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Opere di Annibale Carracci

Siracusa, Santa Lucia

Caravaggio, Davide con la testa di Golia, 1609-10

Roma, Galleria Borghese

I Carracci-Agostino (1557-1602)-Annibale (1560-1609)-Lodovico (1555-1619)

Pale d'altare emiliane

Annibale Carracci, La Madonna col bambino in trono e i santi Giovannino, Giovanni Evangelista, e Caterina d'Alessandria, 1593

Pala d'altare con uno sviluppo verticale tardo cinquecentesca. La madonna è in un trono sopraelevato incorniciata da un'architettura. Alle sue spalle si apre un'architettura composta da una nicchia e due colonne (tardo manierista). Le due figure in piedi sono rivolte una verso lo spettatore e una verso i bambini, creano movimento nella composizione nell'elegante contrapposto sono figure cinquecentesche. (punto di partenza dalle pale d'altare di Correggio).

Annibale Carracci, Crocifissione, 1593

Bologna, chiesa di S.M della Carità

Primo dipinto riconosciuto di Carracci, pittore diverso rispetto alla madonna in trono. Forme di

Superamento della pittura tardo-manierista. Scarsa attenzione dellacorporeità di Cristo.

Annibale Carracci, Battesimo di Cristo, 1585

Annibale Carracci, Cristo in pietà con i dolenti e i santi…, 1585

Parma, Galleria Nazionale

Annibale Carracci, Assunzione della Vergine, 1592

Bologna, Pinacoteca Nazionale

Malvasia 1678

Il laboratorio del “vivo”

Annibale Carracci, Due macellai al lavoro (La piccola macelleria), 1582-83

Fort Worth, Kimbell Art Museum

Due versioni

Annibale Carracci, La grande macelleria, 1583

Oxford

Annibale Carracci, Il mangiafagioli, 1584-85

Roma, Galleria Colonna

Annibale Carracci, Due bambini che giocano con un gatto, 1588

New York, Metropolitan Museum of Art

Il Caravaggio e i Carracci

I seguaci di Caravaggio

Caravaggismo : (Zuccari 2010) 3 livelli; il primo riguarda i pittori che si misurano inmodo diretto con il magistero. Secondo è in sostanza circoscritto al piccolo gruppo distretti seguaci indicati da Mancini. Il terzo si estende alla

variegata schiera di pittori Italiani e stranieri che parteciparono all'esplodere di quella che fu una moda culturale di respiro internazionale governata dal mercato, dal collezionismo e dalla competizione tra artisti. Grande fenomeno di artisti forestieri che aderivano al caravaggismo (tradizioni diverse e cronologie diverse). - Orazio Gentileschi (Pisa 1563 – Londra 1639) San Michele che sconfigge il diavolo, 1600-1607 Forma di naturalismo caravaggesco che tiene conto delle prime opere di Caravaggio romane. Chiaro-scuro. David con la testa di Golia, 1610 Roma, Galleria Spada Suonatrice di liuto Trattato con una luce chiara datato al primo naturalismo caravaggesco. - Giovanni Baglione (Roma 1566 – 1644) Amor Sacro e amor profano - Orazio Borgianni (Roma 1574 – 1616) Natività della Vergine, 1610 Savona Uso della tenda rossa che richiama la morte della vergine di Caravaggio, composizione con natura morta che richiama le composizioni di Caravaggio. La luce proviene da un lato. Carlo Opere d'arte

Saraceni (Venezia 1579- 1620)

Madonna con il bambino e Sant'Anna, 1610

Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barbieri

Riposo nella fuga in Egitto, 1611-12

Frascati

Gioco con la luce laterale che entra ed indaga nei volti delle figure.

Predica di San Raimondo, 1614

Roma, Chiesa Nazionale Argentina

Estasi di San Francesco, 1620

Venezia, Il Redentore

Bartolomeo Manfredi (Ostiano 1582 – Roma 1622)

Bellori (1672)

Bacco e un bevitore

Roma, Galleria Nazionale d'Arte antica di Palazzo Barbieri

Buona ventura, 1616-17

Detroit

I quadri sono più dolci rispetto a quelli di Caravaggio.

Riunione di suonatori e bevitori, 1618-20-21

Los Angeles, County Museum

Quadro orizzontale

Giovanni Serodine (Ascona 1594 o Roma 1600- Roma 1630)

Chiamata dei figli di Zebedeo, 1623-24

Ascona, chiesa dei Santi Pietro e Paolo

San Lorenzo distribuisce ai poveri il trono della Chiesa, 1625

Casamari, Museo dell'Abbazia Il Barocco

Statue Borghese di Gian Lorenzo Bernini

Enea e Anchise, 1618-19

220 cm - Ratto di Proserpina, 1621-22

255 cm - David, 1623-1624

170 cm - Apollo e Dafne, 1622-25

243 cm - Temi derivati dalla poesia antica: Virgilio, Ovidio, Claudiano, David. Temi poetici estorici; momento di paragone con la poesia e della riflessione sulla problematica dei generi.

Enea e Anchise, G.L. Bernini (pg.55)

Gruppo statuario composto da Enea che sopporta il peso del padre Anchise, accanto lo accompagna Ascanio. Racconto dell'Eneide in cui scappano da Troia.

Attribuzione: Manilli la attribuisce a G.L Bernini, Von Sandart la attribuisce al padre, Pietro Bernini. Italo Faldi riconosce e attribuisce l'opera al 21enne G.L. Bernini.

Ut poesis sculptura:

Paragone con la pittura:

Federico Barocci, Enea ed Anchise fuggono da Troia, 1598

Roma, Galleria Borghese

Rappresentazione: gruppo scultoreo con più figure, Raffaello e Michelangelo

Ratto di Proserpina, 1621-23 (pg.56)

Probabilmente viene commissionato da Scipione Borghese quando il papa Paolo V era ancora in vita. Maffei

Barberini ne fa dei versi moralizzatori in latino. La statua venne realizzata per essere in dialogo con lo spettatore. Venne trasferita come dono da Scipione Borghese al Cardinale Ludovisi, motivo per cui sta nella vigna Ludovisi fino al 1908. Le fonti antiche videro i 4 gruppi scultorei come un insieme nonostante in origine il Ratto di Proserpina decorò per anni la casa di Ludovisi. Confrontando il Ratto di Proserpina con Enea e Anchise si nota la differenza stilistica e l'arrivo alla dimensione della scultura barocca. Nel primo disegno è evidente la presenza dello stile manierista, evidente anche in altri studi preparatori. L'idea del passo di Plutone è presa dal Gladiatore Borghese, una delle principali opere antiche della collezione Borghese. Bernini con il punto di vista che coinvolge lo spettatore rompe la tradizione della pluralità della visione manierista, presente in Andrea Andreani nel Ratto delle Sabine. Usa il marmo di Carrara statuario, il

Il David di Bernini è considerato uno dei capolavori della scultura barocca. La sua caratteristica principale è la sua bellezza e la sua purezza. Bernini utilizza molto marmo per dare un senso di sprezzatura. Grazie a Bernini, scompare la distinzione tra pittura e scultura, influenzando molti pittori successivi. - David (pg.58)

Inizialmente, la commissione per il David non era borghese. Il 24 maggio 1623, Alessandro Peretti Montalto paga per la realizzazione della statua. Tuttavia, il cardinale muore subito dopo e Scipione Borghese subentra immediatamente nella commissione, che viene completata un anno dopo. La statua non viene collocata nel giardino, come era intenzione di Peretti, ma in una sala della Galleria Borghese, dove Scipione aveva già fatto posizionare i due gruppi berniniani precedenti. La statua viene posta contro il muro della Galleria Borghese, sembrando uscire dal muro. [Descrizione Baldinucci]

Il David di Bernini non rappresenta il momento della vittoria come tradizione, ma il momento precedente alla battaglia, rappresentando lo scontro imminente.

Pronto a saltare fuori dallaparete ed a coinvolgere lo spazio visivo dello spettatore. L'avanzamento della gamba è simile a quello del Gladiatore Borghese. Allude al trionfo di Scipione Borghese sui Ludovisi. L'aquila è collocata in una posizione poco invadente ed è simbolo dei Borghese. Insieme alla statua precedente riguardano la situazione astorica politica del tempo che vede il breve papato di Paolo V e il trionfo di Borghese. Ritorna il modello di Carracci. G.L. Bernini, David. Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini. È un autoritratto in forma di David come testimoniato dal biografo.

Apollo e Dafne Rappresenta il vertice della scultura barocca. Il punto di vista è più laterale. Tutte queste opere sono una reazione alle affermazioni di Galileo sull'inferiorità della scultura sulla pittura. Rinnova l'iconografia di questo episodio che per anni venne rappresentato attraverso due momenti divisi.

Anche quest'opera è posta contro la parete. In questo momento le sculture berniniane cominciano ad avere un valore.

La prova generale: Santa Bibiana

Bernini fa la facciata della chiesa di Santa Bibiana sul monte Esquilino. Chiesa di impianto paleo cristiano. Bernini fa la zona absidale con la scultura di Santa Bibiana, rimette a posto l'altare e la scultura con la decorazione absidale. La statua venne iniziata alla fine di Apollo e Dafne. Tutti i gruppi scultorei precedenti di Bernini sono nudi tranne quest'opera.

Wittkower: nuovo panneggio Berniniano; nuovo panneggio barocco. La luce indaga sul panneggio e sul volto della santa. Le pieghe sembrano partecipare all'atteggiamento mentale della figura; panneggio psicologico.

Confronto con Bernini con F. Duquesnoy: Santa Susanna e G.Finelli: Santa Cecilia. Panneggio psicologico che viene perseguito anche dal Finelli con intenti simili. Mentre il panneggio di Duquesnoy è un panneggio in linea classicista;

panneggio completamente diverso con quello drammatico barocco portato alla luce da Bernini. La chiesa è decorata con delle pitture di Agostino Ciampelli (Storia di Santa Bibiana) e da Pietro da Cortona (Storia di Santa Bibiana), creatore della pittura barocca. Le pitture di Pietro da Cortona dialogano con la scultura di Bernini. San Il teatro del Barocco: Pietro in Vaticano G.L. Bernini, Baldacchino, 1624-35 Roma, San Pietro in Vaticano Avviso della Reverenda Fabbrica di San Pietro, datato 7 giugno 1624: viene espressa la volontà di coprire il luogo in cui ci sono le spoglie di San Pietro. Baldinucci riportando il parere di Agostino Ciampelli: dopo aver visto il progetto di Bernini lo definisce una "chimera" perché non rispetta i progetti tradizionali dei baldacchini. Vuole inserire delle colonne tortoli molto alte, Pierguidi 2008: unisce la tradizione dei baldacchini e quella del ciborio. La scelta del bronzo non rientra in nessuna delle due tradizioni. È un

rappresentazione effimera della realtà. Collabora con Borromini.

G.L. Bernini, San Longino. 1629-38. Roma, San Pietro in Vaticano. Il panneggio psicologico raggiunge livelli altissimi.

F. Duquesnoy, Sant'Andrea. 1629-39. Roma, San Pietro in Vaticano. Rimane sulla strada classicista.

F. Mochi, Santa Veronica. 1629-39. Roma, San Pietro in Vaticano. Il panneggio è ricco e barocco con un'impostazione classica.

A. Bolgi, Sant'Elena. 1629-39. Roma, San Pietro in Vaticano. Allievo di Bernini, è tipica del classicismo berniniano di inizio anni '30, rappresenta una corrente interna alla bottega di Bernini.

G.L. Bernini, Monumento funebre di Urbano VIII. 1627-47. Roma, San Pietro in Vaticano. Forma una canone.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
103 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Colusg di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Fara Giovanni Maria.