Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
E
ARTE TECNICA
Da un lato arte cultura, mondo di valori e dall’altra parte tecnica,
produzione, modernità che irrompono portando con sé incubi che
popolano le avanguardie nel Novecento. Berhens si domanda se è
ancora possibile tenere insieme questi due mondi di e
arte tecnica.
Inoltre si focalizza sul problema del rapporto tra e
uomo tecnica.
Tema di fondo che si trova al centro della riflessione di molti artisti
del Novecento.
La questione del rapporto tra arte e tecnica viene affrontato per la
prima volta in Inghilterra da Morris dando vita alla Arts and Crafts
Corporation, -atteggiamento di ostilità verso la macchina, causa di
tutti i mali dell’umanità-. Alla macchina si contrappone la dimensione artigianale che preserva la dignità del
lavoro. Morris non entrerà nel 1851 all’esposizione universale di Londra e subito dopo nel 59 commissionerà
la propria casa a Philip Webb, Kent. La casa presenta un impianto asimmetrico dove le stanze si aprono su
un corridoio distributivo con una scala ad angolo. Una distribuzione assolutamente funzionale e flessibile a
bisogni ed esigenze. Il tetto è spiovente, l’uso del mattone come materiale conferisce alla struttura uno stile
neo romanico. Arredata con oggetti di artigianato. Lo sviluppo economico si accompagna ad un bisogno di
cultura.
Morris aprirà una nuova fabbrica semi artigianale: Morris, Marshall, Faulkner & Co.
Nel 1907 nasce a Monaco il movimento del per promuovere
Deutscher Werkbund,
un’inedita alleanza tra il mondo dell’arte e dell’industria.
È il primo movimento che accetta questo tipo di collaborazione.
“Il futuro dell’industria contemporanea dipende in buona parte dall’arte che valorizza i nostri
prodotti” -Friedrich Naumann.
L’arte applicata all’industria. Utopia della sintesi teorizzata con uno sguardo lucido
e disincantato. Le arti devono piegarsi ad un’esigenza economica. L’artista con il
proprio lavoro può reintrodurre la qualità della propria vita.
di Hellerau, piano generale, 1908
Città giardino
Non è una qualsiasi città operaia ma è una città delle arti (musica, teatro, danza). Luogo della riforma delle
arti. Tra gli architetti chiamati vi fu Heinrich Tessenow. L’architettura di questa città è caratterizzata da una
semplicità disarmante. La casa viene riportata ai suoi fondamenti originari, a figure geometriche
fondamentali tenute insieme da rigorose proporzioni. Un abitare armonioso, pacificato, antecedente alle
catastrofi contemporanee. Si cerca attraverso la riforma dell’individuo di giungere alla riforma della società.
Istituto Jacques-Dalcroze 1910-1914
Primo ad inventare ginnastica ritmica, viene creato un Teatro per le rappresentazioni degli spettacoli.
Riunire l’individuo e riarmonizzarlo attraverso corpo e musica.
Peter Behrens
Nasce nel 1868 ed è uno dei primi grandi maestri del 900, dal suo studio di Berlino passarono tutti i grandi
architetti.
Behrens inizia la sua attività come architetto nella colonia degli artisti di Darmstadt, lontana dal caos delle
grandi città, fondata dal Granduca d’ Assia. Tra i molti artisti presenti vi era un solo architetto: Joseph M.
Olbrich, l’allievo di Otto Wagner, che nel 1904 lascerà la comunità perché chiamato da Wagner a Vienna
per costruire la rete metropolitana.
La sua prima opera di architettura è la che costruisce per sé 1900-01.
casa a Darmstadt
Quella che troviamo oggi è una ricostruzione poiché quella originaria fu distrutta dalla guerra.
Si tratta di una casa tradizionale tedesca a padiglione. Su un muro intonacato bianco realizza dei pilastri
verticali rivestiti in maiolica verde. Il pilastro è reso come un fascio di pilastri con un riferimento molto
chiaro all’architettura gotica (radici del popolo tedesco). A questi elementi verdi si contrappone il rosso,
colore della terra. Volontà di radicamento. Padiglione Germania, straordinarie figure
alate illuminate da un lucernario giallo.
1905-1908
Crematorio di Hagen,
I rivestimenti marmorei sono caratterizzati da tarsie
geometriche. Si può riconoscere un riferimento
fiorentino a San Miniato al Monte. Sceglierà di
confrontarsi con una città-metropoli come Berlino,
infatti proprio qui aprirà il suo studio di architettura.
Arriva a Berlino perché chiamato come consulente
artistico per l’AEG -caso esemplare dell’alleanza tra
arte ed industria-.
Non a caso questa collaborazione viene proprio intesa come
collaborazione tra artista e industria per celebrare l’operosità e
il lavoro come nuovo valore.
Disegnerà tutti i manifesti pubblicitari, tutti i nuovi prodotti e
fabbriche dell’AEG. Behrens elabora una forma dei propri
oggetti che sono ricondotte a figure geometriche ideali. Il
problema era trovare una forma adatta ad esprimere la natura
propria del lavoro della macchina.
Realizza il padiglione per l’esposizione per
l’esposizione dell’AEG, ispirandosi al battistero di San
Giovanni a Firenze.
una delle sue opere più importanti.
Fabbrica di Turbine
Due capannoni affiancati, edificio costruito in ferro, nuovo materiale di costruzione che pone straordinari
problemi sul controllo. Behrens verrà affiancato da un ingegnere e gli sarà chiesto di disegnare i fronti.
Il primo in ferro e vetro poggia su un basamento in cemento che aggetta in corrispondenza di ciascun
pilastro. Sequenza di elementi portanti verticali che si concludono nel basso con una cerniera che aggetta in
corrispondenza ad ogni elemento verticale nella zona superiore con una trabeazione.
Tra un elemento verticale e l’altro finestre arretrate in vetro.
Troviamo un secondo capannone sul cortile interno, con sostegni più spessi e importanti. L’elemento in
ferro viene rivestito con delle piastre che aggettano. Nella parte superiore i pilastri sono leggermente più
spessi. Il traliccio metallico è rivestito in cemento.
Poderosi pilastri che reggono il timpano in facciata non hanno una funzione portante perché è inclinato
come le finestre laterali.
si tratta di un termine e concetto introdotto nella critica d’arte dallo storico tedesco A. Riegl.
Kunstwollen:
Considerando l’opera d’arte come il risultato di una determinata e consapevole volontà artistica che emerge
faticosamente dal fine pratico, dalla materia e dalla tecnica, Riegl sostituisce un’ipotesi teleologica a una
concezione puramente meccanica della natura dell’opera d’arte, superando così le posizioni del materialismo
e del causalismo storico.
La ragione dello scontro fra Muthesius e Henry van de Velde è il fatto che Munthesius diffonde un giorno
prima della mostra di Werkbund 10 tesi interpretate dagli artisti come una volontà di limitare la libertà
creativa dell’artista. La prima guerra delle macchine arriva con la Prima Guerra Mondiale.
La distruzione e il senso di colpa che la Guerra porta viene espressa dai disegni di Taut nelle sue tavole
raccolti nel architektur. C’è bisogno di ricominciare da capo, costruire.
In Francia nella seconda metà dell’Ottocento viene brevettata la tecnica del cemento armato (fondamentale
per lo sviluppo dell’architettura moderna).
J. Monier, giardiniere francese, fu il primo che introdusse dei reticolati di ferro all’interno del cemento.
Brevettò nel 1892 una tecnica “sistema Hennebique” che sta all’origine della struttura a telaio che si
diffonderà nelle costruzioni.
Per la prima volta Hennebique utilizza la struttura in cemento armato in una casa a rue Danton,
Parigi,1900.
August Perret (uno dei maestri di Le Corbusier)
Primo a porsi il problema di trovare una nuova espressione architettonica per l’utilizzo della nuova tecnica,
staccandosi quindi dall’ espressione formale che veniva utilizzata precedentemente, definendo così una
nuova architettura in relazione con i nuovi materiali. Trovare un’espressione che rispetti una nuova logica
costruttiva.
Nasce in Belgio nel 1874, nel 1881 a Parigi il padre apre un’impresa edile dove avrà i primi contatti con il
cantiere e la progettazione. Dal 1905, morte del padre, i tre fratelli aggiungeranno la progettazione al loro
lavoro. Viollet-Le-Duc, figura molto importante per Perret, lo convinse a diventare architetto.
Da questa formazione pratica, professionale e scolastica deriva lo sviluppo delle tecnologie moderne senza
abbandonare i canoni classicistici.
Parigi, 1903-1904
Rue Franklin,
Il cemento armato viene utilizzato sia per la struttura sia come decorazione, assumendo così anche una
valenza estetica. La scelta deriva dalle necessità imposte dal lotto molto stretto: apre una corte antistante
svuotando la facciata e aprendo logge e finestre assottigliando muri e pareti divisorie degli appartamenti
permettendo una maggiore illuminazione. All’ esterno il cemento armato a vista viene rivestito da elementi
in ceramica diversi, elementi floreali nelle parti di tamponamento.
Volontà di distinguere la struttura dal tamponamento. L’ossatura non viene nascosta ma viene messa in
evidenza grazie alla decorazione differenziata in corrispondenza della struttura e degli elementi di
tamponamento. Una sorta di vegetazione si arrampica sull’edificio. La decorazione riflette la logica della
costruzione. Parigi
Theatre des Champs Elysees,
Struttura molto semplificata a cui si lega tutta la definizione dello spazio interne e delle facciate.
Colonna piè dritto continuo, grande definizione dei particolari. Nella sala montanti visibili ma non ostentati.
La struttura appare proiettato sulla facciata rivestita in marmo (edificio monumentale), il nucleo centrale
della struttura è proiettato nella facciata, piloni corrispondono ai montanti all’ interno. Ripresa di modelli
classici declinati per corrispondere alla nuova tecnica e alla nuova struttura che deriva dalla scoperta del
cemento armato.
Struttura di 4 coppie di pilastri che sorreggono degli archi al quale viene appesa la struttura. Viene generata
una griglia strutturale. La struttura non deve essere ostentata, appare proiettata sulla facciata che è rivestita
in marmo per essere monumentale. La decorazione trova spazio nelle parti lasciate libere dalla struttura.
Parigi, 1919
Sartoria Esders,
Struttura lasciata a vista
Le Raincy, 1922-23
Dame de la Consolation,
La struttura sembra riprendere quella delle cattedrali gotiche. Cemento armato lasciato a vista. 3 Navate
con volte a botte ribassate. La struttura appare indipendente dall’involucro esterno. Lo scheletro è esibito e
mostrato, traforato con vetrate gotiche. La cattedrale non ha più bis