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TEMPI DEL DECÒ

VERSO UNA RIDEFINIZIONE DEL GUSTO

Affrontare il nodo della grafica decò impone immediatamente una serie di distinguo: la

natura non convenzionale del movimento presenta sì o una continuità di intenti e una

consonanza di linguaggi figurativi determinati da quel gusto modernista diffuso, ma senza

una fisionomia coesa di gruppo.

Tra la fine della Prima Guerra Mondiale e gli anni '30, la generazione di illustratori, grafici e

disegnatori elabora impegno il linguaggio grafico che segue la temperie e il gusto della

società rinnovata, vitalistica, assumendo temi e ideali che incarnano il sentimento e la

consapevolezza di appartenere a un nuovo corso storico.

Rompono con il linguaggio della grafica floreale, seppur sembra una contraddizione non lo

è. Non bisogna dimenticare che buona parte degli artisti coinvolti in questa vicenda risultano

indelebilmente legati alle precedenti istanze figurative. La grafica decò si spinge verso un

codice linguistico, una sintesi di forme geometriche lineari che si contrappone alla analisi

talvolta involuta e tassonomica del motivo floreale naturale, nonché dell'adozione esasperata

della linea serpentina, della quale il movimento liberty aveva fatto bandiera.

La definizione di decò identifica una pulsione figurativa e grafica diffusa che incarna la

natura progressista di quei decenni di esasperata ricerca di modernità. In un clima più

ordinato ed esteriormente più tranquillo si riscontrano richiami all'ordine e al buon senso.

Accanto ad una diffusa tendenza indirizzata al recupero del passato, le esperienze d'oltralpe

offrono spunti illustrativi che si estrinsecano nel fasto decorativo dei Balletti Russi e nei

celebri costumi di scena disegnati dal pittore e scenografo Léon Bakst. Un immaginario

sognante e orientale.

TEMI E SOGGETTI

La tragedia della guerra porta anche ad una ridefinizione dei soggetti e dei temi, da un lato

rispecchiano i manifesti futuristi esaltando la macchina e la velocità, dall'altro si estendono

verso la ricerca di evasione spensieratezza trovando molto spesso nell'interpretazione

dell'immaginario teatrale, della moda del costume, uno del temi di massima predilezione

figurativa.

Nuovo ruolo assume la figura femminile, dalla donna fatale alla donna emancipata. La

progressiva attenzione verso l'universo femminile si sostanzia attraverso iniziative editoriali

che vedono la nascita di riviste illustrate dedicate espressamente alla donna: Cordelia, Vita

Femminile, La Donna e Lidel. La figura femminile è trasmessa come agile, scattante e

sintetica entro il vitalismo della metropoli contemporanea. Si registra anche una progressiva

emancipazione delle donne nello stesso ruolo di artista e illustratrice → Edina Altara e Maria

de'Matteis.

Anche il tema del nudo ottiene una nuova valenza, portando ad esiti inaspettati al limite dello

scandalo. La letteratura dissoluta alla moda diventa un terreno d'indagine prolifico per gli

illustratori italiani.

Il tema dell'evasione si presenta anche come cartellonismo commerciale indirizzato

all'esaltazione delle mete di villeggiatura elegante.

CONTESTI ESPOSITIVI

Da sempre relegata al ruolo secondario, grafica e illustrazione, dopo il primo conflitto

mondiale assumono una centralità espositiva mai vista.

1919 → prime iniziative della Società Umanitaria di Milano, incentrate sulla valorizzazione

dell’illustrazione per l'infanzia. Cui segue il concorso per la nuova copertina di Emporium

che si attesta come una delle prime iniziative ambiziose verso la valorizzazione della grafica

editoriale.

1921: Prima Fiera Internazionale del Libro di Torino → spartiacque, offre una visione

internazionale del panorama editoriale e librario.

1923 → Prima Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Monza, sancisce la

piena qualificazione dell'arte grafica e della decorazione editoriale.

Sarà centrale anche l'impegno di Cesare Ratta, con l'opera Gli adornatori del libro in Italia

1923-1929, la quale legittimerà l'operato degli illustratori e dei decoratori italiani del libro.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Serena_o di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle arti applicate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Botta Alessandro.