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Produzione di oggetti mobili, quotidiani o pregiati

Ore ceria (molto simile a quella ostrogota), armi, abiti e oggetti facilmente trasportabili;

Utilizzo di materiali preziosi

Come pietre dure, pasta vitrea vivacemente colorata, oro, argento;

Artigianato natamente lavorato

Scarsa architettura, che principalmente rispecchia elementi dell'ore ceria, e si rifà alle maestranze locali, vista la mancata esperienza di edificazione;

Intaglio dell'avorio

Asimmetria in un primo momento, simmetria successivamente al riavvicinamento al classico;

Pittura non fatta per durare

Bidimensionalità e bassorilievi delle figure scolpite;

Rappresentazioni semplici, stilizzate, stereotipate, quasi astratte e schematiche, ma vigorosamente espressive;

Gerarchia delle figure data dalla loro dimensione e posizione nelle scene;

Tecnica a Sbalzo

Realizzabile con ceselli di diverse forme e misure che modellano il materiale, posto al rovescio, in

  • Tecnica a CLOISON, ovvero decorazione artistica a smalto, nella quale sottili listelli o piccoli tramezzi metallici (per lo più rame), celle o alveoli, vengono saldati o incollati ad una lastra di supporto dell'opera da costruire, e nelle zone rilevate dal metallo viene colato dello smalto, ottenendo quindi una sorta di mosaico le cui tessere sono circoscritte (è una tecnica di tipo additivo di materia smalto su metallo);
  • Tecnica a Champlevé, che ebbe pieno sviluppo in età romanica, e consiste nella decorazione a smalto di Limoges, secondo la quale alveoli o cavità vengono scavati sulla superficie di un oggetto metallico e riempiti di smalto vitreo, e il pezzo viene poi cotto finché lo smalto si scioglie e una volta raffreddato, viene levigato e lucidato;

Kerbschnitt (intaglio a tacche o a cuneo), per l'intaglio tramite uno scalpello a pettine di complicati intrecci geometrici a forma di nastro e sinuose figure di animali con corpi annodati secondo schemi ricorrenti, detto anche Stile a Intreccio;

Stile a Intreccio di uso nell'ore ceria, nell'architettura, nella miniatura, nella scultura, nelle manifatture, anche di altri popoli;

Iconografia e schemi ispirati a modelli ravennati e bizantini;

Arte Carolingia (IX secolo)

L'Arte Carolingia rappresenta un ritorno alla tradizione classica ellenistica e romana, principalmente data dalla rinascita artistica promossa da Carlo Magno durante la sua reggenza come Imperatore del Sacro Romano Impero, dall'800 all'814.

Storia.

Contestualizzandola storicamente, possiamo considerare la nascita dell'Arte Carolingia con l'incoronazione di Carlo Magno come Imperatore del Sacro Romano Impero da parte di Papa Leone III, durante la notte di Natale dell'800.

Con Carlo, si ebbe un ritorno alla cultura classica, di cui lui era forte ammiratore, un riavvicinamento alla Chiesa Cattolica e un nuovo sogno da coronare, ovvero il rinnovo dell'Impero Romano d'Occidente. Quest'ultimo obiettivo non fece altro che stimolare il regno verso la creazione di un patrimonio culturale comune; l'arte carolingia in particolare fu profondamente legata a tre fattori: la forte impronta data dalla religione, la legittimazione dell'impero attraverso la ripresa di elementi della classicità romana, e la necessità di resuscitare un linguaggio artistico figurativo e narrativo (del mondo greco-romano), che sostituisse l'astrattismo delle arti nord-barbariche, totalmente inadatta alle nuove esigenze propagandistiche ed educative della dinastia carolingia. Carlo Magno sfruttò il forte legame creatosi con la Chiesa di Roma, affinché essa potesse fare da veicolo per le riforme amministrative e istituzionali dell'Imperatore.

Altro alleato dell'Imperatore fu l'ordine dei Benedettini, promosso tramite la fondazione di decine di abbazie, mentre a corte confluivano i chierici più colti del mondo cristiano. I monasteri divennero anche certi propulsori della nuova cultura tramite l'istruzione, la cui diffusione, per Carlo, era fondamentale. Si organizzò l'economia coniando monete col profilo imperiale come nell'epoca tardo-antica, si modellò la grafia usata nella scrittura (minuscola carolingia) e si raggiunsero una serie di obiettivi culturali e artistici attraverso una sistematica e consapevole restaurazione di modelli antichi. A livello territoriale, l'arte si sviluppò in tutta l'Europa Occidentale e in Italia, conoscendo massima fioritura in città come Aquisgrana, Nimega e Ingelheim.

Caratteristiche:

  • Influenza tradizione classica romana-ellenistica, intrecciata a influssi celtici e bizantini;
  • Febbrile attività edilizia delineata da

dimensioni monumentali e da innovazioni, come la facciata Westwerk (la presenza di due torri che ancheggiano la facciata occidentale dell'edificio, in cui è presente l'ingresso, all'interno delle quali è presente un ambiente volto a ospitare personaggi di rilievo che assistevano all'aliturgia), o come la cripta;

Pittura legata alla committenza imperiale o di alto livello, che purtroppo è stata persa quasi del tutto, comprendeva principalmente cicli di affreschi con soggetti religiosi per gli edifici sacri e soggetti storici e mitologici per i palazzi;

Miniatura, che ebbe un forte peso sulla riforma culturale, era ottenuta con tecniche come la pittura a guazzo o il disegno a penna, molte delle quali avevano una splendida varietà di colori e contorni ben delineati;

Scultura prevalentemente in stucco, bronzo (per statue equestri e altri soggetti);

Ore ceria e oggetti preziosi, di cui la maggior parte è andata perduta.

presentavano tecniche a sbalzo,• incisione, niello, ligrana, incastonatura di pietre preziose, smalto;Utilizzo dell’avorio;• Mosaici (pochi rimasti) creati sotto Papa Pasquale I (817-824), presentano recupero di schemi spaziali delle• basiliche paleocristiane e fondale blu, da tempo non più in uso.

Arte Ottoniana (IX-X secolo)

L’Arte Ottoniana rappresenta la produzione artistica del periodo in cui gli Ottoni hanno regnato sull’Impero,fortemente in uenzata dal sogno, ancora vivo, della Renovatio Imperii, dalla tradizione classica e dalla culturabizantina, per via dell’unione matrimoniale tra Ottone II e la principessa Teofane, appunto bizantina.ffi fl fi fi fl fl fi ff fi fi fi ff fi ff fi fi fi fl fi fi fi ff

Storia.Contestualizzandola storicamente, la comparsa dell’Arte Ottoniana risale all’ascesa al trono imperiale delladinastia degli Ottoni, ovvero all’anno 887, data che segnò la deposizione di Carlo il Grosso,

Ultimo delladinastia carolingia. Tuttavia però, fu solo nel 926 che venne incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero Ottone I, glio di Enrico I di Sassonia, Re di Germania e primo sovrano della Dinastia Ottoniana. Nel 973 gli succedette Ottone II, glio di Ottone I, che, nel 972, sposò la principessa Bizantina Teofane, permettendo un riavvicinamento della cultura bizantina al Sacro Romano Impero. Ottone II nì il suo periodo da Imperatore esattamente 10 anni dopo dalla sua incoronazione; tuttavia, solo nel 996 il Papa incoronò a Imperatore il suo successore, Ottone III, già precedentemente Re d’Italia e di Germania. Tra il 1002 e il 1056 l’Impero fu a dato prima ad Enrico II e successivamente ad Enrico III, ultimi esponenti della dinastia ottoniana.

Caratteristiche:

  • Influenza tradizione classica;
  • Influenza cultura bizantina;
  • Febbrile produzione edilizia, specialmente in campo ecclesiastico (abbazie e cattedrali), distinte.
novità: come l'alzato (dato da alternarsi di pilastri e colonne), massicce murature ispessite, arcate semicieche all'interno di gallerie sulla navata centrale, geometrica razionalità, capitelli decorati con foglie scolpite in stile corinzio stilizzato che celano testine umane; Presenza del Westerk e altri motivi carolingi che vengono modificati e talvolta stravolti (mancanza di cupola, nonostante doppie armate transennate); A reschi quasi interamente perduti per via di coperture di intonaco successive, di cui tuttavia rimane un ciclo di scene di vita di Cristo, che riprende le tipologie tardo-antiche e ravennati, grazie alla coesione con l'architettura; Sottolineare, attraverso la scelta di episodi degli affreschi, la dimensione eroica e regale di Cristo, con l'uso di sapiente disposizione delle figure nelle scene, di complesse architetture di sfondo; Grande produzione, come per i carolingi, di codici miniati, in cui emerge frontali.delle figure, sfondo ricco e movimentato, gioco di pieni e vuoti, pacato equilibrio classicheggiante, sicità realistica, colori amalgamati gradevolmente, lumeggiate per evidenziare i volumi; Scultura, specialmente su avorio (ma spesso anche in bronzo), e oreficeria, delineate da corrente aulica o classicista che dona pacato equilibrio, plasticità verosimile, e al contempo da corrente anticlassica che vede le figure schiacciate nello spazio e, nonostante il bassissimo rilievo, dotate di volume dirompente; Tecnica Cloisonné per oreficeria.

L'Arte Romanica rappresenta quello stile che si sviluppò a partire dall'anno 1000 fino al 1220, e si differenzia a seconda delle varie città in cui si diffuse.

Contestualizzandola storicamente, l'Arte Romanica vede il suo inizio nell'anno 1000, quando sul trono imperiale vi era ancora la dinastia degli Ottoni, che si estinse definitivamente nel 1024, cedendo il

posto aquella salica: il nuovo imperatore era Corrado II di Franconia. Tutto questo periodo fu caratterizzato dalla contrapposizione tra Impero e Chiesa, che si scontrarono sulla cruciale questione dell'investitura dei vescovi, dal 1073 al 1077, ma entrambi erano indeboliti da situazioni contemporanee: nel 1054, si ebbe lo Scisma d'Oriente e la nascita della Chiesa Ortodossa, fattore che aveva fortemente indebolito i Papi; mentre gli Imperatori erano stati colpiti dal moltiplicarsi degli Stati Nazionali e dalla secessione dei ricchi Comuni nel Nord e Centro Italia. Altro elemento che portò scompiglio fu, tra il 1043 e il 1077, l'ascesa e conquista dei Normanni in Italia Meridionale: la Sicilia fu sotto il loro dominio dal 1061 al 1091. Non molto tempo dopo, nel 1082, l'imperatore bizantino Alessio I si alleò con Venezia, alla quale concesse la costa dalmata e vantaggiosi privilegi commerciali. Tuttavia, a segnare un importante evento fu l'incombente

9, i Turchi Selgiuchidi minacciarono l'imperatore Alessio e lo costrinsero a chiedere aiuto all'Occidente.
Dettagli
A.A. 2019-2020
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/01 Storia dell'arte medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisabettanuvoli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Pala Andrea.