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COSA SUCCEDE NEGLI ANNI 30?

Tra gli anni 20 e 30, la fotografia ebbe soprattutto il compito di rappresentare le masse, il lavoro. I fotoreporter rappresentavano con le loro immagini operai, o cine e la fatica dell'uomo.

Nel 1936 sotto l'occhio dei regimi totalitari (nazismo, fascismo e comunismo), l'arte e anche la fotografia erano sotto lo stretto controllo della censura, in Germania basti pensare al Bauhaus, quindi la fotografia era analizzata all'esaltazione del regime.

Ciò che veniva pubblicato in quel periodo aveva uno stampo molto moderno, grazie alla scuola di pensiero del Bauhaus, in particolare, artisti di riferimento furono per esempio Karl Blossfeldt e Albert Renger-Patzsch.

Patzsch in particolare avvertì l'esigenza di dare un ordine al campo visivo, fu un fotografo pubblicitario e fu uno dei pochi a rimanere a galla durante gli anni del nazismo.

August Sander, decisamente poco amato dal nazismo, fu colui che cercò di creare un archivio fotografico.

sullapopolazione tedesca in pieno regime (andando contro la censura dell'epoca). Fu un lavoro di grandera natezza che riuscì a mettere in ridicolo la "superiorità" della razza ariana. Si può dire, in ne, che la maggior parte dei fotogra dell'epoca si dedicarono principalmente alla fotogra apubblicitaria poiché dal 1924 al 1929, la Germania visse un periodo di stabilità in cui si ra orzò l'economia. Si utilizzava quindi la fotogra a a scopo di marketing in uenzate dalla scuola d'arte del Bauhaus. Albert Renger-Patzsch (1897-1996) È un fotografo di advertising e pubblicità, ma anche di industria. Racconta una realtà tedesca fatta di lavoro e industria antecedenti e precedenti al nazismo. Nel 1921 diviene responsabile del dipartimento fotogra co degli archivi Folkwang e Hagen, un'occupazione che lascia nel 1925 per dedicarsi allaricerca. Osservatore puntuale, intellettuale brillante, ri ettesulla sua estetica, sulla sua posizione all'interno dell'arte. Nel corso della sua carriera pubblica diversi libri fotografici, il più importante diventa addirittura di fondamentale importanza per i fotografi moderni. La sua è una fotografia molto plastica, in cui è esaltata la forma del soggetto qualunque esso sia: dalla botanica, all'architettura industriale, agli oggetti elettrici, agli animali, ai paesaggi. È la versione europea della fotografia diretta americana. Le sue foto si rifanno alla scuola del Bauhaus. Lui ricerca sempre la sintesi e il dettaglio (un lavoro semplice e ordinato), esaltata anche da un uso sapiente dello strumento fotografico e pone molto interesse anche alla stampa. Dà vita a immagini sintetiche. August Sander (1876-1964) Coltiva la passione per la fotografia fin da adolescente, difatti dal 1899 si dedica solo a quest'ultima, la sua idea di fotografia è perlopiù artigianale. Nei primi anni le sue fotografie hanno uno

stampo prettamente pittorialista e le sue fotogra e sono destinate alla riccaborghesia; successivamente venendo a contatto con una società più umile, il suo stile muta completamente e abbandona il pittorialismo. Le super ci a cui dà vita sono pulite e rigorose. Il suo più importante lavoro è una raccolta di "Uomini del XX secolo", ritratti della popolazione tedesca, che prende vita nel 1929 con il titolo "Una sociologia illustrata", immagini di volti e non fogge di abiti ci restituisce il suo spirtio, la sua capacità di osservazione, il suo sapere e la sua bravura professionale. I nazisti vedevano un pericoloso veicolo di informazione, la non celebrazione della razza ariana e Sander, essendo un antinazista, venne arrestato e deportato in un campo di concentramento, dove sarebbe morto. A partire da quel periodo si dedica soprattutto alla fotogra a di

Paesaggio sempre di ambito tedesco: in cui lo stile muta rispetto ai ritratti e si fa più romantico. Nel 1927 realizza un lavoro sulle persone e i paesaggi della Sardegna, mentre dal 39 al 45 si dedica alla realizzazione di ritratti di soldati morti in guerra attraverso i negativi. Accidentalmente con un incendio nel 1946, andarono persi 40mila negativi presenti nel suo studio.

Archiviazione fotografica della popolazione tedesca. Rannato. Attraverso l'ironia mette in ridicolo la superiorità tedesca.

Karl Blossfeldt (1865-1932)

Si sa poco della sua vita. È cresciuto in mezzo alla natura e il suo maestro Meurer è il primo botanico, che lo spinge a coltivare la passione per la fotografia sulla flora in quanto lui catalogava piante e fiori. Per Blossfeldt i soggetti di tutte le sue immagini sono i fiori e le piante. Perché? Perché lui è convinto che la fotografia industriale sia ormai all'ordine del giorno cerca di spingere per una fotografia naturalista. Nelle

Sue immagini la ripresa delle ore o della piante è frontale e utilizza come fondale un semplice cartoncino, per questo si può pensare che le sue foto siano più prettamente scientifiche che artistiche, ma non è così. La luce è di usa e mai orientata per riuscire a rendere meglio l'oggettività. Il suo lavoro viene riconosciuto da molti artisti avanguardisti in seguito agli anni 30. Difatti loro hanno colto la semplicità e l'armonia che lui metteva nelle sue foto. Nel 1932 viene stampato il suo unico testo scritto, in cui offre una precisa visione della sua poetica: alla base del suo lavoro c'è una contemplazione della natura di taglio romantico, il più delle volte evocativa di altre dimensioni e una critica al funzionalismo e al darwinismo. Si occupa di ritrarre il mondo vegetale, partendo da un punto di vista oggettivo.

Jacques - Henri Lartigue (1894-1986)

Inizia a scattare già da giovanissimo e a 11 anni è...

già un abile fotografo. Nel 1905 scatta una delle sue prime foto, dove ritrae, una collezione di macchine riprendendole in maniera obliqua, stravolgendo già completamente ogni punto di vista. Lui ama gli oggetti di cui si circonda e raccoglie tutte le sue foto in un album, nel frattempo scrive dei diari che si collega alla sua ricerca fotografica nel tempo. Per Lartigue la fotografia diviene un modo per ricordare, infatti, la sua fotografia si lega al tempo, nelle sue fotografie troviamo tracce di Proust. Non si è mai sentito un fotografo, ma uno spettatore del mondo che ha sempre cercato di documentare. Nelle sue immagini si esprime tutta la leggerezza della quotidianità, sono evanescenti (sempre meno individuabili), come la memoria. Andando avanti nel tempo questo concetto diviene sempre più reale nel lavoro di Lartigue in cui compare una sorta di cancellazione del tempo. Non gli interessano i mondi degli altri, vive solo nel suo e basta. È attratto dal

passato e da un mondo nostalgico di cui fa parte, dall'altro è desideroso di documentare tale mondo con uno strumento di precisione perché attratto dall'evoluzione della tecnica. Le sue foto sono appunti di vita. Le sue immagini sono leggere, perfette, evanescenti e pesanti.

Tecniche fotografiche: dalle istantanee alle stereoscopie, viene riconosciuto in tutto il mondo a seguito della sua prima mostra.

Margaret Bourke-White (1904-1971)

Donna con una grande passione per lo s dare i limiti con coraggio, nata all'inizio del 900'. Fu una delle fotogiornaliste più famose al mondo, che con la sua macchina fotografica ha immortalato persone, avvenimenti e luoghi protagonisti della storia del 20esimo secolo.

Nasce nel 1904 nel Bronx e si trasferisce poi nel New Jersey, si avvicina dapprima alla scrittura e in seguito alla biologia.

La sua carriera suddivisa in periodi:

Primo periodo degli anni

20': Frequenta un corso di fotografia alla Columbia University. Il padre era un ingegnere con il quale condivideva con la figlia la passione per l'industria. Dopo la sua morte, non riesce a trovare una propria identità, anche decide di trasferirsi e in questo clima ruggente, ottiene uno studio e dà vita a fotografie poetiche e drammatiche, che rispecchiano la sua trascinante passione che lo porta ad arrampicarsi su ponteggi traballanti. La fotografia di industria, trova interesse in un mondo che si è sviluppato con grande ferocia e velocità ma altrettanto in crisi (1929) anno assai particolare, della grande crisi. Paesaggi complessi (nebbia, fumo, gru che) quasi astratte, seriali nel senso ritmico.

Anni 30': "Time", "Fortune" e nel 1930, Henry Luce il caporedattore di "Life" vuole tra i fondatori di due nuove riviste: "Life". Contribuisce a far entrare nel linguaggio fotografico due nuovi concetti: photo essay e reportage.

industriale realizzato su commissione e la cioè il saggio fotogra co. Si trasferisce in Germania, dove documenta l'anteguerra durante la repubblica di Weimar che sta per crollare nelle mani di Hitler. Successivamente si trasferisce a Manatthan, in Messico e Cecoslovacchia per realizzare diversi reportage per “Life”.

Decide poi di spostarsi in Russia, a ascinata dalla nascente industrializzazione. Nel corso della sua permanenza in Russia, le sue foto rappresentano non solo questa nuova industrializzazione, ma anche l’uomo, il lavoratore. Da questo momento si inaugura la fotogra a di documentazione sociale. Nel periodo in Russia, risale una delle sue foto più celebri, cioè il ritratto di Stalin grazie a delle potenti conoscenze.

Anni 40’: Negli anni 40 si dedica alla fotogra a di guerra, sempre per la rivista “life”: fotografa i bombardamenti su Mosca e anche l’esercito italiano e tedesco. Alla ne del con itto va in India, dove

fotografico per molti professionisti del settore. I fotografi di Magnum erano impegnati a documentare eventi storici, conflitti, ma anche la vita quotidiana e le diverse culture del mondo. Henri Cartier-Bresson, uno dei fondatori di Magnum, è considerato uno dei padri del fotogiornalismo. La sua tecnica del "decisive moment" ha influenzato molti fotografi successivi. Cartier-Bresson ha viaggiato in tutto il mondo, catturando immagini che raccontano storie e emozioni. Un altro fotografo importante di Magnum è Robert Capa, famoso per le sue fotografie di guerra. Capa ha documentato la guerra civile spagnola, la seconda guerra mondiale e molti altri conflitti. Le sue immagini sono state pubblicate su importanti riviste come Life. Elliott Erwitt è un altro fotografo di Magnum noto per il suo stile ironico e umoristico. Le sue fotografie spesso catturano momenti comici o surreali della vita quotidiana. La Magnum ha continuato a essere una forza importante nel mondo della fotografia, con molti fotografi di talento che si sono uniti all'agenzia nel corso degli anni. La loro missione è sempre stata quella di raccontare storie attraverso le immagini, di documentare la realtà e di sensibilizzare il pubblico su questioni sociali e politiche. La fotografia di Magnum ha contribuito a cambiare il modo in cui vediamo il mondo, mettendo in luce le ingiustizie, le lotte e le bellezze della vita.imprescindibile e frequentata da personaggi leggendari, i
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A.A. 2021-2022
41 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher oranje di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle arti applicate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto Europeo di Design - Ied o del prof Madesani Angela.