Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 32
Storia dell'educazione  Pag. 1 Storia dell'educazione  Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'educazione  Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'educazione  Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'educazione  Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'educazione  Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'educazione  Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'educazione  Pag. 31
1 su 32
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

sacerdoti. GRAN DUCATO DI TOSCANA

Pietro Leopoldo,

Il sovrano l’emblema dell’assolutismo regio del ‘700, era

intelligente, cattolico, acculturato e illuminato; cercò di riformare il suo

territorio e lo rese moderno, abolì la pena di morte, e fu il primo a costringere

i magistrati a far pubblicare le sentenze.

commissione

Crea in Toscana una di 3 persone che avrebbero dovuto

riorganizzare l’istruzione; propone una scuola con 3 ordini:

1. Corso elementare dove si imparava anche a lavorare

2. Corso medio di indirizzo letterario

3. Corso superiore di taglio universitario

Questa proposta non entro in vigore perché i docenti non la vollero perché

temevano di nire sotto controllo, così da perdere la loro autonomia.

19

fi ff fi ffi fi fi

REGNO ASBURGICO (IMPERO)

Maria Teresa Giuseppe II,

I sovrani sono e il glio trasformano il territorio

lombardo. Le novità sono:

• Aboliscono i privilegi della chiesa e dei nobili;

• Fanno il censimento della popolazione;

• Creano l’anagrafe;

• Inventa il Catasto Teresiano (mappatura della proprietà) per controllare e far

pagare le tasse;

• Potenziano l’agricoltura;

• Creano per la prima volta un sistema scolastico strutturato.

L’università divisa in 4 facoltà:

Filoso a-Giurisprudenza-Medicina-Teologia

Il sovrano nominava i docenti, stabiliva le materie e i metodi di insegnamento

scuola secondaria

La quindi i collegi, avevano la stessa impostazione ma

non c’erano più i gesuiti ad insegnare ma religiosi provenienti da altri ordini.

scuola primaria

La si divide in 3 livelli:

Comune: si insegnava a leggere, scrivere e contare;

Principale: si facevano il latino, geometria e geogra a;

Normale: ci andavano coloro che volevano diventare maestri e ricevevano

dallo Stato la patente di insegnamento.

Periodo di grandi mutamenti, grandi rivoluzioni (industriale, americana e

francese), tra la metà del ‘700 e la ne del ‘700. Dall’eta moderna si passa a

Napoleone Bonaparte.

quella contemporanea e in questa fase opera

CAMPAGNA D’ITALIA,

Nel 1796-1797 Napoleone avvia la scende dalla

Francia e cerca di liberare i territori italiani dal dominio straniero; si arriverà al

Trattato di Campoformio la pace che mette ne alla campagna. Dopo

Repubbliche Sorelle,

questi 2 anni di battaglie nascono in Italia le o anche

Rebubbliche Giacobine, tutte legate alla Francia ma non sottomesse. La

caratteristica è che tutte durano massimo 3 anni, dal 1796 al 1799, e sono

autonome ma tra di loro legate sul modello francese (politica, struttura).

Le Repubbliche sono 5:

1. Cisalpina cioè la Lombardia

2. Cispadana cioè l’Emilia Romagna

3. Ligure

4. Romana

5. Napoletana 20

fi fi fi fi fi

costituzione

Tutte le Repubbliche hanno una propria dove troviamo i principi

l’istruzione

che le regolano; a livello pratico si realizza poco perché era un

periodo di guerra (le scuole erano occupate dai soldati e gli stipendi non

arrivavano).

A livello teorico queste Repubbliche danno un ruolo fondamentale

compito dello Stato occuparsi dell’istruzione.

all’istruzione, il principio è

Lo stato DEVE occuparsi dell’istruzione dei suoi cittadini.

Repubblica di Bologna

La dura poco tempo, elaborò la prima costituzione e

tra le varie cose la più importante è che dopo 10 anni dall’entrata in vigore di

questa costituzione chi non sa ancora leggere e scrivere non ha diritti civili.

Chi non si istruisce non fa parte della società; lo stato ha il compito di istruire

attraverso le scuole; così viene collegata l’istruzione all’essere cittadini.

Repubblica Cispadana

Per la costituzione della il principio più importante è:

dovere della Repubblica è prendersi cura dell’istruzione dei suoi cittadini

creando delle scuole primarie gratuite maschili e femminili.

Riconosce anche il diritto ai cittadini di mettersi insieme per istruire il popolo.

Repubblica Napoletana

Per la costituzione della l’educazione sica, morale

ed intellettuale è fondamentale; no ai 7 anni istruiscono i padri poi c’è

l’educazione pubblica obbligatoria per tutti.

Le case degli insegnanti (laici) erano pagate dallo Stato oltre allo stipendio.

Tutte le costituzioni sono principi teorici, che devono trovare un’applicazione

Piano Mascheroni

legislativa; ci furono tanti tentativi: come il (piano

generale della pubblica istruzione), una proposta di riorganizzazione della

scuola che viene presentata dall’intellettuale Mascheroni nel 1798 al

Governo della Repubblica Cisalpina. Questo piano però non sarà mai attuato

ma resterà una proposta perché il tempo era troppo poco e nel 1799 tutte le

Repubbliche moriranno.

Questo piano prevedeva:

3000 scuole

1. Nascita di primitive, primarie, una in ogni comune, per

alfabetizzare secondo i principi laici;

rinnovamento e la laicizzazione

2. Promuovere il della scuola secondaria

e l’università. 21

fi fi

di ondere le nuove idee

Oltre all’istruzione c’è anche la volontà di

rivoluzionarie tra il popolo, (libertà, uguaglianza e fratellanza). Il popolo

italiano è sempre stato sottomesso, è un popolo di dente; per far circolare

questi ideali lo fanno attraverso: i giornali, le pubblicazioni, il teatro, i

catechismi repubblicani (catechismo non cattolico ma repubblicano) con

libricini semplici in cui vengono spiegati gli ideali della rivoluzione, e anche

con gli apostoli della Repubblica, coloro che avevano vissuto l’esperienza e

la raccontavano.

L’obiettivo era creare l’uomo nuovo repubblicano, il cittadino della

1799

Repubblica; nel terminano la loro esistenza perché iniziano ad esserci

delle ribellioni dal basso (poveri, contadini) che si sentivano lontani da questi

principi e si alleano con il clero e l’aristocrazia.

Napoleone con il colpo di stato in Francia sale al potere, decide di tornare in

Repubblica Italiana Regno

Italia per creare la per poi trasformarla nel

Italico, Regno di Napoli

il sud lo chiamerà e lo a da al cognato (Gioacchino

Murat). Il popolo è sottomesso, l’Italia è tutta sotto il dominio Napoleonico,

della Francia.

Napoleone dal 1800 in poi cercò di riformare tutti i settori della vita (politica,

civile e religiosa). Per l’istruzione ha 2 obiettivi:

Scolarizzazione di massa

1. attraverso scuole popolari gratuite, tutti

devono andare a scuola;

Formare la nuova classe dirigente

2. tramite la scuola secondaria e

l’università.

Riprende il Piano Mascheroni e lo applica a tutto il territorio francese e

italiano per riorganizzare l’istruzione. Chiuderà le università piccole e le

trasformerà in licei.

Lo stesso modello lo ritroveremo nell’Italia unita, scuola elementare,

superiore ed università; è la prima base per la scuola italiana (elementare e

ginnasio)

La tradizione italiana è stata umanistica, dal punto di vista scolastico

abbiamo portato tutto dietro dai gesuiti.

22

ff ffi ffi

Pierpaolo Vergerio nasce nel 1370 a Capo d’Istria, è un trattatista

dell’educazione del ‘400. Studia in varie località italiane come Venezia

Padova, Firenze e Bologna; tutte città importanti per gli studi classici. Tra i

suoi maestri c’è Crisolora, con i suoi studi entra in contatto con i circoli

umanistici e con i letterati del tempo, infatti con lui sarà inaugurata la

stagione della trattatista educativa. (Nella sua vita assume incarichi per

l’imperatore che lo porteranno in Boemia e Ungheria).

OPERA: nobili costumi e gli studi liberali

La sua opera scritta in latino si chiama “i

degli adolescenti”; la stesura inizia nel 1400 e termina nel 1402. Il testo viene

considerato il primo trattato educativo dell’umanesimo, si rivolge alle classi

dirigenti, alle alte cariche pubbliche.

formazione del principe,

Nel trattato si parla della dell’uomo che sarà attivo

nella vita politica. In questo periodo si sta formando un nuovo ideale della

vita civile e il trattato fornisce le indicazione con cui si devono formare i futuri

dirigenti. educazione liberale,

Nel trattato si parla di ovvero gli studi che sono in

grado di liberare l’uomo, l’unione tra virtù e la sapienza (lo studio, la ragione)

e anche la morale; l’uomo per essere libero deve essere dotato di queste 3

caratteristiche. C’è l’unione tra l’educazione del corpo e dell’anima che si

devono sviluppare in maniera armonica.

È importante:

• iniziare subito gli studi da piccoli per evitare corruzioni morali;

• tenere conto dell’indole dei fanciulli (virtù di partenza);

• a darsi a validi maestri;

• procedere in maniera graduale e continua;

• il confronto con gli altri perché ci dà l’idea di quanto anche noi abbiamo

capito, aiuta a memorizzare i concetti, a comprendere e a sviluppare il

linguaggio.

curriculum di studi

Il da seguire comprende:

1. Filoso a morale (cosa è giusto fare)

2. Eloquentia (la capacità di dominare le situazioni)

3. Storia (fornisce dei modelli virtuosi che il futuro principe potrà seguire)

Oltre alle lettere classiche, le scienze (matematica, aritmetica, astronomia)

poesia, musica, diritto, teologia, meta sica, medicina.

23

ffi fi fi

Ma eo Vegio da Lodi nasce nel 1407; si forma negli studi classici, in

loso a e nel diritto. Si formerà nei centri di Milano e Pavia; diventerà un

canonico (sacerdote della chiesa cittadina).

Appassionato di Sant’Agostino, infatti unirà lo studio della loso a e della

religione. Per lui l’istruzione pubblica è migliore rispetto a quella privata

domestica, è importante il confronto con gli altri.

OPERA: dei gli e i loro buoni

La sua opera scritta in latino si chiama “l’educazione

costumi”

Pubblicato nel 1444 e divisa in 6 libri:

- doveri dei genitori

I primi 3 indicano quali sono i che comprendono

l’educazione morale, sica e religiosa/intellettuale dei propri gli, divisi per

età di riferimento dato che c’è di erenza tra l’infanzia e l’adolescenza;

- virtù da coltivare sentimento della

Nel 4 libro indica le e analizza il

verecondia (il senso del pudore), necessario per la formazione morale

- Nel 5 e 6 libro indicano come utilizzare la verecondia per favorire degli

atteggiamenti virtuosi. formazione del cittadino

Nel trattato si parla della co

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
32 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.gg7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Pomante Luigi Aurelio.