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MOVIMENTO PER GLI AFFARI OCCIDENTALI – MOVIMENTO D’OLTREMARE
Dopo la sconfitta dei Taiping, adozione della tecnologia moderna in ambito militare e produttivo. Sviluppo
delle prime industrie nasce la lingua tecnico-scientifica cinese, dalle traduzioni dei missionari, delle
scienze applicate e delle arti militari, fisica, chimica.
Viene accettata e studiata la moderna diplomazia nell’ambito delle relazioni con l’estero: studiano diritto
internazionale – nascono nuovi organi ed istituzioni. Ruolo fondamentale dei governatori provinciali:
potentissimi, influiscono nell’identificazione dell’èlite cinese e favoriscono la collaborazione fra funzionari e
mercanti – alcuni mercanti diventano funzionari senza aver fatti gli esami – nella gestione dei progetti di
modernizzazione.
GOVERNATORI PROVINCIALI
Influenzano la corte perché inizi un progetto di modernizzazione non contro il sistema confuciano, ma che
punti a rafforzare lo stato con l’adozione selettiva delle tecnologie occidentali:
o Modernizzazione delle tecnologie
o Collaborazione fra funzionari e mercanti
o Trasformazione delle relazioni con l’estero
Fallimento: la Cina avrà ancora una serie di sconfitte militari (Francia, Giappone).
FUNZIONARI
1. ZENG GUOFAN (protagonista delle vittorie contro i Taiping).
Porta avanti un progetto di modernizzazione tecnologica (armamenti): nascono gli arsenali =
costruzione delle armi in loco = formare ingegneri esperti per essere autosufficienti nella
produzione delle armi. Questo grazie a collaboratori missionari, scuole tecniche, centri di
traduzione. I missionari trasformano il sistema educativo: i figli dei mercanti iniziano a studiare in
queste scuole per acquisire competenze tecniche e competenze sugli affari stranieri.
Modernizzazione: navi a vapore (carbone settore produttivo militare e trasporto per i beni come
il carbone modernizzazione delle tecniche di scavo ed estrazione dei minerali + creazione delle
prime ferrovie, per il trasporto del carbone: le prime linee ferroviarie erano vicino alle miniere, per
trasportare il carbone nei porti, per portarlo negli arsenali). Settore tessile = cotone.
2. ZHANG ZHIDONG
3. LI HONG CHANG
INDUSTRIALIZZAZIONE – imprese con capitale pubblico, dello stato, ma gestite dai mercanti
1870/80 veri successi di industrializzazione, decisa dai grandi funzionari regionali che vogliono
collaborare con l’estero e che sono riusciti a movimentare la gentry.
MODERNIZZAZIONE DELLA DIPLOMAZIA
Nel 1868 viene istituito un ufficio (futuro ministero degli esteri) per gestire le relazioni con il mondo
esterno, soprattutto con l’occidente. Progressivo indebolimento di altri uffici con cui i Qing gestivano le
relazioni con gli stranieri: il ministero dei riti e la sovraintendenza per le indipendenze. Vedevano gli
occidentali come barbari culturalmente, ma superiori per le tecniche.
ZU LI YANMEN
Ufficio periferico per le relazioni con l’estero (intorno vi nascono delle scuole di lingue straniere, vengono
tradotti volumi di diritto internazionale) + organizzazione di viaggi all’estero (missioni esplorative + viaggi
studenteschi – accademie militari per imparare l’arte della guerra).
Fine 1880 in Cina si aprono le prime ambasciate in terra straniera (collaborazione con Occidente).
Dopo la seconda guerra dell’oppio relazioni pacifiche tra i Qing e l’Occidente. Modernizzazione
degli uffici: dogane (l’Occidente commercia con la Cina – gestione accurata con dogane imperiali). Il
governo Qing assume stranieri per riformare le dogane marittime imperiali.
1850/60 due scontri in Cina:
1. Taiping – scontro interno: sedato.
2. Europei – scontro esterno: conflitto chiuso nel 1870 con la sconfitta della Cina e le truppe straniere
nella capitale.
Movimento per gli affari occidentali funzionari provinciali. La Cina si deve adattare ai metodi occidentali.
Il baricentro politico viene spostato da Pechino alle province. Si studia la moderna burocrazia (lingue
straniere + diritto internazionale europeo). Apertura delle prime ambasciate di vari paesi stranieri. Inviati
studenti all’estero per imparare nuove tecniche nel campo della medicina (dai missionari) e militare (dai
politici) in Cina c’è la paura che questi studenti all’estero perdano la via cinese del sistema degli esami e
perdano contatto con la loro identità.
Collaborazione con gli occidentali negli arsenali ma anche nell’amministrazione – strategia di
modernizzazione per l’apertura della Cina (missioni all’estero).
Lo slogan del movimento di questi anni è: zhong xi ti yong.
CINA-OCCIDENTE / ESSENZA-PRATICITÀ = ESSENZA CINESE E USO DELLE CONOSCENZE PRATICHE
OCCIDENTALI (conoscenze pratiche = gestione dell’economia e tema dell’istruzione) identità specifica e
riconoscibile (importanza nel non perdere la propria identità) ma che interagisca col resto del mondo.
Aree costiere = commercio con stranieri
1884/85 guerra Cina e Francia per la contesta dell’Indocina (Vietnam del Nord): erosione della
cintura dei paesi tributari (1885)
Dopo la guerra fra Cina e Francia: sconfitta con il Giappone sconfitta sofferta perché la Cina
considerava il Giappone come un fratello minore: il Giappone ha preso dalla Cina la struttura, il
confucianesimo, la cultura
1894/95 – prima guerra sino-giapponese problemi politico-culturali, sconfitta cinese e basi per il
futuro espansionismo del Giappone (1900), si creerà un impero giapponese a spese della Cina.
1854 anche il Giappone aveva concluso dei trattati ineguali (con Usa e altri paesi) che lo avevano
costretto ad aprirsi come la Cina – trasformazioni interne.
1868 restaurazione MEI JIL: eliminazione del potere feudale – potere di nuovo in mano all’imperatore del
Giappone. Trasformazione del Giappone in uno stato nazionale moderno con industrializzazione gestita
dallo stato, istruzione obbligatoria, uguaglianza di tutti i cittadini.
Il Giappone prende il modello occidentale. Vuole cancellare i trattati ineguali e diventare come tutte le altre
potenze occidentali – confronto con la Cina: il Giappone vuole espandere la sua influenza e il suo controllo
su territori che la Cina considera cinese – la Cina esercita il suo potere sulla Corea, ma questa è uno stato
chiuso: a causa della questione dell’influenza sulla Corea scoppia una guerra: 1894 lotta interna fra classe
dirigente in Corea – COLPO DI STATO: i cinesi intervengono per mantenere la loro influenza; i giapponesi
intervengono a sostegno dei ribelli, i cinesi a sostegno della classe dirigente CINA vs GIAPPONE: si
combatte sul Mar Giallo, la Cina vuole dimostrare di essere potente, ma alla fine perde la guerra. Il
Giappone chiude la flotta cinese in un porto e la distrugge, in più lancia attacchi nella penisola di Liao Dong.
La Cina è sconfitta via mare, i giapponesi possono entrare a Pechino.
1895 per evitare che il Giappone entri a Pechino, la Cina si arrende. La guerra viene chiusa con il:
TRATTATO DI SHIMONOSEKI: il Giappone ottiene il pagamento dell’indennità di guerra, ma la Cina non è in
grado di pagare. Il Giappone ottiene l’isola di Taiwan.
Durante questa guerra, insieme a Taiwan, la Cina perde anche la Corea. Il Giappone ottiene anche il
controllo della penisola LIAO DONG, dove c’è portartur, porto che interessa anche alla Russia. La Cina
diventa oggetto politico di contesa fra le potenze straniere, che fino ad ora si erano mosse solo in accordo
ad aprirla, senza voler ledere la sua integrità territoriale. Ora non è più così: la Russia ha interesse per
quella zona (porti) e si scontra con il Giappone si creano delle divisioni che rischiano di portare ad una
divisione territoriale in Cina. Divisione e competizione per interessi economici.
Fine 1800 imperialismo finanziario (occidente – Cina). Interessi economici e geopolitici di vari
stati in competizione: la Cina, lo stato più debole, diventa oggetto di contesa.
GUERRA FRA CINA E GIAPPONE
Conseguenze politiche e psicologiche: la Cina è incapace militarmente, forse questo deriva da una
debolezza morale (i funzionari sociali hanno tanto potere, ma questo porta alla corruzione: si comincia a
discutere sul sistema politico cinese) l’opinione pubblica è di umiliazione. Per il Giappone, sconfiggere la
Cina significa essere diventato un paese moderno e forte: la civiltà asiatica adesso non è più in mano alla
Cina, ma al Giappone, che prende a modello l’Occidente.
Il senso di umiliazione cinese porta a movimento di riforma dei cento giorni (1898).
1895/98 in Cina: dibattito sulle necessità di riforma della Cina. Nascono molti giornali in cui si discute la
situazione politica presente, aperti verso cosa succede nel mondo. Si studiano anche le scienze applicate.
C’è il problema della necessità di una riforma dell’istruzione e delle istituzioni politiche.
KANG YOUWEI
È un filosofo, sostiene che appellarsi a Confucio non significhi un ritorno al passato, ma significa andare
verso una riforma, perché Confucio era un riformatore. Introduce il concetto strettamente occidentale di
progresso (bisogna lavorare perché il futuro sia migliore del passato era dell’oro NO come ritorno al
passato, ma come un progresso verso il futuro). Secondo la visione occidentale, il progresso deriva dalla
competizione per la quale deve sopravvivere il più adatto (Darwinismo sociale).
LIANG QICHAO
Come Kang parla di sopravvivenza del più adatto la Cina deve sopravvivere: si ha il timore che scompaia
perché non adatta a competere, a garantire sopravvivenza e sviluppo (non c’è stato progresso) albori del
nazionalismodover riformare istituzioni per sopravvivenza Cina in futuro.
L’imperatore chiama a corte Kang e Liang per proclamare editti per la modernizzazione del paese,
apertura e progresso, riformare il sistema educativo, che portano la Cina sul modello del Giappone
(sempre una monarchia, ma con una costituzione) questo movimento di riforma porta a:
1. Movimento di riforma dei cento giorni (1898) rappresentate: imperatrice madre CIXI.
2. Imperatore Guon Xing
Questo movimento termina in modo drammatico: 14 anni dopo la dinastia sarà costretta ad
abdicare (le riforme non garantiscono la sopravvivenza della dinastia).
La sconfitta subita dalla Cina da parte del Giappone nel 1895 crea una mobilitazione generale in Cina da
parte di intellettuali letterati che sono i più sensibili a proposte nuove provenienti dall’Occidente. Questo
porta nel 1898 a un movimento di riforma legato all’appoggio del giovane imperatore Guon Xin verso due
filosofi, Kang Youwei e Liang Qichao che sono i fautori di un programma di riforme che ridisegnerebbe la
struttura dello stato