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LA SECONDA GENERAZIONE ROMANTICA

Byron Byron nacque a Londra nel 1788 da una famiglia nobile. Studiò a Harrow e al Trinity College di Cambridge dove fece una vita dissoluta. La sua prima opera in versi risale al 1807, Hours of Idleness (Ore di ozio), raccolta che fu da subito oggetto di controversie. A queste politiche Byron si dimostrò subito capace a controbattere mostrando una grande determinazione e criticando molti autori della prima generazione tra i quali Wordswoth, Coleridge, Southey, Scott. Tra il 1809 e il 1811 viaggiò molto toccando Portogallo, Spagna, Grecia, Albania, Oriente. In questo periodo iniziò a scrivere "Childe Horold's Pilgrimage (Il pellegrinaggio del giovane Aroldo), una sorta di diario semiautobiografico che racconta i vagabondaggi di un giovane uomo che cerca di fuggire dalla disillusione di una vita colma di piaceri. Nonostante le sue dure critiche ai poeti della prima generazione romantica, Byron mostra in questa opera ungrande gusto per il gotico, l'oscuro il malinconico. Negli anni tra il 1812 e il 1816 scrisse anche alcuni racconti inversi in cui diede sfogo a una vena lirico-intimistica, approccio che condivise con l'amico poeta Thomas Moore. Durante il suo ritorno in Inghilterra intrattenne un rapporto incestuoso con la sorellastra maggiore, Augusta. Nel 1815 sposò Annabella Milbanke ma dopo meno di un anno la coppia si separò a causa dei numerosi debiti di lui e a causa delle voci che giravano riguardo alla sua scandalosa vita (si diceva che fosse anche omosessuale). Byron così lasciò l'Inghilterra nel 1816 e non vi fece mai più ritorno. Si rifugiò prima a Ginevra dove ebbe inizio il sodalizio con la famiglia Shelley tanto che Byron sposerà la sorellastra di Mary, Claire Clairmont, dalla quale avrà una figlia. Durante questo periodo scrisse i primi due atti del Manfred, un dramma in versi. Manfred è un mago che hasfidato Arimane e ha commesso un crimine innominabile in gioventù (per il quale la sorella Astarte poi si uccise). Poi si rifuggia a Venezia e qui inizia a mutare il suo atteggiamento poetico. Nell'opera appare la figura di un sacerdote, l'abate di San Maurizio, che fino all'ultimo cerca di strappare invano Manfred al suo tragico destino. Questo personaggio nella prima stesura era avido e malevolo, mentre nella secondo ci appare profondamente cambiato: egli diviene degno è caritatevole. Questo passaggio è sintomatico dello stesso cambiamento che si verifica in Byron: nasce così il Byron in ottava rima, eroicomico, freddo, lucido, disincantato del "Don Juan" che prende il posto del Byron oscuro del Childe Harold. Al periodo veneziano vanno ascritte anche alcune opere teatrali (es. Marino Faliero) e Byron è senz'altro l'unico poeta romantico che domina in ambito teatrale oltre a Thomas Beddoes. "Il deforme

"trasformato" è un'altra opera teatrale in cui molti biografi hanno riscontrato la propensione di Byron agli atti di coraggio e alle sfide fisiche. Il don Giovanni risale al 1818 e racconta le molteplici avventure e disavventure che accadono al giovane nobile spagnolo in varie zone del mediterraneo e della Russia. Questa opera è rilevante soprattutto dal punto di vista della satira politica alle istituzioni britanniche (i primi due canti, pubblicati in Inghilterra, furono denunciati come immorali ed empi). Elogiato da Goethe che inoltre tradusse parzialmente esso, Byron continuò la sua opera per i successivi cinque anni durante i quali intrattenne tra l'altro una relazione con la contessa Teresa Guiccioli. Durante questo periodo scrisse The Prophecy of Dante e The Vision of Judgement, opere influenzate dal suo interesse politico per le lotte per l'indipendenza di Italia e Grecia. Nel 1823 Byron decise di rinunciare alla poesia per attivarsi personalmente.

Così nel 1823 partì per la Grecia dove formò un piccolo esercito in supporto ai Greci assediati dai Turchi. Però Byron morì a causa di una lancinante febbre prima di agire militarmente (egli si paragona a una foglia gialla). L'irrequietezza di Byron si dimostra sempre più palesemente alla morte di Shelley nel 1822 ed è ormai chiaro come cerchi di dare di sé l'immagine dell'uomo d'azione, nato per combattere a favore della libertà dei popoli oppressi. Byron divenne una figura leggendaria molto conosciuta sia per la sua vita che per la sua poetica. Un avventuriero libertino e portavoce di numerose cause, divenne l'archetipo dell'eroe romantico che dominerà l'immaginario della letteratura sino all'avvento del XIX secolo.

Percy Shelley

Percy Shelley nasce in Sussex, una contea dell'Inghilterra meridionale, nel 1792. Fu educato a Eton quindi allo University College di Oxford.

Le prime prove letterarie risalgono al 1810 con romanzi dal carattere preromantico (es Zastrozzi). Ben presto darà prova del suo carattere ribelle tanto da essere espulso dalla scuola solo dopo un anno di frequenza per aver scritto, su istigazione di un amico, illibello "The necessity of Atheism" (1811). Rimasto senza mezzi è costretto a sposare la sedicenne Harriet Westbrooke. Diviene grande amico di William Godwin e sotto la sua influenza radicalizzerà le sue posizioni ateiste (è contro anche ogni religione di comodo come il deismo) e anarchico-libertarie. Intanto si innamora di Mary, figlia di Godwin e di Mary Wollstonecraft e con lei fugge via (in seguito la sposerà) abbandonando Harriet che si suicida. Alla morte del nonno riesce a godere di una discreta eredità e torna in Inghilterra. In questo periodo scrive due poesie filosofiche: "Mont Blanc" e "Hymn to Intellectual Beauty" (al contrario di Spencer che).

si rivolge a una bellezza celeste). Nel 1816 avviene l'incontro con Byron che è a Ginevra: i due non si piacciono molto ma c'è una sorta di attrazione tra di loro. Essi si ritroveranno in italia. Prima di lasciare l'Inghilterra egli ha modo di conoscere anche Keats. In Italia viene ospitato dagli Este e qui inizia la composizione del dramma lirico in quattro atti "Prometeo liberato", poi completato a Roma e pubblicato nel 1820. È un'opera in cui Shelley esalta i suoi alti ideali di rigenerazione umana attraverso la ribellione morale, intellettuale e sociale. Si racconta il trionfo di Prometeo su Giove (cioè il trionfo della libertà e della ragione contro la tirannide e l'odio, una concezione che ritroviamo espressa anche in "Alla mente dell'uomo"). Shelley fu anche a Napoli dove compose "Ode to Naples" e "strofe scritte nella tristezza vicino a Napoli" in cui si trova la

contemplazione di una natura dolcissima e malinconica e il poeta con le sue problematiche esistenziali, il senso di solitudine, la salute malferma. Risale invece al periodo fiorentino (1819) l'ode più famosa "Ode to the west wind": il vento dell'Ovest potrebbe essere il simbolo della Rivoluzione Americana anche se la poesia rifugge specificamente da ogni intento razionalistico così il vento diventa solo una rappresentazione di una pulsione mirata a diffondere il pensiero e le parole dell'autore (su di lui si scagliò il Peacock di "Nightmare Abbey" con un'irrefrenabile quanto inconsistente passione a riformare il mondo). Ma lo Shelley italiano è anche un attento illustratore di psicologie (l'uomo ha il potere di governare la propria mente), è l'autore di delicate intime serenate dedicate a Jane, moglie dell'amico Edward Williams. Ma soprattutto è il poeta delle entità simboliche:

La luna, che è una "pallida lady morente", il velo, simbolo del male, l'allodola, la felicità squillante con la tematica del dolore che sfuma nel piacere. Se spesso i simboli devono essere interpretati, sfuggono al loro proprio significato in "Ozymandias", un breve componimento scritto nel 1817, il simbolo appare lucidissimo quando si tratta di stigmatizzare "il ghigno beffardo del potere": grazie all'artista abbiamo una memoria negativa dei resti del faraone che seppe imprimervi lineamenti assoluti, freddi e arroganti. Al periodo italiano appartengono anche due essenziali scritti in prosa: "A Philosophical View of Reform" (l'illustrazione di una graduale riforma delle istituzioni inglesi del tempo) e "A defence of poetry" che proclama la superiorità dell'immaginazione sulla ragione. Le ultime due opere poetiche di Shelley sono: Adonais (1821); un'elegia sul modello del lamento di

Bione per Adone in cui Shelley piange l'amico scomparso Keats e ne esalta il suo genio poetico, "The triumph of Life", composto in terza rima sul modello dantesco è una grande allegoria della vita: il poeta racconta di avere visioni di moltitudini di genti in mezzo alle quali avanza il carro del trionfo della vita che trascina schiavi in catene tra cui Platone, Aristotele, Alessandro Magno, Napoleone. Rousseau è, come Virgilio, la guida del poeta. Ciò che rimane all'uomo è soccombere dopo aver tentato invano di cambiare il mondo. L'otto luglio 1822, dopo essere partito dal golfo di La Spezia per Pisa, annegò insieme a Leigh Hunt e Edward Williams. Il corpo venne rinvenuto a Viareggio e sepolto a Roma.

John Keats

Keats nasce in un paesino presso Londra nel 1795 da una modesta famiglia. Viene cresciuto in una tenuta agricola di proprietà dei nonni materni poiché la madre e il fratello (diciannovenne) muoiono di tubercolosi.

Non può frequentare l'università anche se aveva studiato molto latino e francese così prende un diploma di chirurgo abilitato ad esercitare sulle navi ma questo mestiere non lo farà mai e riuscirà a sopravvivere lo stesso grazie a una esigua eredità materna. Nel 1814 affascinato dai versi byroniani compone il sonetto "To Lord Byron" anche se tale infatuazione avrà breve durata. In politica si avvicina alle istanze della sinistra radicale. Più motivata risulta l'influenza di Wordsworth la cui opinione viene tuttavia scossa dalla conoscenza diretta nel 1817. Keats lo descrive in atteggiamento egoistico, altezzoso e perbenista. Alla fine del 1815 Keats trova l'ideale punto di riferimento letterario e umano nella redazione di "The Examiner", il periodico di impostazione radicale diretto da Hunt che tra l'altro riuscì a trasformare la sua casa in un punto di ritrovo per giovani letterati.e artisti come Shelley e Keats. Nel 1816 compose la sua prima poesia (guardando per la prima volta nell'Omero di Chapman): conosceva Omero soltanto dalla traduzione neoclassica di Pope (vi è la descrizione della sorpresa attraverso le similitudini dell'astronomo e del conquistatore). Nel 1817 scrive il suo primo volume in versi "Poems" e inizia la composizione di "Endymion", un.
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Publisher
A.A. 2007-2008
15 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Spandri Elena.