vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Han occidentali (206 a.C. -9.d.C.)
仰仰
Il potere è nelle mani di un uomo comune, fino ad ora era sempre stato nelle mani dei clan nobili.
Si riesce in primo luogo ad affermarsi in piano militare che però Liu Ban non compie da solo, aveva
degli alleati, come altri comandanti di altri stati che alla fine lo hanno riconosciuto loro leader.
Liu Ban si trova imperatore e nomina questi alleati dando loro titoli nobiliari. Deve riconoscere un
certo potere a loro e quindi bisogna trovare dei compromessi a questo forte potere centrale; questo
farà sì che nonostante sia un impero centrale con il sistema di distretti, la prima fase è fatta di un
doppio tipo di politica e la dinastia inizialmente sarà divisa vicino alla parte centrale i distretti,
mentre nelle aree periferiche dei diversi guo (feudi) abbastanza autonomi al cui vertice Liu Ban
mette quei comandanti militari a lui alleati.
I contadini sono contadini –soldati che fanno le corvè, mettono delle tasse sull’agricoltura molto
basse. Quando uno stato ha un’imposizione fiscale così bassa vuol dire che avrà meno risorse
anche sul piano militare; tutta la politica iniziale Han quindi non è legista, ma punta ad acquisire il
consenso del popolo e della nobiltà.
Però i guo rappresentano fin dall’inizio dei problemi, anche perché si è appena usciti dalla guerra
civile e ci sarà per un po’ questo problema della periferia, non lo sarà solo per Liu Ban ma in parte
anche per gli imperatori successivi, minacciando il potere imperiale.
Questa politica generale finirà quando sale al potere il più grande imperatore della dinastia degli
Han occidentali, l’imperatore Han Wu Dì che regna dal 140-87 a.C. il cui regno segna una
trasformazione significativa con una linea politica diversa portando a rafforzare l’impero; risolve in
maniera definitiva la minaccia dei guo e delle popolazioni barbare; vuole il rafforzamento dello
stato, nonostante sia confuciano, segue delle regole legiste per cambiare l’economia e la società.
Fa una serie di riforme importanti:
la politica è accentratrice sul piano interno ed espansionista sul piano esterno. Quindi sul piano
interno elimina le minacce dei guo che verranno svuotati di significato perché verrà imposta una
regola per cui alla morte del re, del capo del feudo, non va al figlio ma viene diviso a tutti i figli e si
arriva quindi alla frammentazione e all’indebolimento territoriale.
L’altro obiettivo è quello di riuscire a espandersi territorialmente e risolvere il problema dei barbari
Xiongnu (associati poi agli Unni) che si estendono nelle aree a nord della Cina. Vuole quindi
consolidare una sicurezza ai confini che poi danno l’accesso all’Asia Centrale (nelle parti costiere
invece non c’erano minacce).
Man mano ci si renderà conto anche è una zona importante per il commercio, una zona dove poi si
aprirà la Via della Seta. Per combattere gli Xiongnu ci vole un esercito forte e servono delle
risorse; si vorrebbe aumentare la tassa dell’agricoltura, ma facendo così si andrebbe a ledere
l’interesse dei contadini e si violerebbe quella che è la concezione confuciana secondo la quale ci
sono: 1° letterati 2° contadini 3°artigiani 4° commercianti. I contadini quindi sono molto importanti.
Così Wu Dì decide di ricavare risorse dalla classe sociale dei mercanti, che secondo la concezione
confuciana è meno moralmente importante perché lavora per un interesse personale, mentre le
altre classi pensano alla società. Dalle attività commerciali si possono estrarre risorse creando una
nuova istituzione: quella dei monopoli di stato; lo stato comincia a gestire delle attività molto
importanti che prima erano in mano a dei privati. Nascono i primi 4 monopoli, una serie di attività
artigianali che rendono moltissimo prima ai privati e poi allo stato: monopolio sul ferro, le miniere
quindi non sono private e si paga una tassa allo stato per estrarre il ferro dalle miniere e poi
lavorarlo; monopolio sul sale che era raro e prezioso che si estrae soltanto in alcune zone;
monopolio della coniazione della moneta, prima le coniavano le organizzazioni mercantili;
monopolio sull’alcol che si ricava dai cereali che era importante per i sacrifici religiosi. Questi
monopoli quindi porteranno risorse importanti che permetteranno di creare un forte esercito che
possa andare a combattere contro gli Xiongu.
Spedizione di Zhang Qian servirà per scoprire molte cose sulle aree geografiche occidentali,
vanno a cercare nuovi alleati per riuscire a sconfiggere gli Xiongu. È l’inizio di un’espansione della
Cina verso occidente che assume il controllo di alcune aree, non controllo politico, ma alleanza
con i signori locali con una forma di protettorato. Riescono anche a crearsi alcuni coloni militari,
che restino in queste aree come postazioni che poi serviranno anche a controllare i traffici
commerciali. Ci si rende conto che l’occidente può rappresentare un’importante fonte di risorse e di
appoggi strategici.
Gli storici si domandano anche: conoscevano gli imperi occidentali come quello romano? Avevano
già contatti con i mercanti cinesi?
Ci sono vari nomi ritrovati nei testi cinesi che si trovano in aree occidentale dell’Asia verso l’Europa
quindi ci si fa queste domande. Questo mistero se ci fossero contatti è molto forte per quanto
riguarda per esempio la pasta, che ci si chiede se sia nata in Cina o in Occidente.
Di quale fonte storica si parla? Quella di uno dei più grandi storici cinesi Sima Qian attivo sotto
l’imperatore Wu Dì e autore dell’opera Shiji, tradotta in italiano come: “le memorie di uno storico”.
Lui eredita il lavoro da suo padre e scriverà la prima grande storia universale cinese dalle origini.
Scrive ovviamente una storia però che è molto influenzata dal fatto che deve legittimare l’ascesa al
potere Han. Sima Qian era l’astronomo di corte. Scrive la sua introduzione, prefazione in cui
descrive il contesto in cui vuole scrivere, si trova chiuso, condannato dall’imperatore per aver
appoggiato il nemico dell’imperatore e fu condannato all’evirazione. Con una mutilazione così
grave in teoria si dovrebbe arrivare al suicidio, lui però subisce questa pena e scrive che in onore
del padre, nonostante l’umiliazione e la sofferenza lui continua a scrivere.
La sua opera è divisa in 130 capitoli ed è composta da varie sezioni: annali fondamentali
(descrizione degli eventi) – le tavole genealogiche (di tutti i clan importanti) – le brevi storie dei
nobili – trattati (trattati monotematici sui temi fondamentali, come la guerra, l’agricoltura, la
politica..) – le biografie (biografie dei sovrani). Le biografie sono importanti perché secondo lui la
storia è fatta dagli uomini e dipende dai loro comportamenti morali o non morali e serve per poter
prendere ad esempio; lo storico deve o lodare o condannare con giudizi morali che servono a
guidare le azioni future e legittimare il potere politico della dinastia.
Wu Dì adotta il confucianesimo perché vuole adattare il suo comportamento al cosmo, ai periodi
dell’acqua, del fuoco, del legno, del metallo e della terra.
Il confucianesimo diventa un’ideologia di stato; conoscere i classici diventa un elemento per la
classe dirigente per emergere; il sovrano infatti era circondato da nobili.
Wu Dì nel 124 a.C. crea un’accademia imperiale che serve a formare i funzionari, per testare le
loro conoscenze dei testi confuciani.
A Dong Zhonshu, il filosofo più importante dell’epoca, viene attribuita la teoria dei 5 elementi che
influenzerà molto il confucianesimo. Leggere gli elementi del cielo è importante per leggere il futuro
della dinastia.
Ci sono famiglie esentate dalle imposte, come quelle dei funzionari, che cominciano anche ad
avere la possibilità di estendere i loro territori. Emergono grandi concentrazioni di terra
appartenenti però a poche famiglie ricche che non pagano le tasse e questo comincia ad essere
un problema che aumenterà negli anni successi.
Dinastia Han Orientali (o Han posteriori) 仰仰
Fondata da Liu Xiu (Wan Di) che riuscì a strappare il potere agli Han occidentali grazie a delle
alleanze. Questo periodo è stato influenzato dalle famiglie aristocratiche che pian piano
monopolizzavano il potere. La capitale diventa Luoyang, appunto più a oriente rispetto all’antica
capitale Chang’an. (Interregno di Wang Man – tornano le minacce dei popoli barbari Xiongnu).
Gli Han orientali vogliono rafforzare lo stato centrale e riprendere il controllo dell’Asia Centrale
(durante gli Han orientali si sviluppa la via della seta).
Vi è un’importante spedizione militare, Ban Chao. I Ban erano una famiglia importante che
scriveva la storia degli Han occidentali – Hanshu (il libro degli Han) e di questa famiglia farà parte
l’importante scrittrice Ban Jiao). La spedizione di Ban partì dall’Asia centrale e arrivò fino al Mar
Caspio, fornirò molte informazioni sugli alleati per sconfiggere gli Xiongnu (si stavano civilizzando
ma rimangono comunque barbari).
Grazie alla via della seta si diffonderà il buddhismo proveniente dall’India.
Le famiglie aristocratiche posseggono latifondi, hanno imprese artigianali e commerciali (sono
contrari ai monopoli statali e alle riforme fiscali). Questi possedimenti cominciano a prendere la
forma di feudi (erano autosufficienti) e costituivano un problema della dinastia.
Conflitto tra funzionari e eunuchi
Sarà il conflitto tra funzionari e eunuchi che causerà dalla seconda metà del secolo d.C. una serie
di disordini nella capitale che sarà letale per la dinastia.
I funzionari erano collegati all’imperatore e all’amministrazione; gli eunuchi hanno origine umile,
sono al servizio dell’imperatore ed erano i suoi appoggi politici più fedeli.
Durante il II sec. d.C. salgono al trono molti imperatori giovani che cercano crescendo si
appoggiano agli eunuchi per ribellarsi alla famiglia. I funzionari vedono nello strapotere degli
eunuchi una forma di decadenza. I funzionari sono confuciani e fondano la “corrente pura” che
predicava la purezza morale. Si organizzano a livello locale e nazionale per reprimere gli eunuchi
troppo potenti.
Nel 167 d.C. gli eunuchi si impossessarono dei sigilli dell’imperatore. Quali sono gli effetti di tutto
ciò? Indebolimento dello stato centrale. Alla fine del II sec. d.C. ci furono rivolte popolare dovute al
degrado ambientale (gestione pessima delle risorse: lavori idrologici e impoverimento delle
campagne).
184 d.C. - 205 d.C. 184 d.C. rivolte popolari