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Pollok si inserisce nel contesto e i suoi lavori sono ricchi di colore.

Dal 1947 Pollok sperimenta il Dripping tecnica che intenta che lascia sgocciolare la

tela disposta orizzontalmente, tutto casuale.

Anni 50 – anni 60 New Dada e Nouveaux Realism

Il new dada rappresenta la premessa della Pop Art.

New Dada è un’espressione coniata dalla critica nord americana tra il 58-59 per

andare a riferirsi a una serie di esperienze dagli Stati Uniti all’Europa.

Fino alla seconda guerra Mondiale (1945), il cuore della ricerca artistica si trovava in

Europa, l’Europa aveva creato una serie di stimoli, alcune città come Parigi erano

state lo scenario delle sperimentazioni più importanti de 19esimo secolo; la nascita del

cinema, della fotografia.. Le metropoli Europee avevano registrato un forte

incremento per quanto riguarda la cultura.

La nascita di fotografia e cinema, il dialogo tra fotografia e pittura, il cubismo, il

futurismo, l’astrattismo, tutto questo era accaduto in Eurpoa.

Dopo il 1945 e l’affermazione di Polloc (la ricerca di un americano che si

contrappone all’europa) si affermano gli Stati Uniti.

Durante l’affermazione di nazismo e fascismo, molti per motivi politici e raziali, si

trasferiscono in America (Mies Van Der Rohe, Duchamp,..) una fuga di personaggi

dall’Europa spostando il centro dell’arte degli USA.

Abbiamo New Dada, Pop Art.. e dobbiamo aspettare gli anni 70 per un ritorno

dell’arte in Europa.

Quindi il New Dada è un ambito di sperimentazione di artisti che si raggruppano in

questa corrente che vuole recuperare dal Dadaismo alcuni dettagli, ma le radici

arrivano anche dall’Action Apinting di Polloc.

Per molti anni New Dada è stato inglobato nel fenomeno della Pop Art.

Il polimaterismo (il recupero e l’utilizzo degli oggetti – Ready Made di Duchamp) un

processo di dematerializzazione dell’oggetto avviato da Duchamp, porterà all’arte

concettuale.

Il New Dada recupera il valore dell’oggetto, la poetica dell’oggetto recuperato che

viene reinventato, un aspetto dissacrante.

Robert Rauchemberg – letto 1955 opera di combain painting (possibilità di associare

alla superficie dipinta delle cose vere – ritagli, foto, tessuti,..).

Robert Rauchemberg nasce il Texas nel e muore nel 2008; si avvicina molto all’action

painting.

Rauchemberg è controverso perché sostiene che la comprensione va vista con una

certa cautela, vuole sollecitare emozioni e ricordi, ma ama lasciare un margine di

ambiguità nei propri lavori.. Opere costituite da ricordi e pennellate.

- L’opera “letto” venne duramente attaccata dai critici perché determina

inquietudine in chi lo osserva, fece molto scandalo, ul letto sposco, lenzuola

imbrattate la colore che cola.

- Satellite 1955

- Minuzie 1954, qui utilizza frammenti di tessuto differente, crea

tridimensionalità per superare il limite della tela.

- Odalisca 1955-1958, struttura come un piedistallo con questo gallo impagliato

in cima.

- Rebus 1955, colore, pennellate sgocciolate, immagini, segni e piccoli

frammenti che si sviluppano da una linea di partenza.

- Canyon 1959, desiderio di uscire dalla tela che si dimostra dal falco

impagliato che esce dall’opera (molto bello!!!)

- Senza titolo 1960, la fuoriuscita dell’oggetto è trovato dalla sedia su cui

continua la pennellata dell’opera

- Tempo 3, 1961, spesso RR crea delle opere che riflettono sul tempo, ci sono

orologi, ingranaggi, numeri e lancette

Jasper Jhons

Nasce nel 1930 in Carolyna

La sua opera più nota è “bandiere” battuta all’asta per 28,6 milioni di dollari; sono 3

bandiere americane in ordine crescente.

A lui piace usare elementi conosciuti, banali in modo da creare disagio

dell’osservatore per far credere all’osservatore che c’è di più dietro a questa

semplicità.

Ciò che interessa all’arista è ciò che deve compiere l’osservatore, la banalità che

diventa opera d’arte, tutti i significati che una persona puà attribuirgli in base allo

stato d’animo.

- La casa degli stupidi, 1962, primi lavori new dada di JJ, una tela trattata a

livello pittorico, dipinta con la scopa che viene posta sopra l’opera, una casa che si

basa solo sulla pulizia, che si basa solo sull’apparenza.

- Bandiere, 3 bandiere americane ridipinte.

- Target 1955, tecnica della cera che viene data sulla superficie con delle facce e

delle scatole, qualcosa che va centrato.

- Mappe, carte geografiche degli USA che indicano e negano territori e confini.

- Numeri e colori 1958-59, stencil che si usavano di alluminio per realizzare

delle indicazioni, JJ si dichiara suggestionato dalla segnaletica al neon dei locali nelle

strade, immagine della città notturna.

Nouveaux realism

Pierre Restany è l’autore di “manifesto del nuovo realismo” che viene scritto a milano

il 14 aprile del 1960. La costituzione del movimento avviene il 27 ottobre e

aderiscono una decina di artisti.

“I nuovi realisti hanno preso considerazione della loro regolarità collettiva”

Il NR vuole realizzare un’arte basata sulla scelta di ciò che l’arte urbana offre, un

approccio nuovo del reale, del contesto urbano, la segnaletica stradale, i manifesti

strappati, i resti di cibo consumato, tutto ciò che può raccontare una vita vissuta, un

lirismo evocativo poetico basato sulla realtà, su ciò che la realtà offre.

Spesso questi oggetti sono deformati, schiacciati, oggetti vissuti, quotidiani; si parla di

polimaterismo.

Arman è un autore che lavora sull’accumulazione di oggetti (nasce a Nizza 1928)

oggetti racchiusi in scatole di plexyglas, oggetti che vengono scomposti, spezzati,

moltiplicati con ironia (es. Maschere anti-gas accumulate in scatole di plexyglass)

- Infinity 1962, macchine da scrivere, oggetti da collezione che ormai non

esistono più, la possibilità di questa “scrittura infinita” la possibilità di parola.

- Ogni pennellata è un pennello e anch’esso prende parte all’opera d’arte

incollato alla tela.

- Parcheggio a lungo termine, 1982, automobili che vengono inglobate in una

struttura.

Ben Vautier

Lavora alla “figurazione libera” utilizza la parola e gli oggetti, ha il gusto del gioco,

dell’ironia, una fusione delle varie arti, discipline che chiamerà “teatro totale”.

- “Facile”

- “Je sais tout… Je ne sais pas tout”.

- “Je n’aime pas i quadri”

Jean Tinguery

Fontana con Niki De Saint Falle.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
5 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Jenna-T di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Nuova Accademia di Belle Arti - NABA o del prof Fagone Chiara.