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La manipolazione politica in Russia

All’inizio del decennio numerose proteste si erano create a causa del fatto che la competizione politica era stata ridotta al minimo. Il Cremlino ha così emanato riforme più liberali cosciente dell’importanza maggiore di essere concepiti come leggittimi piuttosto che perdere alcuni punti percentuali. Le elezioni sono però comunque manipolate in maniera sottile attraverso una ridefinizione dei confini dei distretti (gerrymandering), con un’innalzamento delle soglie di sbarramento e con lo spostamento del periodo del voto a Settembre, ovvero quando la maggior parte della base elettorale contraria al regime non è presente nel Paese. Non si è mai creato un attore politico abbastanza forte da impensierire il partito di Putin anche se la presenza 41 Le tendenze antidemocratiche non si sono manifestate tramite una riscrittura delle leggi, bensì tramite l’aggiramento delle stesse. 42 La terza Duma (2000-2003) ha segnato il massimo.

sviluppo parlamentare dell'istituzione con l'approvazione di molte leggi che hanno permesso riforme strutturali. Dal 2003 al 2016 la qualità istituzionale della camera bassa iniziò a venir meno, perché quest'ultima si limitava a ratificare leggi affidandosi alla forte presidenza. Il ramo esecutivo iniziò a fornire DDL e i membri della Duma sono caduti nel lobbismo e nel populismo. Alcuni miglioramenti con la Settima Duma con posizione più proattive verso i disegni di legge. (RpS 29-30)

43 Contiene due rappresentanti da ogni oblast', ma ha poteri limitati. Nel corso del suo funzionamento, i disegni di legge provenienti dalla camera alta non hanno avuto un tasso alto di approvazione, ed inoltre, se sceglie di mettere il veto su un DDL della Duma, quest'ultima può ignorarlo con i due terzi dei voti a favore, come spesso accade. Accanto alla funzione legislativa troviamo la facoltà di approvare: le nomine del presidente

Per procuratore generale, dichiarazioni di guerra, utilizzo estero dell'esercito, legge marziale e stato d'emergenza. Sin dal primo mandato di Putin, questa camera riveste un ruolo umile e discarsa legittimità in quanto i senatori rimasero praticamente sconosciuti al pubblico. (RpS 32-33)di cittadini liberali non è bassa. I relativi partiti non riescono a creare nemmeno una coalizione sufficientemente grande e con personalità carismatiche.

Federalismo: centro vs periferia

Nonostante la Russia sia una federazione con un sistema altamente centralizzato è stata resa possibile la coesistenza di minoranze culturali e linguistiche diverse. Putin ha nominato dei suoi rappresentanti che si occupano di controllare che le periferie non adottino politiche e misure in netto contrasto con il centro.

Potere giudiziario

Nella Costituzione è chiaramente separato dall'esecutivo. La corte Costituzionale si occupa di censurare leggi anticostituzionali. Il

Il ruolo della magistratura è però problematico a causa di usi selettivi della giustizia, bias sistematici, lentezza che porta a numerosi ricorsi dei cittadini alla Corte di Strasburgo e della corruzione dilagante. La situazione è diventata più repressiva dopo il 2012 verso le attività dei civili: manifestazioni, scioperi e agenti stranieri. È concordato fra gli esperti che per migliorare la situazione in Russia, è necessaria una riforma dell'apparato giudiziario che sleghi la magistratura dall'esecutivo.

Conclusione

Durante la transizione la Russia è riuscita a creare un mercato imperfetto ma funzionante, a mantenere la sua multietnicità ed a diventare più libera e pluralista rispetto a 25 anni fa. La tendenza di alcuni nel voler conservare il proprio status durante le società di transizione ha portato ad un accentramento del potere nonostante l'assenza di ostacoli alla formazione di una vera democrazia.

nella costituzione. Il problema è aggravato dalla vicinanza di elite di potere ed economiche e dal fatto che questo sistema personalistico, sbilanciato verso l'esecutivo non permette una spontanea ratificazioni di leggi che affrontino tale squilibrio. CAPITOLO II: La società civile: tra progresso e ostacoli Il dibattito sull'esistenza della società civile in Russia è diviso fra chi pensa che essa non esista e chi pensa che sia in fase embrionale. Il mancato sviluppo di quest'ultima deriva dalla mancanza di democrazia all'Occidentale in Russia, che hanno inoltre portato gli studiosi a definire lo Stato in diversi modi: "autoritarismo soft", "democrazia controllata", "democrazia illiberale" oppure "società di transizione". Un passato da superare In URSS lo stato organizzava programmi di inclusione sociali ai quali si era costretti a partecipare, ad esempio organizzazioni professionali o

Iniziative benefiche. D'altra parte lo Stato non incoraggiava ad iniziative dal basso e anche nella Russia moderna non vengono accettate di buon grado iniziative fuori dal controllo statale e vengono percepite dalle autorità come una forma di sovversione. Questa tendenza paternalistica del verticale Stato russo ha impedito ai cittadini di sviluppare una volontà di iniziativa e li ha portati a voler delegare tutto alle autorità. Una volta finita l'esperienza sovietica che portava con sé la fine del contributo volontario-coatto alla vita pubblica, il cittadino russo ha avuto una reazione consumistico materialistica, opposta.

Altri partiti: comunista, agrario, liberal-democratico di Žirinovskij (populista di destra con sfumature nazionalistiche, "ottiene voti dei più giovani e dei meno istruiti appartenenti alla classe medio-bassa, ricordando gli elettori di destra in Europa"), partito socioliberale Jabloko.

Cfr. p. 61 RpSagli

insegnamenti anti materialistici della propaganda, che lo ha portato a chiudersi nella sfera privata, lasciando allo Stato la possibilità di modellare quella pubblica.

Un presente contraddittorio

Le prime associazioni post 1991 a nascere sono state quelle sui diritti umani e delle libertà delle minoranze, per le vittime delle repressioni staliniane (Memorial), religiose, LGBT, per gli abusi del governo, aiuto ai reduci di guerra, vittime di Cernobyl’, ambientalisti, assistenza per donne, tossicodipendenti, profughi, senzatetto e omosessuali. Le associazioni nascono per sopperire alle assenze dello Stato, ad esempio nell’assistenza medica, roghi forestali, vittime di calamità.

Le proteste partono dal ceto medio ed alcune vedono una partecipazione estesa che però non produce un movimento più articolato, con l’intervento del governo la mobilitazione si spegne. Le statistiche ufficiali, inoltre, censiscono solo le proteste “legali” e

la legge permette di dichiararne illegali la maggior parte. Le richieste avanzate nelle proteste non si concretizzano a meno di 46 concessioni dall'alto. La religione Ortodossa è strettamente legata alla società russa e sembra ricevere un trattamento di favore da parte dello Stato, ma è difficile dire se sia davvero collegata strettamente con la coalizione di potenti conservatori legata a Putin. Le altre religioni non godono degli stessi benefici ed alcune come i Testimoni di Geova hanno ricevuto restrizioni. L'impianto istituzionale. La risposta del potere alle manifestazioni di malcontento resta "verticale", esso partecipa come finanziatore e organizzatore di enti della società civile, ma dal 2012 svolge anche un'azione selettiva e repressiva contro organismi ritenuti ostili, ad esempio le ONG che rientrano nella categoria di "agenti stranieri". Se si ricevono fondi dall'estero si entra a far parte di tale categoria cheporta con sé numerosi controlli legali e fiscali ed una mancanza di collaborazione con attori russi che preferiscono tenersi alla larga per evitare ripercussioni. Queste organizzazioni sono anche ostacolate da autorità e polizia che spesso eccedono in zelo e le sfrattano, oppure da pressioni di militanti nazionalisti o filogovernativi. Il ministero della giustizia ha censito più di 15047 ONG come agenti stranieri, inclusi gruppi di difesa dei diritti umani. La società civile: con, contro o indipendente dallo Stato? In Russia le manifestazioni di scontento sono relativamente scarse, dal 2003 l'opposizione è stata eliminata dal parlamento e dal 2012 sono state imposte restrizioni sulla protesta di piazza, inoltre i media sono sottoposti a un controllo che diventa quasi totale quando si parla di reti nazionali come Pervyj Kanal, Rossija Tv e NTV. Dopo la svolta valoriale del 2012 con il terzo mandato di Putin lo Stato ha deciso di controllare più davicino la sfera dei valori, soprattutto attraverso la televisione, incoraggiando e promuovendo i rappresentanti conservatori dell'opinione pubblica per propagandare, dal suddetto punto di vista, opinioni su temi controversi come l'omosessualità oppure i gender roles. La protesta dell'inverno 2011-2013 ha segnato uno spartiacque, se prima il popolo esigeva solo il soddisfamento di bisogni primari, ora pretendeva maggiore trasparenza, libertà e diritti, in cambio del comportamento corretto e delle tasse pagate. La società civile, intesa come attore che richiede accountability, trasparenza, efficienza e democrazia sta muovendo i primi passi. Appare in aumento in Russia una propensione per la richiesta di diritti e una volontà di aderire a varie forme di protesta economico/sociale. Il reato di estremismo, creato durante la presidenza di Medvedev, viene usato ora durante la presidenza di Putin.

per punire contestazioni al sistema politico esistente, ad esempio manifestazioni senza autorizzazione o inviti per le suddette sui social network. Numerosi attivisti vengono arrestati. Le ONG si dividono in due categorie: statali, che sono immerse nel compromesso "cooperazione-sottomissione" e quelle estere, che sono continuo oggetto di una pesante campagna contraria. "La legge della propaganda dei rapporti sessuali non tradizionali fra i minori" non impedisce di praticare la propria omosessualità, ma non permette di esprimersi liberamente rispetto alle loro scelte, riducendo di conseguenza la partecipazione al dibattito di attori della società civile. La maggior parte dei russi mantiene un atteggiamento di non protesta e rassegnazione verso lo Stato, simile ad una strategia di sopravvivenza.

CAPITOLO III: Storia economica della Russia dal 1991 al 2016

Il periodo in esame è senza dubbio turbolento, a causa del periodo di transizione

URSS/Russia, della caduta del prezzo del petrolio e di tensioni geopolitiche. Nonostante la transizione sia avvenuta, la quota dello Stato sull'economia è ancora significativa.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
35 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/21 Slavistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edoardodezi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della cultura russa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Farsetti Alessandro.