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Storia dell'architettura contemporanea - classicismo nel XVIII secolo Pag. 1
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Estratto del documento

IL CLASSICISMO NEL XVIII SECOLO introduzione

Il linguaggio del Neoclassicismo Internazionale fu fondato a Roma, irresistibile centro

di interesse per gli architetti di tutta Europa, dove vi era una sede dell’accademia

francese i cui pensionnairs iniziarono a progettare edifici celebrativi quali templi e

archi trionfali. Dopo si dedicarono alla progettazione di edifici che si ispiravanoa quelli

dell’antica Roma. Tutto ciò fu accompagnato da un totale rifiuto dei ricchi ornati tipici

del Barocco, ritenuti incompatibili con la purezza stilistica e l’espressione della

struttura. Ad accelerare questo processo fu Giovan Battista Piranesi. La sua influenza

su tutti gli architetti del movimento neoclassico fu il risultato delle straordinarie

capacità evocative delle sue raffigurazioni di monumenti della Roma antica e moderna

e dei suoi progetti di arredamenti e decorazioni d’interni. Piranesi inizia la sua attività

di incisione nella seconda metà del ‘700 pubblicando “Prima Parte D’Architetture e

Prospettive” dove ritrae resti ideali o reali dell’antichità romana in una visione che

privilegia l’architettura Romana e la ritiene superiore a quella greca. Ma ben presto la

sua posizione di fautore della romanità fu scossa dalla fazione filogreca rappresentata

da studiosi, archeologi e architetti come Winckelmann ecc. contro le argomentazioni di

questo gruppo, pubblicò “Della Magnificenza ad Architettura dè Romani” nel quale

sosteneva erroneamente che gli Etruschi furono gli unici fondatori della civiltà romana,

che erano una razza più antica dei Greci e che avevano perfezionato pittura, scultura e

arti tecniche prima dei Greci. Le tavole di questo libro sottolineavano la ricchezza delle

decorazioni architettoniche romane più che la presunta scarsità di costruzioni etrusche

tanto che il libro vebbe criticato da un editore francese. In risposta e questa critica,

Piranesi pubblicò il “Parere sull’architettura”, illustrato con un’eccentrica combinazione

di motivi egiziani, greci, etruschi e romani. Questo eclettismo era il suo modo di

confondere la noiosità del dibattito tra Grecia e Roma. Successivamente pubblicò le

“Diverse Maniere di adornare i Cammini” in cui trova espressione la moda neoegizia.

Quest’ultimo esercitò una profonda influenza in tutta Europa, soprattutto su Adam,

Dance e lo stile impero. Un altro contributo italiano al dibattito teorico furono le

scoperte archeologiche date dagli scavi di Ercolano e Pompei che diventano mete

turistiche privilegiate dai quali traggono ispirazione molti architetti. A partire dal 1758,

Winckelmann, un archeologo tedesco, fece da consulente nel progetto di Villa Albani,

costruita dall’architetto Carlo Marchionni.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
3 pagine
3 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MArchitect di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Garofalo Elisabetta.