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Estratto del documento

DIPINTO DI LEONARDO

Purtroppo del mitico tesoro si sono perse le tracce…sappiamo però che si

trovava nella sala più inaccessibile del castello, all’interno del Cortile della

Rocchetta, protetto da un ingegnoso sistema antifurto. Il Duca mise a

guardia dell’ingresso del caveau anche un affresco di grandi dimensioni, a

monito contro i ladri, che è stato riscoperto solo nel 1890 dopo essere

rimasto sepolto per secoli sotto un intonaco. La mancanza del volto rese

difficile l’identificazione di questo personaggio fin da subito, e ancora più

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complicato fu scoprirne l’autore.

Mueller-Walde attribuì l’architettura

dipinta al Bramante e il personaggio

Leonardo da Vinci.

a Leonardo è

sicuramente l’autore degli affreschi

Sala delle Asse

della del Castello

ed era quindi abbastanza legittimo

pensare che avesse affrescato

anche altre sale. Secondo

l’architetto Luca Beltrami,

responsabile della complessa opera

di restauro del Castello iniziata nel

1893, l’intero affresco era invece da

attribuire a Leonardo. Questa teoria

si fondava sulla somiglianza tra

questo personaggio ed uno schizzo

Codice

di Leonardo contenuto nel

Atlantico. Si pensava in particolare

che il personaggio fosse Mercurio.

SALA DELLE ASSE Oggi l’opera è

Bramantino,

attribuita a artista che

lavorò alla corte ducale negli stessi

anni di Leonardo. Si è anche riusciti a

capire che il “personaggio senza volto”

Argo dai cento

non è Mercurio ma

occhi, gigante della mitologia greca

alla morte del quale Era ne prese gli

occhi e li distribuì sulle piume dei

pavoni, animali a lei sacri. Nell’affresco

del Castello Sforzesco si vedono infatti

due pavoni disposti sui lati.

Dipinto di buona conservazione di cui

conosciamo la collocazione antica

( chiesa di San’t Angelo - Moscova ),

San Francesco appoggiato sulla croce.

Crocifisso di Brera, troviamo un motivo

delle iscrizioni sul bordo della vesti,

San Giovanni piange, poi troviamo il

ladrone buono e cattivo ( con smorfie ),

le donne: una santa ( Santa Caterina di

Alessandria perchè ha una ruota

BRAMANTINO, ARGO DAI CENTO OCCHI, dentata ) che tiene in mano una palma,

SALA DEL TESORO, CASTELLO SFORZESCO ha una veste molto preziosa con dei

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motivi molto sofisticati

( datare il dipinto:

acconciatura capelli vanno

di moda nel 90 del 400, altri

elementi esterni tipo moda,

costumi dell’epoca ),

presenza di diverse Marie.

Il convento di Santa Croce

in Boscaglia, ciclo di

affreschi firmato da Felice,

era nella chiesa che oggi

non c’è più, e superstite

una parte del convento che

oggi è una casa priva dove

c’è questo affresco molto

rovinato che assomiglia alla

crocifissione di Brera.

Entrambi gli affreschi sono

di Felice Scotto. Prima

generazione: Giorgio -

Gottardo, seconda

generazione: Felice -

Stefano. Gaudenzio arriva

più o meno dal 500.

Cappella a sinistra di Santa

Maria delle Grazie

( cappella scatolino ):

seconda meta degli anni 80

CROCIFISSIONE BRERA FELICE SCOTTO del 400 si trovava il polittico

attribuito da Francesco

Spanzotti, si trovava

sull’altare della cappella decorata nel 1507 da Gaudenzio Ferrari. Cappella

con volta e parti laterali pitturate da Gaudenzio, nella parte in fondo si trova

una statua di St. Maria di Corona in stile rococò. Polittico: al centro c’è un

monogramma Bernardino ( sole raggiante di San Bernardino di Siena con

sigla ) lettere della sigla sono epigrafiche romane ( non più gotiche ), sui

costoloni troviamo 4 vele in cui in ogni vela c’è un tondo rappresentate

episodi monocromatici, firmato tutto da Gaudenzio Ferrari ( Gaudenzius ),

motivi ornamentali sbrigliati e folli disposti sopra fondi colorati bianchi, neri e

gialli con grande ricchezza cromatica. Nuovo sistema ornamentale che si

diffonde negli primissimi anni del 500. Decorazione che prende nome dalle

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grotte di Roma, strutture sotterrane dell’antica Roma ( strutture a viste >

sotterranee ). Nella fine 400 cominciano le discese nel monte Coppo, la

domus aurea anni 60 del I d.p. costruita da Nerone.

LEZIONE 9 10-10

Il maestro di Villa Pecco ( affresco ) è lo stesso della crocifissione di Brera

( Felice Sotto ), Stefano ( figlio di Gottardo ) è il pittore della cappella del

sepolcro del Sacro Monte e della cappella di St. Maria delle Grazie.

Decorazioni grottesche> a Roma nella fine del 400, Bernardino di Pecchio

( pitturicchio ), realizza la volta delle libreria nel duomo di Siena, decorazioni

molto colorate, dorature, motivi classici, figure nude, elementi religiosi.

Grottesche di SMDG realizzate da Gaudenzio : firma di Gaudenzio in una

tabula ( targa con code di rondine di ispirazione antica ), lettere graziate e

non più gotiche, sopra decorazioni vegetali, ragazza con capelli scossi dal

vento, vegetazione dell’ambiente quasi inquietante. La pittura 400esca ha

preso dalla pitture classica diversi elementi. In questo momento storico la

rappresentazione di ciò in un ambiente religioso non era eresia. Sigle

misteriose, giochi di parole, scene cristo-logiche all’interno di una partitura

grottesca ( adorazione dei Remagi, fuga in Egitto, annunciazione, etc ).

Parete sinistra della cappella realizzata da Scarognino: situazione di degrado

( affreschi restaurati nel corso del 900 ) motivi decorativi a grottesche che

dalla volta proseguono sull’arco. Scena di sinistra> non decifrabile, scena di

destra> dolori.

Sinistra: Gesù viene presentato al tempio, offerta da parte di San Giuseppe

che coincide con la circoncisione, sommo sacerdote Simeone, profetessa

Anna ( vecchia ), giovane con capelli biondi con una posizione di grande

rilievo ( non si sa chi sia ). Se ci concentriamo sui volti (anche del biondo che

non sappiamo bene chi sia) ritroviamo delle impronte leonardesche. Nella

scena di dx c’è un leggio, alle spalle del leggio c’è un angelo mutilato di

mezza testa, due figure con le mani giunte, di cui di una vediamo solo le mani

e una di cui vediamo mani e veste. Modo di fare tratteggi e dipingere:

filamentoso. La parete di fronte raffigura un episodio di Cristo fra i dottori,

quando Gesù viene ritrovano dai due genitori che stanno entrando sulla dx e

lo trovano che disputa nonostante sia bambino con i dottori del tempio. Una

collità di personaggi anziani ma non solo che ascoltano colpiti la capacità di

parlare di questo bambino e uno ci guarda come per volerci tirare dentro alla

scena. La costruzione a gruppi (pensare a triade> cioè tre a tre come nel

cenacolo). La cornice attorno alla scansia a destra va assieme al repertorio

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decorativo della cornice che combacia a sinistra (rococò e non rinascimentali

quindi significa che è stato modificato successivamente all’intervento di

Gaudenzio). Viene datato 1507 (alcuni non sostengono questa datazione

perché la ritengono successiva alla scuola di Atene del 1508). Scuola di

Atene di Raffaello 1508, ha sbaragliato i pittori chiamati da papa Giulio II. Il

papa aveva immagino le decorazione delle sue stanze da un equipe di pittori

che rappresentassero le varie scuole di pitture, in mezzo a loro c’è

Raffaello.La scelta di questa datazione non è una scelta del pittore, se si

accetta questa data vuol dire che si accetta la pittura di Gaudenzio, diversa

da quella di Raffaello ma che comunque ha con se grande potenziale e

valore artistico.

SCRIVI PER INSERIRE UNA DIDASCALIA. A Milano cartone che

sta all ambrosiana

(oggi non visitabile), il

più grande che esista

di Raffaello.

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CATONE DI RAFFAELLO

Matita nera e gessetto bianco, più fogli uniti insieme, tracce di puntellatura, ci

sono dei buchini che servivano per tracciare il disegno il suo muro.

Lo stato del cartone prima della ristrutturazione era quello di degrado.

Uno dei dottori che ascolta il bambino nella rappresentazione di Gaudenzio

riprende questi cartoni.

Madonna delle torri di Bramantino 1555, panneggi che hanno agito su

panneggi di Gaudenzio ( panneggi bramanti )

Gli arazzi Trivulzio, fatti sui cartoni di Bramantino: 12 rappresentazioni

dedicate a ogni mese dell’anno (1504-1509), si trova nel castello Sforzesco,

viene rappresentato il mese, il sole e il segno zodiacale dedicato al mese.

LEZIONE 10 15-10

Madonna delle torri: si trovava in un piccolo oratorio nel centro della città,

figura androgina al centro> Maria con il bambino, dietro due angeli afteri

(senza ali). A sinistra troviamo il Vescovo Ambrogio, a terra è rappresentato

Ario> simbolo dell’eresia ariana combattuto da S.Ambrogio, a destra

arcangelo Michele che tiene in mano il piatto della bilancia sull’anima (altro

piatto sul sedile a destra del trono della madonna). Gesù bambino si sporge

verso l’anima, il rospo rappresenta il demonio sconfitto dall’arcangelo

Michele. Alle spalle del trono della vergine troviamo costruzioni impensabili

per la sua contemporaneità, linguaggio di bramantino di carattere largamente

anticipato per il suo tempo.

Affresco di Gaudenzio (Gesù al tempio parete di destra) : coesistenza

linguaggio di bramantino e Leonardo (alfabeto di gesti che rimandano alla

cena).

Nel sottarco: figure che escono da dei tondi, gesti sospesi figure più timide

meno esposte di quelle nell’altra cappella, non sappiamo chi siano, si nota

una distanza di almeno 10 anni nel disegno dei capelli.

Ipotesi scena rovinata: Chiesa San Cristoforo a Vercelli, nella cappella a

sinistra raffigurazione della nascita di Maria (scena analoga a quella nella

cappella di Santa Maria delle Grazie) , sul fondo della scena compaiono due

personaggi inginocchiati che sono in attesa di un messaggio angelico : Anna

e Gioachino che ricevono dall’angelo la comunicazione> dovranno risolvere

problema della sterilità ( poi annuncio di Anna ( Anna è la mamma di Maria )

incinta di Maria ). Nella cappella Scarognino non sono rappresentati episodi

dell’infanzia di Maria. Affresco Bernardino che proviene dalla cappella di San

Giuseppe Santa Maria della pace: pretendenti della vergine arrabbiati che

rompono verghe> in alto rappresentati in attesa di annuncio angelico una

donna e San Giuseppe (affresco strappato che si trova ora nella pinacoteca

di Brera), l’idea sarebbe che possa essere raffigurato a Varallo l’annuncio a

Maria e Giuseppe del loro prossimo matrimonio e di sciogliere il voto di

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MADONNA DI BRAMANTINO

castità. Questo episo

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
34 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher p.baratella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Agosti Giovanni.