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EVOLUZIONISMO

Darwin ha posto le basi di un nuovo tipo di speculazione attraverso la teoria della selezione

naturale. La dottrina di Darwin che fu propagata dopo il suo viaggio in America del sud negli anni

‘6o,ebbe un imbatto forte in UK perché ruppe ogni tipo di contatto con il Creazionismo

Religioso,ossia la teoria per cui tutto sia stato creato da Dio. Questa impostazione è stata messa in

questione e non è mai stata rigettata dalla comunità scientifica. Secondo questa teoria vi era un

imperialismo in cui certi gruppi sociali sono stati permeati sulla base di un sentimento nazionalista;

succedeva così che gli intellettuali del mondo occidentale elaborassero una dottrina “social

-darwinista ” in cui veniva paragonata la società animale a quella umana->classificazione di questi

gruppi e di queste razze, e venne propagata l’ideologia secondo cui la razza bianca fosse quella

superiore a tutti quanti; la razza umana e la razza bianca erano naturalmente destinate a

comandare sul resto dell’umanità e avevano il dovere di farlo,perché questa era stata la loro

capacità la loro forza e il loro destino. Il suo è un modo di classificare i gruppi sociali sulla base dio

quello che è il loro dominio sulle altre popolazioni chenon hanno alcuna indipendenza-sviluppo

sociale e sono biologicamente e naturalmente inferiori.

I due alfieri di questa teoria social-darwinista furono Gobineau e Chamberlain. La legge del più

forte era quella chedetemrinava l’evoluzione non solo animale, ma anche animale-> DIRITTO

DELLA RAZZA FORTE A DOMINARE. Questi erano social-darwinisti,ma non seguaci della dottrina

di impostazione di Darwin che pensava ad una estensione della civiltà,del progresso della società

umana e non considerava gli istinti dell’uomo come immutabili; egli riteneva che una estensione

della cooperazione della civiltà umana avrebbe determinato non la superiorità di una razza su

un’altra,bensì la garanzia di far vivere gli individui nella società in modo equlibrato.

un altro che mise in discussione l’apparato produttivo della società,come Marx, fu Spencer.Egli

riteneva che in una condizione di omogeneità sociale-attraverso uno sviluppo continuo-si sarebbe

giunti ad una società individualistica e di cooperazione. Dalla sua idea individualistica e socialistica

si affermava l’intervento dello Stato nella società, che veniva impoverita dal punto di vista

dell’individuo in tutte le sue azioni; lo stato era nocivo alla formazione di una ricchezza comune e

doveva quindi rimanere come “guardiano notturno”,ossia doveva essere quello che era stato nel

corso del’’800 ,tutelatore dell’ordine interno senza intervenire nei meccanismi dell’economia.Egli fu

l’alfiere del liberismo ECONOMICO alla fine dell’’800,contro tutti gli influssi che volevano fare le

leggi pro Welfare (assicurazioni per la malattia,per il lavoro, per la disoccupazione etc.) ; Welfare

che fu iniziato in Germania con Bismarck, che introdusse nella società tedesca ed europea un

sistema di gestione dei rischi dell’operaio per cercare di tenere legati gli operai che stavano

andando verso il partito socialista-antinazionalista. Il progetto molto innovativo non riuscì in

quell’intento perché il partito socialista nel 1914 raggiunse comunque dei voti molto alti.

Un altro filosofo dell’evoluzionismo molto importante fu il principe Kropoktin,secondo egli la guerra

era un anacronismo che sarebbe scomparso con il progresso civile; lui pensava che se prima vi

era stata una lotta per le risorse (competizione continua) il futuro sarebbe stato basato su una

cooperazione sociale che si sarebbe sempre più estesa fino al resto dell’umanità e la competizione

per le risorse sarebbe sparita in nome di una pace, definizione di quello che era lo sviluppo

sociale. Sulla base di una teoria della biologia pacifista coloro i quali erano rimasti fuori dalla logica

del capitalismo (contadini,artigiani, poveri) e che vivevano in modo naturale avrebbero cambiato il

sistema e creato una società armonica e solidale, mettendo in risalto come i geni dell’uomo

avrebbero portato a superare l’aggressività innata degli uomini.

Un’altra dottrina era la EUGENETICA che si basava sui presupposti del social-darwinismo: si

doveva eliminare, attraverso la mancanza di assistenza sociale e di cure,tutti coloro che

appartenevano a gruppi meno forti.

Pearson diceva che non si dovevano dare cure mediche a coloro che non riuscivano ad affrontare

la difficoltà della vita(ad esempio gli andicappati,i più deboli,i più poveri) perché questo sarebbe

stato nocivo per il mantenimento della società-> sterilizzazione di gruppi sociali negli anni del

1920-1930 : totale eliminazione degli andicappati con imposizione di non poter farli riprodurre. Solo

i forti erano alla base di una corretta evoluzione della specie; questo tipo di impostazione

eugenetica fu applicata tra i tedeschi nazisti,negli anni ’30, dove tutti coloro che erano andicappati

o omosessuali venivano sterilizzati e non erano funzionali alla riproduzione di una razza ariana

superiore.

Un altro punto importante fu la nascita di organizzazioni NEO-IMPERIALISTE (1870-1914):

associazioni fondate da leader politici neo-imperialisti e capi militari, che avevano un certo spirito

bellico e volevano dare quindi la possibilità di avere maggiore disciplina a quelle classi sociali

inferiori.

Pacifismo è il rifiuto di una risoluzione violenta di conflitti, il pacifismo si batte contro la natura

umana violenta.

Per definire pace intendiamo assenza di guerra ovvero un momento tra due guerre perché queste

determinano la storia da sempre. Inoltre può essere definita come pace d’impero ovvero quando

un’unità politica sociale ha un suo dominio sopra altre popolazioni, per cui non vi può essere

conflitto perché l’autorità politica non permette momenti di conflitto sotto il suo territorio quindi è

una pace nasate sulle armi e sul dominio. (Questa pace non piace ai pacifisti). Abbiamo inoltre una

pace di egemonia, basata sul dominio indiretto ad es. quello degli Stati Uniti sul mondo atlantico.

I pacifisti non accettano queste accezione negative e la vedono come limitativa e incompleta e

vogliono la pace come situazione normale tra le autorità politiche, questa prospettiva è considerata

utopica da quella dei primi che sono realisti e credono che la pace non si possa avere senza una

situazione di forte autorità.

Nei pacifisti esistono varie tipologie:

Pacifismo assoluto: colui che rifiuta assolutamente ogni violenza collettiva, non solo rifiuta la

guerra come risoluzione di conflitti ma la rifiuta anche nell’ambito di autodifesa (ad es. Russel).

In prima linea si mette la coscienza dell’individuo contro l’esigenza dello stato di farti combattere e

di ottenere obbedienza. Il pacifismo assoluto si basa su un principio deontologico: valore etico

individuale, quello che max weber definì etica della convenzione. A volte il pacifismo coincide con

la religione (ad es. con il cristianesimo). Conta solo la propria coscienza, i valori non sono

negoziabili ma assoluti. Alcuni pacifisti sono pessimisti cioè non hanno fiducia nell’uomo e sono

separatisti quindi si richiudono in sette o nuclei e non cercano azioni di manifestazione, inoltre ci

sono gli ottimisti cooperativi che credono che il loro rifiuto di combattere possa far cambiare gli altri

(ad es. Gandhi era un pacifista assoluto e i suoi atti erano per cambiare la coscienza del

prossimo). Le caratteristiche del pacifismo sono contradditorie perché da una parte si vuole

garantire la purezza del movimento e dall’altra massimizzare il messaggio politico attraverso

compromessi. Più è centrale il pacifismo nell’organizzazione più è pragmatico, riformista,

multifattoriale nelle analisi (pacifismo politico).

Il pacifismo religioso nasce con i valdesi, i catari, i Brethen della legge di cristo.

Ius in bello: non devono essere coinvolti o uccisi civili che non partecipano alla guerra, la

convenzione di Ginevra è una ius in bello e stabilisce degli standard da rispettare e stabilisce la

versione laica dello ius in bello cristiano.

Walzer scrive che vi era una legittimità morale a bombardare anche le città tedesche all’inizio della

2 guerra mondiale per la difesa dell’Inghilterra ma ad esempio i bombardamenti di Dresda alla fine

della 2gm non è legitgtimato moralemtne perché la guerra era finita. Quando si parla di ius si parla

di leggittimità ad iniziare o a condurre una guerra.

I pacifisti politici fanno un’analisi del perché la guerra è nata e si distinguono nel leggittimare una

guerra di difesa e si dividono in: utilitaristi, l’utilità della pace è sempre più alta di quella della

guerra; umanitaristi: non accettano l’idea che vi sia fatto del male all’uomo perché rappresenta un

affronto alla dignità dell’essere umano (come i pacifisti assoluti). Questi subordinano il valore della

vita a quello della libertà, uguaglianza, giustizia e credono vi sia legittimità a combattere perché

questi valori sono più alti della vita quindi oltre all’autodifesa legittimano la guerra in difesa di questi

valori. I pacifisti politici si distinguono perché la loro è un’etica della responabilità che determina le

loro scelte politiche. Loro analizzano le cause della guerra in base alla natura umana e alla

struttura interna dell’uomo, credono che la natura umana sia buona. Essi manifestano in modo

“politico”, sia i pacifisti politici che religiosi non hanno fatto smetterw mai guerre ma hanno fatto sì

che il tema fosse sempre acceso e hanno reso testimonianza della loro autonomia della coscienza

individuale e dei diritti civili superiore ai comandi dello stato. Il nazionalismo rappresentò un

problema morale per molti pacifisti progressisti e liberali perché l’ideale di liberazione dall’impero in

nome della nazione è possibile solo tramite violenza. Nella guerra civile americana i pacifisti

americani del nord dissero “questa non è una guerra, ma un’azione di polizia contro i ribelli del

sud”, mentre la società della pace americana disse che è una guerra di alcuni contro altri, i negri

saranno emancipati quando arriverà il momento, qualunque sia il motivo anche se è lo schiavismo,

non si fa la guerra. Un altro problema è costituto dall’intervento umanitario in alcuni paesi, ma

questi che intervengono sono soldati e in certi momenti dovranno sparare contro qualcuno che

magari commette violenza: ma questi spari sono legittimi perché sono in difesa della pace? E&

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Publisher
A.A. 2017-2018
13 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher basileaas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Aldobrandini Giovanni.