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La crisi economica del 1929

J,monetario, dovuto ad aumento di c e la Fed non fu in grado di compensare tale riduzione conun adeguato aumento di H. Così l'offerta di moneta si ridusse e ci fu un forte processodeflazionistico. Ciò aggravò in termini reali l’indebitamento di famiglie e imprese.In seguito alla crisi, il governo varò sostanziali aumenti della protezione doganale con l'obiettivo difavorire in qualche modo l'agricoltura e il settore industriale. Tale misura tuttavia scatenòun’ondata di aumenti tariffari in Europa con La conseguenza di una contrazione del commerciointernazionale e del benessere a livello internazionale.Tra il 29 e il 33 il pil USA si contrae di oltre il 30%.Disaggregando i componenti della domanda, i consumi si ridussero del 19% ma la contrazionedegli investimenti fu molto più elevata. I settori più colpiti furono quelli dell'edilizia residenziale,siderurgica e automobili. Anche il settore agricolo fu

colpito da una forte riduzione dei prezzi. Si 23registrò anche un forte aumento della disoccupazione che iniziò a diminuire nel 35 grazie al NewDeal, ma comunque fino al 40 il tasso di disoccupazione rimane elevato. Con l'elevata deflazione, itassi di interesse reali erano elevatissimi.Nel 1933 subentra alla presidenza il democratico Roosvelt, in sostituzione al repubblicano Hoover.Roosvelt non aveva un programma economico ben definito e anche lo stesso New Deal contenevamisure non ben coordinate e in qualche caso in conflitto tra di loro, adottate per lo più in rispostaa esigenze settoriali. Si cerca di ripristinare la prosperità attraverso misure specifiche dirette a:
  • assicurare indennità ai disoccupati
  • aumentare i prezzi dei beni agricoli al fine di accrescere i redditi del settore
  • ridurre l’indebitamento fondiario
  • risanare le istituzioni finanziarie
  • assistere le amministrazioni locali
Mancò un chiaro programmamacroeconomico diretto ad aumentare la domanda aggregata attraverso politiche monetarie e fiscali aggressive. I risultati migliori vennero tenuti con riferimento al risanamento del sistema bancario e alla politica monetaria. Roosevelt, al momento del suo insediamento, proclamò la momentanea sospensione di tutte le operazioni bancarie (Bank Holiday), a causa della corsa agli sportelli per evitare il fallimento delle banche. Venne approvata una legge che conferiva a Roosevelt pieni poteri sulle banche e ciò consentì di estendere il Bank Holiday. La riapertura delle banche venne subordinata all'ottenimento di una licenza da parte del Tesoro, diretta a certificare che la banca era in grado di operare in modo soddisfacente (circa il 90% delle banche la ottenne). Si procedette alla consolidazione dei crediti non esigibili e al fine di pervenire nuove corse agli sportelli venne varata un'agenzia che aveva il compito di fornire un'assicurazione sui depositi. Roosevelt

Sospese il Goldstandard, adottando come base teorica la teoria di Fisher, e introdusse il divieto di utilizzare il vecchio dollaro quale unità di conto nei contratti. Inoltre, favorì una massiccia politica di acquisto di metalli preziosi che incrementò molto le riserve auree. Vennero poste in questo modo le basi per le politiche monetarie espansive degli anni successivi. Nel gennaio 1934 viene approvato il Gold reserve Act:

  1. Viene ripristinata la parità aurea del dollaro, ora svalutato rispetto all'oro, cosa che favoriva le esportazioni
  2. Si procede alla nazionalizzazione delle riserve auree e limitare la detenzione di oro presso i privati, per evitare il tesoreggimento

In conseguenza alla rivalutazione delle proprie riserve auree, il tesoro conseguì un notevole profitto. A seguito della forte svalutazione del dollaro e il forte incremento dell'export degli Stati Uniti, si determinò una "esportazione" della deflazione.

dagli Stati Uniti in Europa. Con riferimento alla politica fiscale, Roosevelt fu sostanzialmente un conservatore poiché non mise in atto politiche fiscali espansive. Più efficace fu l'azione di Roosevelt con riferimento alla spesa finalizzata alla realizzazione di lavori pubblici, istituendo la "public Works Administration" che realizzò migliaia di progetti relativi a strade, autostrade, edifici scolastici e altro. Buona parte delle misure del New Deal ebbero natura settoriale: i) provvedimenti diretti a ridurre l'indebitamento del settore agricolo ii) riforma delle modalità di emissione e commercializzazione dei titoli finanziari. Si istituì la "Securities Exchange Act" (SEC), agenzia indipendente presente ancora oggi con il compito di regolare il funzionamento delle borse e dei mercati finanziari iii) istituzione della "National recovery Administration". Essa si poneva

L'obiettivo è sostenere e aumentare i prezzi e salari attraverso la determinazione, in ogni settore produttivo, di codici di comportamento corretti. Venivano fissati dei minimi salariali e massimo di ore di lavoro consentite. Sanzionavano pratiche di concorrenza sleale o riduzioni eccessive dei prezzi. Tali codici erano stabiliti dai singoli settori ma diventavano vincolanti anche per le imprese che non avevano aderito al sistema. La NRA venne dichiarata incostituzionale nel 1935 dalla Corte Suprema e parzialmente smantellata.

Nel 1936-37 si verifica un miglioramento dell'occupazione e del reddito ma la crisi non era ancora finita. Questa fase positiva venne tuttavia interrotta nel 37-38 da un brusco aggravamento della crisi causata sostanzialmente da:

  • La Fed credeva che ci sarebbe stata una forte inflazione. La Fed decide di aumentare la percentuale di riserve obbligatorie delle banche, che reagiscono a ciò restringendo il credito alle imprese
  • misure fiscali

restrittive deliberate dal governo Roosevelt

La ripresa fu lenta: solo a fine 39 la produzione tornò ai livelli del 36 e la fine della depressione e il ritorno alla piena occupazione si sarebbero verificati solo all'inizio degli anni '40, con una forte espansione della spesa pubblica militare.

Gli anni '30 in Europa

La grande depressione investì rapidamente anche i paesi europei. Un fattore scatenante della crisi fu il ritiro degli investimenti finanziari a breve effettuati in Europa dagli Stati Uniti nel corso degli anni '20, con la politica restrittiva nel 28 della Fed che aveva causato una contrazione del credito USA verso i paesi esteri. Inoltre, le effervescenze speculative dei mercati borsistici USA avevano attratto capitali anche dall'Europa.

Le banche centrali europee furono costrette a seguire l'aumento dei tassi di interesse USA al fine di difendere le parità auree e ciò determinò nel 28-29 una compressione della domanda interna.

È l'inizio di una recessione. Un ruolo importante nella trasmissione della crisi fu dunque svolto dalle rigidità insite nel Gold standard favorendo il contagio internazionale della crisi. Nel '31 il Creditanstalt andò in crisi, il maggiore istituto di credito dell'Austria. Il panico si estende a tutto il sistema creditizio austriaco e ad altri paesi. I problemi vennero aggravati dalla mancanza di cooperazione della Francia per salvare il sistema creditizio austriaco, che aveva i mezzi per farlo ma non lo fece per motivi politici. La crisi dall'Austria si propaga in Germania e l'esposizione della banca d'Inghilterra determina attacchi speculativi verso la sterlina. Il Parlamento inglese ratifica la cessazione del Gold standard e, nell'adozione di regime di cambi flessibili in Gran Bretagna, venne creato un fondo controllato dalla banca d'Inghilterra destinato alla stabilizzazione del tasso di cambio per contrastare la speculazione. Tale regime

presentò molti vantaggi per l'economia inglese in quanto si ridussero i tassi di interesse e NX della Gran Bretagna migliorò notevolmente. Un gruppo di paesi legati alla Gran Bretagna da stretti rapporti commerciali decide di lasciare fluttuare le proprie valute con quella inglese. Vengono stabilite tariffe preferenziali negli scambi commerciali fra il Regno Unito e i paesi del commonwealth. Diversi paesi (Francia, Italia, Belgio, Olanda, Polonia, Svizzera) riaffermano le proprie intenzioni di mantenere invariato il riferimento con l'oro e si forma il cosiddetto "blocco dell'oro". Nel 32-33 si registra un aggravamento della depressione in Europa e la crisi colpì in particolare Germania e Austria e i paesi del blocco dell'oro. Più positivo fu invece il quadro dei paesi che adottarono cambi flessibili (in particolare Gran Bretagna e paesi scandinavi). Anche il Giappone aveva sospeso la sua adesione al Gold standard e non

Viene danneggiata più ditanto dalla crisi. In Germania, dal 30 al 32, il governo adotta politiche fiscali duramente restrittive, che si sommanoa quelle deflazionistiche della Reichsbank. Tali politiche determinano una drastica riduzione della spesa pubblica e viene aumentata la pressione fiscale, con riduzione dei prezzi e dei salari del circa 20%. La svalutazione della sterlina nel 31 determina una perdita di competitività per l'export tedesco, con la svalutazione del marco che non si poteva effettuare perché andava contro il piano Young. Il tasso di disoccupazione aumentò moltissimo (30,8%), aprendo la strada alla presa del potere da parte del nazismo nel 32 e la caduta della Repubblica di Weimar. Nel 33 viene conferito l'incarico di cancelliere a Hitler e nel 34 instaura il regime totalitario. Il regime adottato politiche volte a ridurre la disoccupazione tramite politiche di lavori pubblici e la creazione di un "Servizio di lavoro nazionale".

Viene abolito il diritto di sciopero e si stabilisce una sicurezza dei posti di lavoro. Viene varato un piano dove il risparmio doveva essere diretto a costruzioni di infrastrutture e aspesa militare, riducendo le importazioni. Quindi il governo varò un forte aumento di G finalizzata al riarmo militare e a infrastrutture (strade e autostrade, anche queste con finalità militari). L'aumento della spesa militare stimolò gli investimenti e il pil ebbe un buon tasso di crescita. Vengono rafforzati i controlli valutari e venne adottato un complesso sistema di cambi differenziati a seconda del tipo di transazione o dell'area geografica di riferimento. Anche in Italia la politica restrittiva adottata dalla Fed ebbe ripercussioni negative: La Banca d'Italia aumentò il tasso di sconto. Nel '30 le quotazioni azionarie in Italia registrarono una brusca caduta. La crisi si trasmise all'economia reale quando ancora era in atto un complesso processo.

diassestamento e ristrutturazione. Nel 30 si verificano: crollo degli utili delle imprese, notevole riduzione degli investimenti, diminuzione

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
30 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrean14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pavanelli Giovanni.