Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 35
Storia dell'economia politica Pag. 1 Storia dell'economia politica Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'economia politica Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'economia politica Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'economia politica Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'economia politica Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'economia politica Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 35.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'economia politica Pag. 31
1 su 35
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

RECAP

Secondo l'approccio neoclassico il tasso d'interesse si determina nell'ambito delle scelte intertemporali di produzione e di consumo. Quando ci riferiamo alle scelte di produzione, ci riferiamo al produttore INDIVIDUALE che si trova di fronte a questo dilemma: quanto produrre di beni di consumo oggi e domani, ma per produrre beni di consumo domani, oggi deve produrre dei beni capitali. Siamo in presenza di rendimenti marginali decrescenti. Le infinite scelte tra quanto produrre oggi e domani è la funzione di trasformazione che è finita, ha due limiti. Quando ci riferiamo al consumo, pensiamo al consumatore che si trova di fronte al seguente dilemma: a quanto consumo devo rinunciare oggi per avere maggior consumo domani. La soluzione a questo problema è data da una mappa di curve d'indifferenza (quella migliore è quella più distante dall'origine perché associa il massimo consumo oggi al massimo consumo domani). Il punto

Il concetto di equilibrio è dato dalla tangenza tra curva di trasformazione e curva d'indifferenza. Il posizionamento dell'equilibrio dipende dall'inclinazione della retta tangente, che dipende dal tasso d'interesse (differente spiegazione del concetto dal punto di vista del consumatore e del produttore). Abbiamo un modello macroeconomico ancora prima di Keynes. Wicksell descriverà il funzionamento del mercato del lavoro e l'equilibrio su questo mercato. Storia dell'economia politica Pagina 22 Lezione 19 mercoledì 14 novembre 2018 16:07 Esiste una perfetta dicotomia tra sfera reale e sfera monetaria (oggi sfera finanziaria). Contemporaneamente a Pigou, opera anche Wicksell (Svezia, ma ha vissuto in Germania). Lui parte dall'impostazione dell'EEG (come Pigou), utilizza la teoria Walrasiana (preminenza dell'analisi della condizione di equilibrio) e studia l'equilibrio aggregato come sommatoria degli equilibri parziali nei vari mercati.

(come Marshall). Arriva a delle conclusioni diverse rispetto a Pigou e Marshall (-> approccio monetarista). Wicksell è poco teorico. Vuole arrivare ad un equilibrio aggregato osservando la situazione macroeconomica europea. Gli ultimi decenni dell'800 sono caratterizzati da una grave crisi creditizia, che avrà come sbocco la nascita delle Banche Centrali (tranne che in Gran Bretagna). Ciò che avviene in Europa anticipa ciò che avverrà poi nei primi decenni del 900 nel resto del mondo. Diventa sempre più rilevante il ruolo del credito come attività di finanziamento dell'attività di investimento. Fisher, Pigou e Wicksell suppongono l'offerta di moneta come esogenamente data. In Italia erano tre le banche private che potevano emettere la moneta: la Banca Commerciale (nord), il Banco di Roma e il Banco di Sicilia. Le banche private avevano una certa autonomia nel decidere quanta moneta stampare. L'offerta di monetanellaseconda metà dell'800 era molto variabile in quanto gli istituti emittenti erano plurimi e non vi era parecchio controllo. Wicksell parte da questo fatto storico: dallaseconda metà dell'800, con lo sviluppo di rapporto debito/credito tra le imprese e le banche, diventa determinante un certo tasso d'interesse. Poiché esiste il settore bancario, che dovrebbe fare da intermediazione tramite la raccolta di risparmio da parte delle famiglie e delle banche e la "distribuzione" di prestiti alle imprese. Questorapporto debito/credito definisce lo scambio creditizio che ha come prezzo il tasso d'interesse creditizio i (produzione e liquidità), diverso dal tasso d'interesse naturale, ic n(produzione e consumo), che definisce le scelte intertemporali di risparmio consumo-investimento. Non vi sono solo produttore e consumatore che operano in condizionedi massimizzazione vincolata, ma vi è anche un terzo, ovvero la banca cheeffettua un'attività di scambio particolare (Keynes -> funzione creditizia). La moneta data a credito presuppone lo scambio tra domanda e offerta, ma definisce un bene particolare e il prezzo è a sé stante ed è l'interesse creditizio. Esistenza di una certa instabilità nel sistema economico, in quanto si è in equilibrio quando i = i, ma nulla mi garantisce che questa uguaglianza sia sempre verificata. Tanto più i due tassi divergono, tanto più si crea instabilità. Wicksell parte a considerare le variabili economiche che definiscono la produzione: Q = f(K,L) -> relazione tecnica. Non analizza l'esogeneità del progresso tecnologico. Per capire il qual è il livello di capitale, devo analizzare il mercato del capitale e del lavoro. L'investimento è un flusso e non una variabile stock. Storia dell'economia politica Pagina 23. Se i = i, tutto è in equilibrio (pieno utilizzo).di K). Nella realtà, però, i due tassi divergono. Di solito c'è più moneta offerta di quella necessaria. Stampando più moneta, c ni < i .c nQuesto fatto ha delle ripercussioni sul sistema economico, essenzialmente si verificano sul mercato del lavoro. Wicksell immagina che per fare un investimento, bisognacomprare più macchine e ad ogni domanda di investimento, corrisponde una domanda di lavoro. Ci si muove quindi verso destra lungo la curva di domanda di lavoro(tendenziale aumento dell'occupazione). Le imprese quindi chiedono agli inoccupati (NON ai disoccupati) di iniziare a lavorare. Gli imprenditore possono promettere quindiun aumento del salario nominale: aumento investimenti (I) -> aumento del salario nominale (W). Wicksell ammette che sul mercato del lavoro il bene di scambio è il salarioNOMINALE e non quello REALE -> interessa solo W e non W/P. Ciò avviene in condizione di incertezza. Il salario viene

Contrattato in un periodo storico diverso rispetto a quello in cui si determinano i prezzi (due momenti temporali diversi: ante produzione e post produzione). Questi due tempi non possono essere sovrapposti, perché la produzione capitalistica richiede tempo (anche Ricardo aveva trovato che ogni bene ha tempi di produzione diversi). Wicksell è il primo economista che usa il termine aspettative. Egli formula una teoria delle aspettative molto grossolana, che verrà poi ripresa da Friedmann. Per stabilire i prezzi futuri, osservo i prezzi attuali. Ovviamente, non c'è certezza ex ante. L'aumento dell'offerta di moneta provoca l'aumento del reddito, non vi è più, quindi, perfetta dicotomia tra sfera reale e sfera monetaria. Valgono le ipotesi dei RMD. I lavoratori soffrono di asimmetrie informative. Se il lavoratore si rende conto della diminuzione del salario reale, decide di dare le dimissioni e di conseguenza N torna al livello originale.

Vi è quindi un disinvestimento e anche la domanda di beni capitali ritorna al punto di partenza. Perché l'equilibrio aggregato rimanga stabile nel tempo, occorre che il tasso d'interesse creditizio sia uguale al tasso d'interesse naturale. L'unica soluzione per evitare questi problemi è eliminare il tasso d'interesse creditizio (Pigou). Se però manca quest'ultimo tasso d'interesse, significa che non vi sono banche e quindi non c'è moneta. Instabilità sul mercato del credito genera instabilità sul mercato degli scambi. Se esiste la banca e esiste moneta, la moneta è il fattore di stabilità. Wicksell dice che bisogna regolamentare l'emissione di moneta (-> garanzia stabilità del sistema, dev'essere fatto da qualcuno che non ha interessi nel sistema economico). Vi è un conflitto d'interessi interno al sistema capitalistico -> creazione dei trust negli USA.

(controllo che un eccesso di interessi particolari non leda gli interessi generali). Banca centrale: emissione della moneta e controllo dei tassi d'interessi. Il tasso d'interesse naturale, anche quando si è in equilibrio, non resta costante, ma può variare (in particolare nel M/L periodo). Nel medio periodo, il progresso tecnologico varia costantemente, nonostante sia supposto esogenamente dato. Il progresso tecnologico è motore della crescita economica. Vi è quindi uno spostamento verso dx degli investimenti in quanto la produttività marginale del capitale cresce a seguito del progresso tecnologico. Wicksell dice che se si vuole mantenere un equilibrio è necessaria una politica fiscale, perché vi è disequilibrio definito dalla divergenza tra tasso d'interesse creditizio e tasso d'interesse naturale. Non si può considerare solo un'economia di produzione-scambio, ma bisogna considerare un'economia

La teoria monetaria di produzione-scambio. Il disequilibrio non si rimargina in maniera autonoma, ma richiede l'intervento esterno. Se il progresso tecnologico cresce, significa che vi è una maggior efficienza del sistema (produco lo stesso livello di output, utilizzando meno input). Non vale più l'ipotesi di completa e perfetta informazione, quindi vi è incertezza. Da questa affermazione derivano degli effetti:

  • Lo scambio di libero mercato è caratterizzato da asimmetrie informative: comportamento di free rider opportunistico che può diventare comportamento truffaldino.
  • Rapporto di potere, lo scambio innesca un rapporto gerarchico che impedisce la pareto ottimalità.
  • Una politica monetaria espansiva, in presenza di incertezza che mette in moto un'illusione monetaria, ha effetti contemporaneamente sui prezzi e sul reddito che conseguentemente avrà effetto SOLO sui prezzi -> calo del salario reale e della produttività marginale.

Nel frattempo la quantità di moneta è aumentata, per questo aumentano i prezzi (aumento dei prezzi finale è esattamente proporzionale all'aumento iniziale della moneta. Y è quindi rimasto invariato). Nel lungo periodo la teoria quantitativa della moneta è valida -> teoria quantitativa della moneta con meccanismo indiretto.

Storia dell'economia politica Pagina 24 aumentano i prezzi (aumento dei prezzi finale è esattamente proporzionale all'aumento iniziale della moneta. Y è quindi rimasto invariato). Nel lungo periodo la teoria quantitativa della moneta è valida -> teoria quantitativa della moneta con meccanismo indiretto.

La teoria macroeconomica odierna non riconosce il contributo di Wicksell perché non vuole rivalutare la funzione creditizia della moneta (la moneta non può essere considerata neutrale).

Keynes afferma che la business economy è un'economia monetaria di produzione-scambio.

o periodo richiede una serie di assunzioni e semplificazioni che possono distorcere la realtà economica. Fattori endogeni: variabili economiche che sono influenzate dalle decisioni e dalle azioni degli agenti economici, come ad esempio la domanda e l'offerta di beni e servizi, i prezzi, i salari, gli investimenti, etc. Fattori esogeni: variabili economiche che sono indipendenti dalle decisioni degli agenti economici e che possono influenzare l'economia, come ad esempio il clima, le politiche governative, gli eventi internazionali, etc. La comprensione di queste tre categorie di variabili è fondamentale per analizzare e comprendere il funzionamento dell'economia e per formulare politiche economiche efficaci.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
35 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale.pongi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Fumagalli Andrea.