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Estratto del documento

PIANO DAWES:

 Entra in funzione nel 1924

 Prevede il pagamento di rate annuali che aumentano con un indice di prosperità

dell’economia tedesca, senza fissare un orizzonte temporale

 Prevede un prestito di carattere commerciale (per l’inizio) da piazzare sulla borsa di New York

1928: situazione sembra migliorata: nuovo piano

PIANO YOUNG

 Del banchiere americano Owen Young

 Abbassamento della rata annuale

 Fissazione dell’orizzonte temporale a 37 anni

Le difficoltà

dell’economia europea

negli anni Venti

Capitolo 9

Germania: dall’iperinflazione alla crisi

 Nuova Repubblica di Weimar:

 Inflazione

 Elevate perdite della guerra (2milioni di soldati uccisi)

 Germania perde il 13% del suo territorio

 Nel 13% del territorio perso vi erano:

a) il 75% delle sue miniere di ferro

b) il 68% delle sue miniere di zinco

c) il 26% delle sue miniere di carbone

 Confisca di: colonie, marina militare e materiale bellico, navi mercantili, locomotive e carri

ferroviari, camion

 Iperinflazione

 Inflazione trasformata in iperinflazione

 Funzionamento precario del paese peggiora

 Ripresa economica lenta e contraddittoria

 Novembre 1923: il marco diviene inservibile; quindi introduzione di un nuovo marco: Renten

Mark

 Agosto 1924: piano Dawes circolazione monetaria stabilizzata con il Reichs Mark

 Capitali stranieri permettono la stabilizzazione di una nuova moneta

 Crisi

 Piano Dawes= pilastro che poggiava sulle sabbie mobili

 Germania: deve mantenere elevati i tassi di interesse per attirare i capitali (privati)

 Capitali (privati) presi in prestito soprattutto da:

a) comuni, per la costruzione di infrastrutture pubbliche

b) settore agricolo

 

Settori non in grado di coprire interessi così alti tassi di interesse calano

 Investitori stranieri meno attratti dal mercato tedesco con il calo del tasso di interesse

 

1927: raffreddamento della congiuntura tedesca rallentamento economia tedesca

 Fine 1928: inizio di una vera propria crisi tedesca

 Questione della rivalutazione: l’iperinflazione aveva azzerato tutti i capitali liquidi e la

moneta corrente, provocando perdite alla classe media (=maggior detentrice di capitali)

 Stabilizzazione: porta in parlamento un’interminabile discussione sui possibili modi per

compensare almeno le perdite

 Alla fine aumenta la disaffezione della classe media nei confronti della Repubblica di Weimar

 Classe media spinta verso partiti estremi

 Disastrose conseguenze della crisi

Gran Bretagna: primato della sterlina a qualunque costo

 Anni Venti: avvio in una spirale negativa

 Gran Bretagna= potenza vincitrice

 1920: entra in una spirale negativa

 Impossibilità quasi totale di accrescere il suo reddito procapite

 Disoccupazione alta: tra il 7 e l’11% per un intero decennio

 Cause di risultati così disastrosi:

a) impianti non stati innovati

b) esportazioni tradizionali soppiantate da altri paesi

c) accumulo di un debito (pari a 4,7miliardi di dollari) nei confronti di USA

d) inflazione: causa la svalutazione della sterlina

 Convinzione che problemi economici inglesi sarebbero stati risolti se si fossero ristabilite le

condizioni prebelliche tra cui, in primo luogo, la stabilità monetaria

 Su pressione degli USA e del Piano Dawes gli europei tornano al Gold Standard

 Gran Bretagna decide (aprile 1925) di ritornare al Gold Standard con lo stesso tasso di

cambio con il dollaro che vigeva prima della grande guerra

 Winston Churchill: Gran Bretagna decide (aprile 1925) di ritornare al Gold Standard con lo stesso tasso

di cambio con il dollaro che vigeva prima della grande guerra

 Appoggiato da:

a) City

b) Confederazione degli industriali

 Scontrato da Keynes

 Effetti della decisione:

a) politica monetaria restrittiva con alti tassi di interesse che Causano gravi problemi alla

disincentivano gli investimenti Banca d’Inghilterra, la quale

b) caduta delle esportazioni non voleva far ricorso a

prestiti

c) bilancia dei pagamenti diviene negativa

d) riserve si assottigliano

 Miglioramenti:

 Si notano solo a fine 1920

Francia: una stabilizzazione monetaria realistica

Molti paradossi dell’economia francese (1920)

 Economia francese 1920: primo paradosso:

 = Grandi perdite dalla guerra

 Ma nonostante ciò la Francia ritiene importante ottenere mezzi per la ricostruzione mediante

le riparazioni

 Francia si basa sulla diplomazia

 Ma infine si ricostruisce con i propri mezzi, a causa della lentezza dei pagamenti effettuati

 Basato, inoltre, sul recupero dell’Alsazia e la Lorena: regioni ricche di materie prime ed

industrializzate

 Recupero dei due paesi gioca un ruolo positivo

 Positivo è anche l’allargamento della capacità produttiva nell’industria pesante

 Economia francese 1920: secondo paradosso:

 = Grande instabilità politica

 Tra marzo 1924 e luglio 1926 (=29 mesi) si susseguono 11 diversi governi

 23 luglio 1926: Raymond Poincaré stabilizza il franco di fatto

 Riordine della finanza pubblica e della politica monetaria, senza danni alla democrazia

francese

 Economia francese 1920: terzo paradosso:

 =tipo di stabilizzazione che viene effettuata

 Franco stabilizzato al tasso corrente, al contrario di quanto avvenuto in Inghilterra

 Successo francese = contrario dell’insuccesso inglese

 Inglesi rimproverano alla Banca di Francia di aver accumulato oro

 Inglesi rimproverano il governo di aver permesso la svalutazione allo scopo di sottrarre

mercati esteri alle esportazioni inglesi

Italia: dalla democrazia alla dittatura

Difficoltà politiche dell’Italia : causano l’uscita della democrazia e 20 anni di dittatura

Difficoltà politiche italiane:

 Difficile processo di riconversione delle industrie dalla produzione di guerra alla produzione di

pace fallimenti di imprese a banche

 

Conflitto sociale alimentato dalla disoccupazione e dall’inflazione occupazione delle terre

e delle fabbriche nel biennio rosso: 1919-1920

 Sviluppi politici:

a) 1919: creazione del Partito Popolare

b) 1919: cambiamento del sistema elettorale: da maggioritario a proporzionale

c) sconfitta del Partito Liberale

d) nascita di due partiti: Partito Popolare e Partito Socialista

 Nascita del movimento fascista di Mussolini (1919) che usava azioni illegali

 Atteggiamento scarsamente garantista del re che non ha voluto bloccare con l’esercito la

Marcia su Roma consegna del potere a Mussolini (1922)

Non è semplice determinare quali fattori sopra elencati hanno portato all’ascesa al potere di

Mussolini ma sicuramente le cause iniziali che hanno scatenato tutti il processo furono:

a) Le condizioni alterate della guerra

b) La mancanza di aiuti internazionali per la ricostruzione

c) Scarsa pratica di una democrazia di massa

Salita al potere di Mussolini:

 Nomina del Ministro delle Finanze Alberto De Stefani (1922)

 De Stefani continua un processo di riequilibrio della finanza pubblica

 Pareggio del bilancio

 Proibizione di scioperi

 Ripresa dell’economia

 Fine 1924: sostituzione del Ministro delle Finanze De Stefani con G. Volpi

 Volpi affronta il problema dei pagamenti verso USA e Inghilterra

 

Standardizzazione della lira entrata nel Gold Standard

 Mussolini impone la “quota 90” = tasso di cambio sopravvalutato di 90lire per sterlina

 Consolidamento del debito pubblico

 Riforma bancaria: la Banca d’Italia diviene solo banca di emissione

 Segue, secondo molti economisti, una crisi dovuta alla caduta di esportazioni ed investimenti

 1928: inizio di una ripresa dalla situazione di crisi: realizzazione della bonifica integrale, per

modificare l’agricoltura italiana, riportando il paese alla normalità

La creazione

dell’Unione Sovietica

Capitolo 10

La rivoluzione d’Ottobre

 Russia: la prima guerra mondiale:

Premesse:

 Incompleta della sua trasformazione capitalistica

 Privatizzazione delle terre: seguita dalla riforma Stolypin, ancora nella fase iniziale

 Decollo industriale localizzato solo in poche città

Nonostante ciò:

 Spinta a partecipare alla Grande Guerra dalla parte degli Alleati, su pressione di Francia

 Economia e società non in grado di affrontare l’enorme dispendio di risorse di una guerra

 Difficoltà nell’assicurare generi alimentari ai soldati ed alle città industriali che producevano

per la guerra

 Conseguente scontento della popolazione che tra l’altro non era motivata alla guerra

 Gennaio 1917: deposizione dello zar che porta a:

a) rivoluzione borghese

b) istituzione di un parlamento, la Duma

c) formazione di un nuovo governo, guidato da Kerenskij

 Russia: il nuovo governo

 Dichiara la continuazione della guerra

 Assenza di speranze di riuscire a migliorare l’organizzazione del paese

 Propaganda socialista di Lenin e del suo partito bolscevico tra il popolo

 Partito di Lenin: organizzato in consigli rivoluzionari (soviet)

 Ottobre 1917: i Soviet lanciano l’attacco al governo borghese: conseguenze:

a) presa del Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo

b) quattro anni di guerra civile

c) l’economia si trova in un regime di comunismo di guerra: ritorno al baratto:

- eliminazione della moneta

- abolizione del commercio privato

- lavoratori militarizzati e remunerati in natura (con buoni d’acquisto)

- requisizione della produzione agricola

- nazionalizzazione delle industrie

- servizi essenziali forniti gratuitamente in limitate quantità

 Risultati produttivi catastrofici:

 Produzione industriale diviene 1/5 di quella del 1913

 Produzione agricola diviene 1/3 di quella del 1913

 Esportazioni e importazioni scompaiono

La NEP

 

NEP= Nuova Politica Economica varata da Lenin a inizi 1921

 Conseguenze della NEP:

 Fine al razionamento ed alle requisizioni

 Si cerca di combinare il mercato con elementi di socialismo

 Reintroduzione della moneta

 Liberalizzazione del commercio e dell’industria

 Liberalizzazione dell’agricoltura

 Grandi imprese industriali: solo le più strategiche erano sottoposte a decisioni centralizzate;

alle altre era attribuita una certa autonomia

 Caratteristiche della NEP:

 Si può definire come il primo esperimento di economia mista

 Lo stato:

a) svolge una funzione programmatrice generale

b) gestisce una serie di imprese nazionalizzate

 Sul piano produttivo ottenne risultati positivi ch

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Publisher
A.A. 2013-2014
260 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Claaa_Love di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Trezzi Gianluigi.