Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 23
Storia dell'industria Pag. 1 Storia dell'industria Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'industria Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'industria Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'industria Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dell'industria Pag. 21
1 su 23
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Torino,Trento,Milano,Firenze,Roma.

8. Aspetti positivi: La scuola veniva chiamata “scuola col torcicollo”

veniva fatto conoscere il passato ma non il presente. I giovani,

chiamati “sessantottini”, non accettano come era organizzata la

società e criticavano gli adulti, incapaci di accettare i cambiamenti.

Queste contestazioni portarono a riforme scolastiche, con la

formazione di università.

9. Aspetti negativi: Questi movimenti finirono col diventare di ordine

politico (di destra e di sinistra).

[gli anni dopo infatti cominciano “gli anni di Piombo”, la formazione delle

“Brigate Rosse”, l’uccisione di Aldo Moro]

Nel 1969 Autunno Caldo: si verifica la rivolta degli operai con

l’occupazione delle fabbriche per la richiesta di adattamento dei salari al

costo della vita. L’anno dopo viene approvato lo statuto dei lavoratori

contenente trasformazioni e modifiche importanti, tra cui la “legge

Biaggi”: non si può licenziare senza giusta causa.

1970: Nascono le Regioni a statuto ordinario: lo Stato italiano, dopo oltre

un secolo dall’unità, comincia a decentrare i suoi poteri. Nascono così

Comuni, Provincie, ecc.

Modernizzazione Duale: modernizzazione + accelerata al Nord, + lenta o

stagnante al Sud.

Altri cambiamenti degli anni 70:

10. Demografia (emigrazioni interne: verso città più

industrializzate);

11. Struttura della famiglia (da patriarcale a nucleare, e composta

in media da 3 figli);

12. Non si parla più di società verticale (distinzione nobili-poveri)

ma di società orizzontale.

Miracolo economico

È un periodo di forte crescita che si verifica a partire dal 1958 (10°

compleanno della Costituzione Italiana, e quindi della democrazia) fino

agli anni ’70 ed è dovuto a numerosi cambiamenti che hanno toccato

politica, economia, società, famiglia, strumenti di comunicazione.

Dal 1948 al 1963, l’Italia è stata governata da partiti di centro

(Democrazia Cristiana) e l’opposizione era formata dal Partito Comunista

e dal Partito Socialista che rappresentavano la stragrande maggioranza

della popolazione.

Si parla di bipolarismo imperfetto perché, in altri stati, l’opposizione è

formata da un solo partito che si alterna con quello di maggioranza.

Il Partito Socialista (anche il più vecchio d’Italia, sorto nell’800) fu il

primo partito che, tramite il ministro del lavoro, inizia a parlare di

programmazione economica: organizzare preventivamente le linee dello

sviluppo economico italiano. Vennero così inquadrati i settori sui quali

intervenire:

 Meccanico: si parla di macchine utilitarie (cioè che siano accessibili

a tutti). Tra queste la Seicento, la Cinquecento, la 1100, ma anche

moto come la Vespa, la Lambretta. La motorizzazione di massa

portò alla formazione della società di massa: le persone si

spostavano più facilmente e potevano conoscere di più.

 Industria chimica e alimentare: in particolare i nuovi tessuti

immessi nel mercato, i tessuti sintetici (nylon) erano a basso costo.

Questo cambiò lo stile di vita perchè permetteva di spendere di più

in cibo ed in altri vestiti.

 ENEL (1962): con la nazionalizzazione dell’energia elettrica, lo Stato

diventa “imprenditore” e comporta il suo intervento diretto nello

sviluppo economico. Inoltre gli italiani cominciano ad utilizzare più

elettrodomestici (il frigo su tutti perché permette di conservare i

cibi): nasce così il consumismo con la conseguente fine del

risparmio. Con il consumismo, migliora la qualità della vita,

aumentano i matrimoni e anche le nascita (rivoluzione demografica

o baby boom).

 Avvento della televisione: l’esplosione fu nel ’58 e comporta, oltre

che maggiore conoscenza del mondo ed in diretta, l’alfabetizzazione.

La televisione permise il passaggio dal dialetto alla lingua italiana

(linguaggio standard utilizzato dai telegiornali).

Tra gli altri aspetti positivi che ha comportato l’uso della tv sono:

aumento della cultura generale ed utilizzo e diffusione dei linguaggi

settoriali (filosofico, letterale, economico, politico, religioso, sportivo).

Mentre tra gli aspetti negativi invece vi è la possibilità della

manipolazione e di persuasione dell’opinione pubblica.

Altre riforme del Centro Sinistra:

13. Riforma sanitaria: nascono le ASL (Azienda Sanitaria Locale); le

Regioni controllano la propria sanità;

14. Riforma del sistema pensionistico: nasce lo stato sociale;

15. Riforma scolastica: emanata nel 1962 ed entrata in vigore nel

63, riguarda l’organizzazione della scuola.

Un’altra conseguenza del miracolo economico è l’immigrazione che non è

più transnazionale (verso l’America) ma è interna: dal Sud verso le città

del Triangolo Industriale (Torino-Milano-Genova). Infatti il miracolo

economico riguarda il Nord Italia e non il Mezzogiorno e la popolazione di

Torino arriva ad 1 milione di abitanti.

Inoltre, mentre prima l’emigrazione riguardava soltanto un membro della

famiglia, adesso riguarda l’intera famiglia e ciò comporta la diminuzione

della popolazione meridionale. I bambini immigrati (soprattutto quelli

provenienti dalle campagne), nelle scuole, venivano fatti “retrocedere” di

classe perché sapevano solo parlare il dialetto.

Il Sud, dopo la guerra, era rimasto arretrato e si parla dunque di Nuova

Questione del Mezzogiorno.

Prima ci si limitava a constatare qual era il malessere, adesso invece si

cercano le soluzioni. Tra queste: la Riforma Agraria (fine del latifondismo,

terre frammentate e distribuite); Progetto Colombo (con l’insediamento

delle industrie siderurgiche, chimiche ed estrattive). Quest’ultima

soluzione si rivelò fallimentare perché l’acciaio fu sostituito dalla plastica

e perché si rifiutò l’industria di carbone per evitare l’inquinamento.

Inoltre si parla di industrializzazione fantasma e deindustrializzazione

perché le poche industrie che c’erano adesso non ci sono più e quelle che

dovevano essere costruite non furono fatte.

Problematiche in Italia

Anni di Piombo

Dalla rivoluzione studentesca nascono dei movimenti extra-politici che

caratterizzarono gli Anni di Piombo, una forma di terrorismo che va dal

1969 al 1980. Questi movimenti, sia di destra che di sinistra, avevano in

comune l’obiettivo di piegare la democrazia. Le strategie erano:

 Terrorismo Rosso, di sinistra perché formato da ex socialisti e

comunisti. Tendevano a colpire gli uomini più rappresentativi: 1978

sequestro e uccisione di Aldo Moro, presidente della Democrazia

Cristiana, quindi simbolo più alto della democrazia.

 Terrorismo Nero, di destra, tendeva a colpire più che persone, le

istituzioni (banche, ferrovie, ponti).

Dopo l’uccisione di Moro, il terrorismo fu sconfitto dallo Stato tramite il

generale Carlo Alberto Maria DellaChiesa che, in seguito, fu inviato in

Sicilia per combattere la mafia.

Lo Stato riuscì a sconfiggere le Brigate Rosse anche perché non erano

numerosi perché il loro unico obiettivo era abbattere la democrazia, ma

non proponevano nuove forme di organizzazione statale.

Lungo Autunno Caldo

Nel 1969, definito “lungo” perché dura più di un decennio e termina

sotto il governo Craxi, “caldo” perché caratterizzato da forti e intense

contestazioni tra industriali e operai delle fabbriche.

Si parla di lotta alle gabbie salariali, che partono dalla FIAT e si

estendono alle altre fabbriche. Queste sono caratterizzate

dall’occupazione delle fabbriche da parte degli operai per contestare

contro i salari che non crescevano nonostante il crescente costo della

vita.

I sindacati confederali (CGL, CISL, UISL) portarono avanti tali

rivendicazioni, in particolare quelle dei settori metalmeccanici.

Le proteste in questo settore comportarono l’interruzione della

produzione (e conseguente minore PIL nazionale).

Alla fine, negli anni ’70, venne approvato lo statuto dei lavoratori. I nuovi

elementi furono:

 Contingenza/scala mobile/indice ISTAT : adeguamento del salario

al costo della vita;

 Salario come variabile indipendente: l’aumento del salario deve

essere comunque essere concesso, indipendentemente dalla

produzione, vendita, profitto.

 Diminuzione dell’orario di lavoro;

 Giusta causa nei licenziamenti: (poi richiamata anche dalla legge

Biaggi) comporta maggiore tutela per i lavoratori, che possono

opporsi davanti al giudice del lavoro se non persiste una giusta

causa nel licenziamento.

Altre avvenimenti importanti nel 1970:

 Battaglia per l’aborto e il divorzio: i partiti laici erano favorevoli,

Democrazia Cristiana e Chiesa invece erano contrari. La conquista

più significativa fu sul fronte del divorzio perché prima era solo il

Tribunale Ecclesiastico (o della Sacra Rota) a decidere per la

separazione/divorzio. Sotto la spinta del divorzio, nel 1975 nasce il

diritto di famiglia (potestà per entrambi i genitori, uguaglianza uomo

e donna);

 Nascita delle regioni a statuto ordinario: rappresentano una svolta

amministrativa ed economica perché attuano le politiche di

decentramento: prime le scelte venivano prese tutte a Roma. Prima

nascono le regioni a stututo speciale, solo successivamente le altre.

Il Consiglio Regionale (formato dai partiti di maggioranza e minoranza) si

occupa di fare le leggi regionali; il Governatore (Giunta Regionale) invece

rappresenta la Regione.

Terza rivoluzione industriale

Dal 1970 ad oggi, viene anche denominata Rivoluzione Informatica

(Internet e computer), Rivoluzione Atomica (energia nucleare),

Rivoluzione Post-Moderna (abbiamo superato la fase della modernità),

Rivoluzione Post-Fordista o ancora Rivoluzione della Complessità (negli

ultimi anni sono avvenuti fatti mai successi in precedenza).

Nonostante il breve arco temporale, sono molti i temi che gli industriali

cercano di affrontare:

 Caratteri generali

 Aspetti economici (globalizzazione)

 Aspetti politici: fine dell’Eurocentrismo: le grandi economie non si

svolgono più in Europa ma in America e Asia (Usa, Cina, Giappone,

India). Finisce anche lo stato-nazione; si fa riferimento all’UE

 Crisi delle ideologie: con la caduta del muro di Berlino fine del

mondo bipolare e di tutte quegli ideali secolari (socialismo, ecc.). In

Italia crollano i vecchi partiti e ne nascono di nuovi

 Aspetti sociali:

Rivoluzione Demografica: abbassamento del tasso di mortalità

o (grazie alla fine della guerra e d

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
23 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher la-cantante di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'industria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Ghezzi Renato.