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MF-Jazz: Ray Brown - Biography & CDs Review
Ray Brown (Raymond Matthews): Contrabbassista statunitense (
–
Pittsburgh,Pennsylvania, 13.10.1926 Indianapolis,Indiana 2.7.2002
). A otto anni studia il pianoforte. Non potendo il padre comprargli il
trombone dei suoi sogni, decide di farlo passare al contrabbasso, che
gli può essere prestato dalla scuola. Nel 1943, per il suo primo
concerto in un club, sceglie questo strumento. Alla fine del liceo, nel
1944, rimane per sei mesi nel sestetto di Jimmy Hinsley poi, nel 1945,
entra nella formazione di Snookum Russell, con il quale gira tutto il
paese per otto mesi. Ha appena vent’anni quando lascia Russell.
a
Arriva a New York e corre verso la 52 Strada e Times Square. Sono
tutti lì: Enroll Garner, Art Tatum, Billie Holiday, Coleman Hawkins,
Quest’ ultimo lo presenta a Dizzy Gillespie che lo invita
Hank Jones.
con lui fin dalla prova dell’indomani, in compagnia di Bud Powell, Max Roach e Charlie
a suonare
Parker. Brown rimarrà per più di due anni con Gillespie: dapprima in piccole formazioni, poi nella
prima big band (1946). Nel 1948 costituisce un trio con Hank Jones e Charlie Smith e sposa Ella
Fitzgerald che accompagnerà in tutti i suoi concerti. Una sera, mentre assiste, fra le quinte al
Carnegie Hall, a un concerto del JATP, gli chiedono di sostituire il contrabbassista assente e
Norman Granz lo scrittura. Verrà ascoltato suonare in seno al JATP per diciotto anni, mentre è, dal
1951, membro del trio di Oscar Peterson. Nel 1952 incontra un giovane trombettista dell’orchestra
di Lionel Hampton, Quincy Jones. Suoneranno insieme soltanto dopo una decina d’anni, ma nasce
già la loro amicizia. Nel 1957-58 incide con Barney Kessel e Shelly Manne numerosi dischi in trio,
i Poll Winners (“vincitori del referendum”). Nel gennaio 1966 Brown lascia il suo posto nel trio
Peterson a Sam Jones e si stabilisce a Los Angeles. Lavora per la televisione e il cinema, suona con
Michel Legrand, Oliver Nelson e molti altri. Pubblica un metodo per il contrabbasso, incide da free
lance con centinaia di musicisti; diventa per un po’ il manager di Quincy Jones. All’inizio del 1974
– –
fonda il gruppo L.A. Four, con Laurindo Almeida, Shelly Mane poi Jeff Hamilton e Bud Shank.
Effettua concerti per L’Hollywood Bowl e diventa direttore musicale del festival di Monterey nel
1976 e 1977. Gli L.A. Four girano tutto il mondo. Costituisce un quintetto con Milt Jackson (1979-
80), poi con Gene Harris, Al Grey, il chitarrista della Louisiana Ron Eschete e Grady Tate e si
esibisce occasionalmente in trio, spesso con Monty Alexander. Suona anche il violoncello e il asso
Fender in studio. Esecuzione precisa, suono molto grave, grande padronanza del basso elettrico,
– –
perfetta sincronizzazione delle mani eccezionale utilizzazione della mano sinistra unite ad
un’uguale intensità nel grave e nell’acuto, a uno swing irreprensibile con qualunque tempo, a linee
di basso ferme e chiare: si può tentare così di mettere in equazione l’esecuzione di uno dei più
grandi contrabbassisti di sezione ritmica del jazz: i cliché che talora puntano alla svolta sei suoi
chorus (in particolare con Oscar Peterson) si inseriscono sempre in frasi di una grande ricchezza
armonica. Brown si situa abilmente fra due tradizioni dello strumento: quella del suono grave e
della sonorità dure (Blanton) e quella della rapidità (Scott LaFaro).
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