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Capitolo 11 Il colosso di Abu Simbel o il colosso di Ramses

 dal 1839 Vernet e Goupil-Fresquet si incaricarono di fotografare i paesaggi mitici dell’immaginari

collettivo occidentale, come Giza e Il Cairo, fino in Terra Santa

 grazie all’iniziativa dell’editore Lerebours parte la prima spedizione organizzata di fotografi con

l’incarico di riportare in patria una traccia visiva dei paesaggi di ogni nazione e continente

attraversati:

- tra il 1841 e il 1844 escono due volumi di incisioni ricavate dai 1200 dagherrotipi giunti a Parigi dai

confini del mondo: Excursions Daguerriennes

- la prima fotografia storica di paesaggio è già fotografia di viaggio

 viaggiare con la fotografia significa, dal 1839, vivere un’esperienza reale e virtuale insieme

 modo per testimoniare l’esperienza che si è fatta

 due tendenza principali nelle modalità adottate dai primi fotografi di paesaggio:

1- si sforza di evitare clichè della letteratura e della pittura, promuovendo un atteggiamento che

esalta l’idea dell’archiviazione del reale, obiettiva e fedele perché fotografica, e più esplicita nella

direzione di una riproposizione della dimensione concettuale del viaggio

2- più legata alle tradizioni del genere pittorico del paesaggio nelle componenti formali

dell’immagine: l’inquadratura ripropone gli schemi visivi della pittura; ha un certo gusto

“cartolinesco”

 Du Camp e Flaubert, nel 1849 compiono un viggio in Medio Oriente, dal quale riportano immagini

dei monumenti delle civiltà del passato

- 1852: Egypte, Nubie, Palestine ed Syria dato alle stampe, realizzato incollando direttamente le 125

immagini stampate ottenute dagli scatti del viaggio

- Du Camp: sguardo prospettico geometrico; incarico scientifico dell’immagine

 Francis Frith, tra 1856 e 1860 fotografa luoghi con gusto pittorico e attenzione alla composizione

“modello quadro”

- dieci volumi di immagini, tra cui Cairo, Sinai, Jerusalem and the Pyramids of Egypt

 Lo guardo fotografico diviene un meccanismo di epifanizzazione delle cose, delle esperienze e degli

spazi –

Capitolo 12 La contessa di Castiglione, vestita da suora

‘religione’

 Nata a Firenze nel 1837 da famiglia nobile e colta, coltiva la del narcisismo

- a 17 anni sposa Francesco Verasis di Castiglione

- diventa l’amante favorita di Napoleone II

 A Parigi essa frequenta uno degli studi di ritrattistica fotografica più in voga: l’atelier di Mayer e

Pierson, dove si fa ritrarre tantissime volte, travestita

 Diventa simbolo vivente di trasgressione e anticonformismo

 Si serve della fotografia per coltivare il suo narcisismo, costruendosi una vita parallela nella

certificazione eterna della fotografia

 I ritratti fotografici per lei funzionano come reliquie, feticci del suo corpo e della sua vita: le dona agli

amanti e le rivuole indietro quando la storia finisce; dona anche oggetti, accomunati alla fotografia

per il loro essere traccia della sua identità

Capitolo 13 Ritratto di Charles Baudelaire

 1841, Richard Beard, Londra: primo atelier di ritrattistica in Europa

- 1853 New York ha già 86 studi specializzati in ritratti fotografici

 Ritrattisti fotografici apprezzati per le loro capacità di resa dei particolari

 Gaspard-Félix Tournachon (Nadar): maestro della tecnica nell’800

- apre nel 1853 uno studio fotografico a Parigi

“Il

- Tiziano della fotografia”: abilità e raffinatezza eccezionale nel cogliere la psicologia dei suoi

soggetti

 Nadar: fotografia pittorialista

- fa mettere i clienti in posa in modo che il volto sia di tre quarti e illuminato lateralmente, davanti

sfondi neutri e minimalisti; sguardo rivolto in macchina ed inquadratura in piano americano

(ginocchia in su)

 Aiuta a dare importanza al ruolo dell’autore in ambito fotografico

 Primo ad usare la luce artificiale per fotografare i cumuli di ossa e teschi nelle fogne parigine;

pioniere dell’uso del pallone aerostatico per fotografare Parigi dall’alto

 Baudelaire, nonostante le tante critiche alla fotografia, si sottopone spesso all’obiettivo fotografico,

negli studi di Nadar

- travestendosi en dandy si fa icona di massa

Capitolo 14 La morte di re Artù

 Julia Margaret Cameron: la sua vita cambia grazie alla fotografia

 Ritrae principalmente giovani donne come muse o ninfe, e uomini illustri che conosce

“effetti

 Usa effetti di fuori fuoco molto spinti, detti alla Rembrandt”: motivo di discussione e d’ironia

“fedelmente

- fuori fuoco: scelta di poetica molto consapevole; usato per rendere la grandezza

dell’uomo interiore oltre i lineamenti dell’uomo esteriore”, che le permetti di penetrare nella loro

“finestra dell’anima”

 Tempi di posa lunghissimi

 Allestisce performance in costume di fronte all’occhio fotografico

- fotografia: diventa strumento d’innesco di un’attività performativa che, per la durata della posa, è

capace di far scattare l’evasione dalla realtà e la sperimentazione dell’immaginario

- tableaux vivants

 Esempio di pratica fotografica concettuale, capace di riscattare il kitsch dalla finzione con la verità

accecante della fotografia

 La fotografia dell’Ottocento è primariamente il brevetto con il quale l’uomo moderno conquista la

conoscenza del mondo e cioè la capacità di leggere, documentare, studiare ed archiviare la realtà

 Insieme di invenzioni che contribuiscono a piegare la fotografia verso nuovi ruoli: l’irreale, il

fantastico, l’inesistente

- moda: uno dei campi in cui il potenziale immaginario insito della fotografia si esprime nel modo

più pieno e virtuoso

Capitolo 15 Due donne nude

 Biforcazione tra fotografia di nudo e fotografia pornografica: dualismo di fondo dell’identità della

fotografia : quello tra un’immagine realizzata su presupposti formali e compositivi adeguati all’idea

di quadro, e quello in cui emerge invece la sua forza di prelievo e traccia di realtà

 Nudo: come il paesaggio, è categoria classica della tradizione pittorica

 Dagherrotipi di nudo, resi talvolta ancora più realistici grazie ad interventi acquarellati che dotano le

carni di un delicato colore rosato

- assolvono all’incarico di saziare l’occhio dei cultori di genere

 Da sempre il nudo nell’arte, collocato in ambiente lontano dalla quotidianità, immette l’elemento

erotico rendendolo meno provocante

 Finchè le figure femminili nell’ottocento vengono travestite da ninfe o altre creature magiche, si

”altro”,

adeguano ai codici vigenti di moralità e decoro; proiettano la sensualità in un mondo

ottenendo il lasciapassare sociale

 Alcuni atelier collaborano con pittori per la rappresentazione del nudo

- per poter circolare, le fotografie di nudo devono avere l’etichetta d’après nature, per testimoniare

che sono studi anatomici d’accademia il cui fine è la realizzazione dei quadri

 Parallelamente c’è una fitta produzione di immagini fotografiche dichiaratamente pornografiche:

bivio di formale e concettuale

 I bordelli diventano luoghi fotografici, set ideale dopo i laboratori fotografici

- Ernest Joseph Bellocq: uno dei pochi casi autoriali di fotografia di bordello (“bordello senza muri”: a

causa della fotografia)

- spesso le prostitute si impratichiscono e diventano fotografe

Capitolo 16 L’interno della galleria Vittorio Emanuele

 Leopoldo, Giuseppe e Romualdo Alinari: 1852 aprono a Firenze un laboratorio fotografico,

“Casa

inizialmente col marchio Bardi”

 Si specializzano nella catalogazione delle bellezze architettoniche e artistiche del territorio italiano

- strumento della ricerca di identità nazionale lenta e difficoltosa

 Primo catalogo Alinari: 1855, costituito da un solo foglio contenente vedute e pitture della Toscana,

l’anno successivo viene pubblicato un album fotografico dal titolo Photographies de la Toscane et des

Etas Romains

 Abili anche nel costruire una rete di rapporti e di relazioni con le istituzioni museali, i centri culturali e

gli altri pioneri della fotografia

 Si propongono come modello per una nuova organizzazione del lavoro: lavorano una trentina di

dipendenti con un sistema rigoroso e razionale; molti corrispondenti in contatto con loro da ogni

parte del mondo

 Firenze 25 giugno 1887: sede del banchetto per i giurati della Prima esposizione italiana di fotografia

svolta a Torino

 Vittorio, figlio di Leopoldo: cura gli aspetti più intellettuali della gestione; dal 1890 a causa di una

serie di decessi, rimane il punto di riferimento della Ditta

- progetta edizioni legate ai maggiori capolavori della letteratura nazionale (Decameron, Divina

Commedia)

- cede la Casa Alinari nel 1920 ad una società anonima (Iaea)

 Stile fotografico Alinari diventa così distintivo da trasformarsi in una vera e propria maniera

fotografica, riconoscibile ed imitabile

Capitolo 17 Ritratto di Alice Liddel

 Charles Lutwidge Dogson = Lewis Carroll

“la

- definisce la fotografia come nuova meraviglia del mondo”

- conosce la tecnica nel 1856 in un collegio dello Yorkshire

- fino il 1880 scatta quasi 3000 immagini

- sconosciuto finchè uno storico non pubblica Lewis Carroll Photographer

 Attività di ritrattista nei confronti di varie personalità della sua cerchia di frequentazioni sociali

 Soggetti più ricercati da Carroll: bambine, spesso figlie di colleghi o conoscenti di Oxford

 Periodo più intenso: tra 1863 e 1864, durante il quale pubblica Alice nel paese delle meraviglie

- nato intessendo varie storielle inventate per distrarre madri e bambine che si recavano al suo studio

fotografico

- nel suo studio (“fiabesco parco di divertimenti”) allestisce dei tableaux vivants come la Cameron

 Fotografia che mescola realtà e sogno; deve soprattutto funzionare da innesco per la sublimazione

delle sue pulsioni erotiche e voyeuristiche

- fotografia: unico modo lecito di invadere il territorio sacro dell’infanzia

 Bambine che negli scatti assumono un aspetto malizioso e demoniaco

Capitolo 18 Autoritratto di Aplhonse Bertillon

 Parallelamente alla fotografia si sviluppa la fisiognomica: studiosi, tra cui Aristotele e Leonardo, si

sono applicati allo studio delle corrispondenze tra le linee del volto e le inclinazioni psicologiche e

caratteriali di un soggetto; nell’ottocento si definiscono nuove discipline che prendono il posto di

essa (antropologia, criminologia, psicologia,

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
16 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nimrrodd di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della Fotografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marra Claudio.