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Estratto del documento

PIANO MARSHALL

Dopo la seconda guerra mondiale c'è un enorme incremento del ruolo politico degli USA in Europa. L'Europa

stessa è suddivisa in due aree di influenza per tutta la guerra fredda: l'occidentale è sotto gli Stati Uniti e

l'orientale sotto l'URSS. Le due zone di influenza si differenziavano soprattutto per il ruoto dello stato

nell'economia: gli USA preferivano una conduzione più o meno liberale a seconda del periodo storico,

l'URSS invece gestiva sempre direttamente l'economia con dei piani quinquennali.

La conferenza di Yalta del Febbraio 1945 già poneva queste basi:

• lo smembramento, il disarmo e la smilitarizzazione della Germania, lo smembramento (che

prevedeva che USA, URSS, Regno Unito e Francia gestissero ciascuno una zona di occupazione)

doveva essere provvisorio, ma si risolse nella divisione della Germania in est ed Ovest che finì solo

nel 1989.

• furono fissate delle riparazioni dovute dalla Germania agli Alleati, nella misura di 22 miliardi di dollari.

• l'Europa dell'est occupata dalle armate sovietiche sarebbe rimasta sotto l'influenza russa, l'Europa

dell'ovest sotto quella deli USA.

UNRRA (1945 - 1947)

Era un'organizzazione delle Nazioni Unite per assistere economicamente e civilmente i Paesi usciti

gravemente danneggiati dalla seconda guerra mondiale. Stanziò più di 7 miliardi di dollari.

PIANO MARSHALL

Pronunciato ad Harvard il 5 giugno 1947, ripreso a Parigi il 12 luglio 1947 (con 16 paesi dell'Europa ovest

presenti) e firmato il 16 aprile 1948 era il piano politico-economico statunitense per la ricostruzione

dell'Europa dopo la Seconda guerra mondiale.

Gli obiettivi erano:

 finanziare per quattro anni le immportazioni di cui l'Europa aveva bisogno ma che eccedevano le

sue possibilità di pagamento

 provvedere a un risanamento finanziario

 favorire forme di cooperazione internazionale

 creare una collaborazione intraeuropea

Dura fino al 1952.

Gli USA decidono di sostenere l'Europa secondo un piano di distribuzione di beni e denaro.

L'America aveva già sviluppato un proprio sistema produttivo per la produzione di guerra, quindi era più

tecnologicamente avanzata rispetto all'Europa. Esportando questa tecnologia vogliono riportare il mercato

europeo a un livello superiore.

Gli USA aiutavano i paesi dell'europa solo se questi si impegnavano ad avere un governo liberale.

Circa l'80% degli aiuti statunitensi consistevano in prodotti in natura consegnati allo stato, il rimanente in

crediti alle imprese.

Lo Stato doveva prima stilare una lista (in collaborazione con i privati e le imprese) in cui richiedeva dei

materiali, dei beni o dei prodotti che avevano dei precisi obiettivi di sviluppo. Si crea anche un organismo

europeo per valutare la capacità dei paesi di valutare le materie rivolte allo sviluppo (OECE).

Gli USA poi "regalavano" allo stato questi beni, che li poteva rivendere ai privati e alle aziende a prezzi

calmierati. Con il ricavato poteva costituire un fondo che doveva utilizzare solo per lo sviluppo economico e

industriale. In questo modo diventa più facile la ricostruzione e il ritorno allo sviluppo.

In questo periodo gli USA:

 producono metà dei beni manufatturieri mondiali

 possiedono un'alta tecnologia

 hanno molti crediti verso l'Europa, che ha una bilancia commerciale e dei pagamenti in forte deficit

 sostengono i popoli "liberi" contro il comunismo ("dottrina del contenimento")

OECE

Si tratta di un'organizzazione internazionale attiva dal 1948 al 1961. Fu istituita il 16 aprile 1948 per

controllare la distribuzione degli aiuti americani del Piano Marshall per la ricostruzione dell'Europa dopo la

seconda guerra mondiale e favorire la cooperazione e la collaborazione fra i Paesi membri.

I suoi obiettivi erano:

 la gestione coordinata tra gli stati occidentali

 l'ordinazione delle merci dall'ECA (un'agenzia governativa statunitense per amministrare

l'erogazione degli aiuti previsti dal Piano Marshall)

 favorire il processo di integrazione economica europea

 il coordinamento fra le politiche economiche dei singoli paesi

 il superamento di accordi economici bilaterali

 la creazione di business school e l'invio di tecnici europei in america per istruirli su come far

funzionare le macchine che ci donavano

 la produzione in serie su larga scala, la gestione scientifica e la maggiore produttività 21/11/2013

26/11/2013

l'America con il piano Marshall vuole anche rafforzare la sua posizione contro l'URSS con un'alleanza

europea.

Dopo la seconda guerra mondiale inizia un processo di decolonizzazione.

La Germania era divisa in 4 zone di influenza, che poi diventano due. Nel 1961 viene costruito il muro di

Berlino.

I russi rafforzano il Comecon, la "cortina di ferro", che favorisce gli scambi interni. L'URSS è uno stato

dirigista e proprietario dei settori produttivi. Il primario era ancora il più importante.

Gli USA invece erano caratterizzati da uno stampo liberista, il "laissez faire", lasciare che il mercato selezioni

le imprese più efficienti.

l'Italia ebbe molti più problemi a causa della riconversione e della ricostruzione dopo la guerra. Durante la

ritirata i tedeschi portarono via i macchinari per la produzione bellica, così l'Italia fu saccheggiata dei suoi

fattori produttivi.

IL BOOM ECONOMICO

Il boom economico inizia per l'America e l'Europa dell'ovest nel 1949 e termina nel 1973.

Inizia negli USA a causa della ricchezza che possedevano e la tecnologia più evoluta. Gli americani avevano

più soldi da spendere e non solo per i bisogni primari, tutto questo cambia la mentalità dei consumatori.

 Sempre meno disoccupazione

 Aumento del PIL

 Aumento degli scambi

 Aumento della produzione

Il progresso tecnologico spesso arriva da settori strategici (quelli distruttivi, della guerra), dal settore

aerospaziale e dalla tensione creata dalla guerra fredda (si creano missili sempre più a lunga portata!).

In Europa gli aiuti del piano Marshall risollevano l'economia, la popolazione aumenta a causa di una

maggiore natalità, si ha più capitale umano cioè fonti di produzione e consumatori con redditi da spendere.

IL MIRACOLO ECONOMICO

Il miracolo economico avviene in Italia tra il 1956 e il 1963.

La popolazione si sposta sempre più verso il settore secondario e terziario. Il PIL sale del 6% l'anno.

 Stabilità monetaria

 Equilibrio bilancia dei pagamenti

 Meno inflazione e più esportazioni del "made in Italy"

 Investimento statale nelle opere pubbliche

 Le industrie meccaniche, metallurgiche, automobilistiche, il tessile, l'edile e i beni durevoli e di

consumo si moltiplicano

 I consumatori hanno un maggior potere d'acquisto

 Nel 1958 la Lira è la moneta più stabile del mondo

 Nel 1953 l'ente nazionale idrocarburi cerca il petrolio nella pianura padana

 Nel 1963 vengono costruite le prime centrali nucleari italiane (abolite poi con il referendum del 1987)

I beni durevoli di consumo sono l'effige di questo miracolo: i frigoriferi, gli elettrodomestici, le automobili (Fiat,

Pirelli, Piaggio, Vespa), la televisione, le scatolette, le bibite, qualsiasi cosa che ricordasse l'"american way

of life".

Nascono i grandi magazzini e si rivoluziona il sistema di informazione e di pubblicità.

Nascono le multinazionali, che hanno nuovi obiettivi e target specifici, in settori anche non strategici.

L'obiettivo non è più produrre ma vendere.

Riassumendo:

 Crescita reddito

 alti profitti

 sviluppo industriale

 alta tecnologia

 stabilità monetaria

 equilibrio bilancia dei pagamenti

 emigrazione interna e internazionale

 forti esportazioni

Le nuove fonti di energia, il petrolio e il nucleare sono importantissime per il boom economico di questo

periodo.

Ma già nel 1963 in Italia iniziava una crisi interna che portò alla fine del miracolo economico.

Il boom economico aveva portato a una forte sperequazione del reddito, ma anche al rafforzamento dei

sindacati. Questi sindacati molto potenti vollero un aumento dei salari. Venne ottenuto dopo la rivolta di

piazza statuto del 1962.

Questi aumenti, benché giusti, portarono a un aumento dei costi di produzione e all'inflazione. L'aumento dei

salari avvenne più velocemente dell'aumento di produttività.

Le imprese non riuscendo più a guadagnare emigrarono all'estero.

Nel 1968 iniziano le proteste da parte degli studenti (in America) che culminano nell'autunno caldo del 1969,

portando a molte riforme dell'università.

In Italia nel 1970 assistemmo anche alle stragi delle brigate rosse e agli anni di piombo, ma anche

all'approvazione dello statuto del lavoro. Erano tutti tentativi di cambiare la politica italiana.

CRISI PETROLIFERA 1973

Il petrolio è concentrato in alcuni luoghi specifici del mondo, e i paesi che dipendono da queste nazioni che

possiedono il petrolio hanno molti svantaggi. Sia gli Stati Uniti che l'URSS cercarono infatti di imporre il loro

dominio politico su paesi con fonti di energia come il petrolio.

L'Italia non ha fonti di petrolio, dipende da altri per poter produrre e deve pagare care le fonti energetiche.

Per questo si cercano fonti di energia alternative.

Nel 1973 c'è una forte crisi dell'offerta di petrolio. Il motivo della crisi è esterno all'Europa.

Nell'ottobre del 1973, il giorno sacro dello Yom Kippur, l'esercito egiziano attaccò Israele insieme alla Siria.

Israele, dopo i primi momenti di smarrimento iniziale, risultò vincente su entrambi i fronti, tanto da minacciare

Il Cairo.

La guerra finì dopo una ventina di giorni con la proclamazione di un cessate-il-fuoco tra le due parti.

Durante i combattimenti Egitto e Siria furono aiutati e sostenuti dalla quasi totalità dei Paesi arabi, URSS e

paesi anti-americani, mentre Israele fu appoggiato dagli Stati Uniti e dai Paesi europei.

Ed è per questo motivo che i Paesi Arabi appartenenti all'Opec bloccarono le proprie esportazioni di petrolio

verso i paesi che sostennero Israele fino al gennaio 1975. Verso alcuni paesi opera un embargo totale

mentre verso altri solo parziale, aumentando comunque di molto il prezzo del petrolio (più costi di

produzione).

Questo processo portò all'innalzamento vertiginoso del prezzo del petrolio, che in molti casi aumentò più del

triplo rispetto alle tariffe precedenti. I governi dei Paesi dell'Europa Occidentale, i più colpiti dal rincaro del

prezzo del petroli

Dettagli
A.A. 2013-2014
44 pagine
26 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesca.Botta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Picco Leila.