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Italia dal 1861 al 1900
1861 = Unificazione d'Italia
Problemi dopo l'Unificazione
In primo luogo, bisognava unire questo regno così diverso, grazie alle varie dominazioni che ha ospitato; troviamo molta arretratezza: c'era un alto livello di analfabetismo. Perciò bisognava fare un'altra unificazione, forse più difficile, un'unificazione culturale.
Bisognava unificare la lingua, in certe zone si parlava solo dialetto; la moneta; rendere il servizio militare obbligatorio per tutti.
Discorso Politico
Cavour muore subito dopo l'Unificazione italiana, e più precisamente il 6 giugno 1861. Lui avrebbe dato un'impronta diversa all'Italia: proponeva un decentramento amministrativo di tipo regionale: voleva regioni autonome: sotto l'aspetto economico. Questo però non viene attuato, anzi, i ministri a lui successivi, seguono una politica opposta: Accentramento Totale. Questi ministri, fanno parte della Destra Storica.
che sceglie questo tipo di politica, poiché la Destra Storica aveva un'ossessione e cioè di non essere in grado di mantenere l'Unificazione Italiana, e forse giocava anche il fatto che l'Italia era guardata con sospetto dalle altre nazioni, alcuni monarchi speravano che l'Italia non fosse in grado di governarsi/gestirsi facendo così nascere dissidi all'interno. Poi questi ministri fanno una scelta: con l'ossessione di quest'unificazione totale, privilegiano la situazione del Veneto e di Roma, perciò trascurano i problemi sociali, e quando intervengono lo fanno in modo maldestro. Il grosso problema nasce dal fatto che i Piemontesi, che pensavano di gestire queste regioni con la loro mentalità bigotta => Fenomeno del Piemontesismo => boicottaggio di questi ministri. Questo si esprime maggiormente, quando i Piemontesi decidono di mantenere lo Statuto Albertino. I Toscani si ribellano, perché la CostituzioneToscana era molto più moderna e non viene nemmeno considerata. L'astio maggiore che coinvolge tutta la popolazione in Italia Meridionale, fu il fatto che i Piemontesi, incuranti dell'economia, non pensavano che nel Meridione erano tutti contadini. Approvano il Servizio Di Leva Lungo, ma proprio per il fatto che durava parecchio, portava via molte braccia all'agricoltura del Meridione. Ciò provoca un astio violento nei confronti dei Piemontesi. Un altro motivo di quest'astio era che il Governo Piemontese elimina le Dogane fra Stato e Stato e ciò rompe l'equilibrio che c'era fra i vari stati, anche se di povertà. L'Italia Meridionale diventa sempre più povera, viveva di artigianato. Senza le Dogane, entrano manufatti industriali che avevano prezzi minori di quelli fatti a mano, perciò c'è il fallimento degli artigiani. Aumenta un fenomeno detto: "Brigantaggio", che nasce nella notte dei tempi.
tempi.Brigantaggio = delinquenti comuni che si macchiano i reati comuni.
Qui entrano a far parte dei politici che non sono d'accordo con la politica piemontese, uomini che non accettano tasse, uomini non considerati sotto l'aspetto politico.
Quale fu la risposta dello Stato?
La destra manda studiosi in Italia Meridionale, che dovevano studiare la loro situazione e nasce la questione meridionale. Questo studio fu fatto in modo valido, oggettivo. Emerge che il fenomeno del brigantaggio era causato da una disperazione sociale della popolazione.
La destra risponde in maniera violenta, mandando eserciti nei paesi, e in alcuni paesi vi rimangono per diversi anni.
Questi paesi rimangono presidiati, c'era il coprifuoco.