volta portata la pace torna alla sua vita privata (Solone); spesso si parla di tirannide elettiva, votata dal popolo.
Una famosa
Tirannide è quella di Corinto: dal 655 al 585 aC. In età micenea era chiusa e povera, poidal 750 aC c'è un periodo di fioritura fino a diventare il porto più importante della Grecia, nonché grande centro artistico: è al centro del passaggio obbligato tra Occidente e Oriente, che evitava allenavi pericolose circumnavigazioni soggette ai pirati. Uno stretto lastricato sul quale si trascinavanole navi scaricate e poi ricaricate. Grande attività coloniale: fondano Siracusa, Corcira. Molto potente la famiglia dei Bacchiadi il cuigoverno viene messo in crisi dall'espansione di Megara. Secondo Erodoto la Bacchiade Labda(zoppa) non la voleva nessuno, e così viene data a un uomo di stirpe non dorica: il loro figlio Cipselo si impadronirà della città (come predetto dall'oracolo di Delfi). I Cipseidi saranno i tiranni di Corinto: tolgono ricchezze ai Bacchiadi, redistribuiscono le terre, usano le tasse sul porto per
opere (anche artistiche). Le tirannidi hanno infatti in Grecia la caratteristica di portare a grandi fioriture artistiche. Cipselo porta quindi prosperità: dopo 30 anni di governo, alla morte, succede il figlio e poi il nipote e, come già detto, alla 3 generazione cade la tirannia. Cipselo ascese al potere, secondo Nicola di Damasco, perché ben voluto dal popolo: eletto a polemarchos, grazie al potere militare e alle vittorie ottenute riesce ad ottenere il potere della città. Fonda molte colonie nell'Adriatico a fini commerciali.
APPROFONDIMENTO MILITARE
I Micenei utilizzavano il cosiddetto body-shield, uno scudo in legno probabilmente rinforzato da pelle di vacca che poteva essere bilobato oppure a torre che copriva l'intero corpo del guerriero minoico e miceneo; in Omero a portare questo tipo di scudo (i sakospoloi) sono sempre i Greci e mai i Troiani e durante la narrazione chi porta questo tipo di scudo non muore mai. Doveva avere una maniglia nella zona
centrale che in ogni caso non consentiva in alcun modo di manovrarlo,funzione per cui c'era una cinghia (detta telamone) che passava sulla spalla del guerriero. Neipoemi omerici il portatore di sakos era circondato da guerrieri che lo aiutavano a sostenerlo emanovrarlo: il portatore non era mai solo perché un altro guerriero con le armi usufruiva dellaprotezione del suo scudo. L'analisi degli scheletri di questi guerrieri ha rivelato infiammazioni allatibia e artriti alle spalle. Il bilobato aveva invece una forma ad "otto" che permetteva maggiorelibertà e pesava anche meno del sakos; con questa seconda tipologia era possibile al massimomaneggiare una corta daga o una lancia. I portatori di scudo non combattono generalmente mai solima hanno essenzialmente la funzione di proteggere altri guerrieri armati. Questi due tipi di scudoerano contemporanei tra loro ed erano un elemento così caratteristico di questa civiltà da divenireelemento decorativo.
La forma più comune di elmo è quella a calotta, spesso decorato di fila di denti di cinghiale, e dotato di paranuca e paraguance. A partire dal XV aC questi scudi non sono più presenti nelle tombe: lo scudo si riduce a una forma tonda con la possibilità in questo modo di implementare l'armatura: nasce la panoplia micenea. L'armatura micenea era costituita da pezzi a cannocchiale e piastre tenuti insieme da lacci, per un peso calcolato sui 15 kg. L'arma più diffusa era in questo momento il pugnale con lama a doppio filo, di origine cretese, elemento molto rappresentativo; da questo pugnale evolverà la spada, che supera anche i 90 cm di lunghezza. Questo tipo di spada era troppo pesante e difficile da maneggiare per cui la lama venne poi ridotta in lunghezza e allargata, divenendo più leggera. Un'altra arma tipica era ancora la lancia, dalla lama fogliata molto grande. Questo è quanto ci dicono i reperti archeologici.
Per l'epoca minoica emicenea. Diversa la situazione con il sorgere delle poleis: l'azione è ora divenuta collettiva e lo scontro è tra un demos e un altro demos (nucleo di cittadini capaci economicamente di vestirsi di armatura), non più tra singoli eroi. Il nuovo modo di combattere era per falangi, formazioni rettangolari di otto file di uomini: base di questa formazione è l'oplon, scudo rotondo che ebbe origine ad Argo e si diffuse poi in tutto il mondo greco. L'oplon era un disco di legno ricoperto di metallo o pelle, del diametro di un metro e dello spessore di due-tre cm, con un peso di circa 8 kg. Aveva una doppia impugnatura: la porpax che lo legava al braccio e l'antilobè che essendo in mano ne permetteva una migliore gestione. L'oplon avendo un diametro così ampio copriva parte di se stessi e parte del commilitone alla propria sinistra: Tucidide riporta infatti una tendenza degli eserciti di spostarsi verso