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BASILICA DI SANT’AMBROGIO

Edificata tra il 379 e il 386 per volere del vescovo di Milano Ambrogio, fu costruita in una

zona in cui erano stati sepolti i cristiani martirizzati dalle persecuzioni romane. Per

questo venne dedicata ai martiri ed era chiamata Basilica Martyrum. Sant'Ambrogio

stesso vi venne sepolto e da allora cambiò nome, assumendo quello attuale.

Il materiale di costruzione è povero (principalmente mattoni di diversi colori, pietra e

intonaco bianco) e la provenienza è locale: con esso si costruiscono anche gli edifici che

costellano la campagna dei dintorni.

Rispetto alla chiesa originale, la nuova ereditò scrupolosamente la pianta: tre navate

absidate con quadriportico antistante. La pianta interna della basilica è longitudinale e

(se si escludono le absidi) ha le stesse dimensioni del portico antistante.

3

SAN NAZARO

Si tratta di una chiesa ambrosiana iniziata nel 382 che sorge lungo una via porticata. Ha

quattro bracci senza navatelle, in cui quello d’ingresso è leggermente più lungo degli

altri. La navata centrale è uno spazio continuo dall’ingresso sino all’abside, mentre i due

bracci laterali sono divisi dal nucleo centrale da una serie di arcate.

All’esterno la struttura si distingue per i paramenti murari in mattoni; questo è

un’elemento importante perché verrà ripresa a Ravenna, infatti in entrambi territori era

presente molta argilla, ma mentre a Milano si utilizzano sottili strati di malta (molto più

raffinata e legata ad esperienze costantinopolitane, dove il marmo viene usato in questo

modo), a Ravenna c’è una forte presenza di malta. Altro elemento di decorazione sono

gli architetti pensili sotto i cornicioni, con delle nicchie scavate al punto da lasciare

vedere l’estradosso della volta retrostante. Questi archetti pensili sono collegati da

lesene.

4

SAN SIMPLICIANO

La facciata è una delle meno alterate dagli interventi di fine XIX secolo. Nella parte

inferiore, le arcate che incorniciano i portali denunciano l'esistenza in antico di un

portico. La parte superiore, che appare, invece, più rimaneggiata, mostra due trifore

laterali, due bifore centrali, una trifora in alto ed archetti decorativi. Sul fianco della

chiesa vi è il campanile, che risulta tozzo a causa della mutilazione cinquecentesca. La

cella campanaria dà verso l'esterno con quattro bifore rinascimentali.

L'interno della basilica è a sala: le tre navate, separate da quattro pilastri circolari in

mattoni, sono di uguale altezza, anche se le due navate laterali, come la centrale

coperte con volta a crociera, appaiono più strette di quella maggiore. In prossimità del

presbiterio, sotto il tiburio ottagonale e nella campata precedente, vi è l'innesto del

transetto a due navate.

5

SAN GIOVANNI IN CONCA

Per quanto concerne la costruzione della prima basilica si trattava di una lunga aula

absidata, le cui pareti laterali erano all'esterno modulate da arcate cieche come nel S.

Simpliciano, sostenute da pilastri rettangolari molto sporgenti.

La navata era coperta a capriate.

6

SAN LORENZO

Risalente al IV secolo, la Basilica di san Lorenzo Maggiore a Milano è una delle più

antiche chiese presenti in Italia e rappresenta anche un fondamentale modello di

riferimento la Basilica di San Vitale a Ravenna.

La Basilica di San Lorenzo Maggiore presenta una pianta molto complessa.

Il corpo principale segue un sistema centrale, ed è costituito da un quadrato con i lati

arrotondati in quattro grandi absidi.

Al corpo centrale sono collegate numerose cappelle, alcune delle quali aggiunte in

seguito alla primitiva costruzione della basilica. Completano l'imponente struttura le

quattro torri campanarie, di pianta quadrata e di altezza contenuta.

La Basilica è preceduta da un nartece dello stesso stile del tiburio, con quattro colonne

collegate da archi. Si ipotizza che un tempo fosse presente anche un quadriportico, del

quale tuttora restano soltanto le sedici colonne di San Lorenzo.

Sul perimetro interno della Basilica corre un deambulatorio, separato dalla parte centrale

da esedre che si trovano all'interno di arconi. Le esedre sono su due livelli, di cui quello

superiore forma il matroneo.L'area centrale della chiesa è sovrastata da una grande

cupola ovoidale anch'essa a spicchi. È traforata da finestre e al centro presenta un

oculo, coperto da una lanterna, dalla quale penetra un fascio di luce.

7

ROMA

SAN PAOLO FUORI LE MURA

La basilica di S.Paolo fuori le mura è situata sul luogo dove la tradizione vuole che

Timoteo, discepolo del Santo, abbia sepolto le spoglie del maestro decapitato.

L’imperatore Costantino, su suggerimento di papa Silvestro, volle allora costruire una

basilica sul sepolcro di Paolo nel 324, di dimensioni molto più piccole di quella attuale ed

orientata in senso inverso. Nell'anno 386 i tre imperatori reggenti Teodosio, Arcadio e

Valentiniano II vollero la costruzione di una nuova e più grande basilica in onore

dell'Apostolo Paolo, perché l'antica chiesa costantiniana era divenuta già troppo angusta

per accogliere l'alto flusso di pellegrini. La nuova basilica fu edificata dall'architetto

Ciriade in modo grandioso, a cinque navate suddivise da 80 colonne, 24 delle quali

provenienti dalla basilica Emilia. All'esterno fu sistemato un atrio porticato con una

fontana al centro. Il grande arco trionfale di Galla Placidia si apre in fondo alla navata

centrale e poggia su due colonne.

8

AULA DI OSTIA

La straordinaria decorazione a intarsio di marmi colorati (opus sectile) ornava la sala di

rappresentanza di una domus monumentale fuori Porta Marina a Ostia. La grande aula

con l'esedra quadrangolare sulla parete di fondo è completamente rivestita di marmi

policromi con svecchiature geometriche, fregi floreali, gruppi di animali in lotta. Inoltre,

un grande pavimento in opus sectile di marmi preziosi (giallo antico, serpentino, porfido

rosso e pavonazzetto), decorato con motivi a stelle, ottagoni e cerchi combinati con

grande eleganza. In contrasto, l'esedra di fondo è interamente ricoperta da una

decorazione geometrica sempre in opus sectile di marmo, con motivi a scacchiera

minuta in basso e con falso prospetto architettonico nella parte alta.

9

SANTA SABINA

La chiesa non ha facciata: essa è inglobata nell'atrio che ricalca la pianta dell'antico

nartece, uno dei quattro bracci dell'antico quadriportico, attualmente all'interno del

monastero domenicano. Si accede alla chiesa anche attraverso un portale, preceduto da

un piccolo portico con tre arcate, situato sul lato destro.

Tipiche dell'architettura paleocristiana, oltre alle pareti esternamente lisce (prive di

contrafforti poiché la copertura era sempre a capriate, quindi una struttura non

spingente), era la presenza di grandi finestre aperte nel cleristorio (la parte più alta della

navata centrale). Rimangono tracce dell'antico campanile paleocristiano nella base del

campanile a vela barocco, posto alla sinistra della facciata della chiesa. Il monastero è

caratterizzato da un chiostro quadrangolare con gallerie sui quattro lati che si aprono

verso il centro con polifore sorrette da colonnine marmoree.

SANTA MARIA MAGGIORE

S.Maria Maggiore fu costruita da Sisto III (432-440) per celebrare Maria "madre di Dio",

secondo quanto proclamato dal concilio di Efeso nel 431.

La basilica si presentava a tre navate, divise da 21 colonne di spoglio per lato,

sormontate da capitelli ionici, sopra le quali correva un architrave continuo. La navata

centrale era illuminata da 21 finestre per lato (la metà delle quali furono

successivamente tamponate) ed era sormontata da una copertura lignea con capriate a

vista.

10

BATTISTERO LATERANENSE

L'edificio, che sostanzialmente corrisponde alla ricostruzione del V secolo, presenta una

pianta ottagonale, con copertura a cupola, sorretta da due ordini di colonne. Il battistero

ha accesso da un atrio con un portico a due colonne di porfido biabsidato.

Nell'interno del Battistero, sotto la cupola, è posto il fonte battesimale e intorno

all'ottagono interno delle colonne, corre un alto deambulatorio anulare, coperto con volta

a botte.

Delle tre cappelle del V secolo solo quella ad est, accessibile da porte bronzee e

dedicata a S. Giovanni Evangelista, conserva la forma originaria a croce greca con volta

a mosaico, risalente al papato di Sisto III.

SANTO STEFANO

S.Stefano Rotondo, una delle più antiche chiese cristiane, fu eretta ai tempi di papa

Simplicio, tra il 468 ed il 483. La basilica, costruita con materiali di spoglio,

originariamente aveva già una pianta circolare ma era suddivisa in tre navate

concentriche: la prima navata ("Aula") era sorretta da 22 colonne ioniche architravate, la

seconda ("Ambulacro"), ad anello, con 44 archi poggianti su 36 colonne e su otto pilastri

a forma di T, dai quali si dipartivano i muri che dividevano il terzo anello, confinante con

il muro perimetrale, in otto settori. Di essi, quelli disposti sugli assi ortogonali

(corrispondenti all'Atrio) prevalevano in altezza, così da configurare, nella disposizione

degli spazi, uno schema cruciforme. I settori collocati lungo gli assi diagonali erano a

loro volta suddivisi in due ambienti paralleli, due terzi verso l'interno, aperti ("Cortile

11

all'aperto"), un terzo verso il muro esterno, coperto ("Cortile coperto"). L'accesso era

assicurato da otto porte ("Ingressi"), che immettevano nei "Cortili coperti", dai quali si

poteva accedere agli "Atrii", messi in comunicazione con i cortili da una trifora su due

colonne. La mole centrale era alta 22 metri, così come 22 erano il diametro e le finestre

che vi si aprivano. L'anello centrale era sorretto da 22 colonne di spoglio.

12

QAL’AT SIM’AN

Qalʿat Simʿān, ”la Rocca di Simeone") è il primo convento cristiano, con annesso

chiostro, costruito nel nord della Siria di oggi. È la più eloquente testimonianza del

prestigio monastico bizantino, caratterizzato da un enorme complesso, costruito, tra il

476 ed il 491, per iniziativa dell'imperatore Zenone, quale centro di pellegrinaggio. Sulla

collina dove vi era la colonna fu eretta una costruzione a pianta ottagonale, dalla quale,

in direzione dei quattro punti cardinali, livellati artificialmente con l'aggiunta di un

terrazzamento sul lato ovest, furono costruite quattro basiliche, in modo da formare un

complesso a forma di croce. Le basiliche sono a tre navate. L'abside è posta in

direzione est (da dove sorge il sole) nella basilica est, che risulta un poco più lunga delle

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A.A. 2016-2017
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher iania di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Frati Marco.