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Estratto del documento

Modalità Hybrid charge:

Il motore termico fornisce energia alla macchina elettrica che, funzionando da generatore, ricarica le batterie e permette quindi di sfruttare tale energia secondo le esigenze del guidatore.

Modalità Elettrica:

Il motore termico è spento ed Mp3 funziona come un classico veicolo elettrico, silenzioso e ad impatto ambientale nullo.

Modalità Retromarcia:

È possibile a velocità limitata passare da modalità elettrica ad ibrida e viceversa, per agevolare le manovre.

Con Mp3 Hybrid, Piaggio porta all'esordio il nuovo concetto di green mobility, in cui la tecnologia più avanzata abbatte la barriera fra prestazioni e tutela dell'ambiente. Investe in prima persona in un nuovo e fondamentale imperativo etico: ridefinire la mobilità come funzionale all'uomo e all'ambiente in cui vive, in una crescente sinergia fra principi dell'ecologia e sviluppo tecnologico. Un impegno concreto che ha deciso.

Di intraprendere anche attraverso la partnership con Lifegate, uno dei principali protagonisti nel settore della tutela dell'ambiente e della ricerca di soluzioni eco-compatibili. Dal punto di vista estetico Piaggio MP3 Hybrid si distingue dalla versione tradizionale sia per finiture specifiche che per alcuni particolari funzionali, come il carter della trasmissione che ospita il motore elettrico. L'esclusiva colorazione bianco perla è abbinata a una elegante sella bicolore, comoda per pilota e passeggero, che riprende la verniciatura delle plastiche del contro scudo. Le tre ruote permettono un maggiore angolo di piega, una massima tenuta di strada e stabilità su qualsiasi fondo stradale. È l'unico modello in grado di parcheggiare senza cavalletto, senza dunque poggiare i piedi a terra.

Case History: Considerazioni

Ho deciso di indagare in questo mondo dell' Mp3 Piaggio perché è stato per un lungo periodo un chiodo fisso di mio padre.

È un mezzo che sempre mi ha incuriosito e divertito, ma di cui non mi sono mai curata più di tanto, almeno fino ad ora! L'ho trovato perfetto per racchiudere il concetto di integrazione tra l'aspetto ingegneristico e quello di design, nello stravolgimento del disegno e del funzionamento di quello che è un pilastro nel nostro immaginario: il due ruote. Ho trovato ancora più calzante l'ultimo arrivato della famiglia: l'Mp3 Hybrid che, non solo porta l'eredità dell'ingegnosità meccanica dei suoi predecessori, ma adotta anche le più innovative tecnologie, in una maggiore sensibilità ecologica. Non solo dunque l'avanguardia apportata dalle due ruote anteriori basculanti, che donano una stabilità, agilità e dinamicità uniche, ma anche quelle di un nuovo motore ibrido che unisce le potenzialità del termico a quelle dell'elettrico. Questo oggetto ridefinisce il concetto di.

Mobilità come funzionale all'uomo e all'ambiente in cui vive, in una migliore comunicazione fra principi dell'ecologia e sviluppo tecnologico. Ottimo anche per la possibilità di girare in zone in cui è proibita la circolazione dei mezzi con motore a scoppio, nel silenzioso rispetto per l'ambiente.

Al di là del gusto personale, l'Mp3 Hybrid ha una ricerca nell'estetica che lo porta ad essere un prodotto accattivante, dinamico e deciso, con una particolare cura dei dettagli e della tecnologia. Un disegno che segue, in una maniera del tutto nuova ed alternativa, le necessità del guidatore, in una logica che possiamo definire laterale. Non manca dunque l'attenzione verso una comodità ed agilità nella guida, che regala emozioni paragonabili a quelle di un tradizionale due ruote.

Case History 2: Galleria

Econtesto

In the bubble. John Thackara

In the bubble, sotto controllo. È questo l'obiettivo

che John Thackara vuole aiutare a raggiungere. Un futuro che fonda le radici nella Mobilità. L'errore sta nel continuo ricercare di integrare i vari sistemi di trasporto, o di crearne versioni "più sostenibili", invece di cercare soluzioni per ridurre gli spostamenti di materia, sostituendo il concetto di "più veloce" con quello di "più vicino". Un'innovazione non più dettata dalla novità e dalla tecnologia, ma dall'intelligenza e dalla necessità. "Se siamo in grado di progettare modi per renderci la vita impossibile, possiamoprogettare nuove soluzioni per risolvere i nostri problemi e quelli delle architetture di imprese, è di fondamentale importanza per capire come avvicinare le distanze tra le persone e i servizi. L'autore vuole far capire che il concetto di "fuori controllo" è solo un'ideologia, e che pensare in termini locali non è un fatto, ma una guida per i futuri progettisti. Offre le sue analisi, conclusioni e consigli su come affrontare al meglio le sfide progettuali, incoraggiandoci a responsabilizzarci verso un quadro più ampio. La presenza è un altro tema su cui si può lavorare per diminuire gli spostamenti. Bisogna puntare sulle tecnologie di telepresenza, tenendo conto di come si fa attualmente e delle sensazioni che sono da riportare, senza farsi prendere dalla foga di creare cose nuove o ipertecnologiche. È bene sfruttare al meglio ogni passo compiuto.

ciò che già esiste di sostenibile, combinandolo al meglio al carico di significati e all'estetica realistica dell'ambiente virtuale. Indirizzare e riadattandolo alla situazione, è in questo modo che si crea qualcosa di totalmente nuovo. Ma se vogliamo davvero portare a cambiamenti dobbiamo partire col sensibilizzare e responsabilizzare la società. Siamo noi stessi per primi a dover cambiare atteggiamento. Una volta che abbiamo cambiato l'uomo possiamo procedere lavorando su una serie di concetti chiave, che Thackara approfondisce nei suoi studi sulla distribuzione degli spazi. È bene invece rivolgersi ai fattori dell'interazione, a far comunicare gli ambienti con le persone, rendere le condizioni di lavoro una possibilità di apprendimento di informazioni tacite. Bisogna ricordare, non dare tralasciata anche dai progettisti, che si sono finora concentrati troppo sulla tecnologia.

Singoli capitoli. Per scontato, di includere sempre l'uomo in tutto ciò che progettiamo, siamo noi. Chiarita sin dall'inizio, è la nozione di Sostenibilità. Bisogna cominciare la misura delle cose. Con l'aumentare dell'efficienza delle risorse, imparare l'importanza della condivisione. Anche nel campo dell'Alimentazione, dalla produzione al confezionamento, e sfruttare una progettazione ragionata, oltre una tecnologia che aiuti semplificare dal trasporto alla conservazione, si ha un enorme spreco di materiale e consumo di energia. Più che i governi sono le multinazionali stesse che stanno cercando soluzioni sostenibili, tramite la rilocalizzazione dei sistemi di vendita, delle infrastrutture e dei servizi.

Un'alternativa valida, che sta prendendo piede oggi, per alleviare questo peso dall'economia, è necessario chiudere i cicli di energia e di risorse. I sistemi di agricoltura urbana utilizzano terreni incolti e avvalendosi della materia per eliminare lo spreco di risorse, e puntano sui servizi in modo da non rendere più necessario il possesso per l'utilizzo. Prendere dunque la leggerezza delle persone, delle risorse e delle opportunità. È un campo ancora vergine, molto promettente come nuova misura culturale e tecnica dei cambiamenti che dobbiamo affrontare. La progettazione è importante. Velocità: le nostre innovazioni, internet e le nostre produzioni hanno raggiunto ormai ritmi di crescita vertiginosi, aumentando la pressione sulle nostre spalle. Invece diconcentrarsi ancora una volta sulla tecnologia, che aumenta e portandoci a creare oggetti dalle funzioni superflue, concentrati sulla tecnologia. prezzi e sprechi, è bene migliorare le strategie sociali e informare le persone. La sfida non sta però in un rallentamento generale, anche se la lentezza su come comportarsi. l'Assistenza sanitaria è opportuno affidarla all'uomo, è fondamentale per la qualità, ma sta nel creare situazioni che si adeguino ai ritmi che sa svolgere questo compito di gran lunga meglio delle macchine. È spesso dettati da noi e non più dall'orologio. La velocità sarà un requisito relegato alle un semplice lavoro di baratto, uno scambio di tempo, che è meglio incentivare, sole informazioni, per essere sostituita dalla vicinanza e dalla qualità dei risultati, con infrastrutture adeguate, favorendo l'interazione e la collaborazione ma anche dall'organizzazione del.

concetto stesso di tempo, per avvicinarci tra le persone.di più ai ritmi della biosfera. Neanche l'Istruzione si salva dall'errore umano, dalla struttura alle informazioni63 64In the bubble. John Thackarapreconfezionate. Abbiamo bisogno di "descolarizzare" la società, usandole tecnologie e gli spazi come modi per mettere gli studenti in contatto tra loroe in contesti nuovi, non per distrarli. Pensare al sistema scolastico comead un sistema aperto, che renda flessibile il tempo a disposizione, rilasciandola pressione e aprendo la mente a spazi nuovi. Puntare al massimo su unapprendimento attivo, che coinvolga direttamente lo studente, e che sia provvistodi un'assistenza regolare nel tempo e di qualità.Abbiamo anche la necessità di cambiare il modo in cui vediamo le cose.Ampliare la Conoscenza, percepire l'embergy, l'energia, i processi e i sistemi.Rendere visibili i fenomeni invisibili, in modo da portarci ad una maggiore consapevolezza,

soprattutto su come comportarci ed agire. Ma il modo giusto non è quello attuale, fatto di un bombardamento di messaggi visivi, è quello di affidarsi ad un maggiore coinvolgimento di tutti i sensi, esplorando alternative alla vista. L'Intelligenza
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
50 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BassiT di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Critica del design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Iuav di Venezia o del prof Bassi Alberto.