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PALAZZO PORTO A VICENZA

Palazzo che si colloca in una quinta stradale ma che sporge leggermente rispetto ai palazzi contigui.→Angolo non presenta un ordine. L’ordine è staccato dall’angolo. Questa è unanovità.

BASILICA (LOGGE DEL PALAZZO DELLA REGIONE) A VICENZA

In questi anni Palladio diventa sempre più famoso erichiesto a Vicenza.Palazzo pubblico commissionato dall’intera città.Opera molto importante che vien realizzata moltolentamente nel tempo.Linguaggio all’antica di derivazione romana è quellopreferito dalla committenza locale vicentina.→Città venete uso di un linguaggio all’antica→Venezia uso di un linguaggio medievalePianta irregolare dovuta al fatto che la parte interna medievale viene mantenuta e quindi ledue logge sovrapposte esterne dovevano rispettare l’impianto interno preesistente. Anchele dimensioni delle campate sono quindi condizionate dall’interno; queste campate

aveva dato Palladio all'uso del fronte di tempio nelle sue ville). Inoltre, Palladio utilizzava spesso l'attico come elemento decorativo, conferendo un senso di grandiosità e nobiltà alle sue opere. Le ville disegnate da Palladio presentano anche l'uso di logge, che sono spazi aperti e coperti da archi, solitamente collocati al piano terra. Queste logge permettevano di godere della vista panoramica e di creare un collegamento tra gli spazi interni ed esterni della villa. In conclusione, l'opera di Palladio si caratterizza per l'utilizzo di elementi architettonici classici, come il fronte di tempio e le logge, che conferiscono alle sue ville un'atmosfera di eleganza e raffinatezza.

Palladio dà giustificare l'uso della fronte di tempio nelle sue architetture residenziali. Anche Giuliano da Sangallo aveva usato in alcune sue architetture la fronte di tempio.

Tema della parasta e di semi paraste tema molto usato dagli architetti del Cinquecento; verrà usato da Palladio, da Raffaello, da Giulio Romano, da Michelangelo, ecc... è quindi un motivo molto usato.

PALAZZO CHIERICATI A VICENZA - 1550 Palazzo molto originale, con una facciata molto aperta ed un portico trabeato continuo. Palazzo la cui facciata da su una piazza e non su una strada. Ha un impianto da villa. È un palazzo piuttosto stretto. Il portico riprende la tradizione dei palazzi vicentini. La facciata sistema trilitico che torna ad essere il protagonista. Facciata molto aperta, molto bucata. Cortile presenza di un loggiato affacciato sul cortile. Come elemento di mediazione tra loggia e ordine murario usa 3/4 di una colonna, non usa il pilastro come.

Si faceva solitamente. In uno dei progetti iniziali per questo palazzo, Palladio pensa ad un corpo centrale sporgente e due ali laterali arretrate. Le colonne non sono addossate alla parete ma vengono fatte avanzare e sono distaccate dalla parete; ci sono quindi colonne libere. Poi vediamo anche un elemento di novità: la presenza di due colonne che compenetrano l'una nell'altra. Queste colonne compenetrate le abbiamo già viste nell'angolo di Palazzo Venezia a Roma, anche se non sono colonne libere. Potremmo dire quindi che queste due colonne libere compenetrate rappresentano un unicum. Le colonne del portico in facciata non sono in linea con il setto murario interno. In facciata quindi vediamo l'applicazione di una soluzione colonnare trilitica, poiché non ci sono più le paraste ma vediamo le colonne e non vediamo più l'uso degli archi ma ci sono le trabeazioni. Anche Peruzzi usava le colonne libere trabeate.

VILLA CHIERICATI A

VANCIMUGLIO - 1550

Qui vediamo una semplificazione dello stile di palladio.

Ordine architettonico riservato solo alla parte centrale della facciata. Ali laterali molto semplici.

È una villa contemporanea al progetto di palazzi chiericati a Vicenza.

Progetto che ebbe dei tempi di realizzazione molto lunghi.

È il primo palazzo che mostra la fronte di tempio, ovvero un pronao con colonne sormontato da un timpano.

C’è un contrasto tra la ricchezza dell’articolazione della parte centrale e la semplicità delle ali laterali.

Vediamo l’impianto con le tipiche tre camere che si susseguono. I tre ambienti che si susseguono sono un loggiato, un vestibolo e una sala absidata.

Impianto paratattico e non sintattico; ovvero non c’è un coordinamento tra le parti di tipo sintattico ma vediamo l’accostamento di parti tra loro non coordinate.

Ad esempio, anche l’accostamento delle due ali semplici e della parte centrale più ricca corrisponde

ad unaccostamento, una giustapposizione di parti tra loro diverse e non coordinate. L'impianto paratattico è tipico di Palladio. Questo rappresenta una novità, poiché fino a quel momento si era soliti usare l'impianto sintattico.

Pronao nei due lati del pronao vediamo l'uso del sistema dell'arco giustapposto al sistema trilitico usato nel fronte (impianto paratattico: accostamento di parti diverse).

VILLA PISANI A MONTAGNANA - 1552

Angoli nudi alle estremità.

Successione dei tre ambienti in pianta, lungo l'asse centrale: loggia, vestibolo, grande salone tetrastilo.

VILLA CORNARO A PIOMBINO DESE

Pronao che avanza rispetto al corpo di fabbrica. Ali laterali arretrate rispetto al pronao centrale.

Successione dei tre ambienti, oltre al pronao, ovvero: pronao, loggia, vestibolo, salone.

Molto spesso Palladio usa il legno delle trabeazioni e questo gli permise di creare interassi piuttosto larghi.

Salone sala tetrastila coperta da un

solaio ligneo al posto di una coperturavoltata.

VILLA BADOER A FRATTA POLESINE

Qui vediamo la soluzione con portici, o anche “barchesse”, che avevano funzione di magazzino ed eranorealizzate con forme curve.

VILLA BARBARO A MASER

Anche qui vediamo la presenza delle barchesse.Villa diverse dalle altre. Villa che sorge su un terreno in pendio che ha una parte retrostante organizzata agiardino e ospita anche un ninfeo.→Ninfeo costituisce un’eccezione nelle ville di palladio. È una sorta di giardino segreto.All’interno ci sono affreschi realizzati da Veronese (dipinti luminosi, chiari); in questi affreschi vediamo anchedelle architetture rappresentate. Alcuni pensano che le architetture che sono state dipinti non siano diVeronese ma di Palladio.

VILLA EMO A FANZOLO – 1558 Sempre lo stesso schema.Ci sono le barchesse rettilinee e non curve.Corpo centrale affiancato dai corpi delle barchesse.All’interno c’è la successione dei tre

Ambienti.

VILLA FOSCARI - 1559

Vila Foscari detta la Malcontenta. È una villa di piacere, per l'ozio. Rispetta il solito schema di palladio. Variante del sistema tipico di palladio corpi laterali sopraelevati preceduti da scale. Pronao sopraelevato con sotto una sorta di ambiente inferiore, affiancato dai due corpi laterali ai quali si accede tramite scale esterne che affiancano il pronao. All'interno c'è un impianto a croce (tipico di palladio). Il porticato ha un impianto prostilo.

VILLA CAPRA A VICENZA - 1566

Villa capra detta la rotonda. Commissionata da un prelato. La rotonda perché ha una simmetria bilaterale. Ha 4 pronai identici su tutte e 4 i lati. Un altro elemento che richiama il tempio è la presenza della cupola. Oltre alla fronte di tempio c'è quindi anche una cupola. Angoli netti e parete nuda, essenziale. Colonne distaccate dall'ordine murario. Pianta quadrata e cupola circolare richiamo alla geometria.

perfetta.

PALAZZO VALMARANA A VICENZA – 1565

Sorge su una strada stretta e non su una piazza. Posizionato su una quinta stradale, in mezzo ad altri due palazzi. Stratificazione della parete molto accentuata e articolata. Presenza dell’ordine gigante (usato da Michelangelo a Roma, tuttavia Palladio probabilmente lo ha fatto di sua sponte senza vedere l’esempio di Michelangelo). Dietro all’ordine gigante c’è l’ordine normale che articola la parete e “passa dietro” all’ordine gigante. Vediamo quindi una sovrapposizione di ordini. La facciata è quindi organizzata per strati. Questa stratificazione della parete è resa possibile anche grazie alla semplificazione delle linee. All’estremità, sugli angoli, ci sono delle paraste sormontate da una cariatide e da un telamone. Questa scelta verrà criticata poiché è una soluzione troppo debole, non solida.

PALAZZO BARBARANO A VICENZA – 1569-70

Era stato

previsto l'ordine gigante ma poi Palladio sceglierà di usare la sovrapposizione di due ordini. → Angolo colonne che si intersecano, compenetrazione tra fusti di colonne. → Cortile cortile preceduto da un atrio tetrastilo con volte a crociera. LOGGIA DEL CAPITANIATO A VICENZA - 1565-71 Probabilmente il progetto venne modificato in corso d'opera, in occasione della battaglia di Lepanto. Ordine gigante associato a una facciata he invece presenta un ordine minore con al di sopra una serliana. Interessante è il contrasto tra ordine gigante e ordine minore che però nell'angolo si fondono. Le finestre invadono la trabeazione e la interrompono; questa è una novità che viene anche definita "manieristica". FACCIATA DI SAN FRANCESCO DELLA VIGNA - 1564 Palladio realizza solo la facciata perché la chiesa era stata già realizzata su progetto di Jacopo Sansovino. Sistema di intersezione di due fronti di tempio: quella

maggiore centrale con un ordine gigante che è parialla navata centrale, e poi una seconda, minore, che corrisponde agli spazi laterali più bassi. Si tratta di un incastro di ordini molto attento ed efficace. L'incastro di ordini lo abbiamo visto anche a Sant'Andrea. Cornice che definisce il timpano è leggermente staccata dal fusto della colonna grazie ad una parte di parete che arretra leggermente. La campata centrale è incorniciata da una fascia che ne segue tutto il perimetro.

CHIESA DI SAN GIORGIO MAGGIORE A VENEZIA

Tutta realizzata da Palladio. La facciata invece non è autografa di Palladio e questo è visibile dal fatto che la trabeazione corre lungo tutta la f

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A.A. 2021-2022
124 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher FediM181 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Samperi Renata.