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LINGUISTICA

Federico di Aragona —> Raccolta Aragonese —>1477—> antologia della lirica fiorentina dallo Stil

Novo al 400 —> preceduto da lettera predicatoria di Poliziano —> idea dell’antologia era quella di

diffondere la poesia fiorentina e la lingua proponendole ad imitazione dei poeti aragonesi—> tutti i

poeti avevano scritto in fiorentini diversi—> Fiorentino Aureo (quello che diventa italiano) VS

Fiorentino Argenteo (quello cambiato)—> NON ESISTE UNA SOLUZIONE DI CONTINUITA’ TRA

LE DUE POESIE DEL 300 E DEL 400, COSI’ COME NELLE LINGUE —> tutti già guardavano al

fiorentino del 300 e ai suoi autori come i maestri della cultura volgare —> vuole dire che la Firenze

400esca è la figlia naturale della Firenze 300esca, è l’esito moderno della poesia fiorentina del 300

—> IL RUOLO GUIDA CONTINUA —> si vuole dire che la lingua fiorentina è sempre la stessa:

errato!

NEL 400 FUORI FIRENZE

Grande novità linguistica —> nascita delle lingue di Koinè —> si sviluppano all’interno delle corti

quattrocentesche non toscane —> lingue comuni che nascono per esigenze di comunicazione

della capitale con la periferia e con le altre corti —> ambito tipicamente delle cancellerie —> stati

regionali: stati moderni: quantità ingente di documentazione scritta (leggi, regolamenti,

disposizioni, circolari, lettere):

Abbandono progressivo dei tratti locali —> tratti dialettali

a. Formazione e stabilizzazione di un modello linguistico sovraregionale

b. costituzione possibile grazie al conguaglio di 3 elementi linguistici tra loro diversificati:

c. Varietà locale—> non ancora dialetto (solo dopo la nascita dell’italiano) —> elemento variabile

1. sul piano diatopico (geografico) —> tutte le lingue di koinè variano fra loro perché questa

caratteristica è diversa a seconda delle regioni —> si pone come il polo negativo da cui

allontanarsi —> l’allontanamento totale dalla componente dialettale è impossibile —> vale

soprattutto nella morfologia e nella fonologia (sonorizzazione consonanti scempie

intervocaliche, perdita doppie intervocaliche) —> incertezza nella resa dei dittonghi —>

ANAFORESI FIORENTINA

Latino—> ovvio punto di riferimento —> da sempre è la lingua per eccellenza della cultura

2. europea —> in ambito cancelleresco era la lingua d’uso tradizionale —> anche nei costrutti

sintattici —> ortografia (non esisteva una norma ortografica per scrivere in volgare: si usava

l’alfabeto latino —> rispondeva a fonemi latini non a quelli dialettali) —> strumento

fondamentale di normalizzazione ortografica di quei fonemi che non avevano corrispondenza

nell’alfabeto latino

Toscano —> per i suoi meriti letterari —> non direttamente dai parlanti toscani ma dai testi

3. modello letterari —> il toscano è la lingua scritta della letteratura —> fuori toscana non si ha la

consapevolezza del fatto che il fiorentino 300esco era molto diverso rispetto al nuovo fiorentino

—> fa sì che il toscano che penetra è quello che attinge egualmente dalle forme 300esche e

400esche

Contemporaneamente presenti nella mente dello scrivente —> si orienta verso l’uno o verso l’altro

sulla base delle proprie abitudini, sulla base delle estemporaneità —> tuttavia nel quadro di

oggettiva oscillazione gli storici cercano di capire —> CRITERIO DELLA MAGGIORANZA —> le

forme che tendono ad essere utilizzate sono quelle su cui convergevano 2 modelli su 3 (es: Lingua

su Legua perché fiorentino e latino prevalevano sul dialetto) —> costruttivamente instabili perché

ibride—> questi modelli compongono un sistema che continua a riassestarsi

2 linee di sviluppo:

Cronologia—> perdita progressiva dei tratti locali a favore del toscano dalla metà del 400 fino

a. alla fine —> l’istanza primaria delle lingue di koinè che è l’allontanamento dal dialetto si precisa

mano a mano come un avvicinamento al toscano

Genere testuale —> generi cancellereschi: più conservativi nell’elemento locale VS generi

b. letterari: innovativi—> scrittura letteraria in prosa: utilizza come modello linguistico per

allontanarsi dal dialetto soprattutto il latino VS in versi: si aprivano in maniera più estesa al

toscano: poema cavalleresco in ottava rima + rime petrarchesche—> comporta differenti modi

di interpretare la lingua di koinè nelle sue diverse componenti —> poesia lirica: modello

toscano preciso VS scrittura del romanzo cavalleresco: 2 modelli (Stanze per la giostra, Il

Morgante maggiore) MA potenza minore del canzoniere di Petrarca —> nei poemi

cavallereschi scritti fuori dalla toscana il livello di toscanizzazione è più contenuto

Boiardo —> il più importante autore italiano del 400 —> 2 opere importanti:

Innamoramento di Orlando

a. Amorum Libri Tres

b.

Lingua dello stesso autore declinata in 2 generi diversi —> le due opere sono scritte nella lingua di

koinè padana che però ha le componenti interne fortemente differenziate

Il genere di scrittura più vicino al toscano è la POESIA LIRICA —> primo studioso ad affrontare il

problema è Mengaldo —> modello assoluto PETRARCA —> argomento unico AMORE —>

modello non assimilato totalmente per:

caratteri propri del petrarchismo —> nel 400 Petrarca non è l’unico riferimento —> in

a. particolare il modello di petrarca viene mediato da altri poeti petrarchisti che già lo avevano

imitato —> fungevano da mediatori del modello di Petrarca—> il più importante è Giusto dei

Conti di Valmontone —> mediatore linguistico della lingua del canzoniere —> altro modello:

poeti della cerchia lorenziana —> leggono petrarca in manoscritti che linguisticamente non

sono molto attendibili soprattutto perché sono scritti con grafie fortemente latineggianti

situazione a-cronica —> poeta rinuncia volontariamente alla sua lingua d’uso cortigiano per

b. assumere in toto un linguaggio altrui

Il 500

Si arriva ad un’unificazione della lingua scritta—> nascita della lingua italiana a partire da un

dibattito fra intellettuali nei primi 30 anni del 500—> questo dibattito continuerà a riemergere—> si

vuole individuare un modello linguistico unitario stabilizzato —> in Italia NO unione statale/politica

MA culturale —> questa unità culturale necessita di uno strumento comune, così la lingua scritta

viene codificata —> ciò è stato reso possibile dall’editoria e alla stampa dei libri

L’italiano perciò si identifica unicamente come lingua scritta e colta —> lingua “artificiale”, non si

sviluppa a partire dalla società ma a partire dai testi letterari —> questo fu il motivo dei continui

dibattiti

IL DIBATTITO SULLA LINGUA

Migliorini (fondatore della storia della lingua italiana, anni 60)—> 3 posizioni nel dibattito:

cortigiana

a) fiorentina

b) arcaicizzante (Bembo) —> questa suddivisione è stata poi approfondita e rifatta

c)

Divisione dibattito in 3 periodi:

Primo decennio del 500

a) 1510-1525

b) 1525-1530

c) La questione della lingua a partire dalle pubblicazioni dell’Arcadia (1504) e degli Asolani (1505)

1) —> entrambi prosimetri, uno pastorla,e l’altro un dialogo filosofico

Sono 2 autori non toscani! —> scritti entrambi in una lingua perfettamente ripresa dalle 3 corone

OLTRE LE LINGUE DI KOINE

no tratti locali

a. pochi tratti del fiorentino argenteo

b. capacità di distinzione fra forme poetiche e della prosa del 300

c.

Le due opere derivano da un’attenta operazione di revisione

Arcadia, 1504 —> seconda edizione, la prima è scritta in lingua di koinè (napoletana)

Sannazzaro e Bembo per la stesura di quest’opera studiarono i testi delle 3 corone—> uso

dell’edizione aldina del 1501 del Canzoniere da parte di Bembo —> questa edizione è stata fatta a

partire dal ritrovamento di Bembo di un manoscritto autografo di petrarca

NOVITA’—> il modello trecentesco viene esteso anche alla prosa—> 2 opere di autori

d’avanguardia, opere sperimentali —> non viene spiegato perché siano scritte con questa lingua

—> CONSEGUENZE —> le corti reagirono in modo molto negativo, gli intellettuali artigiani si

sentono come messi in discussione nel loro modo di esprimersi:

Vincenzo Colli —> Della volgare poesia contro Bembo, opera che non ci è giunta. Ciò che

a. sappiamo deriva da altri autori che parlano di lui, fra cui Bembo, oltre a lui anche Castelletto

parla di Calmeta dicendo che Bembo lo ha interpretato male

Mario Equicola —> De Natura de Amore trattato cortigiano con lettera dedicatoria in cui critica

b. gli Asolani—> se la prende con l’arcaismo di Bembo dicendo che non sa parlare la lingua delle

corti. Dice che Bembo è troppo toscano e ciò è ridicolo perché Bembo è veneziano. Il toscano

non è la miglior lingua, ma lo è la lingua CORTIGIANA ROMANA, lingua che si parla e scrive

nella curia romana —> varietà che corrisponde al romanesco della seconda fase(prima fase

antica, zona sud del Lazio, 2 fase metà 400. ha tratti toscani)

LEZIONE 4

Industria di stampa —>Mercato che comprendesse l’intera società italiana—> necessario avere a

disposizione uno strumento linguistico stabile —> per poter pubblicare su un mercato più ampio —

> modello dell’imitazione stretta dei classici fiorentini del 300—> 2 vantaggi:

modello facilmente assimilabile attraverso i libri —> non richiedeva una competenza culturale

a. diretta —> si apprendeva studiando

modello che non presentava eccessive oscillazioni al proprio interno —> unitario e stabile —>

b. NO oscillazioni, diatoniche (riconosciuto come autorevole in tutta italia) diacroniche o

diastatiche (modello alto che non presentava oscillazioni verso il basso, demotiche)

Fin dagli anni 10 del 500 gli editori cominciano a commissionare opere di letteratura di consumo

scritte con la lingua dei classici fiorentini del 300 —> mentre l’Arcadia e gli Asolani erano di grande

impegno intellettuale, le opere commissionate sono destinate al grande pubblico per

rappresentanti di

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
19 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher niveschiari di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della lingua italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Soldani Arnaldo.