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L’UNIFICAZIONE TEDESCA
Come conseguenza del congresso di Vienna, la sovranità era stata riconosciuta alla
Confederazione tedesca, una serie di stati di lingua tedesca autonomi e assolutisti.
Analogie e differenze con l’unificazione italiana:
A differenza del caso italiano, in cui l’unificazione avvenne prima sul piano
politico/militare, poi su quello economico/monetario, nel caso tedesco avvenne il
contrario: iniziò con un’unione doganale nel 1834 (abbassamento progressivo fino
alla scomparsa dei dazi doganali fra uno stato e l’altro) seguita da un’unificazione
tariffaria (1838), dalla costruzione di una rete ferroviaria (anni ’50), che favoriva i
commerci, e dall’unificazione monetaria (1857). Il fatto che avvenne prima questo
tipo di unificazione fece si che la Germania diventasse una grande potenza
economica, La più grande e popolosa al centro d’Europa.
Sul piano politico/militare la leadership venne assunta dalla Prussia
Bismarck,
con un’impronta fortemente autoritaria (il cancelliere era
molto diverso da Cavour anche se fu anch’egli un grande personaggio
politico, non favorevole parlamentarismo e poco liberale), fondata su
un accordo politico di fondo fra gli Yunker (grandi proprietari
prussiani) e l’industria siderurgica pesante tedesca (che costruiva
ferrovie, armi e cannoni).
Ci fu un progetto di politica espansionistica, sostenuta
dall’aristocrazia terriera e
dall’industria siderurgica
pesante, guidato dall’ idea
di unità nazionale (derivante dagli ideali
romantici e patriottici del 48); a
differenza dell’Italia non ci furono
avversari interni contrari al’unificazione,
i principi tedeschi furono
sostanzialmente favorevoli, anche se
volettero negoziare, all’unificazione (nasce infatti uno stato federale che concede
grande autonomia ai singoli stati).
L’artefice di questo processo fu appunto Otto von Bismarck, (18151898) che fu
cancelliere prussiano e poi tedesco.
La prima guerra (come il processo italiano, l’unificazione fu un seguirsi di guerre) fu
contro l’Austria nel 1866 della quale approfittò il Piemonte per dichiarare anch’esso
guerra all’Austria (che era indebolita) per annettere il Veneto, (3° Guerra
d’Indipendenza italiana) che era rimasto fuori dal Regno d’Italia.
La seconda guerra fu contro la Francia di Napoleone III, che divenne il grande
avversario della Germania (la Francia si sentì sempre insicura da quel momento in
poi, la sua politica interna sarà poi sempre finalizzata dal creare assetti tali da
permetterle di proteggersi dalla potenza tedesca), sconfitto nella battaglia di Sedan
del 1870 in seguito alla quale la Francia perse l’Alsazia e la Lorena (riprese dopo la 1°
Guerra Mondiale). La sconfitta di napoleone determinò una nuova rivoluzione a
Comune di Parigi nascita della Terza Repubblica
Parigi con che durerà fino al
1940 con l’occupazione hitleriana (18711940).
Nacque così la federazione tedesca, l’impero tedesco guglielmino,
il 2° REICH (secondo perché il primo era stato il Sacro Romano
Impero, il terzo sarà fondato da Hitler) che durò dal 1871 al 1918. Il
Guglielmo I
primo imperatore tedesco fu e Bismarck divenne
cancelliere.
Da quel momento, ogni forma di organizzazione geopolitica
dell’Europa dovette in qualche modo porsi la soluzione di quella
QUESTIONE TEDESCA,
che d’allora si chiamò la ovvero la presenza di una
grande potenza economico/militare popolosa.
CHE COSA FU LA GERMANIA GUGLIELMINA?
Certamente fu una grande potenza autoritaria al centro dell’Europa (pugno di ferro
bismarchiano) antidemocratica: ci fu una forte difficoltà della borghesia tedesca di
farsi classe dirigente; rimase importante l’aristocrazia terriera (junker), una casta
burocratica molto forte, efficiente e leale alla corona e la società civile rimase in
qualche modo vulnerabile.
Allo steso tempo fu però liberale: nella camera bassa, il Reichstag, venne introdotto il
suffragio universale maschile (passaggio fortemente democratico) nel 1871; si
avviarono una serie di riforme di intervento dello stato nel mondo del lavoro che
dello Stato Sociale
segnarono l’origine (tribunale del lavoro, una diffusa
sindacalizzazione, legislazione del mondo del lavoro avanzata); nacque la
socialdemocrazia SPD (1875).
Ci fu un forte elemento di modernità democratica dentro un involucro di poteri
politici autoritari; è un po’ la contraddizione tedesca.
Entrambe, Italia e Germania, sono in qualche modo 2 società fragili (c’è un lungo
processo di difficile rafforzamento), 2 istituzioni liberali travolte dalla Prima Guerra
Mondiale e in seguito dal fascismo e dal nazismo e rappresentano un po’ le ambiguità
e le difficoltà della modernizzazione.
GLI STATI UNITI D’AMERICA NEL 1800
Un altro paese che influenzò molto la storia dell’Ottocento furono gli Stati Uniti
(molto diversi dagli altri paesi europei):
Anche nel caso americano c’è un nesso fra nazione e territorialità conquistata dopo la
guerra d’indipendenza del Seicento; A differenza dell’Europa, in cui le guerre furono
condotte per unificare gli stati, le guerre americane dell’Ottocento furono contro la
popolazione nativa, gli indiani d’America che, per la maggior parte vennero
sterminati.
Il processo di costruzione degli USA è un processo di espansione territoriale verso
l’ovest contro le popolazioni preesistenti nel territorio, in parte frutto di negoziati, ma
perlopiù frutto di violenza, senza riconoscere i diritti delle popolazioni autoctone: si
trattò di occupazione di un territorio e sfruttamento in virtù di guerre di
annientamento. La popolazione legittima veniva identificata
con la popolazione bianca, immigrata
largamente dall’Europa, e quindi si parla di
una nazione Euroamericana trapiantata, che
nega il diritto di cittadinanza e esistenza ai
nativi, andando in contraddizione con i
principi dettati dalla costituzione e dai Bill of
Rights.
L’America aveva e ha a disposizione tutte le
risorse naturali e quindi il processo
di industrializzazione potè avere
luogo e fu supportato dall’impiego
della manodopera schiavile degli
schiavi d’Africa (il modello
schiavista si associa a quello
capitalista della società
americana).
Nonostante questo stato sia molto
democratico (il suffragio
universale maschile, per esempio,
si ottenne alla fine degli anni 30
dell’800) ha delle forte contraddizioni della modernità.
Questo processo di espansione si sviluppò attraverso:
La costruzione di una nazione moderna fondata su un forte principio di
superiorità razziale;
L’espansione verso ovest;
Il non riconoscimento dei diritti dei nativi;
L’ “Indian Removal Act” del 1830 (concessione di espandersi nelle terre dei
nativi compiendo un vero e proprio genocidio, “rimuovendo” gli autoctoni).
Il primo grande passo verso la conquista del Nord America venne fatto con l’acquisto
della Louisiana Purchase (1803), che viene letteralmente comprata dai francesi,
seguita dall’annessione del Texas, dall’acquisto della Florida dalla Spagna e
dall’annessione della California. Questo
processo durò circa un secolo e nel 1867
riuscirono a comprare anche l’Alaska
(territorio ricco di oro e petrolio)
dall’Impero Zarista e, a fine secolo, gli
USA contavano 45 stati.
Come facevano questi territori a
diventare Stati?
Il meccanismo era che, ottenuto un certo numero di abitanti bianchi, il territorio
poteva darsi un costituzione, modellata su quella federale di cui poteva negare alcuni
principi (vedi pena di morte oppure schiavitù), e chiedere l’ingresso nella
federazione. A questo punto a quello stato venivano estesi i poteri federali.
L’espansionismo americano fu una conquista violenta (c’era una forte impronta
razzista, contro i nativi e gli schiavi) dentro al quale involucro si trovarono a
coesistere diversi modelli economici: gli stati del sud, per esempio, davano una forte
importanza alla schiavitù, a causa delle piantagioni della grande proprietà terriera, gli
stati del nord, invece, stavano avviando un’impetuosa industrializzazione con la
nascita di una grande classe operaia bianca moderna;
le forti tensioni che agitavano la società americana erano dovute alle differenze
fra i 2 principali modelli economici, politici e sociali.
Queste tensioni esplosero al momento dell’elezione di
Lincoln nel 1860, che nel suo programma elettorale aveva
espresso il desiderio di abolire la schiavitù: 11 stati del
sud uscirono dalla federazione e si proclamarono Stati
confederati d’America. Questa decisione non venne
accettata dagli altri stati e così scoppiò la Guerra Civile
Guerra di Secessione
Americana (18611865) che fu
sanguinosissima (600000 morti su un totale di 3000000 di
abitanti) ma determinante per la costruzione degli USA.
tredicesimo
Durante la guerra civile Lincoln proclamò l’abolizione della schiavitù:
emendamento.
Amendment XIII
SECTION 1 .
Neither slavery nor involuntary servitude, except as a
punishment for crime whereof the party shall have been
duly convicted, shall exist within the United States, or
any
place subject to their jurisdiction .
SECTION 2.
Congress shall have power to enforce this article by
appropriate legislation .
In realtà il processo di emancipazione dei neri d’America fu molto lungo (erano
emarginati e segregati, l’esperimento di una democrazia interrazziale fu difficile) e
culminerà solo negli anni 60 con i movimenti dei diritti civili.
Dopo il conflitto seguì un processo di riconciliazione fra i due schieramenti (The
IS)
United States che, in realtà, coinvolse soprattutto i grandi funzionari bianchi e ciò
renderà l’America una grande democrazia bianca che segregò/relegò le grandi
questioni della modernità ( per esempio la questione sociale ecc …) alla questione
razziale; la società si costituì con l’ideale di uguaglianza per i bianchi.
COLONIALISMO E IMPERIALISMO
Si parla di SECONDA ESPANSIONE EUROPEA, per distinguerla dalla prima, in cui
era stata scoperta l’America, erano stati costruiti i grandi imperi moderni (della
Spagna ecc..), erano state aperte delle vie commerciali verso l’India e l’Africa e c’era
stato l’avvio della colonizzazione dei territori dell’America del nord