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CAPPELLA DELLA FAMIGLIA PAZZI. Firenze.
Altro luogo di culto. Ogni elemento architettonico è in relazione con tutti gli altri. Nella facciata ci
sono 6 colonne corinzie che creano 4 spazzi ai quali corrispondono 4 finestre. All’interno in
corrispondenza delle finestre, nella parete opposta, ci sono 4 specchi della stessa grandezza.
Ottimo esempio di eleganza e sobrietà in architettura, con una maestosa padronanza dei rapporti fra
i volumi dell'edificio a vantaggio dell'armonia generale dell'insieme. Il portico anteriore ricorda la
solenne struttura degli archi di trionfo romani. Sullo sfondo della facciata si eleva la cupola emisferica
impostata all'esterno entro un basso cilindro con copertura a cono e sormontata da una lanterna. È divisa in dodici
spicchi su ciascuno dei quali si apre un oculo (simbolicamente il numero degli apostoli con la grazia divina, la luce del
sole, che filtra.
Il modello di riferimento derivò dal suo viaggio a Roma nell’osservazione del Pantheon.
La soluzione che sperimenta nello Spedale degli Innocenti la riporta poi in numerose altre opere importanti come la
CHIESA DI SAN LORENZO.
BRUNELLESCHI e Donatello collaborano, in seguito al loro viaggio a Roma, nella SAGRESTIA VECCHIA in S. Lorenzo.
Ambiente cubico su cui si imposta una cupola emisferica. Dominio razionale.
DONATELLO, chiamato a decorare, realizza la porta di bronzo e i 4 medaglioni sulla volta. Usa lo stiacciato
modellando un piano di stucco. Tutte le scene sono progettate in maniera prospettica.
Figure donatelliane → espressive → gesti di stupore → gente che fugge.
BRUNELLESCHI non fu soddisfatto dell’intervento di DONATELLO che considerava invasivo nonostante, anche
Brunelleschi, aspirava all’avanguardia.
1443 → DONATELLO lascia Firenze e va a Padova, dove resta x 10 anni.
A Firenze opererà MASACCIO: artista più giovane che si forma sulle idee di Donatello e Brunelleschi. Fondamentale
per quest’artista l’incontro con MASOLINO, un altro artista poco più vecchio di lui ma artisticamente più arretrato.
Legato al Tardo Gotico. Nonostante le divergenze artistiche non cercò di ostacolare Masaccio, bensì collaborarono.
MASOLINO è una sorta di mediatore dell’arte di Masaccio. Rende cioè più accessibili le sue novità.
MAESTÀ CON BAMBINO: sopra la vergine col bambino c’è Sant’Anna, la Madre di Maria. Sono
rappresentate quindi 3 generazioni.
L’aureola non è in scorcio ma piatta e gli angeli sono proporzionalmente più piccoli. Non c’è profondità.
Sant’anna è appiattita su un piano, non è quindi sviluppata in maniera matura. C’è un tentativo di
scorcio sulle sue mani. L’artista ha capito che ci sono dei rinnovamenti ma non è ancora in grado di
rappresentarli su una superficie piana.
La muscolatura del bambino è troppo pronunciata, Masaccio voleva dare un senso di profondità.
Si capisce che è un’opera di collaborazione: Sant’Anna è di MASOLINO (senza prodpettiva, figura
appiattita) e la Vergine è di MASACCIO (senso di pospettiva, figura tridimensionale).
CHIESA DEL CARMINE → Pisa. Pannelli di un POLITTICO (insieme di pannelli nella Pala d’altare).
- VERGINE IN MAESTÀ: al centro la Vergine col bambino seduta sul trono in prospettiva.
Il bambino mangia un acino d'uva, simbolo della sua futura Passione; le figure imponenti sono
modellate dal chiaroscuro. Opera legata alla tradizione con il fondo oro e la forma del pannello ad
arco acuto. MASACCIO però rende reale e credibile il volto della Madonna, non rispetta i canoni di
bellezza ideale.
Masaccio condivide le scoperte di Brunelleschi e Donatello.
- CROCIFISSIONE: il pannello superiore si chiama Cimasa e anche questo ha fono oro. I corpi,
visibilmente solidi, sembrano essere colpiti da una luce. I piedi di San Giovanni (dx) sono divaricati e
le braccia di Maddalena sono aperte per trasmettere non solo dolore e sofferenza ma anche un
senso di spazio tridimensionale. La testa di Cristo, a peso morto, sembra non abbia il collo, pare abbia
il capo completamente incassato nelle spalle, in realtà la tavola va vista dal basso verso l'alto come
quando era collocata nel suo sito originario.
Ai lati della croce la Vergine e san Giovanni Evangelista, ai piedi la Maddalena vista di spalle.
Capacità di rappresentare il dolore nei volti, nei corpi…
Ricerca di eliminazione del superfluo e rappresentazione solo dell’essenziale. Anche Giotto ricercava
gli stessi ideali, un secolo prima.
Masaccio è il terzo protagonista indiscusso di quest’epoca. Lunedì 11/03/13
CAPPELLA BRANCACCI (Firenze).
Completamente affrescata su due registri/piani sovrapposti. Opera realizzata tra 1424 e 1427 grazie alla
collaborazione tra MASACCIO e MASOLINO. I due artisti lavorano, progettano, decidono tutto insieme, non c’è uno
che decide per l’altro. Masaccio e Masolino sono consapevoli di avere due stili artistici completamente diversi, per
questo si alternano.
Nella Cappella Brancacci gli affreschi sono impostati in modo che l’osservatore posse vedere tutto da un unico punto
di vista.
Masolino non ha le capacità di Masaccio ma cerca di cogliere le sue novità rendendoli più accessibili a tutti.
Al lato dell’ingresso i due artisti “si dichiarano” con due affreschi: 1) a sinistra il peccato originale di Masolino. 2) a
destra Adamo ed Eva dopo aver commesso il peccato.
LA TENTAZIONE DI ADAMO ED EVA ADAMO ED EVA PECCATORI (Masaccio).
(Masolino). Volti più espressivi. Eva è consapevole che
Volti e Corpi idealizzati. Eva sembra quell’azione cambierà il resto dell’umanità. I due
modellata su statue classiche. Non c’è personaggi scoprono di essere nudi ed Eva si
profondità, le figure sembrano galleggianti copre. Corpi realistici modellati osservando la
sullo sfondo nero, neutro, ignoto. realtà. A sinistra si vede una porta, è la porta del
Paradiso dal quale vengono cacciati i due
peccatori. Indicazione del cielo, del suolo. I corpi
intercettano la luce naturale e generano
un’ombra a terra.
Dentro la Cappella ci sono altri affreschi:
Nello stesso affresco compare più volte l’immagine di San Pietro, a sinistra mentre fa
L’ELEMOSINA AD UNO STORPIO. A destra mentre compie il miracolo della GUARIGIONE DI
TABITA. Figure esili, prive di peso, due uomini con vesti eleganti passano indifferenti. Non
hanno nessun legame con la scena.
← MASOLINO, artista raffinato ed elegante, ha un potenziale drammatico quasi zero.
MASACCIO affresca invece la scena del TRIBUTO, in cui San Pietro compare tre volte.
Al centro mentre viene incaricato da Gesù di andare a pescare un pesce nel lago
vicino per pagare il tributo necessario ad entrare in città in quanto nessuno dei
discepoli aveva delle monete. A sinistra si vede San Pietro mentre pesca il pesce dal
quale esce la moneta, necessaria a pagare il pedaggio ed entrare in città. A destra
c’è San Pietro raffigurato mentre consegna la moneta al “guardiano”.
Masaccio raffigura tre momenti salienti nella stessa scena. Un altro artista
probabilmente avrebbe messo in primo piano la scena del miracolo in cui San Pietro trova la moneta aprendo il
pesce. Masaccio invece al centro esatto (geometrico) mette Gesù. Il vero miracolo x l’artista è il messaggio di Gesù
Cristo a Pietro. Ogni personaggio ha un volto contratto e dei propri caratteri fisiognomici.
L’artista non dipinge nulla di superfluo (es: i due uomini ricchi che passeggiavano) perché l’attenzione dev’essere
tutta sul senso principale.
Edifici in prospettiva Brunelleschiana. Personaggi in prospettiva. Su questi corpi incide una luce che crea ombre e
spessore volumetrico. Schiarimento generale della pittura, che nel Medioevo era illuminata solo in primo piano x
cerare la profondità.
Altri affreschi:
← SAN PIETRO RISANA GLI INFERMI CON LA SUA OMBRA. Personaggi non idealizzati. L’architettura
non rispecchia l’epoca della scena ma l’epoca di chi dipinge, cioè la Firenze del 1424/1427. MASACCIO
riveste i suoi personaggi con abiti contemporanei, non di 1400 anni prima. Sta avvenendo il miracolo
sotto gli occhi di tutti.
Anche gli storpi hanno i loro tratti fisiognomici, in segno di dignità umana.
BATTESIMO → San Pietro battezza dei nuovi cristiani. L’acqua versata sulla testa del
personaggio gocciola attraverso le ciocche dei capelli (attenta osservazione), sullo sfondo
c’è un uomo palesemente infreddolito e senza vesti perché aspetta di ricevere il battesimo.
Scena molto realistica.
Ha davvero inizio con MASACCIO l’epoca moderna. Le proposte artistiche di Donatello, Brunelleschi e Masaccio sono
portate avanti in quest’epoca da una ristretta cerchia di “avanguardia”.
Tardo Gotico: Il termine "tardo gotico" pone l'accento sull'aspetto cronologico collocando questo stile in continuità
col gotico e come epilogo di esso, in questo senso implica come ultimo capitolo del mondo medievale. in Italia il
Tardogotico indica l'arte dei primi decenni del Quattrocento. Largamente diffuso.
Gotico Internazionale: sottolinea l'estesa diffusione che questa fase stilistica ebbe in molti paesi d'Europa grazie a
un significativo dialogo e a una larga diffusione dei manufatti favorita dalla predilezione per oggetti piccoli o
comunque facilmente trasportabili (codici miniati, avori, oreficeria, arazzi). Le aree più attive furono comunque
prima Avignone e la corte papale, poi la Catalogna, la Borgogna, la Lombardia e la Boemia.
Gotico Fiorito: termine che fa riferimento all'amore per il lusso e per la raffinatezza che caratterizza questo periodo.
Gotico Cortese: (Pisanello, San Giorgio e la principessa, chiesa di Santa Anastasia, Verona) termine che evidenzia la
diffusione di quest'arte all'interno dell'ambiente sociale di corte. Estremamente prezioso e raffinato. Raffigura
soprattutto la vita di corte es: Re Artù e la Tavola Rotonda. Caratteri profani.
Gotico Fiammeggiante: termine che evidenzia l'andamento sinuoso delle linee dell'architettura, dove gli slanci
diventano simili a fiamme che si concretizzano nel marmo ed i complessi strutturali di costoloni e archi rampanti
sempre più sottili. Le strutture murarie non portanti oltre che ad essere sostituite da vetrate vengono riempite di
trafori estremamente lavorati. Sulle coperture, nei vertici e negli spigoli superiori delle facciate vengono introdotti
sottilissimi ed esasperati pennacchi estremamente lavorati che fanno sembrare l'altezza delle strutture ancora più
elevata. In Italia tale arte viene colta in maniera mitigata (fatta eccezione per il Duomo di Milano e per qualche altro
raro monum