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AFFINANO LO STUDIO

Umanisti-giuristi sono una minoranza in suola giuridica del '500; Scuola Culta era glifatta da autori molto diversi tra loro. Scuola Culta: Alciato (iniziatore mos gallicus) + Cuiacio (interpolazioni) + Budet (grecista) questi 3 non fecero critica bollente verso i glossatori e commentatori, ma piuttosto una critica costruttiva + Hotman (antitriboniano e critiche bollenti).

BENE: un altro giurista di questa scuola, anche egli francese, che lanciò degli epiteti bollenti nei confronti dei glossatori e commentatori, Francesco Hotman. Con Hotman, ugonotto, si era nel pieno delle guerre di religione. Egli scrisse un'operetta: "L'anti-Triboniano", in cui definiva Triboniano come l'Anticristo. Diceva che suoi giuristi contemporanei e commentatori erano degli ignoranti ma il peggiore fu Triboniano perché fece un pasticcio e mise insieme testi secondo suo arbitrio. Fu un esponente della corrente dell'anti tribonianesimo.

Agli occhi di Hotman, Triboniano aveva travisato il diritto romano classico.

16/10/2019

Lezione 17

Umanesimo giuridico e Scuola Culta

Giuristi-umanisti sono i giuristi che in '500 in loro ragionamento giuridico fanno proprie le linee dell'Umanesimo. L'innovatore si questo metodo che si esercita su fonti giustinianee è Alciato. Suo contemporaneo, già visto è il grecista Boudet. Anche questo è giurista e nel suo insegnare il diritto trasfonde conoscenze filologiche e storiche che servono per comprendere dettato giustinianeo. Altro giurista, più giovane è però Cuiacio, anche lui dai scrivere a filone umanisti giuristi interessati a storia. Nessuno di questi è un mero erudito, ossia un mero giurista dotto che conosce varie discipline umanistiche. Di lavoro infatti sono dei giuristi e lo fanno mettendo a frutto queste loro conoscenze per arrivare a cogliere razionalità del diritto romano e in modo da considerarlo diritto.

storico e non considerarlo un diritto caduto dal cielo. Non viene meno il diritto romano inteso come diritto vigente. RIMANE DIRITTO ROMANO COME BASE. Si raffina modo di studiare ed interpretare diritto romano. Molti di questi giuristi sono anche dei consulenti. Hotman è umanista giurista, ma ha interessi diversi da altri citati. Gli umanisti giuristi sono una minoranza. Hotman era un ugonotto (protestante francese), con lui siamo in pieno guerre di religione che lacerano Francia stessa. Hotman è autore di studi giuridici, ma in particolare di Anti Triboniano, che è stato scritto prima in latino e poi tradotto in francese. Con Anti Triboniano alcuni giuristi si scagliano contro Triboniano. Hotman incarna un filone dell'Umanesimo giuridico che considera il vero colpevole della situazione degli studi giuridici Triboniano stesso, il quale aveva compilato il Digesto sulla base di libri nella sua biblioteca e aveva fatto un collage a suo gradimento.

Critica verso Triboniano. I 50 libri del Digesto sono qualcosa di imponente. Hotman critico al limite di insulto, nei confronti non solo di Glossatorie Commentatori ma anche nei confronti di Triboniano che aveva secondo lui travisato la classicità. Hotman vede nel diritto romano pre-giustinaneo il vero diritto romano calpestato. Autori elencati appartengono a filone storico-filologico. Alciato ed altri filologi elencati prima erano umanisti del filone storico filologico, diversi gli uni dall'altro ma riassumibili in questa etichetta.

Hotman, insieme ad un altro chiamato Donello, è considerato anche come colui che appartiene ad un altro filone dell'umanesimo giuridico, filone sistematico: guardava il diritto romano non solo storico filologico ma anche quello classico pre giustinianeo, ed in particolare esaltando quel modo che era stato usato da Gaio, per spiegare nel suo manuale di Istituzioni il diritto (Gaio diceva che tutto il diritto è divisibile in 3 campi).

ed è riferito persone, cose, azioni tripartizione gaiana). Gli umanisti sistematici si appassionarono alla tripartizione gaiana, che era stata negletta in compilazione giustinianea. In Codice e Digesto questa tripartizione non seguita infatti. Nel Digesto si ha un ordine meno semplice e razionale. L'Umanista si appassiona a tripartizione gaiana, la reinterpreta con sensibilità umanistica, mette al centro la persona, con i suoi diritti e doveri, e come diramazioni della persona: le sue res, i rapporti con le res e le azioni non più da intendersi come azioni processuali, ma azioni dell'uomo. Attraverso le azioni, la persona dispone dei propri beni, effettua compravendita, fa donazione, ecc. Il soggetto comincia ad essere inteso come un soggetto di diritti attivi. La persona in lettura umanista di tripartizione gaiana diventa il soggetto. Per noi soggetto è soggetto attivo di diritti. In '500 soggetto significava subiectus, ovvero suddito. In

‘500 però qui c’è attenzione asoggetto che rimane sì soggetto assoggettato a qualcuno ma nel campo di diritto privatosi intende anche soggetto di diritti che a lui fanno capo.

La riflessione dei giuristi umanisti ha un suo interesse nella rivalorizzazione e riscopertadella tripartizione gaiana. Nel campo dei rapporti privati il soggetto è al centro e disponedelle sue res, ossia cose e per la precisione beni. Soggetto attivo ma anche soggetto didiritto si ritrova in Grozio ma soprattutto si ritrova in divisione del Code Civil del 1804 cheera diviso in 3 libri. Codice civile francese (oggi revisionato): persone, proprietà, beni,modificazioni della proprietà. Soggetto per Umanisti-giuristi è al centro e con tripartizionegaiana si ha la perfetta concretizzazione della loro idea, che invece non fu rispettata nellaCompilazione Giustinanea, o comunque solo in parte e nelle istituzioni, che era menorazionale e più disorganizzata.

Uomo al centro soggetto attivo di diritti con suoi beni e azioni viste come azioni dell’uomo.

Donello (Doneaut) fece un’opera completa che gli valse molte critiche sia dai Bartolisti sia da Ciuiacio: compila i Commentari di Diritto Civile, ossia 28 libri, in cui si cerca di mediare la tradizione del bartolismo (scuola del commento), e cerca di sistemare la materia del Digesto ricollocando il Digesto nella tripartizione gaiana. Prende la materia e la divide in 3 parti. Venne criticato, ma questa mediazione di Donello avrebbe sicuramente influenzato il giusnaturalismo di Grozio ed il giusrazionalismo francese del ‘600.

A lungo è pesata un’interpretazione che è stata data fornita da Alberico Gentili proveniente dalle Marche, un personaggio atipico, che non è un umanista ma molto famoso e studiato. Giurista formato sul mos italicus di fede protestante, cosa non positiva in Italia nel ‘500 e per questo motivo dovette emigrare in Inghilterra.

Gentili fu professoreregio (pagato dal re) di diritto romano ad Oxford. Figura di Gentili oggi molto in auge perché faceva parte di quel gruppo di giuristi che a Oxford studiava diritto romano e sponsorizzati dal re nel momento in cui re combatte contro il Parlamento che sostiene common law. Insomma c'è questione politica sottesa. Per noi interessante perché c'è un italiano ad Oxford. Gentili esule ad Oxford, guardava ciò che accadeva al di là della Manica e sosteneva: "nel mondo del diritto continentale io vedo due schieramenti: mos italicus (quello classico del commento) pragmatico, utile per fare i giuristi nella vita pratica del diritto; e per secondo mos gallicus adatto per eruditi e teorici". Questa contrapposizione troppo netta e pesante: i Giuristi-umanisti nonostante avessero erudizione e cultura si concentravano anche su profilo pratico. Umanisti inaugurano nuovo modo di pensare al diritto. Bartolisti come

dicevaGentili volti alla pratica, però anche vero che nei loro pareri i giuristi del mos italicus se avevano bisogno ricorrevano anche a citazioni di umanisti. Insomma realtà molto più fluida e meno rigida. Umanismo non solo teoria ma anche pratica. Era una contrapposizione troppo netta rispetto alla realtà, che vedeva i giuristi umanisti concentrati sul lato teorico del diritto. La tripartizione gaiana rivista era una novità. I bartolisti ed il mos italicus sono volti alla pratica, ma nei loro pareri i giuristi del mos italicus ricorrevano alle citazioni degli umanisti. Molti tra i giuristi che abbracciano l'Umanesimo (lasciamo perdere per ora Gentili) erano protestanti. Perché piace ai protestanti l'Umanesimo? Si pensa ci sia legame tra essere umanisti-giuristi ed essere di fede protestante. Pensiamo a Lutero che mette le sue 95 tesi su porta Duomo di Wittemberg. Lutero costretto a fuggire e fa una cosa fondamentale: traduce Bibbia in tedesco edice che testo sacro va lettoe tutti devono leggerlo. L'approccio diretto al testo, come aveva fatto Lutero con la Bibbia, prima di averla tradotta in tedesco è un tipo di approccio che può essere familiare al Giurista-umanista che voleva avvicinarsi al testo del diritto romano. Questo spiega perché protestantesimo piaceva ad umanisti giuristi. Non si può generalizzare, in quanto non tutti gli Umanisti-giuristi tuttavia, sono protestanti, alcuni come Erasmo da Rotterdam sono addirittura cattolici. Ovviamente il fatto che siano protestanti ha conseguenze nella vita e carriera. Hotman dovette andarsene da Francia, Gentili va in Inghilterra e non in Italia purtroppo perché con controriforma per protestanti non c'era spazio. Insomma questo fa sì che vengano esportate dottrine umaniste nei luoghi in cui umanisti-giuristi scappano se perseguitati a causa della loro fede religiosa. La loro fede religiosa ebbe rilevanza nella vita di questi.

giuristi umanisti. Vi furono diversi esuli. Molte guerre di religione accese vi furono nei Paesi Bassi, e qui attecchì la cultura degli Umanisti giuristi e non a caso Grozio è olandese. Nel mondo tedesco vi erano dei centri di studio in cui l'umanesimo giuridico attecchisce, ma vi furono anche altri centri ove si preferì il mositalicus. Situazione un po' più particolare in Germania, ne parleremo.

NOTA BENE: Con il Luteranesimo le varie confessioni protestanti condividono un rifiuto dell'autorità del Papa (considerato ai tempi della Riforma Protestante come una sorta di Anticristo), del culto di angeli, santi e della Madonna, ma anche un rifiuto del concilio ecumenico, e riconoscono solo alla Bibbia l'autorità suprema in materia di fede. Sostengono che la giustificazione dal peccato originale e la salvezza eterna siano ottenute solo per fede in Gesù Cristo e non tramite le opere umane.

Alberico Gentili è a sé stante,

marchigiano esule ad Oxford e vede

Dettagli
A.A. 2020-2021
110 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Virginia_giurisprudenza_bocconi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della codificazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Monti Annamaria.