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CULTURA
Società differenti rispondono in modo diverso agli incentivi, a seconda di quelle che sono le esperienze condivise, idettami della religione, la forza dei legami familiari e le convenzioni sociali implicite.
La cultura viene intesa come un fattore chiave nella determinazione di preferenze, credenze e valori benradicati degli individui e della società in cui essi vivono. Tali differenze giocano un ruolo fondamentale nello spiegare e determinare le differenti performance economiche.
Alcune società potrebbero per esempio condividere valori che favoriscono l'investimento, il duro lavoro e l'adozione di nuove tecnologie, mentre altre potrebbero avere un atteggiamento sospettoso e superstizioso nei confronti della tecnologia, e magari scoraggiare l'impegno sul lavoro.
Il tentativo più noto di collegare cultura e sviluppo economico è quello proposto da Max Weber - Sosteneva che le origini dell'industrializzazione nell'Europa
occidentale potessero risalire alla riforma protestante e in particolare all'ascesa del calvinismo. L'etica protestante con il suo forte sostegno al duro lavoro, alla parsimonia e al risparmio (e quindi all'investimento), è stata un elemento cruciale nello sviluppo di un'economia di mercato e all'avvio del processo di crescita economica dell'Europa (credenza funzionale). Inoltre, una vasta letteratura antropologica sostiene che le società possano anche diventare disfunzionali, nel senso che adottano un sistema di credenze o di modi di operare che a livello industriale, ma anche per tutta la popolazione, portano a dinamiche che non promuovono la prosperità e la crescita economica (credenze disfunzionali). Un'altra ipotesi di natura culturale fu quella di Huntington che avanzava l'ipotesi per cui la cultura ha un ruolo centrale nel determinare la prosperità. Ovviamente, la cultura di un Paese non è un dato.così immutabile come la sua geografia. Anche se lentamente, le culture cambiano. È un concetto simile, ma non uguale a quello di CAPITALE SOCIALE → Insieme di reti di relazioni interpersonali e di partecipazione alla vita associativa/comunitaria che aumentano l'efficienza di un sistema coordinando le azioni individuali (Putnam 1993). Attiene ai legami che ci sono tra le persone. Putnam, basandosi su uno studio di Banfield (1958), studiò la povertà, l'arretratezza e le difficoltà economiche dell'Italia meridionale: erano tutte dovute all'incapacità dei cittadini di agire insieme per il bene comune e per qualsiasi fine che trascendesse l'interesse immediato del proprio nucleo familiare; le persone si fidavano soltanto dei membri delle loro famiglie e rifiutavano di cooperare o di fidarsi di chiunque altro (avevano adottato una cultura di familismo amorale). Secondo recenti interpretazioni, il capitale sociale è unaIl capitale sociale è una risorsa che funziona come un ponte tra i comportamenti individuali e le istituzioni; è una delle determinanti dello sviluppo, perché solo se vi è fiducia vi può essere una crescita economica. Le istituzioni (intese non come regole del gioco, ma come altri attori presenti tipo banche, stato ecc.) e l'economia funzionano meglio in presenza di un elevato senso di fiducia e di appartenenza.
Il capitale sociale è di difficile misurazione, ma recenti studi lo misurano attraverso indicatori di livello di partecipazione civica: numero delle organizzazioni volontarie (è una variabile che cattura il capitale sociale, perché rappresenta cooperazione e fiducia verso gli altri); percentuale di votanti al referendum (quesiti di interesse generale dove ci sono degli sforzi); a livello storico sono state utilizzate anche le cooperative; associazioni di lavoratori; donazioni di sangue (senso di aiuto verso gli altri); numero di lettori di giornali.
- locali;
- numero di voti di preferenza nelle elezioni politiche.
ISTITUZIONI
Sono le regole formali e non, che governano l'organizzazione sociale, comprese le leggi ed i regolamenti.
Incentivano o meno: l'innovazione, la propensione al rischio, il risparmio, l'apprendimento e l'istruzione (capitale umano), la fornitura di beni pubblici, gli investimenti in capitale fisico e umano - Dunque la CRESCITA ECONOMICA è influenzata parecchio.
Secondo Douglas North, le istituzioni sono le regole del gioco di una società, o più formalmente, i vincoli che gli uomini hanno definito per disciplinare i loro rapporti. Per regole del gioco di una società intendiamo tutto l'impianto legislativo di uno Stato, ovvero le norme formali e non informali che incentivano o meno l'innovazione.
Questa definizione coglie tre aspetti importanti:
- Le istituzioni sono definite dagli individui (esseri umani) in quanto membri della
proprietà (incentivi ad investire, innovare.. esempio: brevetti)- La struttura dei mercati (allocazione più efficiente delle risorse)
Per gli esiti economici, le più importanti sono le istituzioni economiche che contribuiscono ad allocare le risorse ai loro impieghi più efficienti, determinano i destinatari di profitti, delle rendite e dei diritti residui di controllo.
Le ISTITUZIONI ECONOMICHE INCLUSIVE sono regole che proteggono la proprietà privata, rispettano i contratti, permettono e fanno rispettare i contratti tra privati e non impongono barriere all'entrata nell'industria e nei mestieri. Favoriscono dunque le attività imprenditoriali, la crescita della produttività e la prosperità economica. Incoraggiano gran parte della popolazione a partecipare all'attività economica in base alle proprie capacità e talenti. Sono quelle che incentivano comportamenti volti alla cumulazione, al progresso tecnologico.
e quando queste istituzioni sono in grado di adattarsi ai cambiamenti e alle sfide che si presentano nel corso del tempo. La persistenza delle istituzioni è importante perché fornisce stabilità e prevedibilità, consentendo alle persone di pianificare e prendere decisioni informate. Tuttavia, le istituzioni devono anche essere in grado di cambiare e adattarsi alle nuove circostanze. Ciò richiede flessibilità e capacità di apprendimento. Le istituzioni che non riescono a cambiare possono diventare obsolete e inefficaci nel rispondere alle esigenze della società. In conclusione, le istituzioni economiche e politiche svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel funzionamento delle società. La loro efficacia e la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti determinano in larga misura il successo di una società.economiche
Le istituzioni economiche determinano gli esiti economici, dunque la ricchezza di un paese, il potenziale dellacrescita economica a livello aggregato ("la dimensione della torta"), ma anche la sua distribuzione tra varigruppi sociali ed economici della società. Questo avrà effetti sul PIL pro-capite.
istituzioni economiche(t) → performance economica(t) & distribuzione delle risorse (t+1)
Le istituzioni economiche portano ad una diversa distribuzione delle risorse, quindi ci possono essere conflittidi interesse tra i vari gruppi; le istituzioni che prevalgono sono quelle preferite dal gruppo/i che detiene ilpotere politico all'interno del paese.
potere politico (t) → istituzioni economiche (t)
Il potere politico, che influenza le istituzioni, ha due componenti:
- Potere de jure (nasce dalle istituzioni politiche) → Chi detiene formalmente il potere politico. Associato alle seguenti forme di governo:
monarchi