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OSTACOLAZIONE DEI PROCESSI METACOGNITIVI

La scuola tecnologica non ha tempo di perdere tempo a sviluppare un pensiero critico/divergente. Nell'immaginario adulto i bambini non ne hanno bisogno perché presunti geni.

SOCRATE

Per imparare bisogna andare contro il pensiero precedente: pensiero divergente. Interrogazione continua tra risultati ottenuti e modelli utilizzati.

1 lunedì 14 ottobre 2019

Relazione fra tecnologia e formazione

Tecnologia = lente attraverso la quale guardiamo al mondo (cosmovisione). Studiando la lente scopriamo i processi che ci fanno affrontare il mondo.

Logos tecnico - riflessione sulla tecnica. Un sapere concreto, tangibile, che tende al fare.

Strumento fisico e concettuale (intellettuali) che ci aiuta ad arrivare a dei risultati nella soddisfazione di bisogni creandone di nuovi (stimolazioni).

Società a tecnologia evoluta -> grande utilizzo tecnologico.

Struttura logica della tecnologia.

Tecnoscienza, la tecnologia è impastata di pragmatismo.

(azione) e la scienza dipensiero.Tecnica = condizione della scienza e del sapere contemporaneo. Obbiettivo di orientare la conoscenza del mondo verso la praticità. La scienza nell'antichità era epistema (un fondamento, senza dubbi). Evidenti ricadute su manipolazione del reale, correlazione sapere è potere, responsabilizzazione del soggetto.

Quali sono gli snodi concettuali strutturali in relazione all'educazione:

  1. la scienza e la società sono in una interdipendenza relazionale dinamica che le cocostituisce entrambe; l'educazione ne è un prodotto
  2. La relazione scienza e società rappresenta un principio ontologico; noi soggetti non esistiamo fuori da questa relazione.
  3. L'etica; che scaturisce dalla relazione società e tecnologia è pragmatica, frutto di una razionalità tecnica, risultato concreto e poco dispendioso. Etica = teoria del bene, relazione e solidale tra tutti coloro che agiscono in un contesto.

(non deve portare dipendenza)

4) Benessere sociale; deriva dalla consapevolezza della dinamica tecnoscienza-società

5) Formazione epistemologica a tutti i livelli del sistema formativo (studenti e insegnanti)

1 lunedì 14 ottobre 2019

6) Valore di una scienza che in quanto prodotto sociale non può essere neutrale

Cos'è la formazione, processo multirelazionale, multifattoriale che dura tutta la vita.

Capire il mondo in modo creativo.

Sviluppare uno sguardo sistemico, da particolare a globale e da globale a globali, individuare un contesto, le basi, le strutture.

Il sistema formativo dovrebbe educare a una sensibilità relazionale, costruire strumenti per cogliere le relazioni che costituiscono un fenomeno (la metastruttura e la sua evoluzione).

2 lunedì 14 ottobre 2019

La costruzione della conoscenza

Conoscere un fenomeno significa comprenderlo cioè averne una chiara consapevolezza, essere consapevoli di sé in relazione ai problemi alle suggestioni che

quel fenomeno ci provoca. Distribuzione del sapere. Si occupa anche delle condizioni della costruzione della conoscenza. È importante capire il reale percorso della costruzione della conoscenza e la percezione del proprio sé cognitivo (quanto pensiamo di sapere) che spesso non sono come crediamo.

Conoscenza interculturale. La conoscenza ha un andamento processuale, che ha processi trasformativi. Mentre agisce cambia, nuove relazioni. DINAMICO, autogenerazione, autoconservazione. La conoscenza aiuta a raggiungere fini e risolvere problemi perché ci fornisce gli strumenti e le strategie di azione. È un processo dinamico interattivo.

Il nostro cervello è propenso al sapere. Rientra nella logica stessa della nostra esistenza. È importante per capire la struttura di come una persona pensa, impara.

1 giovedì 31 ottobre 2019. Approccio neurobiologico all'educazione. Intelligenza: individuare relazione fra situazione, fenomeni e contesti. È un papà.

funzione del pensiero

Mente: sistema aperto (si evolve) coordinato di funzioni (struttura-relazionale). Per funzionare deve essere formata. Si occupa di pensare.

Cervello: organizzazione reticolare di cellule (neuroni) interconnesse (sinapsi)

Le potenzialità formative dell'errore

Relazione quantità-qualità

Prendere in considerazione la quantità di formazione però in relazione con la qualità della formazione.

Il metodo

Coltivare un pensiero errante (divergente).

Essere in grado di rettificare l'errore perché se ne conoscono le sue funzionalità.

Il metodo a fronte del cammino percorso si ristruttura per intraprendere nuove strade. Perché conosce i propri errori

1 giovedì 23 gennaio 2020

Il cittadino competente

La formazione prevede il modificarsi del soggetto e dell'ambiente (culturale e biologico).

Relazione reciproca appartenenza soggetto ambiente = conoscenza, respirazione.

La mente trasforma l'esperienza in

simboli per metabolizzarla =conoscenza. La strutturazione della conoscenza attraverso mappe= relazione formativa.

Sono responsabile della mia conoscenza, quindi sono attivo.

L'educatore è un accompagnatore che fa parte della relazione: docente studente contesto.

Mi offre la possibilità di cambiare una parte di mondo intorno a me.

Etopoietico = creazione di etica

La lezione di Bourdieu

È necessario conoscere le condizioni sociali in cui si svolgono le teorie

Il cittadino è competente quando è in grado di elaborare una descrizione del mondo a cui appartiene

Epistemologia complessa

Simboli= spazi di organizzazione e elaborazione di concetti

1 giovedì 23 gennaio 2020

Il ruolo formativo delle emozioni

Regolano gli ormoni che potenziano alcuni collegamenti nervosi.

I bulli che non hanno empatia non sono in grado di provare compassione.

Essere consapevoli delle proprie emozioni ci porta a scegliere determinati comportamenti apprenditivi.

Il bambino deve quindi imparare

A capire le proprie sensazioni, monitorandole. Difficoltà cognitive

Gli insegnanti denunciamo bassa soglia di attenzione. Un racconto da memorizzare è più semplice di un elenco perché la memoria memorizza meglio una rete di connessione. (Apprendimento è un’ambiente relazionale)

Aiutare i ragazzi con coinvolgimento attivo a creare mappe concettuali e renderli complici, quindi i ragazzi sono coscienti delle informazioni importanti. Ridurre l’impulsività delle risposte. Ragazzi protagonisti del proprio metodo di apprendimento perché sono consapevoli dei processi che ne stanno alla base.

1 domenica 26 gennaio 2020

Metacognizione e modificabilità cognitiva

La tecnologia rimuove il divario tra conoscenza scientifica e umanistica. Euristica = ricerca, scoperta

Per intelligenza si intende proprietà dinamica della mente, cioè modificabile. Lo scopo è diventare più intelligenti.

Analisi dei campi cognitivi

Base: percezione,

emozione, attenzione, memoria, linguaggio, empatia
Sè cognitivo = consapevolezza più o meno chiara delle azioni da compiere per accrescere le nostre competenze e l’intelligenza
1 domenica 26 gennaio 2020
Conoscenze e gioco. Quando conoscere è divertente
Il gioco è messa in campo di strategie, movimento della mente, simulazione che chiama ad agire l’intelligenza, rappresentazione
Divertimento nell’insegnamento sia per lo studente sia per l’insegnante senza ricadere in qualche grammo di noi. Dobbiamo tirare fuori il gioco.
Il gioco come esercizio di apprendimento
Trasformare degli oggetti ed esperienze in simboli ordinati secondo una logica ludica.
Gioco e creatività
Padroneggiare le emozioni, capire gli stati d’animo, elaborare diverse strategie
Saper cogliere gli aspetti ludici dell’apprendimento
1 martedì 28 gennaio 2020
Videogioco e cognitività
Il videogioco permette al bambino di muoversi mettendo in atto diverse strategie

abitudini cognitive.

Il bambino non sviluppa capacità e pati che perché non gli interessa del dolore del nemico

Se l'uso massimo dei videogiochi è in età nella quale il bambino non ha ancora sviluppato la differenza tra immaginario e realtà può mettere in atto comportamenti aggressivi

PRO(Sviluppo interesse nelle materie scolastiche se mi piace un videogioco es assassina crede storia.

Realtà virtuale in situazioni reali es operazioni mediche

I videogiochi non sono tutti violenti

Giocare a fare la guerra - bambini, è diverso dal videogioco?

Gli animali giocano alla lotta e sanno che è diverso, quindi è naturale la violenza finta?

Dietro lo sviluppo dei videogame ci sono menti creative

Nel caso degli adulti che non hanno mai giocato il problema è là periferiche su cui giocare, come sugli smartphone ma poi si sono abituati

Si gioca raramente da soli, offline e online come le sale giochi)

CONTRO(Dipendenze)1

Formattazione del testo

Martedì 28 gennaio 2020

Videogioco e logica

Il bambino segue un percorso di gioco già prestabilito (dipende dal tipo di gioco, e nel caso dei giochi narrativi è come guardare un film)

(Cosa si intende con tecnologia? Perché se no i giochi da tavolo?)

In caso di errore lo obbligano a modificare i propri comportamenti senza pregiudicare il risultato

Il video pensiero ludico

Complessità strutturale.

Il ludico tradizionale risale dalla mitologia, quello nuovo dal mercato economico

Giochi tradizionali la violenza è meno cruenta rispetto a quella del videogioco perché è meno reale

Ha un rapporto solitario (ma)

Videogioco fra rischi e opportunità di crescita

Utilizza più intelligenze.

Prima l'educazione era solo logica senza considerare le emozioni

Martedì 28 gennaio 2020

Narrazione e pedagogia degli affetti

La paura dell'abbandono, emozione dominante. Contempla la paura di non essere meritevoli di essere amati e di

conseguenza di non sapersi difendersi, imbrogliati, rapiti e morire, di perdersi, di essere diversi, emarginati. Senso di inferiorità dei bambini nei confronti dei grandi. Struttura letteraria e percorsi di educazione emotiva Fiabe, educano sulle emozioni. L'opposto dell'amore è la paura. I protagonisti della fiaba si dimostrano di meritare di essere amati, dopo le varie prove. Un esempio di coscientizzazione emozionale Non soccombere alla paura, ma capirla e superarla. Il fatto che altri abbiamo superato le paure fa sentire il bambino meno solo e più coraggioso. Utilizzando i tag html, il testo formattato sarebbe il seguente:

Conseguenza di non sapersi difendersi, imbrogliati, rapiti e morire, di perdersi, di essere diversi, emarginati. Senso di inferiorità dei bambini nei confronti dei grandi.

Struttura letteraria e percorsi di educazione emotiva

Fiabe, educano sulle emozioni. L'opposto dell'amore è la paura. I protagonisti della fiaba si dimostrano di meritare di essere amati, dopo le varie prove.

Un esempio di coscientizzazione emozionale

Non soccombere alla paura, ma capirla e superarla. Il fatto che altri abbiamo superato le paure fa sentire il bambino meno solo e più coraggioso.

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Publisher
A.A. 2019-2020
22 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mewpichu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e teoria dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Gramigna Anita.