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NELL'UE.LEZIONE 25 L'ECONOMIA ITALIANA DALL'UNRRA ALL'ERP
In Italia, la transizione verso il dopoguerra fu relativamente più lunga e complicata rispetto al periodo successivo alla Grande guerra. I tre problemi principali erano costituiti dalla disoccupazione, dall'inflazione e dalla transizione istituzionale.
Date fondamentali:
- giugno 1946 referendum istituzionale ed elezioni Costituente;
- 15 settembre 1947 entra in vigore il Trattato di Pace;
- 1° gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione repubblicana;
- 18 aprile 1948 prime elezioni per il Parlamento.
La situazione italiana in quegli anni era particolare per 4 motivi:
- Forti eredità fasciste erano stati tre i percorsi di contenimento degli effetti di quota 90: assorbimento di disoccupazione nei ranghi dell'amministrazione statale, politica di forti restrizioni e diminuzione dei consumi per diminuire le importazioni e liberare
Deal. Arrivano le stesse filosofie del New Deal tra cui per esempio l'efficientamento nell'uso dei fattori. L'Italia ha forza lavoro che per essere stata efficientemente deve spostarsi in massa. Negli anni 50 si calcola che a Torino arrivassero in alcuni giorni più di 10 mila immigrati del sud. Il costo della vita tra il 44 e il 47 è quadruplicato => le famiglie sono spinte alla ricerca del lavoro dal fatto che le condizioni di miseria sembrano essere una trappola senza via di uscita. C'è la necessità di trovare vie nuove nella politica, nell'economia nazionale ma anche nella vita dei singoli. L'Italia è il terzo paese che riceve più aiuti UNRRA (15% del totale). La Germania non riceve aiuti perché nel periodo UNRRA è ancora zona di occupazione e non è ancora uno stato definito. In Italia arrivano persi di metà prodotti alimentari (sopravvivenza). ¼ è
peròriabilitazione commerciale, il 12% è prodotti tessili e successivamente riabilitazione agricola… L'economia italiana si rimette in piedi anche secondo il meccanismo del Revolvingfound. Con un suo particolare percorso l'Italia si rimette in moto e quando arrivano gli aiuti del piano Marshall una struttura industriale già stava funzionando. Il maggior beneficiario dei prodotti del piano Marshall (non porta soldi ma soprattutto beni) è la Fiat. La Fiat ricostruisce i macchinari distrutti dalla guerra importando macchine dagli USA e non soltanto riavvia la produzione ma anche la ripensa perché importa dagli USA non solo macchinari ma anche l'organizzazione fordista del lavoro. L'acciaieria di Cornigliano a ciclo integrale è la seconda. Le due cose sono collegate perché l'acciaio di Cornigliano per l'Italia poco costoso, viene utilizzato per la produzione di massa per la Fiat. Quasi ovunque gli obiettivo del
Il piano Marshall viene raggiunto. La soluzione ai tre problemi di inflazione, disoccupazione e transizione istituzionale era creare un nuovo stato. Il 1° gennaio 1948 entra in vigore la nuova costituzione. All'economia la costituzione dedica 12 articoli e quindi ad essa dedica più importanza che a molti altri settori della vita sociale. Negli articoli però non si nomina mai il "mercato" => la costituzione si basa su un ibrido di liberismo e ciò che rimane del fascismo e evitando il termine mercato e costruendo un meccanismo tipico da economia controllata. La costituzione diventa il nuovo collante soprattutto dei tre partiti di massa. I vari aiuti e la ricomposizione istituzionale consentono di risolvere tutti gli altri problemi. Il primo è l'inflazione che viene risolta con una deflazione e un controllo del comportamento delle banche da parte di Luigi Einaudi. Einaudi congela con una serie di provvedimenti la concessione di nuovi prestiti.
e quindi la crescita grazie all'indebitamento => risultato: questa linea da i primi frutti quando si inizia a parlare del piano Marshall. Quando l'Italia entra nel piano Marshall ha infatti un'inflazione piuttosto risanata e un'economia che sta lentamente ricominciando a produrre. Questi aiuti sono quindi fondamentali per arrivare a sistemare definitivamente la situazione infatti l'Italia è il secondo paese europeo per crescita dopo la Germania. Il piano Marshall in Italia cura due cose: - Dollar gap (come negli altri paesi); - Autosufficienza sulla quale basare la crescita successiva. In gran parte delle sue manifestazioni il piano Marshall in Italia produce migliori risultati rispetto a quelli previsti. La produzione industriale era prevista al 40% in più e diventa il 49%. Crescono le esportazioni perché quasi raddoppiano al 186% e anche le importazioni più che raddoppiano. I trasporti sia per terra che per mare sono gli.elementi più privilegiati: il 233% di miglioramento di trasporto ferroviario passeggeri e il 173% di capacità di trasporto marittimo.
Il piano Marshall funzionava riprendendo e riavviando il fondo di contropartita tipico dell'UNRRA che veniva investito soprattutto in trasporti e industrie ad alta tecnologia.
Fondo lire: Loans = tutti i trasferimenti in valuta ossia in soldi. Essi erano 42 miliardi su 674 miliardi. Mentre i Grants sono 581 miliardi su 674 miliardi infatti sono quasi o materie prime o macchinari.
Il settore che cresce di più e quasi raddoppia il suo posizionamento è la CHIMICA. È il settore che viene riposizionato meglio perché una parte del piano Marshall prevedeva dei corsi di formazione per manager e ingegneri delle industrie italiane. In alcuni casi anche dei periodi di formazione direttamente nelle industrie americane.
Le aperture ai mercati internazionali e la capacità di rinnovarsi nel tempo furono le parti
Più importanti che il piano Marshall utilizzò per trasformare l'economia italiana da economia autarchica e tecnologicamente bloccata a economia votata ai mercati internazionali e estremamente dinamica molto più degli altri paesi.
Lezione 26 (28/04/2021). L'Italia dalla ricostruzione alla pianificazione.
Gli stati uniti erano il paese più ricco. Una scelta condivisa, anche per chi non era al governo, fu la pianificazione. Poteva essere una cosa simile ai piani quinquennali sovietici. Bisognava arrivare a determinate soglie, spesso qualitative. Non bisognava aumentare la produzione quantitativamente. Il primo passaggio è legato con l'industria pubblica.
ERP= riavvio, ma anche la scelta di alcuni settori. Gli aiuti UNRRA hanno portato un incremento del PIL. Il piano Marshall spinge i paesi europei a collaborare di più tra di loro, diffidando dei paesi extra europei, e ciò avvantaggia l'Italia. Il coso del lavoro in Italia
diminuisce e diventa il più conveniente. Non vuol dire però solo più competitività, significa anche salari bassi e condizioni di lavoro onerose (settimana lavorativa più grande, orari flessibili, ecc.).