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Capitolo 2: Poteri e forme di potere

Tradizionalmente si distinguono tre forme di potere:

  • Legislativo
  • Esecutivo
  • Giudiziario

A partire dall'800 si parla di un quarto potere, la stampa, che si è attribuita un potere di critica nei confronti delle autorità costituite ed espressione della società civile (il mondo sociale esterno agli apparati dello stato e agli organi di governo). Quindi la stampa da voce all'opinione pubblica. Si parla nel '900 di un quinto potere con la nascita della TV. Mentre i poteri tradizionali sono elettivi, la stampa è libera, non dipende direttamente dal potere politico. TV e stampa sono perlopiù di proprietà privata.

Ricordiamo che nella nostra società il potere religioso esercita un influenza su tutte le più importanti questioni del vivere associato.

Un potere,

in strutture e organizzazioni che non sono visibili agli occhi della gente comune. Questo potere invisibile può essere esercitato da gruppi di interesse, lobby, organizzazioni segrete, ecc. Inoltre, il potere può essere legittimato anche attraverso la persuasione e la manipolazione delle masse. I mezzi di comunicazione di massa, come la televisione e i social media, giocano un ruolo fondamentale in questo processo. Infine, il potere può essere esercitato anche attraverso la coercizione e la violenza. Questo tipo di potere è spesso associato a regimi autoritari o dittatoriali, in cui il leader o il governo utilizzano la forza per mantenere il controllo sulla popolazione. In conclusione, il potere può assumere diverse forme e può essere legittimato in vari modi. La sua natura complessa e sfaccettata rende difficile definirlo in modo univoco.dalla potenza economica (lobby) che permette ad individui di finanziare campagne elettorali influenzando le scelte legislative dei parlamentari ed inoltre di acquistare mezzi di comunicazione di massa. La monarchia è l'istituzione che prevede la concentrazione del potere politico nelle mani di un solo individuo. Nelle monarchie europee, in età medievale, il re era capo militare, legislatore, giudice, rappresentante di Cristo. Simboli del potere: - scettro (bastone di legno o metallo, originariamente designava colui che guidava le truppe nelle azioni belliche) - trono (sedia sopraelevata che denota la superiorità di chi vi è seduto) - corona (simbolo del fondamento sacrale del potere monarchico, viene indossata durante la cerimonia d'investitura, il nuovo re riceve a capo chino la corona da un autorità religiosa) I sovrani dell'antico regime legittimavano il loro potere attraverso l'idea che Dio aveva voluto che un esponente di una datafamiglia regnasse (la sacralizzazione della monarchia aveva l'obiettivo di allontanare la monarchia elettiva). Carattere soprannaturale della sovranità: nei primi secoli dell'età moderna, i re di Francia e Inghilterra si dicevano in grado di guarire la scrofolosi (malattia che fa gonfiare le ghiandole del collo). Il potere del sovrano era in molti sensi limitato: - rispetto della legge di Dio e rispetto di leggi e consuetudini antiche - rispetto dei diritti dei corpi sociali a cui spettavano privilegi - limitazione di potere sul feudo (il feudo si trasmetteva di padre in figlio, il ritorno del feudo alla corona avveniva in due casi: lesa maestà o fellonia) In tutte le principali monarchie europee medievali il re era affiancato da un'assemblea dei rappresentanti del regno. In Inghilterra, c'era un parlamento bicamerale: - house of lords (non elettiva) - house of commons (rappresentanti delle città e delle terre non infeudate) In via generale, i parlamenti non erano delle.istituzioni permanenti, ma assemblee che si riunivano con cadenza periodica. In queste riunioni il sovrano chiedeva contributi per le casse della corona: - tasse indirette (tasse sui consumi, in base alla quantità) - tasse dirette (sui beni come case, terreni ecc) A fronte di queste concessioni economiche (donativi) i rappresentanti richiedevano: - munificenza (capacità del sovrano di distribuire titoli, privilegi) - equa amministrazione della giustizia (il sovrano poteva riparare errori portati da qualche atto emanato che aveva violato diritti, legge divina o leggi fondamentali del regno Nella prima età moderna (XIV-XVI sec) il potere sovrano non era illimitato e le più importanti cariche di governo erano appannaggio di grandi famiglie nobili. Erano anche stati creati organi di controllo per verificare le norme regie che, se non adatte, venivano rimandate al sovrano perché le emendasse. Nel regno di Francia questa funzione era affidata al parlement che

Rimandava il testo alre in un gioco che terminava solo quando il sovrano si riuniva in seduta comunque con il parlamento. In Inghilterra per prendere decisioni importanti, la volontà regia si rafforzava con il consiglio dei parlamentari (King in Parliament).

Di fronte a tanti vincoli il potere regio ha innescato una serie di processi:

  • Crescita dell'apparato burocratico e finanziario statale
  • Ridimensionamento del controllo della chiesa (con la riforma protestante, molti sovrani riuscirono a impossessarsi dei beni materiali della chiesa, maggiore controllo sul clero decidendone le nomine)
  • Concezione della sovranità (teorizza la possibilità per il sovrano di svincolarsi dal rispetto delle leggi consuetudinarie o stabilite in precedenza assolutismo)

L'enorme potenza dell'apparato statale richiedeva una maggiore organizzazione: tra '500-'600 tra i sovrani si diffonde l'uso di delegare il proprio potere ad un ministro di fiducia (primo ministro).

Il sovrano inviava propri emissari di fiducia per controllare l'esecuzione delle direttive, arrestare gli oppositori, riscuotere i tributi. Machiavelli: la politica è l'arte che permette di ottenere e mantenere il potere che dipende dall'abilità e della spregiudicatezza dei governanti, crea il concetti di ragion di stato. Ciò influenza profondamente i governi spingendoli a dettare leggi prive di scrupoli che avrebbero permesso l'incremento e la salvaguardia del potere. Con la pace di Vestfalia (fine della guerra dei 30 anni, 1618-48) si instaura un nuovo scenario europeo dominato da due modelli di monarchia: - monarchia assoluta francese - monarchia parlamentare inglese Luigi XIV Affermazione della monarchia assoluta di stampo cattolico: - controllo diretto del monarca senza mediazione di primi ministri - rafforzamento delle catene di comando - reggia di Versailles (residenza di gran parte della nobiltà del regno) - appoggio alla chiesa cattolica La Francia,che aveva una competizione con la Spagna per il predominio europeo, era riuscita ad insediare sul trono di Spagna un membro dei Borbone, Filippo VII. Il modello assolutista di Luigi XIV verrà imitato da molti sovrani: lo zar di Prussia Pietro il Grande, il re di Prussia Federico il Grande. Dalla metà del XVIII secolo l'intervento dei monarchi cambia: si rompe la distinzione tra sfera politica (pubblico) e sfera economica (privato); lo stato inizia ad intervenire per il miglioramento dell'attività economica generale (cameralismo nell'impero Asburgico). Con la diffusione delle idee illuministiche, l'attività riformatrice dei monarchi si basava sulla possibilità di correzione di usanze e istituzioni tradizionali. Caterina II di Russia e Maria Teresa d'Asburgo attuarono politiche tese a: - promuovere le industrie nazionali - omogeneizzare la legislazione e l'amministrazione - mettere i beni della chiesa nella sanità e.

Sola camera dopo l'abolizione della camera dei lords) appariva diviso. Alla morte di Cromwell si restaurò la monarchia Stuart ma Carlo II e Giacomo II poi, continuarono a scontrarsi con il parlamento. La seconda rivoluzione inglese (gloriosa) del 1688-89 fu una rivoluzione pacifica: la maggioranza della classe dirigente inglese decise la sostituzione del sovrano e lo costrinse alla fuga, chiamando al trono Guglielmo III d'Orange.

Dichiarazione dei diritti, 1689: divisione dei poteri: esecutivo diretto dal sovrano e potere legislativo espresso dal parlamento. Emerge la figura del primo ministro che non è più amico del sovrano ma carica istituzionale obbligata a ricevere la fiducia del parlamento, assumeva le principali responsabilità di governo. Il re rimaneva influente sulle scelte di politica estera, garante delle istituzioni, simbolo della nazione: un re che regna ma non governa.

Federalismo USA: all'indomani della guerra d'indipendenza contro

gli inglesi si costituirono una repubblica federale. La federazione viene organizzata su due livelli di potere: - potere degli stati (legislazione autonoma) - potere federale (potere legislativo di indirizzo generale) Divisione dei poteri: - esecutivo (presidente) - legislativo (assemblea bicamerale, un congresso a suffragio diretto e un senato con due rappresentanti per ciascuno stato) - giudiziario (indipendente) Liberalismo e democrazia: con la rivoluzione americana prima e con quella francese poi, si istituiscono una serie di diritti individuali inviolabili. Nella dichiarazione d'indipendenza americana (1776) vengono per la prima volta sanciti alcuni diritti inalienabili: diritto alla vita, alla libertà, alla felicità, libertà di pensiero e di fede ecc, affermando la supremazia della legge sui poteri costituiti. A questi principi liberali si affianca: - sovranità popolare - uguaglianza di fronte alla legge - partecipazione collettiva La de
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
14 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'Europa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Benigno Francesco.